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I due piccoli faraglioni di VIETRI SUL MARE (alle porte di SALERNO) meglio conosciuti come "I due fratelli" perché legati alla LEGGENDA SALERNITANA omonima de "I DUE FRATELLI”.
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<<Al tempo del longobardo Guaiferio principe di Salerno, nel IX secolo, più di 30.000 Saraceni, giunti nel Golfo di Salerno con più di 1.000 navi, assediarono la città. Guaiferio, audace e bellicoso principe di Salerno, per più di un anno combatté contro il feroce assedio, ma alla fine, non potendo più sopportare quella guerra che seminava tanta inutile morte fra i Salernitani, propose che un duello tra il più forte saraceno e il campione dei Salernitani chiudesse le ostilità. I due cavalieri prescelti furono il conte Umfredo dei Landolfi per i Salernitani e il principe Rajan per i Saraceni. Dalla Porta di Mare uscì, bellissimo nella sua armatura, Umfredo, che, montando un cavallo bianco, fece il giro delle mura, gridando la sua sfida al saraceno. In risposta, comparve Rajan, in groppa al suo cavallo nero, sfidando lui e i Salernitani che erano comparsi in cima alle mura per vedere il duello. I due cavalieri si rincorsero e si batterono con le lance, poi con le spade, prima a cavallo e poi, feriti e stanchi, a terra. Nella foga del combattimento arrivarono, tra inseguimenti e fughe, fino a Vietri. Qui la lotta continuò selvaggia, con i due cavalieri ormai spogli delle armi e sanguinanti ma decisi a non cedere. Al tramonto erano sfiniti e l’uno e l’altro si appoggiarono ai due faraglioni che arrivavano fin quasi alla spiaggia, ultimo scenario del loro duello. Nel momento dell’abbandono, Rajan vide sul petto ormai nudo del cavaliere cristiano uno stemma, lo stesso che anch’egli portava. I due cavalieri scoprirono allora di esser fratelli. Poi, in un tentativo di abbraccio, scivolarono, morti, in acqua. Da quel giorno, in loro ricordo, i due faraglioni di fronte alla spiaggia di Vietri sono stati battezzati con il nome “I due fratelli”>>.

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Mare, la felicità eterna.