Ieri mattina alle 8,15 eravamo tutti pronti e scalpitanti nei preparativi preimmersione.

Il gommone ? presto in acqua "addobbato" di tutto punto. Morale siamo in 6: 5 effettueranno l'immersione e 1 (mio padre) far? da barcaiolo.
La giornata ? forse la migliore di tutta l'estate, mare "forza olio" e caldo da morire. Dirigiamo la prua verso il punto di immersione distante 8 mgl.
La navigazione ? quanto di meglio si possa sperare, procediamo a 32 kn in perfetto comnfort con il motore che ronza a 4000 rpm.
In prossimit? del punto d'immersione rallentiamo e accendo lo scandaglio: sotto lo scafo una miriade di pesciolini creano archi sempre più fitti, d'improvviso il fondo da 28 mt precipita a -50 ? il punto. Arretriamo a filiamo l'ancora nel canalone sui 35 mt. Ci prepariamo di tutto punto e prevedendo un eventuale fabbisogno supplementare d'aria immergiamo a -5 un bombolino da 10 lt completo di erogatore.

Appena pronti ci dirigiamo alla cima dell'ancora e diamo il via all'immersione. Seguima la cima che ci fa apperrare a -34mt accanto all'ancora perfettamente insabbiata. Davanti abbiamo la parete e cominciamo a perlustrarla dirigendoci verso il lato più profondo.

Organismi incrostanti e spugne multicolore ricoprono la parete perfettamente verticale , che sempbra tagliata con il coltello.
Incontriamo diverse murene di taglia importante , 3kg e più e una ? completamente fuori con la bocca splancata con aria minacciosa , ma basta accarezzarle la coda perchè® questa arretri timorosa e poi fugga a tutta birra nel pertugio l? vicino. L'esplorazione continua e ad un certo punto la parete converge verso la parete di fronte, rediduo della frattura generata da chissa quale cataclisma passato. Guardo nella penombra dell'arco formatosi e noto un'ombra familiare, la riconoscerei anche ad occhi chiusi: una bellissima cernia bruna stimata sui 10 kg fa bella mostra di s?.

Il mio compagno non si fa pregare e v? a gurdarla da vicino io, vista la profondit? raggiunta a quel momento -46mt , preferisco guardare il collega osservare l'animale a -53.



Nel mentre il tempo a nostra disposizione stabilito a priori, 20', ? letteralmente volato ed ? ora di rientrare. Ci scambiamo l'OK e partiamo per il rientro. Sulla parete avevamo lasciato il pallone a -30 e recuperatolo ci infiliamo nel canalone per ritrovare la cima dell'ancora poco distante. La decompressione avviene in modo tranquillo ma noioso io mi sono spolpato 39' tra i -6 e -3mt, mi sono fatto una pennichella nel frattempo. Riemersi siamo tutti elettrici per raccontare ci? che ognuno aveva visto e notato. Gli occhi sprizzano gioia e soddisfazione per la riunione di vecchi amici ritrovati in una passione comune come la nautica e l'immersione. Al rientro vedo sbracciare un tizio...? chiaramente in panne. Mi avvicino e mi chiede di rimorchiarlo...aveva finito la benzina! Non ha una cima, una pagaia, ha i tubolari flosci a tal punto che il gommone galleggia solo grazie all'opera viva e a bordo ha una gran bella figliola vistosamente infastidita dall'imperizia del suo comandante. Gli porgo la mia cima collegandola al golfare di prua del suo gommone e a 12 nodi riesco a far planare il mio e il suo gommone. Gran bestia il mio E-Tec, per nulla intimorito dallo sforzo a cui ? sottoposto.
Lo porto sotto il benzinaio del porticciolo di Acitrezza e questo mi ringrazia con un : sei un grande!
Stretta di mano e via verso il mio porto quello di Catania distante 5 mgl. Al ritorno siamo un p? tutti stanchi ma il gioiellino a poppa ? stanto di frullare a questi regimi e a quel punto lo porto a 5000rpm e a 42 kn giungiamo in men che non si dica a Catania.
Spero di poter ripetere presto questa stupenda esperienza