Polterchrist ha scritto:io la spiegherei in modo piu schematico in modo che rimana una buona descrizione per chi non l'ha mai fatto o vuole imparare a fae una buona capovolta, con e senza pinnesandro006 ha scritto:piega il busto verso il fondo e alza le gamnbe verso l'alto quando le pinne sono immerse comincia a pinneggiare in modo lento e costanteStefanino ha scritto:mi piacerebbe capire innanzi tutto il modo giusto ....
come fare ,e cosa non sbagliare nel momento dellaffondo per non spaventae le nostre prede
penso che una descrizione efficace possa essere questa:
1- dopo la preparazione picologica e fisica (un pochin di iperventilazione) ci si mette in assetto orizzontale
2- bracciata a rana (solo braccia con le pinne, anche con le gambe senza pinne e in contemporanea alle bracia, quindi quella che tecnicamente iene definita rana subacquea)
3- mentre si sta ancora scivolando sull'acqua con le gambe ben distese e le braccia dritte lungo i fianchi si prende un bel respiro senza riempire eccessivamente i polmoni, si portano le braccia verso il basso coi palmi rivolti in avanti come se si volesse remare indietro e si cominciaa inclinare il busto verso il basso ad angolo retto
4a (pinne)- si sollevano le gambe verticalmente facendo un "movimento a cucchiaio" come se tenendo le gambe rigide e le pinne parallele si volesse "spalare" l'acqua portandole in verticale sempre con le pinne parallele alle gambe come se ne fossero un'estensione
4b (senza pinne)- si raggolgono le gambe e si ridistendono in verticale coi piedi sovradistesi come con le pinne
5- ci si aiuta nel cominciare la discesa con una bracciata a rana (solo braccia, sia con che senza pinne)
se la sequenza è stata eseguita in modo corretto, fluido e senza strappi, e non si è ecceduto nel riempire i polmoni, siamo gia a 3 o 5 metri di profondità
Caro Davide.... tu hai fatto un corso FIPS... o FIAS da ex istruttori FIPS?!

La tecnica descritta è quella, anche se forse rimane facile capirlo per chi la conosce.
Mi permetto solo una precisazione a corpo libero (no pinne) la partenza è con corpo verticale che si inclina leggermente in avanti prima del colpo a gambe rana per distendersi in orizzontale sull'acqua. Poi inizia la fase della vera e propria capovolta in raccolta, che è un tutt'uno armonioso, lento, preciso, efficace, ce parte con la fase di orizzontalizzazione e prosegue con tre azioni simultanee:
1. la testa è fuori ed inspira;
2. le braccia scorrono sull'acqua con i palmi neutri (piatti) portandosi da avanti a dietro
3. le gambe si raccolgono
4. la testa, finita l'inspirazione, si immerge e la posizione raccolta favorisce la rotazione verso il basso mentre le braccia in opposizione eseguono il movimento descritto bene da davide di remata indietro verso il basso, portandosi a puntare il fondo.
5. le gambe si distendono fuori dall'acqua e grazie alla spinta di gravità, spingono il corpo verso il basso
6. le braccia quindi tirano fino lungo i fianchi completando l'immersione.
IN sostanza se ben eseguita, la capovolta consente di sfruttare la forza di gravità sulle gambe fuori dall'acqua, di iniziare l'immersione immediatamente dopo l'inspirazione, e di fare poco sforzo per cercare la propulsione nella discesa.
UN bell'esercizio di autocontrolo del proprio corpo.
