sono comparsi diversi post riguardanti l’eterna querelle benzina Vs. diesel. In molti casi ci si riferiva a tabelle o formule di predizione dei consumi. Ho letto, di perplessità su indicazioni espresse da possessori di motorizzazioni benzina per via della possibile tendenza a minimizzare alcuni aspetti o ad esaltarne altri.
Ora, per mio sfizio, lo scorso anno ho sistematicamente e puntualmente misurato una serie di parametri per tutta l’estate. Li pubblico. Se sono utili a qualcuno sono felice altrimenti ho consumato, inutilmente, CO2 e la vostra pazienza. Ovviamente, non escludo di aver commesso errori.
Premesse:
1) non mi interessa, assolutamente, giustificare la mia motorizzazione né sperticarmi in lodi circa la benzina. Mi occupo, per lavoro, di elettronica/radiotecnica nel settore radio/televisivo. Di motori no e di barche no.
2) Per mie motivazioni TOTALMENTE SCARAMANTICHE, non affronterò il tema sicurezza.
3) I miei motori sono dotati di elettronica così come i diesel meno datati.
4) Sono possessore di uno Chaparral 310, 2 per Volvo Penta 5.0 GXi – benzina –
5) Navighiamo di norma in tre/cinque persone, 200 lt di acqua e mai meno di 200 lt di benzina (mi piace stare sereno e mi basta)
6) Non ho ancora familiarizzato bene con l’assetto della barca: ho margine di miglioramento.
7) Ho avuto in precedenza gommoni, gozzi e barche fly bi-motore diesel con queste ultime ho fatto diverse traversate comandate da me di un centinaio di miglia ognuna. Trovando consumi, a volte, sensibilmente diversi fra andata e ritorno, a parità di condizioni di barca ma non di mare.
Nel 2012, da Aprile a Settembre ho registrato 74,3 ore totali di moto, percorrendo circa 739 miglia.
L’uscita media è di 12 mg.
Navigo fra i 3000 ed i 3500 rpm, circa 20/23 nodi in media, tipicamente. Rarissime puntate oltre i 4000 giri, 30 nodi. A volte a 2500 RPM, 14/16 nodi dove consumo decisamente di più; ma è l’assetto che piace a mia moglie (limite di planata).
Zona di navigazione golfo di Napoli e Salerno con un paio di vacanzine con trasferimento iniziale di 20/30 mg e poi giri in zona.
Da quanto sopra è facile intuire che, in media, ogni uscita per un 50% del tempo è a velocità di crociera e per un 50% in manovra, a spanne. Come ordine di grandezza, infatti, avremmo 74,3/2 ore di navigazione per 739 miglia; più o meno 20 nodi medi.
Consumo medio lt/h : 41,4 lt/h (comprese le manovre)
Deviazione standard: 6,45 lt/h (per gli appassionati di statistica)
Consumo medio in navigazione : 69,2 lt/h
Deviazione standard : 17 lt/h
Consumo medio per uscita : 49,3 lt/uscita
Deviazione standard : 10,9 lt/uscita
Consumo medio : 3,9 lt/miglio (Dato non affidabilissimo)
Deviazione standard : 0,46 lt/miglio (Dato non affidabilissimo)
La deviazione standard, assai semplicisticamente, è indicativa di quale scostamento, ragionevolmente, ci si può aspettare rispetto al valor medio. Essa dipende, sicuramente dalle varie condizioni di mare e assetto etc, ma anche dalla distribuzione statistica delle uscite, a volte faccio poche miglia a volte di più; in media 12, di conseguenza il rapporto fra consumo complessivo e consumo in navigazione non è esattamente 1:2.
Non so rispondere a domande, in ordine generale, relative ai consumi. Ma quando qualcuno mi chiede informazioni circa gli ordini di grandezza dei consumi, questi sono i miei consuntivi. Alla fine della fiera, questo è quello che ci si potrebbe aspettare da una estate navigata in questo modo. Ovviamente una proiezione di consumi per navigazioni lunghe verso i limiti di autonomia dei serbatoi non deve mai prescindere da ampi fattori di prudenza che gli esperti che leggono, ben conoscono ed applicano con accortezza e deve riferirsi ai consumi in navigazione.
Spero di aver annoiato il giusto, ma non troppo. Ad ognuno le sue valutazioni e considerazioni. Questa è solo una fotografia dei fatti sperimentati da me.


Peppe.