


Che si facciano i controlli di velocità lungocosta, bene.

Che si facciano i controlli di velocità e si regolamentano gli accessi dentro le aree marine protette, bene.

Che si facciano i controlli di velocità dentro i porti, un pò meno bene quando il limite di velocità è di ben 2 nodi.



Ieri ho assistito a qualcosa di tragicomico all'interno del Porto di Riposto - Marina dell'Etna. La guardia costiera ha istituito una postazione fissa barcavelox sulla banchina del molo accanto alla pompa del carburante. Quattro addetti armeggiavano con le apparecchiature elettroniche mentre una motovedetta stazionava nei pressi pronta a far accostare e verbalizzare i malcapitati che avevano osato infrangere la "folle" velocità di 2 nodi. La scenetta è durata dalle 9 del mattino fino al tramonto e per quando ho sentito dire in banchina dagli addetti del porto le multe elevate per eccesso di velocità sono state numerosissime. E' giusto che vengano represse tutte le azioni di coloro che entro la fascia dei mille metri dalla costa frecciano a tutta velocità provocando seri pericoli ai bagnanti oltre che un fastidiosissimo moto ondoso.
A questo punto la domanda mi sorge spontanea. Avete mai provato a navigare all'interno di un porto alla velocità di 2 nodi, quando qualunque imbarcazione munita di un motore che superi i 6 cavalli con il motore al minimo ne fà almeno 3 di nodi? E se prendiamo come esempio una barca, diciamo con almeno due motori, il comandante di questa come fà, va a remi? E se capita una giornata ventosa o in presenza di corrente, come faccio a manovrare senza infrangere la legge?
Ma questi signori quando scrivono le ordinanze si rendono conto cosa significa andare a 2 nodi all'interno di un porto dove la lunghezza media delle barche è di circa 12 - 14 metri, naturalmente bimotori?
O devo pensare che alla fine è tutto un modo per fare cassa

Saluti