patagonia ha scritto:Io, da ex velista, ero abituato a sfruttare la direzzionalità data dalla deriva durante le manovre d'ormeggio. Davi abbrivio e poi manovravi pronto a dare motore solo per fermare la barca. La sensibilità al vento laterale era relativamente bassa. Poi, alla prima manovra d'ormeggio con la mia barca a motore 3m. più corta, con una leggera brezza laterale e senza elica di prua, é stato un carosello. Il baricentro appoppato e la prua leggera ed a pelo d'acqua mi mettevano subito di traverso e c'era poco dalavorare di motori per raddrizzarsi perchö intanto scarrocciavi via. Indubbiamente se si é da soli o con equipaggio poco pratico, bisogna avere nervi saldi e idee chiare per entrare in un posto barca con un minimo di vento laterale. S'impara presto ad anticipare lo scarroccio ed a dosare la manetta. Meglio abortire la manovra che concluderla ad ogni costo. Comunque la differenza di dimensione si sente perché la reazione alle manovre cambia parecchi con l'aumentare del peso e la superficie esposta. Non dimentichiamo poi il fattore visibilità che su barche grosse può essere un problema, quando ad esempio non vedi l'ingombro della plancetta. Comunque credo che come per le auto c'è chi é portato per le manovre di parcheggio ed entra in un fazzoletto e chi non riesce ad accostarsi al marciapiede a meno di 50 cm.
@ducatoner:spero che arrivi un giorno ......per prima cosa nessuna donna a bordo, secondo pacco di pannoloni a portata di mano, terzo il mare deve essere calmo e piatto come una lastra di ghiaccio..
Altro punto dolente, la presenza di gente che ti guarda mentre tenti di attraccare. Ti posso garantire che l'impatto emotivo è notevole. Nel marina in cui sono socio vi è un armatore che, quando nessuno lo guarda, attracca senza difficoltà, ma alla presenza di pubblico va in panico e ha enormi difficoltà. (P.S. Io, comunque, quando Ti arriva la barca sarò presente )
ducatoner ha scritto:leggendo tutto il 3d mi sono immedesimato nella parte del mio primo giorno che uscirò con la mia amata barchetta......spero che arrivi un giorno ......per prima cosa nessuna donna a bordo, secondo pacco di pannoloni a portata di mano, terzo il mare deve essere calmo e piatto come una lastra di ghiaccio e poi forse timidamente metto la mano sulla manetta e la spingo in avanti per pochi millimetri.............ho una paura matta che avvolte ci penso e mi chiedo......riuscirò nell'impresa?
quindi per me le misure contano e come se contano
parlando di inesperienza e quindi paure,,cio che mi spaventa sono le secche ,,che anche sul lago ci sono,,un ecoscandaglio e un gps non devono mancare per le prime uscite,,ma la misura in se no,,mi ci abituerei timidamente magari,,ma scusate chi comanda barconi come fa?? mica sono nati imparati.....
ducatoner ha scritto:leggendo tutto il 3d mi sono immedesimato nella parte del mio primo giorno che uscirò con la mia amata barchetta......spero che arrivi un giorno ......per prima cosa nessuna donna a bordo, secondo pacco di pannoloni a portata di mano, terzo il mare deve essere calmo e piatto come una lastra di ghiaccio e poi forse timidamente metto la mano sulla manetta e la spingo in avanti per pochi millimetri.............ho una paura matta che avvolte ci penso e mi chiedo......riuscirò nell'impresa?
quindi per me le misure contano e come se contano
parlando di inesperienza e quindi paure,,cio che mi spaventa sono le secche ,,che anche sul lago ci sono,,un ecoscandaglio e un gps non devono mancare per le prime uscite,,ma la misura in se no,,mi ci abituerei timidamente magari,,ma scusate chi comanda barconi come fa?? mica sono nati imparati.....
Non nascono maestri, magari partono da 3 m. per poi arrivare ai 50.
Non capisco cosa puo' servire un gps in fase di attracco
Ciao
ducatoner ha scritto:leggendo tutto il 3d mi sono immedesimato nella parte del mio primo giorno che uscirò con la mia amata barchetta......spero che arrivi un giorno ......per prima cosa nessuna donna a bordo, secondo pacco di pannoloni a portata di mano, terzo il mare deve essere calmo e piatto come una lastra di ghiaccio e poi forse timidamente metto la mano sulla manetta e la spingo in avanti per pochi millimetri.............ho una paura matta che avvolte ci penso e mi chiedo......riuscirò nell'impresa?
quindi per me le misure contano e come se contano
parlando di inesperienza e quindi paure,,cio che mi spaventa sono le secche ,,che anche sul lago ci sono,,un ecoscandaglio e un gps non devono mancare per le prime uscite,,ma la misura in se no,,mi ci abituerei timidamente magari,,ma scusate chi comanda barconi come fa?? mica sono nati imparati.....
Non nascono maestri, magari partono da 3 m. per poi arrivare ai 50.
Non capisco cosa puo' servire un gps in fase di attracco
Ciao
Pino
pino a nulla di fatto mi riferivo alla navigazione vicino alla costa,,il gps ti guida lontano dai pericoli e anche di questo se ne potrebbe fare a meno ,,in attracco ,,pratica e coraggio,, ma si prendiamo il toro per le corna...
pino a nulla di fatto mi riferivo alla navigazione vicino alla costa,,il gps ti guida lontano dai pericoli e anche di questo se ne potrebbe fare a meno ,,in attracco ,,pratica e coraggio,, ma si prendiamo il toro per le corna...
occhio alle normative sulla Navigazione. Per il Lago Maggiore le barche a motore devono navigare ad almeno 150 m. dalla costa o attraversare questa fascia solo perpendicolarmente alla stessa, per raggiungere un apprrodo. Quindi dubito sul lago che ci siano problemi di fondale a queste distanze.
pino a nulla di fatto mi riferivo alla navigazione vicino alla costa,,il gps ti guida lontano dai pericoli e anche di questo se ne potrebbe fare a meno ,,in attracco ,,pratica e coraggio,, ma si prendiamo il toro per le corna...
occhio alle normative sulla Navigazione. Per il Lago Maggiore le barche a motore devono navigare ad almeno 150 m. dalla costa o attraversare questa fascia solo perpendicolarmente alla stessa, per raggiungere un apprrodo. Quindi dubito sul lago che ci siano problemi di fondale a queste distanze.
E' vero, però quando ti avvicini alla costa per dare fondo all'ancora, specialmente nel basso lago, ci sono sbalzi repentini e sassaiole e quando il lago è basso bisogna stare molto attenti.
patagonia ha scritto:Io, da ex velista, ero abituato a sfruttare la direzzionalità data dalla deriva durante le manovre d'ormeggio. Davi abbrivio e poi manovravi pronto a dare motore solo per fermare la barca. La sensibilità al vento laterale era relativamente bassa. Poi, alla prima manovra d'ormeggio con la mia barca a motore 3m. più corta, con una leggera brezza laterale e senza elica di prua, é stato un carosello. Il baricentro appoppato e la prua leggera ed a pelo d'acqua mi mettevano subito di traverso e c'era poco dalavorare di motori per raddrizzarsi perchö intanto scarrocciavi via. Indubbiamente se si é da soli o con equipaggio poco pratico, bisogna avere nervi saldi e idee chiare per entrare in un posto barca con un minimo di vento laterale. S'impara presto ad anticipare lo scarroccio ed a dosare la manetta. Meglio abortire la manovra che concluderla ad ogni costo. Comunque la differenza di dimensione si sente perché la reazione alle manovre cambia parecchi con l'aumentare del peso e la superficie esposta. Non dimentichiamo poi il fattore visibilità che su barche grosse può essere un problema, quando ad esempio non vedi l'ingombro della plancetta. Comunque credo che come per le auto c'è chi é portato per le manovre di parcheggio ed entra in un fazzoletto e chi non riesce ad accostarsi al marciapiede a meno di 50 cm.
Dovevo entrare piano, ma molto molto piano, in abbrivio, avvicinarmi alla costruzione che si vede in basso, virare a sinistra, mettere la folle, aspettare che la prua si avvicinasse al pontile e solo a quel punto con un colpetto di marcia indietro ero perfettamente allineato. Se ero solo, poi dovevo correre a legare le cime a poppa e poi a prua. Immaginate con vento...
Devo dire però che solo una volta sono rimasto impigliato ai corpi morti delle altre barche
Non hai i permessi necessari per visualizzare i file allegati in questo messaggio.