Fino a quel momento avevo visto usare la bentonite in vari cantieri ma lungi da me l'idea di dovermi immergermi in essa.Mi preparai dando di tanto in tanto un occhiata all'interno del palo,due mt sotto il livello del suolo era lì,di colore giallino chiaro.L'idea di rinunciare mi aveva sfiorato ma...non si poteva.Allacciai il narghile sotto la cintura di zavorra,presi il cordino che mi avrebbe fatto da guida e...saltai nel palo.La temperatura era discreta,almeno quello,

In superficie avevo due sommozzatori che seguivano la mia immersione,uno teneva il narghilè e l'altro teneva il cordino.Misi la testa sotto e cominciai a scendere,in quel momento tutti i pensieri svaniscono e ti concentri solo nel lavoro da fare.Scivolai lentamente lungo le pareti del palo,non c'era nessuna visibilità,non filtrava neanche la luce,nella bentonite.sentivo le saldature del palo,ogni 4 mt c'è n'era una e le presi come riferimento.arrrivai alla fine del palo,senza lasciare il bordo estremo con le mani,tastavo intorno a me con le pinne per cercare di orientarmi e capire se c'erano ostacoli,niente,mi misi a centro del palo,lo lasciai e scesi giù,atterrai su uno spuntone che si rilelò la parte superiore della benna,tocci con le mani per sincerarmi che era proprio lei,si era lei,cominciai a fissare il cordino con una gassa alla benna e mentre facevo questo sentivi il lapillo franarmi addosso,probabilmente i miei movimenti avevano provocato il loro distacco dalle pareti della camera.Il lapillo era fatto da un infinità di sassolini di pomice e tufo vulcanico,avevo già le gambe coperte fino alla vita,feci il segnale in superfice e cominciai la risalita.Arrivato su,presi qualche boccata d'aria ,il cavo in acciaio con il maniglione che sarebbe servito ad agganciare la benna e giù nuovamente,stavolta seguivo il cordino e scesi più velocemente.Arrivato sulla gassa scoprii che la benna era ricoperta dal lapillo,infilai velocemente il maniglione,arrivai a fare 3/4 giri,il lapillo franava ancora e fui quasi ricoperto,decisi che era il momento di risalire.Arrivato su,uscii dal palo e dissi ai tecnici della ditta che ero riuscito solo ad avvitare parzialmente il maniglione e che se volevano avvitarlo tutto dovevano scendere loro a farlo.Fortunatamente per loro bastava,il maniglione di 10kg avrebbe resistito al tiro.Mentre ero lì che mi cambiavo e fumavo beatamente una sigaretta assistetti al recupero della benna.Tutto il lavoro durò al massimo una ventina di minuti,ma furono molto lunghi,non passavano mai.Ci salutammmo tutti e rientrammo a casa come tutti i giorni.Scusate per qualche errore di forma o punteggiatura ma ho scritto tutto d'un fiato,il ricordo di quel giorno è ancora presente nella mia mente ed ora a distanza di tempo,ricordarlo mi mette ancora in "agitazione".
