Perchè la CoverLine non mantiente la rotta ??
- Isla
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....non servirebbero.....SERVONO .Isla ha scritto: .....del resto per calcolare una rotta servirebbero anche questi dati,deriva e scarroccio
Questi posso essere elementi gia' noti (forza e direzione)al momento che molli gli ormeggi da un punto A per raggiungere un punto B.....oppure.....devi calcolarli (non è difficile) se ti "entrano" mentre sei in navigazione da un punto A ad un punto B.

- Regal
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Allora,
io non ho scritto "centimetri" ma Decimetri, quindi vedi che un metro o poco più sono la misura che ho riportato nel caso.
Il mio esempio è con mare calmo e non certo a Scilla nella zona dello stretto di Messina dove mi risulta che la corrente c'è e eccome. (Mi ricordo bene una mia immersione in corrente proprio li.)
La morale, che è poi quella che hai ripreso tu, è che per andare diritto si deve tenere il timone e apportare sempre delle piccole correzioni, almeno che tu non sei il timoniere della Roosvelt che per correggere la rotta inizia un paio di minuti prima la manovra.
io non ho scritto "centimetri" ma Decimetri, quindi vedi che un metro o poco più sono la misura che ho riportato nel caso.
Il mio esempio è con mare calmo e non certo a Scilla nella zona dello stretto di Messina dove mi risulta che la corrente c'è e eccome. (Mi ricordo bene una mia immersione in corrente proprio li.)
La morale, che è poi quella che hai ripreso tu, è che per andare diritto si deve tenere il timone e apportare sempre delle piccole correzioni, almeno che tu non sei il timoniere della Roosvelt che per correggere la rotta inizia un paio di minuti prima la manovra.

Nicolo'
- Vinicius
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Se devo essere sincero, ho sempre fatto la prora tenendo conto di declinazione e deviazione (ovviamente) ma mai di deriva e scarroccio. Sono fondamentali, verissimo, ma non sono mai stato nelle condizioni di poterle calcolare, se non nei problemi per il conseguimento della patente nautica, in cui erano giànoti o comunque si poteva calcolarle con i dati in possesso. Nella pratica reale però, devo ammettere di non essermi mai aiutato con un anemometro e non saprei francamente come stimare (cosÏ su due piedi) la corrente e quanto questa influenzi il mio scafo.Airon ha scritto:....non servirebbero.....SERVONO .Isla ha scritto: .....del resto per calcolare una rotta servirebbero anche questi dati,deriva e scarroccio
Questi posso essere elementi gia' noti (forza e direzione)al momento che molli gli ormeggi da un punto A per raggiungere un punto B.....oppure.....devi calcolarli (non è difficile) se ti "entrano" mentre sei in navigazione da un punto A ad un punto B.
Lo sc e la der in navigazione si stimano nei seguenti modi:Vinicius ha scritto: .....
Nella pratica reale però, devo ammettere di non essermi mai aiutato con un anemometro e non saprei francamente come stimare (cosÏ su due piedi) la corrente e quanto questa influenzi il mio scafo.
sc (scarroccio)
Durante la navigazione ogni 2/3 miglia circa ti volti all'indietro e controlli la tua scia. Se noti, che la stessa, ad 1/4 di miglio fa una curva (verso dx o sn) e non è dritta, stai navigando in presenza di scarroccio.
Per calcolarne la forza, prendi una bussola a torcia, e ti metti al centro della tua poppa; punti la bussola centralmente come se la barca stesse navigando perfettamente dritta. A questo punto, avendo preso il riferimento, sposti la bussola leggermente a sinistra o a dritta(dipende da che lato fa la curva) fino alla punta della curva e vedi i gradi di differenza.
La differenza (in gradi) che otterrai dovrai darli alla bussola (correzione/conversione), impostanto, cosi', la nuova rotta.
deriva
Quasi identico sistema, solo che dal centro della poppa dovrai filare in acqua una cimetta (minimo 150 mt) con un peso attaccato.
Tenendo con l'indice ed il pollice della mano la cimetta, ti accorgerai immediatamente se quest'ultima andra' verso dritta o sinistra (direzione). Unitamente alla bussola a torcia, riuscirai a stabilirne la forza (che non sono nient'altro i gradi di differenza...ossia....1 grado = 1 kts).
(mi sono capito?




- Franz-One
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Grazie Airon, Molto interessante l'argomento.
Mi spieghi meglio il discorso 1 grado = 1 nodo ?
p.s. Ringrazio sentitamente chi ha inventato il GPS!!!
OK, io ho montato un anemometro sulla mia imbarcazione e lo posso leggere sullo strumento.Airon ha scritto: sc (scarroccio)
Durante la navigazione ogni 2/3 miglia circa ti volti all'indietro e controlli la tua scia. Se noti, che la stessa, ad 1/4 di miglio fa una curva (verso dx o sn) e non è dritta, stai navigando in presenza di scarroccio. .....

Perchè 150 mt??? Mi sembrano tantini e da quel che ricordo (poco) dalla patente nautica, bastavano un 15 mt. circa. Perchè un peso attaccato? Mi pare di ricordare fosse solo una cimetta galleggiante. Magari con un nodo grosso alla fine.deriva
Quasi identico sistema, solo che dal centro della poppa dovrai filare in acqua una cimetta (minimo 150 mt) con un peso attaccato.
Tenendo con l'indice ed il pollice della mano la cimetta, ti accorgerai immediatamente se quest'ultima andra' verso dritta o sinistra (direzione). Unitamente alla bussola a torcia, riuscirai a stabilirne la forza (che non sono nient'altro i gradi di differenza...ossia....1 grado = 1 kts).
Mi spieghi meglio il discorso 1 grado = 1 nodo ?
p.s. Ringrazio sentitamente chi ha inventato il GPS!!!

Franz-One
150 metri, è la lunghezza minima al fine di poter rilevare in maniera utile (abbastanza precisa).Franz-One ha scritto: ....Perchè 150 mt??? Mi sembrano tantini e da quel che ricordo (poco) dalla patente nautica, bastavano un 15 mt. circa. Perchè un peso attaccato? Mi pare di ricordare fosse solo una cimetta galleggiante. Magari con un nodo grosso alla fine.
Se lo metti a soli 15 metri, l'effetto "eliche" altererebbe in maniera significativa il rilevamento.
Si mette un peso, in quanto la deriva si rileva sott'acqua e non sulla superficie. Il nodo alla fine? potrebbe esserti utile per rilevare lo scarroccio (vento al traverso) ma, limitandoti ad osservare la scia.....ottieni lo stesso identico risultato...senza sforzi !

Mi riferivo alla Vc (velocita' corrente). Se nei rilevamenti -poco sopra riportati- noto una differenza di 3? gradi (che dovro' dare alla bussola in aumento o in diminuzione ) questi indicheranno la velocita' della corrente in 3 nodi.Franz-One ha scritto: Mi spieghi meglio il discorso 1 grado = 1 nodo ?
In ogni caso nel link sottostante, trovi qualche nozione(anche se non molto approfondita)
http://www.euro-nautica.com/tecnica/app ... tica-3.asp
Sono grato anch'io a chi l'ha inventato. Pero', è sempre buona norma avere la carta nautica della zona nella quale stiamo navigando e fare un punto nave ogni ora.Franz-One ha scritto: p.s. Ringrazio sentitamente chi ha inventato il GPS!!!
Questo perche....se dovessimo avere una avaria ai motori e conseguentemente al gps (tilt delle utenze di bordo).....almeno saremo in grado di comunicare un lat ed una long abbastanza attendibili al fine di farci venire a recuperare
