Il brand nella nautica

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GengisKhan
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Il brand nella nautica

Messaggio da GengisKhan »

Salve a tutti. :smt039
Sono laureando alla Sapienza di Roma, in scienze della comunicazione, nella cattedra di Brand managment. Ho trovato la vostra community facendo ricerca on line. Il legame di noi napoletani con il mare è molto forte e quindi ho scelto un'argomento molto originale ma complesso, cioè indagare il mercato della nautica da diporto nell'ottica della mia cattedra.
La mia idea di tesi(ciò che voglio dimostrare o indagare nello specifico nel settore nautico)ancora non è emersa dalla mia lunga ricerca bibliografica :muro
Ho letto alcuni libri come "la nautica italiana" di carcano e Bruni,"processi strategici e di marketing nella nautica da diporto" di Fulvio Fortezza ed infine la collana marketing e managment nautico di Sergio cherubini e Tommaso Nastasi.Ce ne sono altri con questo taglio di ricerca?
L'attenzione cadrà sui maggiori cantieri italiani, espressione del made in italy, come Azimut- benetti o Ferretti yacht. Forse avrò la fortuna,visto che la tesi è sperimentale, di svolgere uno stage presso cantieri di baia(conoscete vero? :sarc ).
Ora sono arrivato al punto di dever restringere la mia ricerca e dedicarmi ad analizzarne un aspetto in particolare... :smt017
Io mi rivolgo alla community per qualsiasi vostro consiglio,indicazione testi o articoli di settore,critica, spunto di ricerca,appoggio morale
Chiaramente in caso in fututo di interviste a diportisti, sono sicuro di aver scelto il forum giusto :smt038
Io vi ringrazio e vi saluto con affetto :smt023
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AndreaTS
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Re: Il brand nella nautica

Messaggio da AndreaTS »

Ciao e ben arrivato.
Un aspetto particolare?
Approfondisci il tema dei costi e dei ricavi di qualsiasi prodotto nautico e paragonalo in analisi con qualsiasi altro prodotto del mercato e poi fatto questo cerca di spiegare (anche non in sintesi) come, qualsiasi prodotto creato che viene abbracciato dalla parola "nautica", venga immesso sul mercato con margini a dir poco incredibilmente alti. Oggi tutti i prodotti, anche quelli più semplici (vedi i rotoli di carta igienica con il disegno dell'ancoretta), vengono omologati per la nuatica con il semplice scopo di guadagnarci tantissimo, fatto che sta portando gli innumerevoli amanti e/o appassionati come noi, a rivolgersi sempre più spesso a cantieri esteri mandando a farsi friggere il Made in Italy così ben pubblicizzato creando così una fuoriuscita di denaro (spesso liquido) dal territorio italiano contribuendo così ad aumentare il deficit pubblico.
P.S.
Quando avrai finito la tesi sono certo che molti (se non tutti) dei partecipanti a questo forum saranno lieti di controfirmartela e condividerla. ;)
Ti mando anche un piccolo spunto:
Portachiavi a forma di parabordo
7.40 Euro IVA inclusa

PORTA CHIAVI SONORO ATTIVAZIONE A FISCHIO CON LUCE LED
2.20 Euro IVA inclusa
Ammesso che il costo di produzione si eguale (anche se di fatto il parabordo costa meno) prova a spiegare come il mercato lo propone al 336% in più.
Certo probabilmente sono prodotti differenti, ma se vuoi fare dei paragoni vai pure ad acquistare un Kg di vernice epossidica bicomponente in un negozio di nautica e poi fallo in un coloroficio (stessa marca e stessa quantità).
:) :) :) Non vorrei spaventarti, forse la tesi giusta dovrebbe essere come mai un sacco di gente pur sapendo a cosa va incontro continua a sperperare il proprio denaro per un hobby così, ma la risposta sono certo è una sola e si chiama.
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Ser Magellano
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Re: Il brand nella nautica

Messaggio da Ser Magellano »

forse,,impareremo qual'cosa noi da te... :oops: :oops:

cominciamo per gradi,,alla domanda una risposta...

poni la tua domanda.... :inchino :inchino
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RiccardoLT

Re: Il brand nella nautica

Messaggio da RiccardoLT »

Quello di Andrea mi sembra proprio un'ottimo spunto.
Personalmente eviterei di parlare di grosse cifre e mi soffermerei su tutta quella componentistica dedicata al mondo della nautica e che ne fa lievitare i costi.
Aggiungerei, giusto per far capire meglio il concetto, che il portachiavi a parabordo è un prodotto costruito in oriente (Cina, Taiwan, Singapore) mentre il portachiavi a led è possibile che addirittura possa essere un prodotto costruito in Europa.
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GengisKhan
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Re: Il brand nella nautica

Messaggio da GengisKhan »

ringrazio Andrea per lo spunto. ;) Ho letto dai dati raccolti dall' Ucina che la componentistica è una branca molto redditizia per l'intero indotto.Per non parlare di quanto oggi si gira per strada con capi d'abbigliamento nati per la nautica.Credo che il prof però mi indirizzerà più sulle strategie dei cantieri invece che sul comparto dei componenti e accessori.
Appena parlo con il professore,posto le sue valutazioni in questo topic in modo di favorire, come dice giustamente Magellano, il dialogo con voi della community. :smt038
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Re: Il brand nella nautica

Messaggio da mignon »

Ma dai si vede benissimo che il porta chiavi con il parabordo ha la catenella in ottttone...per questo costa di piu :smt044
Marcoevo

Re: Il brand nella nautica

Messaggio da Marcoevo »

.....a me sembra oro?! :smt082 :smt044 :smt082 :smt044
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coma66
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Re: Il brand nella nautica

Messaggio da coma66 »

RiccardoLT ha scritto:Quello di Andrea mi sembra proprio un'ottimo spunto.
Personalmente eviterei di parlare di grosse cifre e mi soffermerei su tutta quella componentistica dedicata al mondo della nautica e che ne fa lievitare i costi.
Aggiungerei, giusto per far capire meglio il concetto, che il portachiavi a parabordo è un prodotto costruito in oriente (Cina, Taiwan, Singapore) mentre il portachiavi a led è possibile che addirittura possa essere un prodotto costruito in Europa.


Non credo Riccardo.... :smt018
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Re: Il brand nella nautica

Messaggio da Ser Magellano »

il 3d mi appassiona e voglio darti una mano ad indirizzare la discussione..
di certo alla base di tutto c'e' la progettazione di una barca,,dal quale calcolare i costi...
ogni cantiere s'indirizza ad un pubblico specifico,,proprio come succede nel mercato auto..
classe bassa medio bassa alta di lusso....

questo video ti aiutera a capire i processi necessari ad un cantiere per costruire una imbarcazione....

http://www.youtube.com/watch?v=liFDANfl ... detailpage


dalle parole dell'oratore ti accorgerai anche ,,di come pubblicizano il prodotto...
parleremo anche di questo ma,,per gradi e sulla base delle tue esigenze..
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AndreaTS
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Re: Il brand nella nautica

Messaggio da AndreaTS »

C'è chi sostiene che l'aggressività dei prezzi delle imbarcazioni sia dovuta ad una qualità scadente e a rifiniture approssimative e chi invece spiega la loro "economicità" con l'ottimizzazione dei processi industriali e la produzione in larga scala.
Si potrebbe aprire una votazione ma credo che il risultato lo conosciamo bene tutti.
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GengisKhan
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Re: Il brand nella nautica

Messaggio da GengisKhan »

Magellano ha scritto:il 3d mi appassiona e voglio darti una mano ad indirizzare la discussione..
di certo alla base di tutto c'e' la progettazione di una barca,,dal quale calcolare i costi...
ogni cantiere s'indirizza ad un pubblico specifico,,proprio come succede nel mercato auto..
classe bassa medio bassa alta di lusso....
ecco hai centrato diciamo il parallelo tra il mercato nautico e l'automotive. Da qui credo che devo partire...solo che non riesco a trovare alcuna documentazioni che mi spieghi i diversi cantieri e le diverse categorie di prodotto in base al target di riferimento.
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Re: Il brand nella nautica

Messaggio da Andrea F »

Ci sono cantieri che attraggono il cliente con una politica dei costi molto invitante ,specie per chi si avvicina la prima volta al mondo della nautica.
Il rovescio della medaglia è che queste imbarcazioni pagano dazio in quanto a finiture ed impiantistica,che sicuramente risulteranno per forza di cose più economiche.
A grandi linee il paragone con il mondo automobilistico è abbastanza pertinente.
Andrea
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Re: Il brand nella nautica

Messaggio da Kraken »

Il parallelismo che può esserci tra nautica e auto è solo sulla componentistica,in quanto c'è un enorme differenza tra la produzione in serie e robotizzata di un auto e la costruzione artigianale di una barca in vtr, nonostante l'incremento della tecnologia costruttiva degli ultimi anni. :smt039 :smt039 :smt039
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Re: Il brand nella nautica

Messaggio da coma66 »

Quoto Kraken, il paragone non regge, l'auto uno è costretto a cambiarla per via delle varie euro 2 euro 3 acc.....la barca è un oggetto assolutamente a scopo ludico e motivazionale.
La politica dei prezzi........partiamo dagli anni '80.
La barca era vista come un marchio di infamia, il certificato di riccone, sfruttatore e capitalista nonchè evasore fiscale......
Se avevi una Porsche la finanza non ti cagava, se avevi un motoscafino...l'accertamento era automatico.......
Poi arrivò il redditometro e inventò un meccanismo diabolico di calcvolo del reddito presunto facendo la proporzione tra lunghezza della barca e potenza dei motori applicata......( il risultato è che se vedi le barche usate risalenti a quesìgli anni sono tutte sottomotorizzate.)
Insomma i cantieri sono sempre stati sotto la lente di ingrandimento della guardia di finanza e questo ha scoraggiato molti aspiranti armatori......
Pioi improvvisamente ...Zot ! Fulmine a ciel sereno arriva il leasing nautico che di fatto riduce di quasi la metà l'iva da pagare per l'asìcquisto della barca ed è il boom.
Molti piccoli cantieri vedeono unìimpennata di ordini, dimensioni e di conseguenza prezzi.......
Io sono statotestimone di una barca che prima del leasing nautico costava 427.000.000 di lire e poi la stagione dopo 390000 euro....
Puoi immaginare che in questo decennio d'oro, i cantieri hanno fatto i numeri a colori, in questo contesto Azimut da una commerciale che fa costruire barche a terzisti diventa quelo che è.....Ferretti, un cantiere che ha sempre traballato tra il rosso scuro ed il rosso chiaro dei conti in banca diviene un protagonista in assoluto del panorama nautico mondiale.....
Cantieri che erano abituati a costruire nel capannoncino barche di 5/6 mtri che hanno in listino come entry level yachts di 14 mt...
Insomma una rivoluzione dorata......
Poi il giocattolo si è rotto,. la crisi ha fatto il suo ingrsso nel panorama internazionale il giochino si è rotto ed il mondo dorato della nautica made in italy ha fatto un tonfo da paura con tracolli che in un anno hanno fatto portare i libri contabili in tribunale, accomodamenti con i fornitori, cantieri chiusi dal'oggi al domani.
Il mondo nautico è un mondo non reale, è un mondo effimero e ingannevole, illusorio a tal punto che una qualsiasi stupidaggine che vieene aggettivata nautica, costa il triplo della stessa civile.....
Posssiamo parlare delle viti in acciaio.....comprale in ferramenta e conprale da un rivenditore di articoli nautici....potremmo parlare di vernici, di cordame, di profili, ricambi motori.........insomma una situazione di assurdità totale....
Purtroppo il vecchio preconcetto che vede un'armatore come un nababbo/pollo da spennare è ancora ben radicato nell'immaginario collettivo.
Brands nautici........
a parte poche eccezioni, la stragrande maggioranza dei brands nautici sono tutti chiacchiere e distintivo.....

forum/viewtopic.php?f=2&t=7800&p=108153 ... ng#p108153

Ma se vai a vedere lo stato patrimoniale, i conti economici ti renderai conto che sono ben pochi i brands che possono vantare il titolo di azienda virtuosa......

La nautica è questo bellezza......

Se hai bisogno di informazioni piu specifiche.......fischia.... :smt039
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Re: Il brand nella nautica

Messaggio da ciungetto »

GengisKhan ha scritto:
Magellano ha scritto:il 3d mi appassiona e voglio darti una mano ad indirizzare la discussione..
di certo alla base di tutto c'e' la progettazione di una barca,,dal quale calcolare i costi...
ogni cantiere s'indirizza ad un pubblico specifico,,proprio come succede nel mercato auto..
classe bassa medio bassa alta di lusso....
ecco hai centrato diciamo il parallelo tra il mercato nautico e l'automotive. Da qui credo che devo partire...solo che non riesco a trovare alcuna documentazioni che mi spieghi i diversi cantieri e le diverse categorie di prodotto in base al target di riferimento.
io invece il parallelo lo farei tra il mercato nautico ed il "mercato" bancario: è esattamente la stessa cosa, basta contare i veri padroni dei cantieri 20 anni fa, i veri padroni delle banche 20 anni fa e contare oggi quanti sono i veri padroni delle banche (circa 5) e quanti sono i veri padroni dei cantieri (circa 5).
detto questo è tutto spiegato, puoi scegliere se riempire due pagine di motivazioni o riempirne 200 ma la sostanza è quella. :smt102

stessa cosa succede nel naviglio mercantile dove i veri padroni dei cantieri sono gli stati, compreso cina, corea, vietnam ecc.


se invece vuoi approfondire il marketing ....................... le strategie bancarie sono identiche alle strategie nautiche :smt102 :smt102 :smt102
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