RAID DEI DUE MARI con Eta Beta ● Roquetas-Tarifa-Salobreña ● 303 miglia a/r
Inviato: 20 ago 2016, 18:40
PREAMBOLO
Per tutto l'inverno passato avevo coltivato il sogno di raggiungere Tarifa, che fa da spartiacque tra i mari Mediterraneo e Atlantico in pieno stretto di Gibilterra, a partire da Roqueta de Mar nel golfo di Almeria che fu il punto di arrivo del mio precedente raid 2015.
Per la verità, sin dall'inizio, neppure io avevo mai creduto seriamente di riuscirci. Come potevo affrontare quel tratto di mare notoriamente martoriato da venti e correnti spesso imprevedibili e in grado di mettere in difficoltà i più esperti navigatori con mezzi ben più dimensionati del mio smontabile di soli 3,25m?
Eppure quel traguardo, così ambizioso, rappresentava per me una sfida stimolante che avrebbe costituito l'epilogo della passione di gommonauta che mi accompagna dall'età di 16 anni.
Le colonne d'Ercole che la letteratura classica colloca in corrispondenza della Rocca di Gibilterra o Calpe (continente europeo) e del Monte Hacho o Abila (continente africano) costituiscono il limite del mondo conosciuto oltre il quale c'è l'"ignoto", l'"immensità", la morte!
Da secoli esse esercitano un fascino irrestibile per molti navigatori che si avventurano oltre quel traguardo spesso sfidando le terribili forze ostili della natura che proprio in quel punto sembrano moltiplicarsi.
D'altra parte le informazioni raccolte sin dalla partenza e lungo il percorso verso lo stretto erano tali da scoraggiare qualsiasi ipotesi di avventurarmi fin laggiù. Mi ero così rassegnato a completare il raid nei pressi di Estepona che si trova ad una quindicina di miglia prima Gibilterra per poi fare ritorno a Roqueta.
Come sono poi andate le cose lo apprenderete se avrete la pazienza di leggere di seguito la cronistoria di questa mia straordinaria avventura.
PREPARAZIONE DEL RAID
L'esperienza acquisita nei due raids precedenti mi ha indotto a confermare lo Zodiac fastroller 3,25 per le sue ottime doti di navigabilità ed estrema leggerezza: un perfetto connubio che unisce felicemente l'esigenza di navigare anche con mari discretamente formati a quella di alarlo a terra in solitario con l'ausilio delle 4 ruotine a poppa di cui è dotato per effettuare il campeggio nautico.
Un'ottima soluzione si è poi rivelata quella di impacchettare la tenda anziché smontarla l-angolo-del-gommonauta-f108/raid-almer ... 13745.html per velocizzare e rendere meno faticose le operazioni di pernottamento ad ogni tappa.
Restava il problema del fuoribordo ormai al suo quindicesimo compleanno. Il mio intento di sostituirlo col 9.9 Suzuki a iniezione è stato vano. Anche il tentativo del direttore de "Il Gommone" Bellina di acquisirlo dalla Suzuki a scopo pubblicitario o con un maxisconto non si è realizzato.
Ho fatto così visionare da un esperto lo stato del vecchio ma fidato Evinrude 9.9hp-4t il quale mi ha dato il benestare anche considerando che, dato il carico così ridotto, l'avrei sempre usato con un filo di potenza.
Tappe effettuate riportate sulla carta nautica. Esse sono numerate in progressione con la somma delle miglia percorse. Gli indicatori rossi allineati in alto, con i triangolini rivolti a sinistra, indicano le tappe dell'andata verso ovest; gli indicatori blu allineati più in basso, con i triangolini rivolti a destra, indicano le tappe del ritorno verso est (cliccare sulla foto per ingrandirla).
TAPPE DA EFFETTUARE E TECNICA DI NAVIGAZIONE
Anche in questo raid, così come nei due precedenti, non mi sono posto alcuna scaletta sulle tappe da effettuare a terra sia per quanto riguarda la loro posizione geografica che la loro permanenza temporale. Né alcun programma preciso avrebbe potuto realizzarsi perché la variabilità e imprevedibilità delle condizioni meteomarine in queste località non lo avrebbe consentito.
In linea di massima la mia preferenza era di fermarmi da 1 a 2 notti a seconda dell'interesse suscitato dalla zona oppure dalle "finestre" di mare navigabile disponibili salvo poi fare i conti con una perturbazione che mi avrebbe potuto bloccare per molti giorni (in queste zone, anche in piena estate, i venti dominanti contrapposti levante (est/nord-est) e ponente (ovest/sud-ovest), possono soffiare con violenza fino a 5-7gg e notti consecutive).
Questa casualità degli spostamenti e atterraggi lungo la costa aggiunge avventura all'avventura lasciandomi godere della straordinaria sensazione di libertà di esplorare ad ogni tappa luoghi diversi e conoscere persone sempre nuove nei numerosi agglomerati urbani presenti lungo la costa.
La sera prima della nuova tappa studio sulla carta nautica un percorso di massima con particolare attenzione ai tratti di spiaggia ove eventualmente atterrare in caso di emergenza, individuo un porto ove fare rifornimento e pranzare ed infine individuo un punto ove potrei effettuare la sosta notturna.
La navigazione lungo la costa si svolge puntando sulle punte visibili più avanzate tagliando i golfi. Spesso perdo i riferimenti della carta nautica e finisco per valutare le macchie più chiare lungo la costa che identificano gli agglomerati urbani adiacenti alle spiagge ove potrei atterrare e sostare.
INIZIA L'AVVENTURA DA ROQUETAS DE MAR
Gommone appena scaricato dall'auto.
Da Cabo Roig ove risiedo mi sono fatto portare in auto, col gommone smontato al seguito, fino al porto turistico di Roquetas de Mar.
Verso mezzogiorno scarico il tutto presso il Real Club Náutico che dispone di un comodo piazzale con uno scivolo per varare/alare le piccole imbarcazioni.
Partono subito i primi 10 euro per usufruire del servizio ma mi piace creare così una traccia del mio percorso. Quando ho riferito ai due marinai del piazzale il mio proposito di navigare verso Gibilterra, i loro sguardi, posati sul gommone appena montato, lasciavano chiaramente intendere la loro perplessità e incredulità.
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N.B. - Seguirà l'inserimento del racconto delle singole tappe, corredate da numerose foto, così come le ho annotate nel diario di bordo.
Invito gli amici del forum ad inserirsi a piacimento con i loro commenti in qualsiasi punto del topic.
Mi scuso per la notevole lunghezza del topic necessaria per coinvolgervi emozionalmente in questa mia nuova straordinaria esperienza di vita.
(continua)...