La paura dell’ignoto, dei segreti celati negli abissi che circondano il pianeta, ha generato sin dagli albori della navigazione una fitta serie di credenza e superstizioni. Per secoli miti e leggende sono stati tramandati,trasformati e adattati proprie esigenze da marinari.I rituali pagani e religiosi erano il pane quotidiano di capitani e marinai sempre attenti a non sfidare le regole della fortuna e a ingraziarsi con riti propiziatori la benevolenza degli elementi.Ecco ora una sfilza di parole impronunciabili a bordo:Non si potevano pronunciare le parole “verde”, “maiale”, “uovo”, “tredici”, “coniglio” e parlare di una nave “affondata” o di qualcuno “annegato”. In certe situazioni bisognava usare delle locuzioni standard come quella degli inglesi che, per dire che un uomo era scomparso in mare, dicevano che era finito nella cassa di Davy Jone (figura demoniaca che raccoglieva le anime delle persone morte in mare).Questo è quanto trovato in internet,ovviamente non condivisibili e comunque derivanti dalla Marineria Inglese.Anche il "Verde"ci viene da Loro,non lo condivido ed i conigli addirittura li avevo a bordo,su di una barca da lavoro,a dire il vero la sfortuna c'è stata ma per i conigli,li abbiamo mangiati(Per i Napoletani,e cunigl e fuoss rò monte proced)Una tecnica d'allevamento dei conigli particolare del Monte Di Procida(Na)

Non si finisce mai d'imparare...............io personalmente sto molto attento quando i suoceri decidono di
venire in barca con noi.......per ben tre volte mi è capitato di recuperare il maldestro suocero finito in acqua
e finire la giornata con sospiri e mugugni......... .......

gio72 ha scritto:Non si finisce mai d'imparare...............io personalmente sto molto attento quando i suoceri decidono di
venire in barca con noi.......per ben tre volte mi è capitato di recuperare il maldestro suocero finito in acqua
e finire la giornata con sospiri e mugugni......... .......

I Suoceri,ne avevo il sospetto ed ora la conferma,anche loro portano jella a bordo!!! Porca...ma io pure sono un suocero

Per la serie "non è vero ma ci credo" nonché un sano "la prudenza non è mai troppa", da buon napoletano, domani procederò al varo del mio nuovo gioiello soltanto se:
1) stasera ricevo in regalo il rituale "cuorno" (corno) in corallo che mi è stato promesso;
2) riesco a fissare per bene e senza intoppi gli adesivi con il nome scelto (fortunatamente ne era sprovvista);
3) mia figlia o la mia fidanzata verranno con me in cantiere a "battezzarla" con un po' d'acqua di mare ed un goccio di vino rosso con cui bagnare la chiglia;
4) Nessuno di noi indosserà alcunché in verde.

Se dimentico qualcosa, accetto suggerimenti.
E scusate se è poco...

Jstar ha scritto:Per la serie "non è vero ma ci credo" nonché un sano "la prudenza non è mai troppa", da buon napoletano, domani procederò al varo del mio nuovo gioiello soltanto se:
1) stasera ricevo in regalo il rituale "cuorno" (corno) in corallo che mi è stato promesso;
2) riesco a fissare per bene e senza intoppi gli adesivi con il nome scelto (fortunatamente ne era sprovvista);
3) mia figlia o la mia fidanzata verranno con me in cantiere a "battezzarla" con un po' d'acqua di mare ed un goccio di vino rosso con cui bagnare la chiglia;
4) Nessuno di noi indosserà alcunché in verde.

Se dimentico qualcosa, accetto suggerimenti.
E scusate se è poco...

Non dimenticare,un paio di scarpe tue da buttare in Mare subito dopo il varo,e ricorda che non ci può essere cosa peggiore di incontrare, prima di salpare sulla strada del porto, una persona coi capelli rossi, strabico o con i piedi piatti. Se questi ti rivolgesse la parola per la tua barca sarebbe la fine.Rimanda il varo oppure rivolgigli la parola per primo,annulla la jettatura.

Le scarpe!!! Giusto! Grazie mille!!!

Siete Mitici!!!
Comunque sulla mia barca è vietata anche la parola "suocera" e, per motivi miei personali, qualsiasi canzone di Eros Ramazzotti...

RiccardoLT ha scritto:Siete Mitici!!!
Comunque sulla mia barca è vietata anche la parola "suocera" e, per motivi miei personali, qualsiasi canzone di Eros Ramazzotti...

Ti dico solo che, per evitare anche il pensiero della suocera, MI SONO SEPARATO!!!!

RiccardoLT ha scritto:Siete Mitici!!!
Comunque sulla mia barca è vietata anche la parola "suocera" e, per motivi miei personali, qualsiasi canzone di Eros Ramazzotti...

declinazioni di quest0usanza si possono trovare con Baglioni e Gigi D'Alessio....

Si potrebbe azzardare l'ipotesi che i "suoceri"portano jella sia per Mare che in terraferma,salvando qualche rara eccezione,me per esempio

Kraken ha scritto:Si potrebbe azzardare l'ipotesi che i "suoceri"portano jella sia per Mare che in terraferma,salvando qualche rara eccezione,me per esempio

e perchè tu ti dovresti salvare ?

se vai con la tua barca è l'armatore che si porta appresso il genero o la nuora, bisogna vedere quando tu sei passeggero sui mezzi di tuo genero o nuora

Vedo con molto piacere che ho tirato fuori un argomento..... "suoceri" molto sentito

Considerando che mio suocero, ha lavorato tantissimi anni in cantieri nautici e non mi ha MAI dato un aiuto con le mie barche.. col ...zzo che ci mette piede sulla mia barca
Vabbe', effettivamente ha 74 anni e non riuscirebbe manco a salirci

Avevo pensato, subito dopo il varo, di andarmene da solo al largo e "farmi" una bottiglia di prosecco INTERA!! alla faccia di tutti e tutte le cose che portano iella

Mi raccontava un amico che tempo fa' portò suo suocero in barca...
Gli disse se per favore poteva occuparsi di fare il pieno di gasolio mentre lui sistemava le sue attrezzature da pesca...
Doveva rifornirsi non ricordo se di 2 o 3 taniche, quindi almeno una cinquantina di litri...

Il suocero incominciò in tutta tranquillità a svuotare le taniche...

Al momento di partire il genero accende il quadro e nota che la lancetta del serbatoio non si era mossa di un millimetro, ma in barca si sentiva un forte odore di gasolio...

Cosa poteva esser successo?

Il suocero aveva bevuto tutto il gasolio???