Preparazione nuovo raid a Cabo de Gata (Almeria) con uno smontabile.
Inviato: 17 lug 2015, 11:06
Quando nel marzo 2013 approdai in questo bellissimo forum confesso di averlo fatto in punta di piedi invaso com'ero da una ostentata soggezione.
Cosa ci faceva un povero diavolo come me in mezzo ai fortunati possessori di prestigiose barche cabinate di oltre 10-15m. con un gommoncino di 3,25m-10hp guidato a barra adatto tutt'al più a divenire loro tender?
Ebbene ben presto ho dovuto ricredermi quando ho scoperto di essere accolto nella comunità con reciproco rispetto e considerazione in perfetta sintonia con lo stesso titolo "Passione nautica" che accomuna l'intero forum.
La verità è che in questa comunità ci sono persone squisite, simpatiche, generose e sempre disponibili che mi fanno sentire a mio perfetto agio. È così che, tra l'altro, si sono consolidate spontanee amicizie personali con Giuseppe, Roberto e Augusto che ringrazio.
Fatta questa doverosa premessa, vorrei ora riferirvi dei preparativi che ho in corso per intraprendere un nuovo raid in solitario col mio "tenderino" per oltre 210miglia a/r verso sud fino a Cabo de Gata.
Una pazzia?... forse! Il fatto è che l'esperienza fatta lo scorso anno verso nord oltre Cabo De Ñao:
le-nostre-avventure-f67/vi-racconto-la- ... 12729.html
le-nostre-avventure-f67/vi-racconto-la- ... 12731.html
è stata talmente meravigliosa e coinvolgente da indurmi a ripeterla puntando la prora verso sud.
In quella singolare avventura per ben 3 volte ho rischiato seriamente di ribaltarmi incalzato da un mare pauroso al giardinetto/poppa che mi ha costretto a "slalomare" i pericolosi frangenti che si rovesciavano dalla vetta di quelle montagne d'acqua davvero al limite per questo battello di soli 3,25m.
E dunque la mia prima preoccupazione è quella di rendere più sicura la navigazione organizzandomi per affrontare al meglio le situazioni di emergenza.
Già in un mio recente topic sulla sicurezza nella conduzione di uno smontabile tecnica-f15/pilotare-in-sicurezza-uno-s ... 13011.html, trattando la navigazione sul mosso con uno smontabile, ho concluso con alcune idee di come organizzare a bordo la massima sicurezza soprattutto nella malaugurata ipotesi di venire disarcionati da un frangente e cadere in acqua col gommone ribaltato e il motore che finisce sott'acqua invaso dall'acqua marina.
Tra tutte mi è sembrata interessante la soluzione di fissare un pallone, di diametro adeguato, sul cofano del fuoribordo.
Possiamo immaginare che il battello capovolto manterrà l'apice della sfera a contatto con l'acqua mantenendo sollevato il motore e coricandosi da un lato in appoggio a uno dei due tubolari a proravia. Questa situazione dovrebbe agevolare di molto il raddrizzamento del battello mettendo in tiro una cima trasversale che ho predisposto a mezza barca in combinazione con la tensione prodotta dall'àncora galleggiante che lo mantiene costantemente stabile contro mare.
Pallone Domyos diametro 65cm.
Alla Decathlon ho visto diversi palloni di varie dimensioni per praticare attività ginniche in palestra ma solo uno di essi possiede un maniglione che mi consentirà un più sicuro fissaggio sul cofano del fuoribordo. Delle due misure disponibili diam. 45 e 65 ho scelto quella più grande in un bel giallo canarino per aggiungere un altro elemento di sicurezza in mare data la sua ottima visibilità nel caso si attivassero dei soccorsi.
Dunque l'adozione di quel pallone oltre all'àncora galleggiante mi conferiranno un ottimo "plus" di sicurezza per questo nuovo raid.
___________________________________________________________
Ecco di seguito le migliorie effettuate.
Miglioramento del basamento della tenda montata sui tubolari
Doppio incrocio delle cighie per un basamento autoportante della tenda.
Grazie ad un doppio incrocio delle cinghie fissate in punti rigidi diversi, ora il basamento ha una maglia più estesa ed è più solido e autoportante senza necessità di porre a pagliolo il borsone per limitare la flessione al centro come nel precedente raid.
Con la tenda smontata le cinghie restano fissate lungo i tubolari.
Una volta smontata la tenda le cinghie si possono fissare distese lungo i tubolari senza sfilarle dai loro ancoraggi che partono dai golfari sotto la prora.
In questo modo esse saranno sempre immediatamente pronte per ripristinare il basamento autoportante incrociandole nuovamente al successivo montaggio della tenda.
Tenda montata.
Ecco la tenda montata. Grazie alle ruotine il motore può restare sempre in posizione verticale giovandomi di tutto lo spazio libero dalla panchetta - dalla quale inizia l'ingresso della tenda - fino allo specchio di poppa. Sulla stessa panchetta posso sedermi per fare colazione e farmi la barba. Altresì posso entrare in tenda camminando sulle ginocchie fino a posizionarmi per trascorrere un riposo perfetto.
Infine il pallone fissato sul motore copre parzialmente l'ingresso regalandomi una privacy particolarmente gradita nelle soste sulle spiagge.
Fissaggio del pallone sul cofano del fuoribordo.
Il pallone è avvolto da una doppia rete in nylon che serve per bloccare il percorso di una doppia coppia di cinghie che avvolgono il pallone incrociandosi sulla sua sommità fino a bloccarsi in robusti punti fissi che gartantiscono un sicuro fissaggio del pallone.
Una prima coppia di cinghie entra nella presa d'aria posteriore del fuoribordo percorrendo l'intera parte superiore all'interno del cofano fino ad uscire dalla parte opposta aderente l'apertura ove ha sede la manopola di accensione a strappo. Poi essa si avvolge nel maniglione del pallone e poco dopo si fissa con delle fibbie registrabili ai capi opposti provenienti dalla sommità del pallone sul quale si avvolgono.
Nella foto si notano due pinze a scatto in robusta plastica (quelle usate per serrare i sacchetti degli alimenti in frigo) che bloccano le due cinghie alle due uscite dal cofano.
Dunque dette cinghie compiono un giro completo sul pallone fino a fare corpo unico col cofano del motore.
Una volta montato il cofano le cinghie si adagiano sulla sommità della scatola che contiene la sagola del meccanismo di accensione a strappo senza alcuna interferenza con essa che tra l'altro non è soggetta a subire le alte temperature del motore.
(continua...)
Cosa ci faceva un povero diavolo come me in mezzo ai fortunati possessori di prestigiose barche cabinate di oltre 10-15m. con un gommoncino di 3,25m-10hp guidato a barra adatto tutt'al più a divenire loro tender?
Ebbene ben presto ho dovuto ricredermi quando ho scoperto di essere accolto nella comunità con reciproco rispetto e considerazione in perfetta sintonia con lo stesso titolo "Passione nautica" che accomuna l'intero forum.
La verità è che in questa comunità ci sono persone squisite, simpatiche, generose e sempre disponibili che mi fanno sentire a mio perfetto agio. È così che, tra l'altro, si sono consolidate spontanee amicizie personali con Giuseppe, Roberto e Augusto che ringrazio.
Fatta questa doverosa premessa, vorrei ora riferirvi dei preparativi che ho in corso per intraprendere un nuovo raid in solitario col mio "tenderino" per oltre 210miglia a/r verso sud fino a Cabo de Gata.
Una pazzia?... forse! Il fatto è che l'esperienza fatta lo scorso anno verso nord oltre Cabo De Ñao:
le-nostre-avventure-f67/vi-racconto-la- ... 12729.html
le-nostre-avventure-f67/vi-racconto-la- ... 12731.html
è stata talmente meravigliosa e coinvolgente da indurmi a ripeterla puntando la prora verso sud.
In quella singolare avventura per ben 3 volte ho rischiato seriamente di ribaltarmi incalzato da un mare pauroso al giardinetto/poppa che mi ha costretto a "slalomare" i pericolosi frangenti che si rovesciavano dalla vetta di quelle montagne d'acqua davvero al limite per questo battello di soli 3,25m.
E dunque la mia prima preoccupazione è quella di rendere più sicura la navigazione organizzandomi per affrontare al meglio le situazioni di emergenza.
Già in un mio recente topic sulla sicurezza nella conduzione di uno smontabile tecnica-f15/pilotare-in-sicurezza-uno-s ... 13011.html, trattando la navigazione sul mosso con uno smontabile, ho concluso con alcune idee di come organizzare a bordo la massima sicurezza soprattutto nella malaugurata ipotesi di venire disarcionati da un frangente e cadere in acqua col gommone ribaltato e il motore che finisce sott'acqua invaso dall'acqua marina.
Tra tutte mi è sembrata interessante la soluzione di fissare un pallone, di diametro adeguato, sul cofano del fuoribordo.
Possiamo immaginare che il battello capovolto manterrà l'apice della sfera a contatto con l'acqua mantenendo sollevato il motore e coricandosi da un lato in appoggio a uno dei due tubolari a proravia. Questa situazione dovrebbe agevolare di molto il raddrizzamento del battello mettendo in tiro una cima trasversale che ho predisposto a mezza barca in combinazione con la tensione prodotta dall'àncora galleggiante che lo mantiene costantemente stabile contro mare.
Pallone Domyos diametro 65cm.
Alla Decathlon ho visto diversi palloni di varie dimensioni per praticare attività ginniche in palestra ma solo uno di essi possiede un maniglione che mi consentirà un più sicuro fissaggio sul cofano del fuoribordo. Delle due misure disponibili diam. 45 e 65 ho scelto quella più grande in un bel giallo canarino per aggiungere un altro elemento di sicurezza in mare data la sua ottima visibilità nel caso si attivassero dei soccorsi.
Dunque l'adozione di quel pallone oltre all'àncora galleggiante mi conferiranno un ottimo "plus" di sicurezza per questo nuovo raid.
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Ecco di seguito le migliorie effettuate.
Miglioramento del basamento della tenda montata sui tubolari
Doppio incrocio delle cighie per un basamento autoportante della tenda.
Grazie ad un doppio incrocio delle cinghie fissate in punti rigidi diversi, ora il basamento ha una maglia più estesa ed è più solido e autoportante senza necessità di porre a pagliolo il borsone per limitare la flessione al centro come nel precedente raid.
Con la tenda smontata le cinghie restano fissate lungo i tubolari.
Una volta smontata la tenda le cinghie si possono fissare distese lungo i tubolari senza sfilarle dai loro ancoraggi che partono dai golfari sotto la prora.
In questo modo esse saranno sempre immediatamente pronte per ripristinare il basamento autoportante incrociandole nuovamente al successivo montaggio della tenda.
Tenda montata.
Ecco la tenda montata. Grazie alle ruotine il motore può restare sempre in posizione verticale giovandomi di tutto lo spazio libero dalla panchetta - dalla quale inizia l'ingresso della tenda - fino allo specchio di poppa. Sulla stessa panchetta posso sedermi per fare colazione e farmi la barba. Altresì posso entrare in tenda camminando sulle ginocchie fino a posizionarmi per trascorrere un riposo perfetto.
Infine il pallone fissato sul motore copre parzialmente l'ingresso regalandomi una privacy particolarmente gradita nelle soste sulle spiagge.
Fissaggio del pallone sul cofano del fuoribordo.
Il pallone è avvolto da una doppia rete in nylon che serve per bloccare il percorso di una doppia coppia di cinghie che avvolgono il pallone incrociandosi sulla sua sommità fino a bloccarsi in robusti punti fissi che gartantiscono un sicuro fissaggio del pallone.
Una prima coppia di cinghie entra nella presa d'aria posteriore del fuoribordo percorrendo l'intera parte superiore all'interno del cofano fino ad uscire dalla parte opposta aderente l'apertura ove ha sede la manopola di accensione a strappo. Poi essa si avvolge nel maniglione del pallone e poco dopo si fissa con delle fibbie registrabili ai capi opposti provenienti dalla sommità del pallone sul quale si avvolgono.
Nella foto si notano due pinze a scatto in robusta plastica (quelle usate per serrare i sacchetti degli alimenti in frigo) che bloccano le due cinghie alle due uscite dal cofano.
Dunque dette cinghie compiono un giro completo sul pallone fino a fare corpo unico col cofano del motore.
Una volta montato il cofano le cinghie si adagiano sulla sommità della scatola che contiene la sagola del meccanismo di accensione a strappo senza alcuna interferenza con essa che tra l'altro non è soggetta a subire le alte temperature del motore.
(continua...)