coma66 ha scritto:@ bruno:
Hai ragione, è tutto molto semplice e logico, sono io che quando penso alla pesca penso di farlo dalla riva.......
Tutto chiarissimo......
però hai fatto 30, fai 35 e poi quando avrai finito ci devi dire pure come cucinare delle pastura di prim'ordine......le ricette dello chef....
Massimo, sei unico.
Te lo racconto molto volentieri, anche se so bene che non ne farai uso, forse però interesserà ad altri, che, magari, sbottonandosi un po' ci sveleranno i loro segreti.
I tipi di pasturazione variano con il variare delle prede che intendo insidiare.
La più comune è quella mirata a far giungere a tiro di canna i pesci che vivono in prossimità del fondo: pagelli, dentici, saraghi, tanute, orate.
La base della pastura è la sarda, questo importantissimo cupleide ricco di acutissimi aromi e oli è spesso l'ingrediente principale dei nostri richiami odorosi.
La sarda tagliata a piccoli pezzi sarebbe già sufficiente anche da sola a garantire una validissima pasturazione, ma per me non è sufficiente.
Pensiamo per un momento, cosa succede la sotto al momento dello sgancio.
I pezzi di sarda ondeggeranno un po' sulla corrente per poi depositarsi sul fondo e li restare in attesa di essere mangiati.
Se seguite un momento il mio ragionemento, vi accorgerete che aggiungendo alcuni ingredienti miglioreremo di molto la potenzialità del nostro richiamo.
Io mi comporto così.
Taglio a pezzi piccoli le sarde dentro ad un secchio dove avevo messo un po' di acqua di mare.
E' obbligo usare i guanti usa e getta quando facciamo queste operazioni, per non ritrovarsi a puzzare di sarda per giorni.
Finito di tagliare le sarde, usando entrambe le mani, le strizzo un po' in modo che l'acqua si insaporsca, a quel punto aggiungo del pane grattato e della crusca, 50% e 50% già preparata mescolata a casa, giro tutto in modo da rendere la pastura omogenea, carico il pasturatore e lo calo sul fondo.
Lo rialzo per sei sette metri e apro.
I tre ingredienti di diverso peso e consistenza scenderanno verso il fondo in tempi diversi ampliando l'area di ricerca del pesce che una volta resosi conto che li vicino c'è da mangiare si metterà subito alla ricerca dei saporiti bocconi.
