Parliamo oggi di un'altro pesciolino che incontriamo fin dai primi metri quando mettiamo la testa sott'acqua; la castagnola (Chromis chromis) da non confondere con i dolci di carnevale.
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Ha corpo ovale, alto e compresso lateralmente, coperto di squame ctenoidi molto grandi. La linea laterale, con 18-19 squame, segue il profilo del dorso fino all'estremità della pinna dorsale, dove si interrompe; poi riprende più in basso, al centro del peduncolo codale. L'opercolo è rivestito di quattro serie di squame e ha una spina, non molto forte, all'angolo postero-superiore. Il preopercolo è leggermente seghettato all'angolo e al margine inferiore. L'occhio è rotondo e relativamente grande.
La bocca è piccola, tagliata obliquamente e con muso protrattile. In ambedue le mascelle vi sono piccolissimi denti conici collocati in quattro serie.
Ha una sola pinna dorsale, che nella prima parte ha raggi 14 raggi spinosi; la seconda parte (10-11 raggi molli) è più alta e a forma di lobo tondeggiante, ma è meno lunga. L'anale (2 raggi spinosi e 10-12 molli) è lunga circa un terzo della dorsale, ma è un poco più bassa. La caudale è molto forcuta e con lobi appuntiti. Le pettorali (17 raggi) sono ampie, lunghe e di forma spatolata. Le ventrali hanno 1 raggio spinoso, seguito da 5 molli, di cui il primo è prolungato e terminante a punta.La colorazione è castagno scuro o caffè nel dorso e sui bordi delle scaglie, che sono più chiare al centro, in modo da far apparire il pesce come striato longitudinalmente. Allo stato giovanile ha una colorazione intensamente azzurra, quasi luminescente.
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Ha abitudini quasi pelagiche, ma staziona in branchi numerosi e a mezz'acqua vicino alla costa. Frequenta numeroso, anche, le acque dei porti e i massi frangiflutti. Si lascia avvicinare dai subacquei e, presa confidenza, li segue nel nuoto.
Gli stadi giovanili si ritrovano ammassati in vicinanza delle scogliere in zone d'ombra, all'ingresso delle grotte o delle cavità delle rocce o tra le praterie di posidonia. La riproduzione avviene nei mesi da giugno a luglio. Le uova hanno un filamento adesivo col quale vengono fissate sulle rocce ed il tempo di incubazione è di poco superiore ai tre giorni, periodo in cui vengono accudite e difese dai maschi. Si nutre di organismi dello zooplancton e di altri piccoli invertebrati.
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Comune lungo le coste italiane, meno nell'Adriatico
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