Aldilà dei prezzi che qui in Italia vengono praticati per i prodotti statunitensi (la cui responsabilità non saprei a chi attribuire: casa produttrice o importatori?) sono fermamente convinto che nei piccoli natanti gli USA facciano la differenza. I listini parlano da sè, qui con 30mila euro riesci a prenderti un gommone motorizzato FB 115-140 cv o una bella barca (es. ranieri international motorizzata allo stesso modo) ma dagli Usa arrivano degli scafi molto ben corredati, con sellerie particolari e lo stesso comfort (ma con una linea moderna e sportiva).
Per un giovane che si vuole comprare una barca sportiva piccola e scopre che per esempio l'Abbate Seastar17 offshore (che ha rappresentato per anni la sportività della piccola barca da lago un tempo) costa circa 18mila euro senza motore e non è nemmeno marchiato Tullio ma TAI (
http://imagenes.cosasdebarcos.com/barco ... 504566.pdf e credetemi, ho degli inquilini che lavorano nel capannone di famiglia la VTR per frontali di autobus e camion -iveco-, i quali giurano che il prezzo di 15mila euro per uno scafo seppur allestito ma di quelle dimensioni fa rientrare abbondantemente i costi di realizzazione) si fa due calcoli, vede che sui siti internet statunitensi si possono fare personalizzazioni a costo zero o quasi e si può avere una barca con un robusto motore, dimensioni più ampie per portarsi comodamente gli amici e una linea accattivante (con una qualità elevata = esempio REGAL) che si compra?
Ovviamente una barca americana: bella, sportiva, che si trova anche come rimanenza magari dell'anno prima in pronta consegna dai concessionari...E adesso chi glielo va a spiegare che il Seastar raggiunge una velocità maggiore nonostante ci si debba sacrificare in termini di soldi, spazio e optionals?
P.S. personalmente la scelta sarebbe diversa se dovessi scegliere tra mare e lago:
- per il mare prenderei un Ranieri o Rancraft autosvuotante con un Fuoribordo, barca stabile e con almeno 8-9 posti comodi
- per il lago? Senza dubbio una barca americana comoda, carena un pochino meno profonda ma una linea azzeccata e giovane
La mia conclusione è che spesso vi sono scelte di compromesso e i produttori della nautica italiana avrebbero le carte giuste per conquistarsi un sacco di consensi, solo seguono l'andamento delle vendite piuttosto che le esigenze variegate negli Usa (contando che i prezzi modificano molto il comportamento dei clienti qui e là).