
- il monostadio a circuito aperto del MIstral, che è quella specie di camera tonda nella foto, ha (lo dice la parola) un solo stadio per ridurre la pressione da quella nelle bombole (che varia ovviamente consumando aria ma parliamo da un minimo di decine di bar a 200 bar) alla pressione ambiente, che dipende dalla profondità cui sei.
- l'ARO esegue questa compensazione in un unica riduzione, come il monostadio, ma con il sacco deformabile in gomma.
Detto questo il Mistral era attaccato a bombole con aria in pressione (ARA, Auto Respiratore ad Aria) e fungeva come l'erogatore bistadio (che ne è l'evoluzione, facendo due riduzioni di pressione dalle bombole alla bocca), con la differenza che se si allagava, semplicemente entrava acqua e occoreva fare una manovra per il suo svuotamento (portare la pressione al boccaglio a un livello inferiore di quella allo stadio, così veniva spinta fuori l'acqua, ma non c'era altro pericolo (a parte quello di non riuscirci ed annegare intendo

Mentre, come dice Manuela, se entra acqua nell'ARO (che è un sistema a circuito chiuso, ovvero inspiri ed espiri sempre nello stesso sacco d'aria, senza fare bolle), questa bagna la calce sodata (che serve a fissare al CO2 per non suicidarti con il tuo alito!) che diventa idrossido di sodio (NaOH, biuttosto basico, diciamo Ph 14) che ti brucia i polmoni.
Per farla corta.... con il Mistral, monostadio a circuito aperto, se lo allaghi e non sei capace... anneghi.
Con l'ARO, monostadio a circuito chiuso, se lo allaghi e non sei capace (ma anche se sei capace) , ti bruci i polmoni e forse muori lo stesso...
bello fare il sub
