albodo ha scritto:

Kraken ha scritto:Bene ora che vi siete calmati,vorrei aggiungere un altra tradizione che il buon Bebo ha dimenticato,le scarpe a bordo.Non si sale con le scarpe a bordoporta malissimo.verdiamo chi ne conosce la ragione o l'origine di questa tradizione.

Kraken, ma vuoi proprio parlare di morti?

Ma quando mai,le tradizioni si trasmettono proprio per non .....alla fine se ci pensate sono nate da qualcosa,da un fatto o da eventi da cui ci si doveva salvaguardare,poi si sono trasformate nel tempo arrivando a noi modificate a volta stravolte nel significato originale,forse anche le tradizioni si stanno evolvendo come noi o stanno diventando solo un ricordo per pochi.Io ne farei lezioni nelle scuole ai ragazzi.

Falle qui. io vengo

@Kraken
Ce lo dici o no perchè non si sale con le scarpe a bordo?

albodo ha scritto:Falle qui. io vengo

Ho detto ai ragazzi nelle scuole!!!!!

Manuela......indovina a chi si mettevano le scarpe belle un tempo.....

Io per non sbagliare mi gratto.....



Da IPhone 5 di Marcoevo

Kraken ha scritto:

albodo ha scritto:Falle qui. io vengo

Ho detto ai ragazzi nelle scuole!!!!!

MA come, noi non siamo ragazzi???

Copio ed incollo quanto già sritto in passato nel forum,è sempre buono ricordare :La motivazione fondamentale è da ricercare nell'immaginario mitico che l'uomo possiede della morte, considerata una sorta di traghettamento verso l'aldilà (e qui entra in gioco una barca, quella di Caronte!), che possiede delle analogie con la realtà, riscontrabili nel fatto che il defunto viene vestito a festa, comprese appunto le scarpe, pronto a intraprendere l'ultimo viaggio, il traghettamento, appunto, verso l'aldilà. Basta poco, quindi, per collegare le scarpe della festa alla ritualità funebre, in un contesto come il mare, dove scaramanzia, incertezza e pericolo incombente (immaginiamo le navigazioni di qualche secolo or sono!) sono realtà sempre presenti e che i marinai di tutti i tempi possiedono, comunque e inconsapevolmente, come una matrice comune. Ecco,ciò è la spiegazione di come noi riusciamo a modificare e dimenticare nel tempo le tradizioni.E' consentito indossare le scarpe da lavoro,il meccanico che viene a bordo non è tenuto a toglierle,così gli altri, tuttavia anche loro si sono adeguati e li vedo toglierle prima di salire a bordo ma adeguati a cos??? Non certo per la tradizione solo perchè oggi le barche sono delicate e facili da sporcare.

Kraken ha scritto:Copio ed incollo quanto già sritto in passato nel forum,è sempre buono ricordare :La motivazione fondamentale è da ricercare nell'immaginario mitico che l'uomo possiede della morte, considerata una sorta di traghettamento verso l'aldilà (e qui entra in gioco una barca, quella di Caronte!), che possiede delle analogie con la realtà, riscontrabili nel fatto che il defunto viene vestito a festa, comprese appunto le scarpe, pronto a intraprendere l'ultimo viaggio, il traghettamento, appunto, verso l'aldilà. Basta poco, quindi, per collegare le scarpe della festa alla ritualità funebre, in un contesto come il mare, dove scaramanzia, incertezza e pericolo incombente (immaginiamo le navigazioni di qualche secolo or sono!) sono realtà sempre presenti e che i marinai di tutti i tempi possiedono, comunque e inconsapevolmente, come una matrice comune. Ecco,ciò è la spiegazione di come noi riusciamo a modificare e dimenticare nel tempo le tradizioni.E' consentito indossare le scarpe da lavoro,il meccanico che viene a bordo non è tenuto a toglierle,così gli altri, tuttavia anche loro si sono adeguati e li vedo toglierle prima di salire a bordo ma adeguati a cos??? Non certo per la tradizione solo perchè oggi le barche sono delicate e facili da sporcare.

certo che fà paura questo mondo delle superstizioni

Kraken ha scritto:Copio ed incollo quanto già sritto in passato nel forum,è sempre buono ricordare :La motivazione fondamentale è da ricercare nell'immaginario mitico che l'uomo possiede della morte, considerata una sorta di traghettamento verso l'aldilà (e qui entra in gioco una barca, quella di Caronte!), che possiede delle analogie con la realtà, riscontrabili nel fatto che il defunto viene vestito a festa, comprese appunto le scarpe, pronto a intraprendere l'ultimo viaggio, il traghettamento, appunto, verso l'aldilà. Basta poco, quindi, per collegare le scarpe della festa alla ritualità funebre, in un contesto come il mare, dove scaramanzia, incertezza e pericolo incombente (immaginiamo le navigazioni di qualche secolo or sono!) sono realtà sempre presenti e che i marinai di tutti i tempi possiedono, comunque e inconsapevolmente, come una matrice comune. Ecco,ciò è la spiegazione di come noi riusciamo a modificare e dimenticare nel tempo le tradizioni.E' consentito indossare le scarpe da lavoro,il meccanico che viene a bordo non è tenuto a toglierle,così gli altri, tuttavia anche loro si sono adeguati e li vedo toglierle prima di salire a bordo ma adeguati a cos??? Non certo per la tradizione solo perchè oggi le barche sono delicate e facili da sporcare.

Ora però devi svelare un mio dubbio...
Io per lavoro metto delle scarpe normali, in genere la classica scarpa inglese.
Quella per me è la scarpa da lavoro: quindi?

Scaramanzia o meno, io trovo molto maleducata una persona che sale a bordo della mia barca e non si leva le scarpe, o almeno non fa per togliersele!
Se è inverno può pure passare, ma dovrebbe comunque fare il gesto. Se vedono che io sono scalza, non vedo perchè loro dovrebbero tenerle!! Cafoni!
Trovo sia una grave mancanza di rispetto, questa, esattamente come salire a bordo senza chiedere il permesso.
Magari, per una questione di igiene, in passato si sono inventati questa cosa dei morti a cui servono le scarpe per l'"ultimo passaggio". Un pò come gli ebrei, per i quali non è consentito per religione mangiare carne e formeggio insieme (non fa bene alla digestione) o per gli induisti, che non possono mangiare le vacche (all'epoca di questa legge, si stavano estinguendo).
Poi ci sono pure quelli a cui dici di togliersi le scarpe e non lo fanno! Ma capita una sola volta, perchè a bordo da me non ci salgono più!!

Tradizione più che superstizione almeno secondo il mio modo di vedere ma oguno è libero di interpretarla in modo proprio o ignorarla del tutto.A me non costa nulla rispettarla anzi mi piace fare in modo che sia conosciuta da altri principalmente per non dimenticare e spiegando in modo simpatico la tradizione ai miei ospiti faccio in modo che venga rispettata ed anche trasmessa.Mi concedo delle deroghe solo quando la barca è in secco ed eseguo lavori di manutenzione.Sulle barche da lavoro o le navi è concesso restare con le scarpe,specie le antinfortunistiche.@ Albodo non potresti mai salire sulla mia barca con le tue scarpe inglesi,a meno che tu non venga per lucidare gli acciai @ Manuela quando è nata tale tradizione,l'igiene non si sapeva neanche cosa fosse,le scarpe non le avevano e se le avevano le indossavano,forse, poche volte in vita ed una sola volta da ..... per l'ultimo viaggio.Voglio insegnarti una cosa,ai tuoi ospiti,d'ora in poi invece di buttarli in mare se vengono calzati a bordo,gli spieghi,col sorriso sulle labbra,la tradizione di andare scalzi a bordo,vedrai che saranno ben felici di accontentarti.

@Kraken
Hai ragione! Probabilmente a quell'epoca erano dei marcioni puzzolenti che nemmeno sapevano cosa fosse la pulizia!
Cercherò di essere più paziente, quando qualcuno salirà a bordo senza fare il gesto di togliersi le scarpe, anche quando vede che io non le ho o me le tolgo prima di salire sulla passerella. E gli racconterò di certo questa tradizione.
@Albodo
Se vieni a risolvere quel problemino che ho con le eliche, puoi salire anche nella mia, di barca, con le tue scarpe inglesi, senza che ti fulmini con lo sguardo...

Tirale giù ste due ventole che proviamo a lucidarle...o magari a teflonarle...