Nebbia sopra e nebbia sotto…
Inviato: 07 feb 2012, 13:11
Sono solo le 5 del mattino quando la sveglia disturba il mio sonno, il tempo di rendermi conto di essere al mondo, prendo il pc e controllo il meteo in atto, -1° e nebbia ghiacciata, tra me e me mi domando " ma chi te lo fa fare????????". E' una mattina gelida e di nebbia, mi trovo col mio attuale compagno di tuffi e di vita in banchina con le nostre attrezzature già assemblate, in poco tempo carichiamo tutto e salpiamo. Il mare è una tavola grigio come il cielo e noi siamo sempre più carichi e pensierosi, pronti a visitare il relitto di uno splendido mercantile. Prima di tuffarci io e il mio compagno facciamo due parole giusto per metterci d'accordo su che giro fare e quanto tempo passare sott'acqua. Dopo poco ci troviamo sulla cima dell'ancora uno di fronte all'altro nell'acqua fredda e chiara uno sguardo di intesa e ci lasciamo scivolare nel profondo finchè non si materializza davanti ai nostri occhi un' enorme e inquietante sagoma nera che a mano a mano prende sempre più la forma di una poppa. Facciamo un giretto lì tra grosse bitte, tubi e cavi tutto ricoperto di vita attorno a noi qualche orata ci osserva a debita distanza, dalla poppa passiamo dentro a un corridoio alla nostra sinistra oblò e a destra l'accesso per il ponte della nave. Procediamo velocemente verso la prua e dopo aver percorso circa un centinaio di metri le nostre potenti torce illuminano il grosso argano, ci giriamo e io trovo un passaggio che ci porta all'interno della nave sotto la prua, mi infilo strisciando un po' la muta sulle pareti laterali, una volta dentro illumino il locale buio con la mia torcia, facciamo un giro dentro poi esco per un' altro passaggio e ci dirigiamo verso le capienti stive. Torniamo verso poppa e sta volta trovo un passaggio che ci avrebbe fatto strisciare fino alla sala macchine, ci muoviamo molto molto lentamente per i locali del relitto finchè attorno a me non trovo manometri, una morsa e tanti tubi, risaliamo per i locali tramite delle scalette fino agli alloggi dei marinai dove in certe stanze trovo i bagni con ancora delle vasche da bagno "vecchio stile", giungiamo all'ultimo ponte passiamo tra cavi ancora penzolanti e ci godiamo lo spettacolo che ci offre la luce filtrante dagli oblò. Usciamo e riscendiamo verso il fondo dove passeremo tra l'elica il timone, peccato per la visibilità davvero scarsa che non ci fa godere a pieno dello spettacolo. Risaliamo lungo la murata e ritorniamo al punto di partenza è passata un'ora e ci aspetterà una lunga risalita e un po' di deco. Così a malincuore torniamo al mondo umano.

