Le Carene delle nostre barche

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coma66
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Re: Le Carene delle nostre barche

Messaggio da coma66 »

Andrea F ha scritto:Tornando a parlare di carene leggo sempre più spesso di Redan,carene dotate di sistema Air Step e via discorrendo.
Da quel poco che ho capito sono sistemi che servono a creare una sorta di cuscino d'aria sotto la carena garantendo maggiori velocità.
Ora,premesso che non sono molto preparato sull'argomento,ma secondo voi su mare formato come si comportano?

Sono carene che per essere efficenti debbono correre...piu si va veloci meglio vanno......
Non a caso i motoscafi da off-shore li adottano tutti, questo cuscino di aria dovrabbe ammortizzare l'urto con l'onda ma perchè questo cuscino si formi, c'è bisogno di velocità.....
Per il resto, non cambia molto dalle carene tradizionali, anche in quel caso conta la profondità di carena, il diedro, la disposizione dei pesi ecc.....
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angeloz
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Re: Le Carene delle nostre barche

Messaggio da angeloz »

la prima carena semiplanante della storia venne creata nei primi anni cinquanta nel Solent inglese grazie al geniale intuito di Arthur Nelson Compton , che progettò e realizzò nel suo cantiere uno scafo di medie dimensioni appositamente studiata per affrontare , in piena sicurezza e comfort , le difficili condizioni marine che assai frequentemente caratterizzano la Manica.
Da quegli anni la carena Nelson ha incominciato a diffondersi in tutto il mondo in modo particolare per le imbarcazioni professionali e militari che richiedono il loro impiego con qualunque condizione meteo marina.
Oggi buona parte delle imbarcazioni professionali attualmente operative sono dotate della carena semiplanante Nelson.
Ma cosa rende una carena Nelson cosi efficiente rispetto alla tradizionale carena a spigolo?
La carena Nelson è caratterizzata da linee d'acqua molto particolari. L'opera viva della carena è arrotondata e non piatta o a V profondo come nelle carene tradizionali mentre la prua è molto affilata per fendere con facilità le onde. La carena ha inoltre una chiglia sagomata in senso longitudinale piuttosto profonda e zavorrata allo scopo di abbassare al massimo il baricentro dell'imbarcazione. Lo scopo è quello di mantenere immerso il più possibile lo scafo a qualsiasi velocità e con qualsiasi condizione di mare.
Queste caratteristiche consentono quindi una andatura che a tutti gli effetti si può definire intermedia tra il dislocamento e la planata tipica delle carene a V tradizionali.
Le prestazioni in termini di velocità di crociera sono di poco inferiori , a parità di motorizzazione , rispetto a scafi tradizionali sebbene la carena semiplanante richieda potenze generose per esprimere il meglio di se.
L'andatura con mare formato di prua è entusiasmante. Lo scafo non salta da un'onda all'altra ma fende la cresta con docilità e senza battere con una velocità impensabile per altri tipi imbarcazione di dimensione equivalente. La sensazione è di grande sicurezza e comfort anche con condizioni assai impegnative.
Anche alle altre andature , quali la poppa ed il giardinetto , la carena Nelson naviga ottimamente anche se le differenze con scafi tradizionali sono meno importanti.
Queste caratteristiche rendono quindi la carena Nelson l'ideale per tutti coloro che devono o desiderano navigare ogni giorno , sempre e comunque.
Da coloro che navigano per professione ( piloti , ormeggiatori , guardia costiera , vigili del fuoco ecc.) ad un nutrito numero di appassionati diportisti , che desiderano scorazzare per tutti i mari del mondo in assoluta tranquillità e sicurezza.
Modestia a parte ne faccio parte anch'io...
ciao
ciungetto

Re: Le Carene delle nostre barche

Messaggio da ciungetto »

a me sta bene tutto :smt102 :smt102 :smt102 :smt102 :smt102 , non gradisco le prue basse o quelle rivolte verso il mare ma ciò non è vincolante :smt083
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coma66
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Re: Le Carene delle nostre barche

Messaggio da coma66 »

ciungetto ha scritto:a me sta bene tutto :smt102 :smt102 :smt102 :smt102 :smt102 , non gradisco le prue basse o quelle rivolte verso il mare ma ciò non è vincolante :smt083


Il tipico aspetto delle barche di Sonny Levi.....
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coma66
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Re: Le Carene delle nostre barche

Messaggio da coma66 »

Intervengo ancora una volta poi non lo farò mai piu perchè se a qualcuno piace credere a cose errate è libero di farlo....

Le carene semidilocanti o semi plananti, non esistono.

Le carene Nelson, sono carene nate appunto 60 anni fa.....
Allora un motore da 200 hp pesava come uno di 1000 hp oggi.

E' normale che con quei mezzi le barche non potevano offrire prestazioni ottimali per planare...allora venivano aumentate le sezioni portanti di poppa, per evitare che questa affondo nella fase di cabrata preplanate, siccome che i motori non avevano la forza necessaria per fare superare questa fase che notoriamente è conosciuta come quella che in una imbarcazione planante richiede la massima spinta, allora per avitare di fare navigare la barca con solo mezza nave, quella posteriore, si è allungato un pò il tagliamare per dare un minimo di direzionalità a questa carena......
Tuto sommato, è venuto fuori un ibrido che consente, ad una barca che naviga bene in dislocamento , di superare la velocità critica data dalla lunghezza al galleggiamento.....

Ma a che prezzo?

Le nelson sono tutte ben motorizzate come cavalleria, e una carena planante con quella potenza è mooolto piu veloce.....
Ok, tiene il mare ma ......allora perchè le pilotine moderne da SAR, tutte sono costruite con carene plananti?
Secondo me è perche la carena Nelsono era un frutto del proprio tempo, un ibrido che navigava un pò pi veloce dei dislocanti ma ad un prezzo esorbitante in termini di consumi.....
Oggi se si vedono le Seafortune, sono tutte plananti con V molto profonde da poppa a prua.......barche di 14 mt, ben motorizzate, con eliche relativamente corte che fanno di massina 25 nodi.....Quindi plananti.

Le nelson delle forze armate italiane, sono state tutte alienate e sostituite da altre con carene plananti...........

Se una barca della capitaneria consuma il triplo di un a pari lunghezza civile, in teminimonetari per loro non è molto importante, ma in termini di autonomia si....
Per un Diportista sono entrambi importanti.....

Ecco perchè le carene Nelson, Semiplananti, Semidislocanti, sono state un fuoco di paglia, semplicemente perchè sono state concepite quando la tecnologia non consentiva nulla di meglio.


Lo doco per un'ultima volta poi fate come vi pare, ma o si plana o si disloca o si spreca una sacco di potenza per fare l'idromassaggio ai pesci.

le carene Semiplananti, Semidislocanti, non esistono.
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Re: Le Carene delle nostre barche

Messaggio da Ser Magellano »

giusto...la tecnologia oltre a donare benefici crea miti e leggende....
il pioniere della nautica diviene mago o chissache ,, ma in realta rimane pioniere....
le carene o dislocano o planano.....
dico solo cio che penso
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angeloz
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Re: Le Carene delle nostre barche

Messaggio da angeloz »

la disamina di coma, e' ineccepibile. e' ovvio che le carene dislocano o planano, ma e' anche vero che al mondo non c'e' solo il bianco o il nero, c'e' anche molto grigio...una carena semiplanante cerca di unire i vantaggi di un sistema con i vantaggi dell'altro...se poi quello che ne vien fuori ha gli svantaggi di entrambi, beh il progettista ce l'ha messa tutta ma non ce l'ha fatta...o forse hai ragione tu, non si puo'...
ciao

PS l'anno scorso al largo di livorno, un pilota del porto e' salito sulla nostra nave che doveva ormeggiare..ci e' arrivato a bordo di una nelson...
riciao
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fernandosg
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Re: Le Carene delle nostre barche

Messaggio da fernandosg »

Salve ragazzi...mi intrometto......fino al 2008 ho usato una barca con carena a V profondo (bayliner 2755) ora ho comprato la mano'2650 con carena a V cosidetta (dal costruttore) modulare : piu' accentuata a prua e meno verso la poppa (che pertanto risulta piu' piatta rispetto alla prua).
La mia esperienza e' la seguente: con la precedente barca non avevo esitazione ad affrontare un'onda alta anche di pruna
( per alta intendo 45-50 cm). con la seconda affronto lo stesso titpo d'onda piu' di mascone tendendo- per quanto possibile- a
surfare sulla stessa ( essendo pertanto piu' morbido). e' cambiato pertanto il mio modo di pilotare la barca.
Oltre i 50 cm con le dimensioni della mia barca ( reali circa 8.50 -ft 9.20) bisogna ridurre i regimi ed andare a non piu' di
17-18 nodi).
Chiedo ai piu' esperti di spiegare le differenze tra i vari tipi di carene plananti : i pregi ed i difetti ed il migliore luogo di
utilizzo (mare, lago).
Fernando
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Re: Le Carene delle nostre barche

Messaggio da coma66 »

@ angeloz

Lo so che molte pilotone hanno quella carena li......ma chiedo in che anno sono state costruite?
Se ne dovessero ricomprare una, la comprerebbero con la carena Nelson o piuttosto una planante con V molto accentuata?

Il Grigio non esiste.....
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ciungetto

Re: Le Carene delle nostre barche

Messaggio da ciungetto »

angeloz ha scritto:..................
PS l'anno scorso al largo di livorno, un pilota del porto e' salito sulla nostra nave che doveva ormeggiare..ci e' arrivato a bordo di una nelson...
riciao
i piloti di livorno non hanno le nelson :smt102 :smt102 :smt102 :smt102
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Re: Le Carene delle nostre barche

Messaggio da Openboat »

ciungetto ha scritto:
angeloz ha scritto:..................
PS l'anno scorso al largo di livorno, un pilota del porto e' salito sulla nostra nave che doveva ormeggiare..ci e' arrivato a bordo di una nelson...
riciao
i piloti di livorno non hanno le nelson :smt102 :smt102 :smt102 :smt102


Un Piccolo Off.Topic
Hei !! VOLPONE!! Sei rientrato e non dici nulla ????????????
Come andata la crociera????fai "Rapporto" e documentaci con foto!! :smt039 :smt039 :smt039 :smt039 :smt039 :smt039
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ciungetto

Re: Le Carene delle nostre barche

Messaggio da ciungetto »

Openboat ha scritto: Un Piccolo Off.Topic
Hei !! VOLPONE!! Sei rientrato e non dici nulla ????????????
Come andata la crociera????fai "Rapporto" e documentaci con foto!! :smt039 :smt039 :smt039 :smt039 :smt039 :smt039
grazie :inchino :inchino entro 3-4 giorni farò rapporto :)
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Re: Le Carene delle nostre barche

Messaggio da angeloz »

era mattina presto, forse mi saro' sbagliato...
allego due foto, piccole purtroppo, tratte dal sito portolivorno.it forse non usano nelson, ma gli assomigliano molto di sicuro..
ciao
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Nettuno
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Re: Le Carene delle nostre barche

Messaggio da Nettuno »

fernandosg ha scritto:Salve ragazzi...mi intrometto......fino al 2008 ho usato una barca con carena a V profondo (bayliner 2755) ora ho comprato la mano'2650 con carena a V cosidetta (dal costruttore) modulare : piu' accentuata a prua e meno verso la poppa (che pertanto risulta piu' piatta rispetto alla prua).
La mia esperienza e' la seguente: con la precedente barca non avevo esitazione ad affrontare un'onda alta anche di pruna
( per alta intendo 45-50 cm). con la seconda affronto lo stesso titpo d'onda piu' di mascone tendendo- per quanto possibile- a
surfare sulla stessa ( essendo pertanto piu' morbido). e' cambiato pertanto il mio modo di pilotare la barca.
Oltre i 50 cm con le dimensioni della mia barca ( reali circa 8.50 -ft 9.20) bisogna ridurre i regimi ed andare a non piu' di
17-18 nodi).
Chiedo ai piu' esperti di spiegare le differenze tra i vari tipi di carene plananti : i pregi ed i difetti ed il migliore luogo di
utilizzo (mare, lago).
Fernando
Si il vantagio di un V profono sopra I 20 gradi e che taglia l'onda. Parlando di mare di prua se l'onda e lunga quanto la barca puoi anche navigare a 50 nodi o di piu e non senti quasi niente. Un altro super vantagio e inegualibile tenuta per le carene a V profonda sono il mare di poppa. Nessuna carena puo superare un V profondo con mare di poppa. Uno svantagio e che un V profondo non variabile con simile dead rise (angolo) da prua e poppa sofrira l'onda piu lunga, e che normalmente all meno un cantiere non lavora molto con I pesi e il posto dei motori planna attorno a 20 nodi piu o meno. A basse andature un V profondo rolla anche di piu, e anche in anchoragio hai questo problema. Con le strutture dei fly di oggi questo e un problema. Infatti pochi fly hanno una V piu di venti gradi.
Barche con V profondo legendarie che sono il Magnum 53 Maltese, e Cigarette 35 Cafe Racer entrambi prodotte se non sbaglio da Walt Walters i.e Jim Wynn. Entrambi prodotti attorno una cinquantina di esempari. Che a quell periodo erano molti. E poi queste barche specialmente il Magnum costa piu dell doppio quanto un competitor Europeo. Una barca che a me piace molto con V profondo per la sua distribuzione dei pesi e un Itama 45, 46 o 50 nelle sue ultime versione. Il nuovo Itama Fifty fatto da Gruppo Ferretti sembra avere simile carateristiche. Il capo stipete di questa carena e il Bertram 31 di Ray Hunt, oggi una barca molta da collezione.

Carene che hanno un V medio cioe a poppa fra 10 e 19 gradi hanno anche I loro vantagi. Un vantagio che a me piace e sicuramente il regime basso di plannata intorno a 15 nodi circa non male per affrontare mare forte con barche medie di prua. Con mare di poppa devi alzare un po I trim, e eccetto eccezioni navigi benessimo. Chi sono barche che perdono un po la direzionlita con mare di poppa, una di queste e il 36 Smeraldo che a 15 gradi a poppa ti fa lavorare molto col volante, anche se secondo me non e attribuito solo all V medio di poppa ma anche per via di pattini. Con mare di prua il 36/37 Smeraldo naviga poi che una bellezza! Un barca legendaria che a detta di molti e insuperabile in qualsiasi mare e il Bertram 54 disegnato da Dave Napier. Carena a poppa con 17 gradi, entratura di prua a 45 gradi. Una barca che quasi sempre all meno che non si parla di Forza 7 ti porta sempre ascuito a casa. Gli Italiani e Inglesi si sono ispirati molto a questo designo. Bernard Olensenski designer di carene per Fairline, Princess, e Azimut lo a molto copiato secondo me. Poi un V medio e anche insuperabile con mare all traverso, e se hai onda piu lunga e altra puoi plannare comodo a 15 nodi senza sbattare molto o niente.

Da notare che anche se il Magnum e un V profondo puro 24 gradi a poppa la stellatura di prua e anche essa molto profonda sopra I 50 gradi se non sbaglio (in memoria 56), cosi e anche essa un V edrico che cambia molto gradi in quella lungezza di gallegiamento.

Insomma per farla corto ieri sono uscito e dopo un Maestrale forza 6 con punte di 7 Venerdi e Sabato cera una bella risacca cattiva con onde di 4 metri piu mare Forza 4 di Tramontana e a 17/18 nodi con flap tutti giu non o sentito molto. Il trucco e sempre rispettare il mezzo e sapere I suoi limiti.

Chi a chiesto la mia barca o carena ideale la sopra o detto un paio di idee cosa mi piace e non, anche se avessi il cash e una bella lotta dento la testa che non finishe mai.
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Re: Le Carene delle nostre barche

Messaggio da Zorro »

Nettuno ha scritto:
fernandosg ha scritto:Salve ragazzi...mi intrometto......fino al 2008 ho usato una barca con carena a V profondo (bayliner 2755) ora ho comprato la mano'2650 con carena a V cosidetta (dal costruttore) modulare : piu' accentuata a prua e meno verso la poppa (che pertanto risulta piu' piatta rispetto alla prua).
La mia esperienza e' la seguente: con la precedente barca non avevo esitazione ad affrontare un'onda alta anche di pruna
( per alta intendo 45-50 cm). con la seconda affronto lo stesso titpo d'onda piu' di mascone tendendo- per quanto possibile- a
surfare sulla stessa ( essendo pertanto piu' morbido). e' cambiato pertanto il mio modo di pilotare la barca.
Oltre i 50 cm con le dimensioni della mia barca ( reali circa 8.50 -ft 9.20) bisogna ridurre i regimi ed andare a non piu' di
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Si il vantagio di un V profono sopra I 20 gradi e che taglia l'onda. Parlando di mare di prua se l'onda e lunga quanto la barca puoi anche navigare a 50 nodi o di piu e non senti quasi niente. Un altro super vantagio e inegualibile tenuta per le carene a V profonda sono il mare di poppa. Nessuna carena puo superare un V profondo con mare di poppa. Uno svantagio e che un V profondo non variabile con simile dead rise (angolo) da prua e poppa sofrira l'onda piu lunga, e che normalmente all meno un cantiere non lavora molto con I pesi e il posto dei motori planna attorno a 20 nodi piu o meno. A basse andature un V profondo rolla anche di piu, e anche in anchoragio hai questo problema. Con le strutture dei fly di oggi questo e un problema. Infatti pochi fly hanno una V piu di venti gradi.
Barche con V profondo legendarie che sono il Magnum 53 Maltese, e Cigarette 35 Cafe Racer entrambi prodotte se non sbaglio da Walt Walters i.e Jim Wynn. Entrambi prodotti attorno una cinquantina di esempari. Che a quell periodo erano molti. E poi queste barche specialmente il Magnum costa piu dell doppio quanto un competitor Europeo. Una barca che a me piace molto con V profondo per la sua distribuzione dei pesi e un Itama 45, 46 o 50 nelle sue ultime versione. Il nuovo Itama Fifty fatto da Gruppo Ferretti sembra avere simile carateristiche. Il capo stipete di questa carena e il Bertram 31 di Ray Hunt, oggi una barca molta da collezione.

Carene che hanno un V medio cioe a poppa fra 10 e 19 gradi hanno anche I loro vantagi. Un vantagio che a me piace e sicuramente il regime basso di plannata intorno a 15 nodi circa non male per affrontare mare forte con barche medie di prua. Con mare di poppa devi alzare un po I trim, e eccetto eccezioni navigi benessimo. Chi sono barche che perdono un po la direzionlita con mare di poppa, una di queste e il 36 Smeraldo che a 15 gradi a poppa ti fa lavorare molto col volante, anche se secondo me non e attribuito solo all V medio di poppa ma anche per via di pattini. Con mare di prua il 36/37 Smeraldo naviga poi che una bellezza! Un barca legendaria che a detta di molti e insuperabile in qualsiasi mare e il Bertram 54 disegnato da Dave Napier. Carena a poppa con 17 gradi, entratura di prua a 45 gradi. Una barca che quasi sempre all meno che non si parla di Forza 7 ti porta sempre ascuito a casa. Gli Italiani e Inglesi si sono ispirati molto a questo designo. Bernard Olensenski designer di carene per Fairline, Princess, e Azimut lo a molto copiato secondo me. Poi un V medio e anche insuperabile con mare all traverso, e se hai onda piu lunga e altra puoi plannare comodo a 15 nodi senza sbattare molto o niente.

Da notare che anche se il Magnum e un V profondo puro 24 gradi a poppa la stellatura di prua e anche essa molto profonda sopra I 50 gradi se non sbaglio (in memoria 56), cosi e anche essa un V edrico che cambia molto gradi in quella lungezza di gallegiamento.

Insomma per farla corto ieri sono uscito e dopo un Maestrale forza 6 con punte di 7 Venerdi e Sabato cera una bella risacca cattiva con onde di 4 metri piu mare Forza 4 di Tramontana e a 17/18 nodi con flap tutti giu non o sentito molto. Il trucco e sempre rispettare il mezzo e sapere I suoi limiti.

Chi a chiesto la mia barca o carena ideale la sopra o detto un paio di idee cosa mi piace e non, anche se avessi il cash e una bella lotta dento la testa che non finishe mai.
Come si fà a misurare l'angolodi poppa, ci sono esempi e metodi? :smt017 :smt017 :smt017 :smt017 :smt017
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