Isla ha scritto:RiccardoLT ha scritto:Amici, il cantiere Salpa risponde alle mie richieste informazioni in merito al progetto delle carene... incredibile!
Per adesso mi hanno confermato si tratta di carene progettate da Renato "Sonny" Levi, ho chiesto loro di indicarrmi se sono state progettate direttamente o, dato che il progetto di Levi è ufficialmente della 31 piedi, si tratta di carene derivate.
Che bello quando i cantieri ti rispondono...

ma dal vivo l'hai vista? versione efb?
Ho visto, dal vivo, la 21.5 efb...
Debbo subito dissentire da quanto affermato da Isla in un altro forum riguardo la sopracitata Salpa Laver 21.5, si tratta di una barca ben costruita e con spazi sopra e sottocoperta decisamente fruibili da 4/6 persone, sicuramente, a mio modesto parere, molto meglio di un Saver 620 o di un Manò 20, che pare siano i punti di riferimento per tali misure.
Allora, da fuori la carena è come piace a me, ovvero una prua molto affilata che si allarga velocemente, con pattini di sostentamento belli grandi ma senza il pattinone laterale tipico di Stama, Saver e Rio. A poppa un bel dead rise pronunciato di approssimativamente 20/25°, assimilabile a quello di blasonati fisherman americani. La carena sembra proprio essere una Delta di Sonny Levi, sebbene sia una elaborazione fatta dal cantiere Salpa sulla carena studiata da Levi per il 31 (desumo dalla mancata risposta da parte del cantiere su domanda specifica e da quanto riportato sul loro sito web).
Salendo a bordo lo spazio non manca. Abbiamo una mini plancettina di poppa (decisamente necessario upgrade) uno sportellino e si entra nel pozzetto, molto complicato ma studiato in modo da permettere una fruibilità e vivibilità per 4 persone. Abbiamo sulla dritta un divano a ferro di cavallo aperto verso sinistra. Divano che all'occorrenza può diventare un bel prendisole per 3 donne. Sulla sinistra una parete attrezzata a campeggio, con frigorifero 42 litri, doccetta e lavandino (per i puffi ma comunque valido) e mobiletto con fornello ad 1 fuoco ben nascosto da una copertura in materiale plastico sulla quale. all'occorrenza, può esser studiata una seduta.
Proseguendo si sale di un gradino e si accede alla zona di comando, con 2 belle poltroncine e un cruscotto ben dimensionato. A dritta della postazione guida, ben ricavati sulla murata, l'alloggio per il caricabatterie ed il controllo dell'impianto a 230Vac. Il volante (o timone che si volgia dire) si trova alla giusta altezza che non permette di sbatterci sopra l' "inguine" durante la navigazione in piedi, e il comando del motore a paratia libero da intralci e ben distanziato dalla poltroncina e dal volante. Unico neo è la disposizione degli strumenti elettronici, sicuramente se si volesse mantenere l'armonia della plancia, è difficile posizionarvi il GPS cartografico e l'ecoscandaglio.
Sempre in pozzetto una nota di merito all'alloggiamento del motore.
Quella da me vista montava il classico 4.3 mpi da 225cv con piede alpha one. Il motore è leggermente più alto del pagliolato, per cui l'accesso al vano è attraverso un gavone rialzato sotto alla cuscineria. Una volta spostata la metà della cuscineria posteriore ed aperto il vano, si può accedere facilmente, senza incastrarsi all'interno dei gavoni, a tutte le parti sensibili del motore senza fatica. L'apertura laterale del gavone permette invece di aver sotto controllo i livelli dell'olio motore, nonchè di arieggiare il motore prima dell'accensione senza dover smontare mezzo pozzetto.
Risultato: giudizio molto ma molto positivo, sia per la carena che per lo studio del pozzetto.
Rimando quindi a quando potrò aprire la cabina e visitarla (ieri non avevano le chiavi) e soprattutto a quando potrò provarne una in mare (a tal proposito ho gia diversi contatti).
