La patente senza limitazioni è certamente più impegnativa, in particolare sono molto capziosi con il carteggio ed il meteo.
La parte pratica dipende molto dal luogo e dalle condizioni in cui ci si trova.
Quando diedi l'esame da privatista mi appoggiai comunque ad una scuola per potermi esercitare nella parte pratica (ormeggi, accosti e manovre diverse) anche perchè per consuetine lì si eseguivano anche in esame sempre quella serie di manovre (combinazione proprio con quella barca).
perplessità patente v+m senza limiti
- BeppeNauta
- Nuovo Utente
- Messaggi: 9
- Iscritto il: 14 lug 2012, 19:59
- Dove Navighiamo: Liguria
- Polterchrist
- Appassionato
- Messaggi: 1427
- Iscritto il: 09 lug 2012, 14:55
- Dove Navighiamo: dove capita
- Località: Desio
Re: perplessità patente v+m senza limiti
quindi, scuola, magari investendo un po' ad agosto per ripredere la mano e cominciare con ormeggi e riduzione vele 

-
- Appassionato
- Messaggi: 56
- Iscritto il: 15 giu 2012, 09:22
- Dove Navighiamo: Lago Maggiore (Porto di Locarno)
- Località: Monte Carasso (Svizzera)
Re: perplessità patente v+m senza limiti
Grazie openboat per il tuo apprezzamento...
Mi sembrava dovuto, oltre che carino e utile, dare un contributo a Polterchrist; forse è il fatto di essere un formatore aziendale che mi ha fatto essere un po' prolisso, ma quando ho fatto gli esami io, come me c'erano anche privatisti e persone che provenivano da altre scuole... ne ho viste e sentite di tutti i colori. Ergo: non vorrei mai trovarmi nei paraggi di alcuni di questi improvvisati marinai al timone!!!
X Polterchrist:
ancora sulla questione "ormeggi" (che noia, dirai...)
Esiste la teoria (tecnica) che ti da indicazioni di massima su come "muoverti" (combinazione timone-senso di marcia). Ed è utile per comprendere il comportamento di una barca se con elica destrorsa o sinistrorsa in combinazione a come orienti il timone.
Però non basta... e lo dico per esperienza fatta su barche di tutti i tipi (ormeggi) perché è raro (io non lo mai trovato) trovare un testo che illustri la differenza di comportamento tra un motore fuoribordo, un entrobordo, un linea d'asse, motore singolo, doppio, timone compensato, semicompensato e ordinario, distanza elica-timone... tutte caratteristiche che, in fase di ormeggio (ma non solo), determinano il comportamento dello scafo.
Questo per dire che se tu sei abituato ad eseguire le manovre con la tua barca (come è ovvio che sia) se ti metti al timone di una barca con caratteristiche diverse dalla tua (già la dimensione potrebbe creare qualche problemuccio) ti tocca ... prenderci la mano . La teoria generale non cambia; ma bisognerebbe scomporre la teoria in sotto-teorie adeguate al tipo di imbarcazione (tipo e quantità di motori, timoni, ecc...).
Per la presa del gavitello vale lo stesso discorso (che brutta parola!). Se devi ripetere la manovra 3/4 volte prima di arrivare in modo corretto (direzione rispetto al vento e distanza) un esaminatore comincia ad arricciare il naso (e giustamente).
Se mostri di avere le idee in chiaro anche se commetti qualche piccola imprecisione comunque si vede che sai portare una barca. Se invece inizi con gli errori , allora quello che succede durante gli esami è che inizieranno a farti fare di tutto per vedere se lo sbaglio era un caso o se proprio le barche le hai viste solo in cartolina...
Non ho dubbi che riuscirai brillantemente i tuoi esami!
Un "In culo alla balena" solo di rito...
Mauro
Tieni anche conto che nelle barche d'esame, se presente l'elica di prua (quella di poppa è ancora rara...) non è permesso usarla.
Mi sembrava dovuto, oltre che carino e utile, dare un contributo a Polterchrist; forse è il fatto di essere un formatore aziendale che mi ha fatto essere un po' prolisso, ma quando ho fatto gli esami io, come me c'erano anche privatisti e persone che provenivano da altre scuole... ne ho viste e sentite di tutti i colori. Ergo: non vorrei mai trovarmi nei paraggi di alcuni di questi improvvisati marinai al timone!!!
X Polterchrist:
ancora sulla questione "ormeggi" (che noia, dirai...)
Esiste la teoria (tecnica) che ti da indicazioni di massima su come "muoverti" (combinazione timone-senso di marcia). Ed è utile per comprendere il comportamento di una barca se con elica destrorsa o sinistrorsa in combinazione a come orienti il timone.
Però non basta... e lo dico per esperienza fatta su barche di tutti i tipi (ormeggi) perché è raro (io non lo mai trovato) trovare un testo che illustri la differenza di comportamento tra un motore fuoribordo, un entrobordo, un linea d'asse, motore singolo, doppio, timone compensato, semicompensato e ordinario, distanza elica-timone... tutte caratteristiche che, in fase di ormeggio (ma non solo), determinano il comportamento dello scafo.
Questo per dire che se tu sei abituato ad eseguire le manovre con la tua barca (come è ovvio che sia) se ti metti al timone di una barca con caratteristiche diverse dalla tua (già la dimensione potrebbe creare qualche problemuccio) ti tocca ... prenderci la mano . La teoria generale non cambia; ma bisognerebbe scomporre la teoria in sotto-teorie adeguate al tipo di imbarcazione (tipo e quantità di motori, timoni, ecc...).
Per la presa del gavitello vale lo stesso discorso (che brutta parola!). Se devi ripetere la manovra 3/4 volte prima di arrivare in modo corretto (direzione rispetto al vento e distanza) un esaminatore comincia ad arricciare il naso (e giustamente).
Se mostri di avere le idee in chiaro anche se commetti qualche piccola imprecisione comunque si vede che sai portare una barca. Se invece inizi con gli errori , allora quello che succede durante gli esami è che inizieranno a farti fare di tutto per vedere se lo sbaglio era un caso o se proprio le barche le hai viste solo in cartolina...
Non ho dubbi che riuscirai brillantemente i tuoi esami!
Un "In culo alla balena" solo di rito...
Mauro
Tieni anche conto che nelle barche d'esame, se presente l'elica di prua (quella di poppa è ancora rara...) non è permesso usarla.
- Polterchrist
- Appassionato
- Messaggi: 1427
- Iscritto il: 09 lug 2012, 14:55
- Dove Navighiamo: dove capita
- Località: Desio
Re: perplessità patente v+m senza limiti
indubbiamente molto dipende sia dalla scuola che dalla serietà stessa dell'esaminato e per quanto da un punto di vista teorico qualunque argomento ha diversi canali, oltre all'esperienza stessa, da cui trarre informazioni, è anche vero che in sede d'esame o si sta prendendo la patente come mera formalità (legalizzazione di esperienza pregressa) o si è li per dimostrare di conoscere le basi minime e poi è compito del patentato approfondire
per fare un'analogia con l'automobile, la prima cosa che m'hanno detto in autoscuola quando ho fatto la patente a 18 anni è stata "noi qui vi insegnamo le basi del codice e a far muovere l'auto rispettandole, imparare a guidare poi è compito vostro una volta ottenuta la patente"
presumo, magari erroneamente, che il concetto di base sia il medesimo (ovviamente da rapportarsi in scala alla maggiore complessità e corposità del bagaglio teorico/pratico necessario per la patente in oggetto)
e sempre in base a tale analogia presumo che la via migliore, per quanto piu dispendiosa, sia la scuola
da privatista in caso d'errore non ci sarebbe nessuno a correggermi per tempo ma mi troverei a dover rivedere tutte le mie tare in fase di eventuale test pre esame, per non parlare dei concetti magari colti erroneamente
e a proposito della tua affermazione a proposito della serietà di alcune persone, purtroppo è così in ogni campo, purtroppo a volte ci si trova da verci a che fare nostro malgrado ed è compito nostro essere seri per due
se uno in barca ci sa stare meno che seduto per terra ed è patentato o ci si fa in quattro per limitare i danni o gli si tira "casualmente" il boma in testa durante una strambata XD
per fare un'analogia con l'automobile, la prima cosa che m'hanno detto in autoscuola quando ho fatto la patente a 18 anni è stata "noi qui vi insegnamo le basi del codice e a far muovere l'auto rispettandole, imparare a guidare poi è compito vostro una volta ottenuta la patente"
presumo, magari erroneamente, che il concetto di base sia il medesimo (ovviamente da rapportarsi in scala alla maggiore complessità e corposità del bagaglio teorico/pratico necessario per la patente in oggetto)
e sempre in base a tale analogia presumo che la via migliore, per quanto piu dispendiosa, sia la scuola
da privatista in caso d'errore non ci sarebbe nessuno a correggermi per tempo ma mi troverei a dover rivedere tutte le mie tare in fase di eventuale test pre esame, per non parlare dei concetti magari colti erroneamente

e a proposito della tua affermazione a proposito della serietà di alcune persone, purtroppo è così in ogni campo, purtroppo a volte ci si trova da verci a che fare nostro malgrado ed è compito nostro essere seri per due
se uno in barca ci sa stare meno che seduto per terra ed è patentato o ci si fa in quattro per limitare i danni o gli si tira "casualmente" il boma in testa durante una strambata XD
- BeppeNauta
- Nuovo Utente
- Messaggi: 9
- Iscritto il: 14 lug 2012, 19:59
- Dove Navighiamo: Liguria
Re: perplessità patente v+m senza limiti
Beh, Mauoroch, quando mi presentai da privatista mi hanno fatto pelo e contropelo in sede d'esame; credo non abbiano toccato argomenti quali la falconeria e l'uso del tamburo in Birmania solo per mancanza di tempo
Non ho osservato un trattamento analogo agli esaminandi che provenivano da una scuola.
Per contro mi risulta esistano ancora alcuni corsi ben propagandati dove garantiscono patenti nautiche entro i limiti o senza limiti in un paio di week end,
bassissima la percentuale di respinti...fate voi

Non ho osservato un trattamento analogo agli esaminandi che provenivano da una scuola.
Per contro mi risulta esistano ancora alcuni corsi ben propagandati dove garantiscono patenti nautiche entro i limiti o senza limiti in un paio di week end,
bassissima la percentuale di respinti...fate voi
- Polterchrist
- Appassionato
- Messaggi: 1427
- Iscritto il: 09 lug 2012, 14:55
- Dove Navighiamo: dove capita
- Località: Desio
Re: perplessità patente v+m senza limiti
i corsi veloci però sono consigliati solo per chi fa il corso per mera formalità, 2 w.e. intensivi per dare un ripasso generale e integrare le lacune
concentrare 18-24 lezioni in 4 giorni, per quanto intensivi, è per forza un metodo carente nell'esposizione estesa e risulta piu difficile l'assimilazione a meno di avere gia un bel bagaglio pratico
o quantomeno la vedo così (con un risparmio medio di 200 euro, ma ne vale la pena, appunto, a meno che il corso sia una mera formalità ? )
concentrare 18-24 lezioni in 4 giorni, per quanto intensivi, è per forza un metodo carente nell'esposizione estesa e risulta piu difficile l'assimilazione a meno di avere gia un bel bagaglio pratico
o quantomeno la vedo così (con un risparmio medio di 200 euro, ma ne vale la pena, appunto, a meno che il corso sia una mera formalità ? )