Mochi 40
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Re: Mochi 40
Ciao 15 gradi a poppa e 35 gradi a prua.
E una barca che va ottimo a 3000/3100 giri 25/26 nodi trim motori a 0 (minimo -4) e flaps chiusi tutti a ri-entrare.
Con mare di poppa anche +1 va bene. A l'extended plane che la fa planare a 14/15 nodi e 2500 giri che non guasta con mare di prua.
Per questo con mare forte di pura penso sia la migliore delle barche commerciali.
Flaps da usare solo sotto I 2800 e trim a usara sotto I -2 a stesse andature.
Bagna non poco con mare travesale di poppa vento forza 4 o di piu ma non so se l'effetto della tenda che fa un effetto aspira.
L'anno prossimo cambiero il disengo della tenda con il laterale scoperto e vedo cosa sucede.
Scusate per l'OT
E una barca che va ottimo a 3000/3100 giri 25/26 nodi trim motori a 0 (minimo -4) e flaps chiusi tutti a ri-entrare.
Con mare di poppa anche +1 va bene. A l'extended plane che la fa planare a 14/15 nodi e 2500 giri che non guasta con mare di prua.
Per questo con mare forte di pura penso sia la migliore delle barche commerciali.
Flaps da usare solo sotto I 2800 e trim a usara sotto I -2 a stesse andature.
Bagna non poco con mare travesale di poppa vento forza 4 o di piu ma non so se l'effetto della tenda che fa un effetto aspira.
L'anno prossimo cambiero il disengo della tenda con il laterale scoperto e vedo cosa sucede.
Scusate per l'OT
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- gianfry98
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Re: Mochi 40
ok grazie molto gentile e preparato...grazie per i consigli, anche io ho notato che con mare di traverso e vento qualche secchiata sul viso si riceve, anno scorso mi sono trovato con maestrale e onda di 2,5 mt ho abbassato tutto il trim e affondato i flaps velocità 20 nodi consumi gasolio alle stelle però non ho preso una goccia d'acqua e non ho sbattuto per niente.....ti prego di aggiornarmi quando hai novità sulle evoluzioni che intendi fare....



- Rick
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Re: Mochi 40
Che significa "mezzo da lavoro riadattato"?
Se significa che ha una buona carena mi pare un fattore molto positivo.
Credo che coloro che lavorano nel mare pretendano le barche migliori, e non solo nel fattore tenuta di mare, ma anche per quanto riguarda qualità, durata e resistenza.
Quindi, per uno come me che sogna di comprare un peschereccio e adibirlo al diporto, il Calafuria è la barca ideale.
Se significa che ha una buona carena mi pare un fattore molto positivo.
Credo che coloro che lavorano nel mare pretendano le barche migliori, e non solo nel fattore tenuta di mare, ma anche per quanto riguarda qualità, durata e resistenza.
Quindi, per uno come me che sogna di comprare un peschereccio e adibirlo al diporto, il Calafuria è la barca ideale.
- coma66
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Re: Mochi 40
Rick, abbi pazienza, ma la carena del Calafuria è una carena disagnata per il lavoro, che assorbe tanta potenza ergo consumi alti a fronte di prestazioni scadenti in situazioni normali.
Sicuramente consumi di meno con il Mochi che è un 40 piedi che con il Calfuria che è un 35 con una velociotà che per il Mochi è superiore di almeno 45 nodi.
I sogni sono appunto sogni, ne conosco di gente che ha ristrutturato i pescherecci per fare diporto, la maggior parte ha perso soldi e tempo perchè un peschereccio è un peschereccio, una barca da diporto è un'altra cosa...
E' come portare a Malta un gatto delle nevi, per quanto possa essere di qualità, difficilmente si potrà utilizzare al meglio,
Mi confermi Nettuno?
Con il Mochi, navighi liscio a 24 nodi a 2400 giri di crociera, con il Calafuria fai la stessa cosa ma vai a 18 nodi con un assetto cabrato che hanno cercato di correggere in tanti conm l'applicazione di un flappone che non ha risolto un gran che.......
Sicuramente consumi di meno con il Mochi che è un 40 piedi che con il Calfuria che è un 35 con una velociotà che per il Mochi è superiore di almeno 45 nodi.
I sogni sono appunto sogni, ne conosco di gente che ha ristrutturato i pescherecci per fare diporto, la maggior parte ha perso soldi e tempo perchè un peschereccio è un peschereccio, una barca da diporto è un'altra cosa...
E' come portare a Malta un gatto delle nevi, per quanto possa essere di qualità, difficilmente si potrà utilizzare al meglio,
Mi confermi Nettuno?
Con il Mochi, navighi liscio a 24 nodi a 2400 giri di crociera, con il Calafuria fai la stessa cosa ma vai a 18 nodi con un assetto cabrato che hanno cercato di correggere in tanti conm l'applicazione di un flappone che non ha risolto un gran che.......
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- Nettuno
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Re: Mochi 40
Confermo il gatto delle nevi.
Alla fine anche se il Mochi non e un coffecia da mare piatto, e puo prendere molto bene il mare, il mare e bello quando e piatto.
E ti diverti molto di piu cosi.
A ti dico che questa cosa me la detta un certo Amati che disegnava l'Itama, forse il suo vecchio 45 e una tra le miglori barche plananti in quelle dimensioni.
Alla fine anche se il Mochi non e un coffecia da mare piatto, e puo prendere molto bene il mare, il mare e bello quando e piatto.
E ti diverti molto di piu cosi.
A ti dico che questa cosa me la detta un certo Amati che disegnava l'Itama, forse il suo vecchio 45 e una tra le miglori barche plananti in quelle dimensioni.
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- Rick
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Re: Mochi 40
Il mare è bello quando è piatto, verissimo, sottoscrivo.
Però in alto Adriatico ti ritrovi addosso una tempesta in 15 minuti senza che neppure il canale 16 riesca ad avvisarti in tempo.
E quando ti trovi con la famiglia e una bimba di 3 anni con mare grosso da ovest e bora tesa a 45 nodi dall'altra parte e non sai neppure da che lato ti stanno arrivando addosso onde alte da 5 a 7 metri, credimi, vorresti essere sul divano di casa tua, o, se proprio non si può, su un robusto peschereccio riadattato a diporto e non su un Mochi (con tutto il rispetto per una barca che anche io reputo eccellente sebbene dalla linea un pò retrò) o su un Fiart o su un Ilver.
Quanto ai consumi, chi se ne frega?
Se voglio risparmiare col Calafuria vado a 10 nodi e consumo 30 l/h e se ho fretta con le bestie Yanmar da 370 cv me la porto a 28 - 30 nodi.
Vabbè saranno 110 l/h ma non crediate che il Mochi con gli Aifo di pari potenza faccia meno di 90l/h di media
Differenze trascurabili.
Siccome ci sono passato e alla pelle ci tengo, ci rifletto molto attentamente.
Sostenere che i pescatori preferiscano il gatto delle nevi senza una ragione non mi convince, mica sono scemi.
I pescatori, invece, vogliono barche stabili, sicure, per potere uscire con qualunque mare e tornare sempre a casa.
Se voglio risparmiare ho trovato un Ilver 39 Mirable del 1993 coi KAD 42 completamente rifatto a 45 mila, manca solo il clima.
Col Mochi alla fine spendo 45 mila ma ce ne vogliono altri 15 mila tra tappezzerie e sistemazione motori e impianti (il pirla che la vende la tiene ferma a terra da 2 anni) e dopo avere speso 60 mila avrei sempre una barca del 1990 che tra 5 anni porto a rottamare perchè invendibile.
Con 70 mila, invece,mi porto a casa un Calafuria 360 fly del 2003 full optional, compresi radar e clima, 1 mm di gealcot, fatta come si deve.
Esco con mare piatto, ovvio, ma se per disgrazia mi trovo il canale 16 che non mi avvisa della tempesta in arrivo, come mi successe nel 2001 alle Bocche di Bonifacio, mi metto dentro, mi accendo il sigaro e disloco in tranquillità.
Ho già preso due tempeste improvvise, pensavo di non uscirne vivo, l'ultima volta sono stato alla cappe 4 ore, nel quarnaro sono affondate 2 barche. Dicono che non c'è 2 senza 3, voglio farmi trovare pronto!
Però grazie per vostri interventi, mi stanno facendo riflettere
Però in alto Adriatico ti ritrovi addosso una tempesta in 15 minuti senza che neppure il canale 16 riesca ad avvisarti in tempo.
E quando ti trovi con la famiglia e una bimba di 3 anni con mare grosso da ovest e bora tesa a 45 nodi dall'altra parte e non sai neppure da che lato ti stanno arrivando addosso onde alte da 5 a 7 metri, credimi, vorresti essere sul divano di casa tua, o, se proprio non si può, su un robusto peschereccio riadattato a diporto e non su un Mochi (con tutto il rispetto per una barca che anche io reputo eccellente sebbene dalla linea un pò retrò) o su un Fiart o su un Ilver.
Quanto ai consumi, chi se ne frega?
Se voglio risparmiare col Calafuria vado a 10 nodi e consumo 30 l/h e se ho fretta con le bestie Yanmar da 370 cv me la porto a 28 - 30 nodi.
Vabbè saranno 110 l/h ma non crediate che il Mochi con gli Aifo di pari potenza faccia meno di 90l/h di media
Differenze trascurabili.
Siccome ci sono passato e alla pelle ci tengo, ci rifletto molto attentamente.
Sostenere che i pescatori preferiscano il gatto delle nevi senza una ragione non mi convince, mica sono scemi.
I pescatori, invece, vogliono barche stabili, sicure, per potere uscire con qualunque mare e tornare sempre a casa.
Se voglio risparmiare ho trovato un Ilver 39 Mirable del 1993 coi KAD 42 completamente rifatto a 45 mila, manca solo il clima.
Col Mochi alla fine spendo 45 mila ma ce ne vogliono altri 15 mila tra tappezzerie e sistemazione motori e impianti (il pirla che la vende la tiene ferma a terra da 2 anni) e dopo avere speso 60 mila avrei sempre una barca del 1990 che tra 5 anni porto a rottamare perchè invendibile.
Con 70 mila, invece,mi porto a casa un Calafuria 360 fly del 2003 full optional, compresi radar e clima, 1 mm di gealcot, fatta come si deve.
Esco con mare piatto, ovvio, ma se per disgrazia mi trovo il canale 16 che non mi avvisa della tempesta in arrivo, come mi successe nel 2001 alle Bocche di Bonifacio, mi metto dentro, mi accendo il sigaro e disloco in tranquillità.
Ho già preso due tempeste improvvise, pensavo di non uscirne vivo, l'ultima volta sono stato alla cappe 4 ore, nel quarnaro sono affondate 2 barche. Dicono che non c'è 2 senza 3, voglio farmi trovare pronto!
Però grazie per vostri interventi, mi stanno facendo riflettere

- Rick
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Re: Mochi 40
Pensate, un Menorquin 120 del 2002- 2004 oggi non si compra a meno di 110 - 120 mila euro.
18 nodi di velocità massima con carena pulita, 2 motorini da 240 cv.
Tutti pazzi per il Menorquin, ne hanno venduti a quintali, penso che il masochismo porti molti a godere nello spendere 3000 euro l'anno solo per la manutenzione dei legni esterni.
Questo si che è un gatto delle nevi!
Il Calafuria, invece, che non è modaiolo, è superiore in tutto, ha pure il fly e con 70 mila te lo prendi di una dozzina d'anni con due generosissimi Yanmar da 370!
Ciascuno si compra quello che gli piace, ho un amico danaroso che si è preso un Riva 59 mercurius per farci le feste col prosecco e le ragazze.
Penso che sotto abbia le cozze, non si è mai mosso dal porto.
E probabilmente è anche bene che non si muova, quelli che vanno in giro e amano questo tipo di barche superfighe di solito prendono un Sarnico oppure un Pershing (per me tutta la vita meglio il Sarnico)...
Mi piace andare lontano in sicurezza e feste non ne dò.
18 nodi di velocità massima con carena pulita, 2 motorini da 240 cv.
Tutti pazzi per il Menorquin, ne hanno venduti a quintali, penso che il masochismo porti molti a godere nello spendere 3000 euro l'anno solo per la manutenzione dei legni esterni.
Questo si che è un gatto delle nevi!
Il Calafuria, invece, che non è modaiolo, è superiore in tutto, ha pure il fly e con 70 mila te lo prendi di una dozzina d'anni con due generosissimi Yanmar da 370!
Ciascuno si compra quello che gli piace, ho un amico danaroso che si è preso un Riva 59 mercurius per farci le feste col prosecco e le ragazze.
Penso che sotto abbia le cozze, non si è mai mosso dal porto.
E probabilmente è anche bene che non si muova, quelli che vanno in giro e amano questo tipo di barche superfighe di solito prendono un Sarnico oppure un Pershing (per me tutta la vita meglio il Sarnico)...
Mi piace andare lontano in sicurezza e feste non ne dò.
- Rick
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Re: Mochi 40
Forse mi stanno fregando...
Anche su Mondialbroker indicano il Calafuria 36 fly come barca del cantiere Catarsi.
Ma dai miei annali che ho consultato non mi risulta.
Catarsi Marine faceva il Calafuria 11 e il Calafuria 13.
Il 36 fly lo facevano i Cantieri Navali Calafuria.
Tutta altra roba...
Ma guarda che roba!
Anche su Mondialbroker indicano il Calafuria 36 fly come barca del cantiere Catarsi.
Ma dai miei annali che ho consultato non mi risulta.
Catarsi Marine faceva il Calafuria 11 e il Calafuria 13.
Il 36 fly lo facevano i Cantieri Navali Calafuria.
Tutta altra roba...
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- coma66
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Re: Mochi 40
Mi pare che tu abbia una bella idea preconcetta e che cerchi supporti psicologici per una scelta che un certo "cricri"che viene dall'interno ti dice che che non è giusta al 100%
L'ideale sarebbe una bella piazzola metanifera, quando c'è mare grosso ti chiudi dentro e te ne fotti..
Scherzi a parte, davvero credi alla storiella della burasca improvvisa che ti piomba sopra in mezz'ora senza che nessuno abbia previsto nulla?
Io navigo in Adriatico da venti anni, quando c'è un pò di tempo cattivo, i bollettini lo segnalano, poi che arrivi la burrasca o altro è cosa ben diversa,.....
Il nostro mare è corto, le onde sono corte e secche, la tratta piu lunga prima di vedere costa credo siano 100 miglia........ti beccano a 40 miglia fuori non è cosa bella, neanche con il micoperis, ma perchè ti beccano?
La risposta che mi sono dato io, è che la gente non legge i bollettini, cerca il supporto ad un'idea che si sono fatti, oggi iniziano le vacanze, oggi si parte, si leggono dieci meteo e si da retta a quello che piu aggrada i nostri desideri...
Non è così.
Il nostro mare è corto, con una barca che ti consente di navigare in scioltezza a 24/25 nodi di crociera significa che in due ore avvisti terra di la, se ti becchi una burrasca inaspettata in due ore, vuolo dire che te la sei cercata.
Navigare a 24/25 piouttosto che a 17/18 significa guadagnare un'ora di tempo, un'ora in meno in mezzo al mare.
Non è poco.
In buona sostanza, se ti piacciono i Calafuria o i Menorquin, comprane uno e buon vento, ma non farlo per ragioni di sicurezza, perchè è un grosso errore.
L'ideale sarebbe una bella piazzola metanifera, quando c'è mare grosso ti chiudi dentro e te ne fotti..
Scherzi a parte, davvero credi alla storiella della burasca improvvisa che ti piomba sopra in mezz'ora senza che nessuno abbia previsto nulla?
Io navigo in Adriatico da venti anni, quando c'è un pò di tempo cattivo, i bollettini lo segnalano, poi che arrivi la burrasca o altro è cosa ben diversa,.....
Il nostro mare è corto, le onde sono corte e secche, la tratta piu lunga prima di vedere costa credo siano 100 miglia........ti beccano a 40 miglia fuori non è cosa bella, neanche con il micoperis, ma perchè ti beccano?
La risposta che mi sono dato io, è che la gente non legge i bollettini, cerca il supporto ad un'idea che si sono fatti, oggi iniziano le vacanze, oggi si parte, si leggono dieci meteo e si da retta a quello che piu aggrada i nostri desideri...
Non è così.
Il nostro mare è corto, con una barca che ti consente di navigare in scioltezza a 24/25 nodi di crociera significa che in due ore avvisti terra di la, se ti becchi una burrasca inaspettata in due ore, vuolo dire che te la sei cercata.
Navigare a 24/25 piouttosto che a 17/18 significa guadagnare un'ora di tempo, un'ora in meno in mezzo al mare.
Non è poco.
In buona sostanza, se ti piacciono i Calafuria o i Menorquin, comprane uno e buon vento, ma non farlo per ragioni di sicurezza, perchè è un grosso errore.
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Re: Mochi 40
Ciao, circa trenta anni fa passai dal gommone al gozzo di otto metri e persi di velocità. Due o tre volte mio padre ed io finimmo in mezzo ad un brutto temporale e non potevamo dare gas e scappare come facevo prima, stupidamente. Allora mio padre disse: qua non si può andare avanti così e compro' due libri uguali di meteorologia per diportisti , uno per lui ed uno per me. Studiammo e capimmo dove sbagliavo. Oggi con tutta la tecnologia può essere più facile ma anche fuorviante proprio come dice Coma.
La morale? Papà è un grande! Peppe.
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- Rick
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Re: Mochi 40
Studiare è sempre buona cosa, ma basta un bel radar per vedere la perturbazione in arrivo.
Chiaro che un buon comandante deve leggere attentamente i bollettini meteo, ma a volte capita di essere sorpresi da condizioni ben peggiori di quelle previste.
A me in 30 anni di mare è capitato 4 volte... e 1 basta per perdere tutto.
In questi casi avere la barca giusta non è cosa di poca importanza.
Già, barca giusta.... un bel dilemma!
Di sicuro un dislocante con bordi belli alti.
Sulla carena lascio parlare i tecnici.
Chiaro che un buon comandante deve leggere attentamente i bollettini meteo, ma a volte capita di essere sorpresi da condizioni ben peggiori di quelle previste.
A me in 30 anni di mare è capitato 4 volte... e 1 basta per perdere tutto.
In questi casi avere la barca giusta non è cosa di poca importanza.
Già, barca giusta.... un bel dilemma!
Di sicuro un dislocante con bordi belli alti.
Sulla carena lascio parlare i tecnici.
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Re: Mochi 40
Rick ha scritto:Studiare è sempre buona cosa, ma basta un bel radar per vedere la perturbazione in arrivo.
Chiaro che un buon comandante deve leggere attentamente i bollettini meteo, ma a volte capita di essere sorpresi da condizioni ben peggiori di quelle previste.
A me in 30 anni di mare è capitato 4 volte... e 1 basta per perdere tutto.
In questi casi avere la barca giusta non è cosa di poca importanza.
Già, barca giusta.... un bel dilemma!
Di sicuro un dislocante con bordi belli alti.
Sulla carena lascio parlare i tecnici.
DI sicuro?

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Re: Mochi 40
No, ho sempre dubbi.
Ma con mare grosso carene plananti a 20 nodi non ne ho mai viste.
Ma con mare grosso carene plananti a 20 nodi non ne ho mai viste.
- liuk86
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Re: Mochi 40
il dislocante a 20 nodi non ci arriva nemmeno con mare calmo.,
- Openboat
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Re: Mochi 40
Dal WEB
La carena dislocante è generalmente del tipo tondo ed è caratteristica degli scafi di pescherecci, barche a vela (escluse le derive) ed in generale della maggior parte del naviglio mercantile; ha una maggiore stabilità rispetto alla carena planante.
La peculiarità di questo tipo di scafo è che esso presenta una velocità teorica massima di avanzamento, detta anche critica o velocità della carena, data dalla formula: dove L è la lunghezza al galleggiamento dello scafo espressa in piedi e Vm la velocità espressa in nodi.
I valori di Tq sono 1,35 per carene dislocanti, 1,56 dislocanti veloci, 1,8 semiplananti, 3 ed oltre plananti.
La velocità della carena, soprattutto nel caso di propulsione a vela, è spesso considerata come la più alta velocità che uno scafo dislocante può raggiungere. Questo non è rigorosamente vero. Tale valore indica solo una velocità teorica alla quale lo scafo raggiunge la propria scia: superata tale velocità, la resistenza all'avanzamento di uno scafo dislocante cresce in modo esponenziale, anziché quadratico, con la velocità. Dunque, in generale, superare la velocità critica dello scafo significa avere maggiore velocità, ma con efficienza sempre minore e consumi sempre maggiori. Tuttavia, esistono diverse opzioni per battere il muro crescente di acqua e guadagnare maggiore velocità contenendo i consumi. La moderna ingegneria navale, infatti, non fa più uso del concetto di velocità critica, che è stato soppiantato da considerazioni più precise riguardo alla forma dello scafo ed al numero di Froude.
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di nuovo non e' stato ancora scoperto NULLA !!!..............
La carena dislocante è generalmente del tipo tondo ed è caratteristica degli scafi di pescherecci, barche a vela (escluse le derive) ed in generale della maggior parte del naviglio mercantile; ha una maggiore stabilità rispetto alla carena planante.
La peculiarità di questo tipo di scafo è che esso presenta una velocità teorica massima di avanzamento, detta anche critica o velocità della carena, data dalla formula: dove L è la lunghezza al galleggiamento dello scafo espressa in piedi e Vm la velocità espressa in nodi.
I valori di Tq sono 1,35 per carene dislocanti, 1,56 dislocanti veloci, 1,8 semiplananti, 3 ed oltre plananti.
La velocità della carena, soprattutto nel caso di propulsione a vela, è spesso considerata come la più alta velocità che uno scafo dislocante può raggiungere. Questo non è rigorosamente vero. Tale valore indica solo una velocità teorica alla quale lo scafo raggiunge la propria scia: superata tale velocità, la resistenza all'avanzamento di uno scafo dislocante cresce in modo esponenziale, anziché quadratico, con la velocità. Dunque, in generale, superare la velocità critica dello scafo significa avere maggiore velocità, ma con efficienza sempre minore e consumi sempre maggiori. Tuttavia, esistono diverse opzioni per battere il muro crescente di acqua e guadagnare maggiore velocità contenendo i consumi. La moderna ingegneria navale, infatti, non fa più uso del concetto di velocità critica, che è stato soppiantato da considerazioni più precise riguardo alla forma dello scafo ed al numero di Froude.
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