Diario di bordo per un'avventura di 216mgl con un gommino
Inviato: 03 nov 2015, 16:13
RAID DELLE TRE REGIONI
Venite tutti a bordo del mio gommino attrezzato per il campeggio nautico a largo raggio per raggiungere insieme Cabo de Gata toccando tre regioni: Valencia, Murcia e Andalucia.
Una indimenticabile, fantastica avventura immersi in una natura meravigliosa tra sorprendenti scoperte e piccanti momenti di navigazione con mari fin troppo impegnativi per uno smontabile.
Percorreremo insieme 216 miglia con 10 tappe nel corso di 14gg.
N.B. - Per meglio immedesimarsi nel seguente diario di viaggio suggerisco di leggere integralmente i testi accompagnati dalle foto. Grazie.
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Preambolo
Se qualcuno mi chiedesse le motivazioni che mi hanno spinto, coi miei 66 anni, a rituffarmi in una nuova straordinaria avventura da Cabo Roig alla Isleta del Moro di Cabo de Gata (Almeria) col mio smontabile di 3,25m motorizzato 10hp, ammetto di non poter fornire alcuna risposta tranne forse quella, per sua natura irrazionale, della grande passione per il mare e la navigazione in gommone che mi accompagna fin dalla tenera età.
Al contrario molte sarebbero state le motivazioni per rinunciarvi dopo aver rischiato per ben 3 volte di capovolgermi con mare tempestoso nel corso del precedente raid dello scorso 2014:
le-nostre-avventure-f67/vi-racconto-la- ... 12729.html
le-nostre-avventure-f67/vi-racconto-la- ... 12731.html
Alla luce di quella mia prima esperienza ho voluto migliorare l'aspetto della sicurezza introducendo due nuovi elementi: fissare un pallone sul cofano del fuoribordo e predisporre un'àncora galleggiante.
le-nostre-avventure-f67/preparazione-nu ... 13257.html
In caso di disarcionamento e ribaltamento a seguito di mare mosso con l'àncora in acqua il battello si disporrà stabilmente con la prora contro le onde mentre il pallone manterrà fuori dall'acqua il motore scongiurandone l'allagamento. Inoltre il battello resterà fortemente inclinato da un lato e sarà quindi più facile riaddrizzarlo agendo su di una cima all'uopo predisposta.
Simulazione riaddrizzamento gommone capovolto.
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Un'avventura meravigliosa
Ebbene posso dire che grandissima è stata la soddisfazione personale nel portare felicemente a termine l'impresa fino a raggiungere la Isleta del Moro nella testata di Cabo de Gata dopo un percorso complessivo a/r di oltre 216 miglia con 10 tappe nel corso di 14gg.
Ancora una volta una straordinaria e coinvolgente avventura che mi ha portato a conoscere luoghi di spettacolare bellezza. Deliziosi paesini incastrati tra montagne prospicenti un mare profondo e trasparente. Spiagge incontaminate inserite in una natura selvaggia nella quale mi sono immerso purificandomi lo spirito oltre alle numerose immersioni in apnea effettuate in quei fondali vertiginosi.
Nondimeno ho potuto giovarmi di contatti con persone squisite accomunati dalla stessa passione per il mare e la natura e affascinate dalla mia avventurosa esperienza di campeggiatore nautico.
Lo Zodiac fastroller 3,25 si è confermato il mezzo ideale per praticare il vero campeggio nautico con una libertà di movimento a 360º per atterrare a piacimento nelle spiagge più nascoste e trainarlo sulla battigia grazie alle 4 ruotine di cui è dotato, visitare le grotte tra le pareti a picco ecc.
Ma c'è il rovescio della medaglia che condisce con molto pepe questo genere di avventure con uno smontabile: la navigazione con mare formato. Non sempre è sufficiente assicurarsi delle buone condizioni meteo per navigare e può capitare di trovarsi coinvolti in intense folate di venti locali imprevedibili.
In queste zone si alternano due venti dominanti: il levante da Est/N-Est e all'opposto il libeccio da S/S-Ovest. Il primo proveniente dal largo gonfia il mare con spettacolari onde alte frangenti, il secondo viene da terra e genera onde corte frangenti ravvicinate e secche.
Di seguito descriverò il racconto del raid con un paio di episodi che ho vissuto lungo il percorso in navigazione davvero difficoltosi.
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Un percorso a/r di 216 miglia durato 14gg con pernottamenti a terra corrispondenti a 10 tappe.
Cartina col percorso di andata.
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Diario di bordo RAID DELLE TRE REGIONI: Valencia, Murcia, Andalusia.
PRIMA TAPPA CALA REONA (andata28luglio)
Ore 8,30 del 28 luglio 2015 - Partenza da Cabo Roig
Eccomi pronto a partire dalla spiaggia di Cabo Roig col mio Zodiac organizzato per il campeggio nautico a lungo raggio.
Organizzazione del carico e accessori a prora.
A prora estrema una borsa contiene il sacco a pelo ed un minimo di vestiario. Una seconda borsa contiene alcuni viveri oltre agli accessori per l'igiene personale.
Poi c'è la tenda Quechua unitamente al materasso gonfiabile.
Seguono un salvagente ed infine un borsone con all'interno il serbatoio benza, l'àncora con catena e tutte le dotazioni di legge e documenti. La riserva d'acqua è costituita da due bottiglioni di 2,5l. ciascuno.
Tale carico bilancia perfettamente i pesi di pilota e motore a poppavia rendendo la navigazione ottimamente bilanciata in tutte le andature. Inoltre esso è ben fissato aderente il pagliolo per fare in modo che, anche in caso di ribaltamento del battello, rimanga all'asciutto fuori dall'acqua incastrato tra i due tubolari.
Organizzazione degli accessori a poppa.
A poppa la postazione di guida sulla panchetta è resa confortevole da un salvagente della giusta morbidezza per salvaguardare le chiappe.
Sullo scalmo del remo di sinistra è fissata una cima rossa sdoppiata e annodata ad intervalli di 50cm. Essa assolve a 3 funzioni: 1) ormeggio ai gavitelli/boe per i pernottamenti in acqua, 2) scaletta per la risalita a bordo, 3) punto di forza per riaddrizzare il battello in caso di ribaltamento.
Nello scalmo opposto è a portata di mano l'ombrello dell'àncora galleggiante che entra in azione in caso di disarcionamento/ribaltamento.
Infine c'è il pallone giallo fissato sul cofano del fuoribordo per scongiurare il suo allagamento in caso di rovesciamento.
All'inizio il suo aspetto antiestetico lo giustificavo per la funzione prioritaria di sicurezza ma ora ci sto facendo l'occhio e... vuoi vedere che alla fine finirà per apparirmi bello e simpatico?
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Finalmente si parte.
Grande è l'entusiasmo alla partenza consapevole dell'obbiettivo ambizioso che mi sono posto.
Il mare è calmo e non appena do un minimo di potenza il gommone si posiziona stabilmente in assetto planante dopo una lieve cabrata già alla velocità di circa 8 nodi. A 1/3 di gas raggiungo la mia andatura di crociera di circa 12 nodi che mi consente un'autonomia di circa 56/58 miglia con un pieno di 12l.
Doppiato Cabo Roig la costa si mantiene bassa con una lunga spiaggia fino al porticciolo di S. Pedro del Pinatar che segna il confine tra la regione di Valencia e quella di Murcia.
La Manga del Mar Menor è una lingua di terra superurbanizzata. Ad est il mare aperto, a ovest un grande bacino di mare chiuso.
Da qui si sviluppa la Manga del Mar menor che ricorda la nostra laguna veneta. Una lingua di terra superurbanizzata di oltre 11 miglia divide il mare esterno da un bacino interno collegato da un canale al mare aperto.
La Isla Grosa dal lato ovest con l'unica spiaggia ove ha sede la casa del guardiano.
Ad appena un miglio di fronte alla Manga spicca la Isla Grosa alta 95m. Un parco naturale con divieto di sbarco nell'unica spiaggetta ad ovest ove risiede la casa del guardiano (la foto in controluce la rende appena visibile).
Il faro di Cabo de Palos visto dalla spiaggia a nord. Al largo si nota appena il gruppo delle isole Hormigas parco marino protetto.
Approdo a Cabo de Palos ove in banchina rifaccio il pieno con appena 3,6l. Relax con balneazione nella bella spiaggia a nord con vista dell'imponente faro che segna la punta più avanzata.
Al largo c'è il gruppo delle isole Hormigas parco marino protetto e meta preferita dai numerosi centri dyving presenti nel porto. Alle 14 pranzo al ristorante Miramar.
Cala Reona vista dal mare.
Nel tardo pomeriggio riparto verso sud alla ricerca di una spiaggetta ove effettuare il mio primo pernottamento. Dopo 1 miglio mi ispira Cala Reona dove atterro percorrendo il corridoio delimitato dalle boe gialle che fa capo ad un centro noleggio di tavole serf e cayak.
Tenda montata sul gommone pronta per il pernottamento a bordo.
Verso sera monto la tenda ma preferisco ormeggiarmi all'ultima boa del corridoio per trascorrere la notte sull'acqua perché questa spiaggia è frequentata da giovani un po' rumorosi nelle ore di riposo.
Davvero comodo il riposo notturno su di un materasso 190x120.
Su di un materasso di 190x120cm mi faccio delle dormite favolose e al mattino mi sento in perfetta forma con un rinnovato entusiasmo per riprendere la mia straordinaria avventura di navigatore solitario.
L'adozione di 4 ruotine fissate a poppa, su bracci ribaltabili durante la navigazione, costituiscono un punto di forza di questo battello per praticare il campeggio nautico a tutto campo.
Dopo averle abbassate giungo a terra col motore in spinta finché esse toccano il fondo senza alcun rischio di sbattere col piede o l'elica che si trovano 50cm dietro di loro in acque più profonde. Dopodiché spengo il motore e scendo a terra tirando dal maniglione di prora fino ad arrivare al culmine della battigia.
Questa operazione è agevolata sia dal peso complessivo del gommo ridotto al minimo e sia dall'appoggio a terra delle 4 ruotine che si affossano poco anche sulla sabbia asciutta.
Infine, dal momento che le ruotine sollevano la poppa rispetto alla prora più bassa, è facile trovare una posizione nella quale la pendenza contraria della battigia manterrà il gommo perfettamente orizzontale pronto ad accogliere la tenda che monterò sugli apici dei tubolari.
In questo modo ho realizzato un gommone cabinato e semovente sia a terra che in acqua alla boa o all'àncora qualora non fosse possibile stazionare sulla spiaggia.
(continua...)
Venite tutti a bordo del mio gommino attrezzato per il campeggio nautico a largo raggio per raggiungere insieme Cabo de Gata toccando tre regioni: Valencia, Murcia e Andalucia.
Una indimenticabile, fantastica avventura immersi in una natura meravigliosa tra sorprendenti scoperte e piccanti momenti di navigazione con mari fin troppo impegnativi per uno smontabile.
Percorreremo insieme 216 miglia con 10 tappe nel corso di 14gg.
N.B. - Per meglio immedesimarsi nel seguente diario di viaggio suggerisco di leggere integralmente i testi accompagnati dalle foto. Grazie.
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Preambolo
Se qualcuno mi chiedesse le motivazioni che mi hanno spinto, coi miei 66 anni, a rituffarmi in una nuova straordinaria avventura da Cabo Roig alla Isleta del Moro di Cabo de Gata (Almeria) col mio smontabile di 3,25m motorizzato 10hp, ammetto di non poter fornire alcuna risposta tranne forse quella, per sua natura irrazionale, della grande passione per il mare e la navigazione in gommone che mi accompagna fin dalla tenera età.
Al contrario molte sarebbero state le motivazioni per rinunciarvi dopo aver rischiato per ben 3 volte di capovolgermi con mare tempestoso nel corso del precedente raid dello scorso 2014:
le-nostre-avventure-f67/vi-racconto-la- ... 12729.html
le-nostre-avventure-f67/vi-racconto-la- ... 12731.html
Alla luce di quella mia prima esperienza ho voluto migliorare l'aspetto della sicurezza introducendo due nuovi elementi: fissare un pallone sul cofano del fuoribordo e predisporre un'àncora galleggiante.
le-nostre-avventure-f67/preparazione-nu ... 13257.html
In caso di disarcionamento e ribaltamento a seguito di mare mosso con l'àncora in acqua il battello si disporrà stabilmente con la prora contro le onde mentre il pallone manterrà fuori dall'acqua il motore scongiurandone l'allagamento. Inoltre il battello resterà fortemente inclinato da un lato e sarà quindi più facile riaddrizzarlo agendo su di una cima all'uopo predisposta.
Simulazione riaddrizzamento gommone capovolto.
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Un'avventura meravigliosa
Ebbene posso dire che grandissima è stata la soddisfazione personale nel portare felicemente a termine l'impresa fino a raggiungere la Isleta del Moro nella testata di Cabo de Gata dopo un percorso complessivo a/r di oltre 216 miglia con 10 tappe nel corso di 14gg.
Ancora una volta una straordinaria e coinvolgente avventura che mi ha portato a conoscere luoghi di spettacolare bellezza. Deliziosi paesini incastrati tra montagne prospicenti un mare profondo e trasparente. Spiagge incontaminate inserite in una natura selvaggia nella quale mi sono immerso purificandomi lo spirito oltre alle numerose immersioni in apnea effettuate in quei fondali vertiginosi.
Nondimeno ho potuto giovarmi di contatti con persone squisite accomunati dalla stessa passione per il mare e la natura e affascinate dalla mia avventurosa esperienza di campeggiatore nautico.
Lo Zodiac fastroller 3,25 si è confermato il mezzo ideale per praticare il vero campeggio nautico con una libertà di movimento a 360º per atterrare a piacimento nelle spiagge più nascoste e trainarlo sulla battigia grazie alle 4 ruotine di cui è dotato, visitare le grotte tra le pareti a picco ecc.
Ma c'è il rovescio della medaglia che condisce con molto pepe questo genere di avventure con uno smontabile: la navigazione con mare formato. Non sempre è sufficiente assicurarsi delle buone condizioni meteo per navigare e può capitare di trovarsi coinvolti in intense folate di venti locali imprevedibili.
In queste zone si alternano due venti dominanti: il levante da Est/N-Est e all'opposto il libeccio da S/S-Ovest. Il primo proveniente dal largo gonfia il mare con spettacolari onde alte frangenti, il secondo viene da terra e genera onde corte frangenti ravvicinate e secche.
Di seguito descriverò il racconto del raid con un paio di episodi che ho vissuto lungo il percorso in navigazione davvero difficoltosi.
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Un percorso a/r di 216 miglia durato 14gg con pernottamenti a terra corrispondenti a 10 tappe.
Cartina col percorso di andata.
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Diario di bordo RAID DELLE TRE REGIONI: Valencia, Murcia, Andalusia.
PRIMA TAPPA CALA REONA (andata28luglio)
Ore 8,30 del 28 luglio 2015 - Partenza da Cabo Roig
Eccomi pronto a partire dalla spiaggia di Cabo Roig col mio Zodiac organizzato per il campeggio nautico a lungo raggio.
Organizzazione del carico e accessori a prora.
A prora estrema una borsa contiene il sacco a pelo ed un minimo di vestiario. Una seconda borsa contiene alcuni viveri oltre agli accessori per l'igiene personale.
Poi c'è la tenda Quechua unitamente al materasso gonfiabile.
Seguono un salvagente ed infine un borsone con all'interno il serbatoio benza, l'àncora con catena e tutte le dotazioni di legge e documenti. La riserva d'acqua è costituita da due bottiglioni di 2,5l. ciascuno.
Tale carico bilancia perfettamente i pesi di pilota e motore a poppavia rendendo la navigazione ottimamente bilanciata in tutte le andature. Inoltre esso è ben fissato aderente il pagliolo per fare in modo che, anche in caso di ribaltamento del battello, rimanga all'asciutto fuori dall'acqua incastrato tra i due tubolari.
Organizzazione degli accessori a poppa.
A poppa la postazione di guida sulla panchetta è resa confortevole da un salvagente della giusta morbidezza per salvaguardare le chiappe.
Sullo scalmo del remo di sinistra è fissata una cima rossa sdoppiata e annodata ad intervalli di 50cm. Essa assolve a 3 funzioni: 1) ormeggio ai gavitelli/boe per i pernottamenti in acqua, 2) scaletta per la risalita a bordo, 3) punto di forza per riaddrizzare il battello in caso di ribaltamento.
Nello scalmo opposto è a portata di mano l'ombrello dell'àncora galleggiante che entra in azione in caso di disarcionamento/ribaltamento.
Infine c'è il pallone giallo fissato sul cofano del fuoribordo per scongiurare il suo allagamento in caso di rovesciamento.
All'inizio il suo aspetto antiestetico lo giustificavo per la funzione prioritaria di sicurezza ma ora ci sto facendo l'occhio e... vuoi vedere che alla fine finirà per apparirmi bello e simpatico?
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Finalmente si parte.
Grande è l'entusiasmo alla partenza consapevole dell'obbiettivo ambizioso che mi sono posto.
Il mare è calmo e non appena do un minimo di potenza il gommone si posiziona stabilmente in assetto planante dopo una lieve cabrata già alla velocità di circa 8 nodi. A 1/3 di gas raggiungo la mia andatura di crociera di circa 12 nodi che mi consente un'autonomia di circa 56/58 miglia con un pieno di 12l.
Doppiato Cabo Roig la costa si mantiene bassa con una lunga spiaggia fino al porticciolo di S. Pedro del Pinatar che segna il confine tra la regione di Valencia e quella di Murcia.
La Manga del Mar Menor è una lingua di terra superurbanizzata. Ad est il mare aperto, a ovest un grande bacino di mare chiuso.
Da qui si sviluppa la Manga del Mar menor che ricorda la nostra laguna veneta. Una lingua di terra superurbanizzata di oltre 11 miglia divide il mare esterno da un bacino interno collegato da un canale al mare aperto.
La Isla Grosa dal lato ovest con l'unica spiaggia ove ha sede la casa del guardiano.
Ad appena un miglio di fronte alla Manga spicca la Isla Grosa alta 95m. Un parco naturale con divieto di sbarco nell'unica spiaggetta ad ovest ove risiede la casa del guardiano (la foto in controluce la rende appena visibile).
Il faro di Cabo de Palos visto dalla spiaggia a nord. Al largo si nota appena il gruppo delle isole Hormigas parco marino protetto.
Approdo a Cabo de Palos ove in banchina rifaccio il pieno con appena 3,6l. Relax con balneazione nella bella spiaggia a nord con vista dell'imponente faro che segna la punta più avanzata.
Al largo c'è il gruppo delle isole Hormigas parco marino protetto e meta preferita dai numerosi centri dyving presenti nel porto. Alle 14 pranzo al ristorante Miramar.
Cala Reona vista dal mare.
Nel tardo pomeriggio riparto verso sud alla ricerca di una spiaggetta ove effettuare il mio primo pernottamento. Dopo 1 miglio mi ispira Cala Reona dove atterro percorrendo il corridoio delimitato dalle boe gialle che fa capo ad un centro noleggio di tavole serf e cayak.
Tenda montata sul gommone pronta per il pernottamento a bordo.
Verso sera monto la tenda ma preferisco ormeggiarmi all'ultima boa del corridoio per trascorrere la notte sull'acqua perché questa spiaggia è frequentata da giovani un po' rumorosi nelle ore di riposo.
Davvero comodo il riposo notturno su di un materasso 190x120.
Su di un materasso di 190x120cm mi faccio delle dormite favolose e al mattino mi sento in perfetta forma con un rinnovato entusiasmo per riprendere la mia straordinaria avventura di navigatore solitario.
L'adozione di 4 ruotine fissate a poppa, su bracci ribaltabili durante la navigazione, costituiscono un punto di forza di questo battello per praticare il campeggio nautico a tutto campo.
Dopo averle abbassate giungo a terra col motore in spinta finché esse toccano il fondo senza alcun rischio di sbattere col piede o l'elica che si trovano 50cm dietro di loro in acque più profonde. Dopodiché spengo il motore e scendo a terra tirando dal maniglione di prora fino ad arrivare al culmine della battigia.
Questa operazione è agevolata sia dal peso complessivo del gommo ridotto al minimo e sia dall'appoggio a terra delle 4 ruotine che si affossano poco anche sulla sabbia asciutta.
Infine, dal momento che le ruotine sollevano la poppa rispetto alla prora più bassa, è facile trovare una posizione nella quale la pendenza contraria della battigia manterrà il gommo perfettamente orizzontale pronto ad accogliere la tenda che monterò sugli apici dei tubolari.
In questo modo ho realizzato un gommone cabinato e semovente sia a terra che in acqua alla boa o all'àncora qualora non fosse possibile stazionare sulla spiaggia.
(continua...)