L'uso del Sestante, questo sconosciuto...
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Re: L'uso del Sestante, questo sconosciuto...
Quando Open parte così per la tangente, per fermarlo ci vuole un attentato......

Homosapiensnonurinatinventum
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Re: L'uso del Sestante, questo sconosciuto...
Comunque, a chi interessai sestanti ancora si producono.....
ci sono modelli in plastica ma molto efficienti che costano meno di 200€, poi si arriva a 2000€ ma sono chicche...
Per iniziare con circa 400€ si compra uno strumento efficiente e bello da vedersi.....
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Re: L'uso del Sestante, questo sconosciuto...
ma,,vorrei sapere a quanti realmente interessa lo strumento ,, scommetto pochi ,,anzi pochissimi....

dico solo cio che penso
-
ciungetto
Re: L'uso del Sestante, questo sconosciuto...
è stato tolto anche dal programma di studio del nautico indirizzo coperta (tranvieri)Magellano ha scritto:ma,,vorrei sapere a quanti realmente interessa lo strumento ,, scommetto pochi ,,anzi pochissimi....![]()
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Re: L'uso del Sestante, questo sconosciuto...
ciungetto ha scritto:è stato tolto anche dal programma di studio del nautico indirizzo coperta (tranvieri)Magellano ha scritto:ma,,vorrei sapere a quanti realmente interessa lo strumento ,, scommetto pochi ,,anzi pochissimi....![]()
Il fatto che gli antichi romani siano morti tutti, non vuol dire che non bisogna studiarne la storia......
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Re: L'uso del Sestante, questo sconosciuto...
coma66 ha scritto:ciungetto ha scritto:è stato tolto anche dal programma di studio del nautico indirizzo coperta (tranvieri)Magellano ha scritto:ma,,vorrei sapere a quanti realmente interessa lo strumento ,, scommetto pochi ,,anzi pochissimi....![]()
Il fatto che gli antichi romani siano morti tutti, non vuol dire che non bisogna studiarne la storia......
ma dici davvero?? nessuno lo vieta (studiare) ma l'uso?? a chi freghera davvero di usarlo?? siamo realisti su...
comunque studiarne il funzionamento t'insegna davvero tantissime cose .....
dico solo cio che penso
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Re: L'uso del Sestante, questo sconosciuto...
Usare vecchi strumenti che la gente considera obsoleti, ha un certo fascino ed è molto gratificante...
La passione nautica, non ha nulla di razionale, se io prendessi un traghetto, noleggiassi un gommone, affittassi un appartamentino, in HR, probabilmente spenderei di meno, dormirei piu comodo e navigherei con minori responsabilità....
l'uso del sestante è una pratica che serve solo a nutrire lo spirito, per immaginare per un attimo di essere su una nave o un veliero, 40/50 anni fa......
Se questa cosa ti prende allora lo sbattimento di studiare un manuale pieno di formule, misurazioni, ecc....senza considerare la spesa di 400€ almeno per uno strumento decente, può essere giustificato.
Viceversa no.......
E' chiaro che poi usiamo tutti gli strumenti moderni, ed il GPS, ma ancora di piu il plotter sono di uso comune e di una facilità immensa, che rendono assolutamente arcaici certi strumenti.
Un pò come il latino.....chi lo parla piu?
E 'una lingua morta, ma in essa è la radice della nostra cultura, se si deve studiare una codice o una formula chimica il latino serve eccome....
Per non parlare della conoscenza della lingua italiana e delle proprietà di lessico che sono assolutamente superiori alla media per le persone che conoscono questo vecchio idioma.
Così come quando si è in barca la notte si alzano gli occhi al cielo vedendo un milione di stelle non può non venire in mente che quel cielo e quelle stelle sono le stesse che hanno visto e guidato i pionieri della navigazione.
Di conseguenza, per me sarebbe una grossa soddisfazione personale se riuscissi ad apprendere l'arte della lettura di quella mappa che abbiamo sopra la testa da sempre e che ci incanta inevitabilmente.
Il sapere, non è mai troppo, e la sete di conoscenza è il sale della vita......
Secondo me....

La passione nautica, non ha nulla di razionale, se io prendessi un traghetto, noleggiassi un gommone, affittassi un appartamentino, in HR, probabilmente spenderei di meno, dormirei piu comodo e navigherei con minori responsabilità....
l'uso del sestante è una pratica che serve solo a nutrire lo spirito, per immaginare per un attimo di essere su una nave o un veliero, 40/50 anni fa......
Se questa cosa ti prende allora lo sbattimento di studiare un manuale pieno di formule, misurazioni, ecc....senza considerare la spesa di 400€ almeno per uno strumento decente, può essere giustificato.
Viceversa no.......
E' chiaro che poi usiamo tutti gli strumenti moderni, ed il GPS, ma ancora di piu il plotter sono di uso comune e di una facilità immensa, che rendono assolutamente arcaici certi strumenti.
Un pò come il latino.....chi lo parla piu?
E 'una lingua morta, ma in essa è la radice della nostra cultura, se si deve studiare una codice o una formula chimica il latino serve eccome....
Per non parlare della conoscenza della lingua italiana e delle proprietà di lessico che sono assolutamente superiori alla media per le persone che conoscono questo vecchio idioma.
Così come quando si è in barca la notte si alzano gli occhi al cielo vedendo un milione di stelle non può non venire in mente che quel cielo e quelle stelle sono le stesse che hanno visto e guidato i pionieri della navigazione.
Di conseguenza, per me sarebbe una grossa soddisfazione personale se riuscissi ad apprendere l'arte della lettura di quella mappa che abbiamo sopra la testa da sempre e che ci incanta inevitabilmente.
Il sapere, non è mai troppo, e la sete di conoscenza è il sale della vita......
Secondo me....
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Re: L'uso del Sestante, questo sconosciuto...
Mi hai tolto le parole di bocca.coma66 ha scritto:Il fatto che gli antichi romani siano morti tutti, non vuol dire che non bisogna studiarne la storia......
Oggi il 90% di chi va per diporto se gli togli il gps e la bussola si perde....
Nicolo'
-
ciungetto
Re: L'uso del Sestante, questo sconosciuto...
@coma66
tieni presente che al nautico sapere il sestante era come prendere 27 all'esame di analisi ad ingegneria, non solo, a bordo almeno il 70 % dei comandanti facevano usare il sestante agli ufficiali ...... così lo imparavano meglio !!!!!
saper usare lo strumento a livello teorico può essere gratificante personalmente, in pratica serviva ai vecchi velieri che facevano navigazioni lunghe (anche un mese senza vedere terra) od ai mercantili che seguivano le rotte sudamericane con navigazioni superiori ai 20 giorni.
in una navigazione breve (6-7 giorni) non serve, anche perchè non è detto che in una settimana tu trovi una notte stellata.
quando proverai ad usarlo e confronterai la tua posizione-sestante con quella indicata dal gps ...........

tieni presente che al nautico sapere il sestante era come prendere 27 all'esame di analisi ad ingegneria, non solo, a bordo almeno il 70 % dei comandanti facevano usare il sestante agli ufficiali ...... così lo imparavano meglio !!!!!
saper usare lo strumento a livello teorico può essere gratificante personalmente, in pratica serviva ai vecchi velieri che facevano navigazioni lunghe (anche un mese senza vedere terra) od ai mercantili che seguivano le rotte sudamericane con navigazioni superiori ai 20 giorni.
in una navigazione breve (6-7 giorni) non serve, anche perchè non è detto che in una settimana tu trovi una notte stellata.
quando proverai ad usarlo e confronterai la tua posizione-sestante con quella indicata dal gps ...........
-
ciungetto
Re: L'uso del Sestante, questo sconosciuto...
Nico ha scritto:Mi hai tolto le parole di bocca.coma66 ha scritto:Il fatto che gli antichi romani siano morti tutti, non vuol dire che non bisogna studiarne la storia......
Oggi il 90% di chi va per diporto se gli togli il gps e la bussola si perde....e il chè non è molto confortante.
è diverso: senza la bussola si sono sempre persi tutti, anche a piedi.
il sestante serviva per avere una conferma della posizione stimata della nave quando non c'era la possibilità di vedere la terra, e non per tracciare rotte, e via via che i rilevatori di velocità sono diventati precisi insieme all'aumento della velocità delle navi (quindi tempi più brevi) hanno portato alla decadenza del sestante.
almeno 10-15 anni prima dell'avvento del satellitare il sestante era già in disuso, almeno sulle rotte atlantiche
- coma66
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Re: L'uso del Sestante, questo sconosciuto...
tanti anni fa, facemmo la pazzia di fare una crociera da Civitanova Marche a Termoli dove avevamo prenotato due stanze di albergo, con una barca di 5.30 mt, cantiere Conero modello Delfino Coral, motore Yamaha 115 cv.....
arrivati a Termoli, eravamo due coppie, ormeggiammo presso il locale porticciolo, all'epoca un tugurio, ed il mattino dopo partimmo per le Tremiti.
Naturalmente avevo una carta nautica, squadrette, compasso, matita, gomma, calcolatrice, una bussola di 10 cm di diametro, un Vhf. Niente di piu.....
Diciamo che le Tremiti sono a 12 mg da terra, quindi col sereno si vedono da lontano, io avevo tutte le rotte gia studiate e segnate in un queaderno, infilato in un doppio sacchetto di nylom, tuttavia per sicurezza il mattino preferimmo affiancare l'aliscafo per farci fare da guida....
Dopo alcune peripezie presso le isole, fatto un bel bagno, un pò di sole, mangiato ecc. pensiamo di ritornare a Termoli....
Il problema era che nel frattempo si era messa una tale foschia, una caligine assoluta che praticamente offriva una visuale di 1/2 miglio....
allora, tirai fuori il quadernino e mi misi in rotta per Termoli da solo, senza altre barche vicino.
Una traversata di 25 minuti senza alcun riferimento visivo, con solo una bussola sulla quale tenevamo gli occhi puntati in quattro persone.
Alla fine sbucammo esattamente all'imboccatura del porto, rallentammo togliemmo la planata e ci si lesse negli occhi la soddisfazione di avere fatto una cosa per bene......
Quell'emozione ancora oggi è uno dei miei ricordi piu belli della mia vita.....non lo dimenticherò mai, l'attimo in cui dalla foschia si intravide il faro del porto.......
all'epoca, il Loran C era in decadimento e dopo pochi anni venne disattivato. Il GPS era uno strumento che sapeva di leggenda in quanto di uso prettamente militare, e comunque questi sistemi di navigazione, erano montati solo su barche di livello assolutamente superiore alla mia di allora.
quella volta ci affidammo ad una semlice bussola, da me montata con due autofilettanti.......
Il sestante, allora era ancora in uso, ovviamente per navigazioni di altro raggio, ma è sempre stato un mio pallino imparare ad usarlo.
Spero che questa sia la volta buona.....
@ Magellano.....
approfitta per imparare qualcosa, invece di cercare sempre la scorciatoia.......

arrivati a Termoli, eravamo due coppie, ormeggiammo presso il locale porticciolo, all'epoca un tugurio, ed il mattino dopo partimmo per le Tremiti.
Naturalmente avevo una carta nautica, squadrette, compasso, matita, gomma, calcolatrice, una bussola di 10 cm di diametro, un Vhf. Niente di piu.....
Diciamo che le Tremiti sono a 12 mg da terra, quindi col sereno si vedono da lontano, io avevo tutte le rotte gia studiate e segnate in un queaderno, infilato in un doppio sacchetto di nylom, tuttavia per sicurezza il mattino preferimmo affiancare l'aliscafo per farci fare da guida....
Dopo alcune peripezie presso le isole, fatto un bel bagno, un pò di sole, mangiato ecc. pensiamo di ritornare a Termoli....
Il problema era che nel frattempo si era messa una tale foschia, una caligine assoluta che praticamente offriva una visuale di 1/2 miglio....
allora, tirai fuori il quadernino e mi misi in rotta per Termoli da solo, senza altre barche vicino.
Una traversata di 25 minuti senza alcun riferimento visivo, con solo una bussola sulla quale tenevamo gli occhi puntati in quattro persone.
Alla fine sbucammo esattamente all'imboccatura del porto, rallentammo togliemmo la planata e ci si lesse negli occhi la soddisfazione di avere fatto una cosa per bene......
Quell'emozione ancora oggi è uno dei miei ricordi piu belli della mia vita.....non lo dimenticherò mai, l'attimo in cui dalla foschia si intravide il faro del porto.......
all'epoca, il Loran C era in decadimento e dopo pochi anni venne disattivato. Il GPS era uno strumento che sapeva di leggenda in quanto di uso prettamente militare, e comunque questi sistemi di navigazione, erano montati solo su barche di livello assolutamente superiore alla mia di allora.
quella volta ci affidammo ad una semlice bussola, da me montata con due autofilettanti.......
Il sestante, allora era ancora in uso, ovviamente per navigazioni di altro raggio, ma è sempre stato un mio pallino imparare ad usarlo.
Spero che questa sia la volta buona.....
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approfitta per imparare qualcosa, invece di cercare sempre la scorciatoia.......
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Re: L'uso del Sestante, questo sconosciuto...
ciungetto ha scritto:@coma66
tieni presente che al nautico sapere il sestante era come prendere 27 all'esame di analisi ad ingegneria, non solo, a bordo almeno il 70 % dei comandanti facevano usare il sestante agli ufficiali ...... così lo imparavano meglio !!!!!![]()
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saper usare lo strumento a livello teorico può essere gratificante personalmente, in pratica serviva ai vecchi velieri che facevano navigazioni lunghe (anche un mese senza vedere terra) od ai mercantili che seguivano le rotte sudamericane con navigazioni superiori ai 20 giorni.
in una navigazione breve (6-7 giorni) non serve, anche perchè non è detto che in una settimana tu trovi una notte stellata.
quando proverai ad usarlo e confronterai la tua posizione-sestante con quella indicata dal gps ...........![]()
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Io ti dico quello che mi hanno riferito.......
Uno pratico con un buon sestante, riesce a calcolare il punto con una precisione al 1/2 miglio.
Un principiante, con un sestante di plastica, dovrebbe stare intorno alla tre mg di scarto....
E' chiaro che oggi con il gps che ti dice in quale lato della banchina sei certi valori fanno ridere.
Come è chiaro che invece sono irrilevanti in una navigazione oceanica......
L'uso del sestante oggi è un vezzo, una gratificazione parsonale, sapere cosa sta facendo l'ufficiale che vediamo magari in MASTER E COMMANDER .............
Prendere un'altezza adesso, un'altra tra un pò , un'altra tra un pò ancora, calcolare ricalcolare, portare i dati in carta e capire la posizione, richiede una tempistica che ha senso solo se si naviga in un veliero a 4 nodi, su un motoscafo planante, per quando hai trovato dove stavi.......ciao......
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Re: L'uso del Sestante, questo sconosciuto...
La prima volta che ci vediamo ti spiego come fare a trovare un punto anche senza la bussola.ciungetto ha scritto:è diverso: senza la bussola si sono sempre persi tutti, anche a piedi.
Facendo navigazione costiera, siamo capaci tutti a non perderci. E' ovvio che il sestante serve per quando non vedi la costa.il sestante serviva per avere una conferma della posizione stimata della nave quando non c'era la possibilità di vedere la terra, e non per tracciare rotte,--
Permettimi di contraddirti.... e via via che i rilevatori di velocità sono diventati precisi insieme all'aumento della velocità delle navi (quindi tempi più brevi) hanno portato alla decadenza del sestante.
almeno 10-15 anni prima dell'avvento del satellitare il sestante era già in disuso, almeno sulle rotte atlantiche
A parte che ogni nave che si rispetti ha tutt'oggi con se un sestante, non è vero che 10 anni prima dell'avvento del GPS, il sestante non veniva usato. Veniva usato, eccome se veniva usato. Anche se per attraversare l'oceano Atlantico ci volevano circa solo 6 giorni.
Nicolo'
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Re: L'uso del Sestante, questo sconosciuto...
Il fatto che il sestante sia fondamentalmente inutile per un normale uso diportistico è pacifico, anche sapendolo usare molto bene.
In particolare, per queste ragioni: per dare rilevamenti di una certa precisione, ha bisogno di essere usato su una barca particolarmente stabile. Come non può praticamente quasi mai essere un'imbarcazione in mare aperto che non sia oltre i 15 metri.
Inoltre, considerato il tempo occorrente per la rilevazione e il successivo riporto dei dati sulla carta e la precisione molto relativa (soprattutto nel caso sopraddetto e da parte di chi ne fa un uso saltuario) può avere una ragione solo un impiego in acque oceaniche. Certamente mai in vista della costa, come capita nella stragrande maggioranza dei casi al diportista.
Detto questo, lunga vita al sestante e complimenti a chi si accinge ad impararne l'uso.
In particolare, per queste ragioni: per dare rilevamenti di una certa precisione, ha bisogno di essere usato su una barca particolarmente stabile. Come non può praticamente quasi mai essere un'imbarcazione in mare aperto che non sia oltre i 15 metri.
Inoltre, considerato il tempo occorrente per la rilevazione e il successivo riporto dei dati sulla carta e la precisione molto relativa (soprattutto nel caso sopraddetto e da parte di chi ne fa un uso saltuario) può avere una ragione solo un impiego in acque oceaniche. Certamente mai in vista della costa, come capita nella stragrande maggioranza dei casi al diportista.
Detto questo, lunga vita al sestante e complimenti a chi si accinge ad impararne l'uso.
Alex