Magellano ha scritto:senti massimo,,in adriatico dubito che i pescatori siano meno controllati che in mediterraneo tirreno ionio .......
le restrizioni sono in essere e osservate dai piu,,le maglie sono larghe tanto da costringere i pescatori a cambiare pescato e i controlli ci sono e come...
ora,,il problema dei fondali e serissimo ma attribuire ai pescatori italiani la responsabiliti di tale (distruzione) mi sembra troppo....
non c'e' piu spada e tonno grazie ai giapponesi con le loro navi fabbriche scatolificio oleifici ecc ecc,,, che pescano nelle acque internazionali per mesi e mesi...
insomma ,,le cause sono multeplici ,, basta dare contro ai soli pescatori...
Non mi chiamo Massimo ma ti rispondo ugualmente.Ci sono solo tre categorie di pescatori a cui addossare le pricipali colpe del depauperamento del Mare Nostrum,:I pescerecci con le reti a strascico,I pescatori con le Turbosoffianti,I pescatori di frodo.L'inquinamento è comune a tutti noi e siamo colpevoli quanto i pescatori.Il danno dei pescatori,dilettanti e professionisti, con le canne,con le reti di posta,i subacquei e perfino i pescatori Giapponesi,che poi sono coadiuvati dai nostri e dagli spagnoli,arrecano un danno irrisorio.Nelle zone dove sono in funzione gli allevamenti di mollschi,ostriche e mitili non esiste inquinamento,il potere filtrante dell'acqua dei bivalvi è enorme,ma son pochi gli allevamenti.Un plauso a chi si dedica a tale attività

è un beneficio per tanti.Costruire o creare delle oasi per il ripopolamento della fauna ittica è un dovere delle nazioni che s'affacciano sul Mediterraneo, per noi e per il futuro dei nostri figli.
