Cefalo

Enciclopedia dei pesci... foto ed informazioni su pesci,molluschi e crostacei (vietato l'off topic)
Rispondi
Avatar utente
bruno21
Appassionato
Messaggi: 1367
Iscritto il: 09 dic 2010, 21:11
Imbarcazione posseduta: vegliatura 27'
Dove Navighiamo: arcipelago toscano - sardegna nord occidntale
Località: montecatini terme

Cefalo

Messaggio da bruno21 »

IL CEFALO

Ragazzi, se volete conoscerci a fondo, dovete avere molta pazienza poichè la nostra famiglia è talmente vasta, in quanto apparteniamo a ben quattro generi diversi: il Mugil, il Liza, il Chelon e l’Oedalechius, vi basta?
L’unico punto comune tra noi è quello di appartenere tutti all’ordine dei perciformi.

Il solo rappresentante nelle nostre acque del mio parente del genere Mugli è Mugil cephalus.
A un bel muggine.jpg
Si distingue soprattutto per l’osso mascellare dritto e la palpebra adiposa molto accentuata negli individui adulti, tipo per intenderci: me cala la palpebra.
Se proprio siete interessati posso anche dirvi che come tutti gli altri ha la pinna dorsale divisa in due pinne distinte, delle quali l’anteriore composta di 4 raggi spinosi e l’altra di un solo raggio spinoso e di 8 molli.
L’anale invece ha tre raggi spinosi e 8 molli.
Nessuno di noi cefali ha la linea laterale, il nostro corpo è ricoperto di squame che arrivano quasi fino al muso.
Il dorso è di un colore azzurro intenso che sfuma velocemente sui fianchi in un argento molto vivace.
Il cephalus è il rappresentante più grosso della nostra numerosa famiglia, pensate che può raggiungere anche gli 8 chili di peso.
Si adatta facilmente anche alle acqua dolci, tanto da poter essere allevato anche nei laghi.
gargia d'oro.png
L’altro genere è il mio, il genere Liza.
Ci distinguiamo dagli altri per la palpebra meno adiposa, anzi quasi per niente, mentre la nostra mascella ha una decisa curvatura verso il basso.
Al mio genere Liza appartengono tre specie: il Saliens, il mio l’Aurata e il Ramada.

Voglio cominciare parlando di me, solo il famoso e ricercato Gargia d’oro o come qualcuno mi chiama: Muggine dorato.
Ho un aspetto simile al Ramada, ma non mi potete assolutamente confondere con altri, perché sugli opercoli ho una bellissima e preziosissima macchia d’oro!!!
gargia d'oro.png
Il Ramada, uguale a me,purtroppo per lui la macchia d’oro non ce l’ha!
Possiamo raggiungere i 50 centimetri di lunghezza e ci riproduciamo in autunno.
L’ultima specie di noi Liza è il saliens chiamato anche muggine musino, anche lui ha una macchia dorata sugli opercoli ma molto sbiadita, comunque non potete confonderla con me perché sulle squame dorsali lui ha da tre a cinque fossette ben visibili.
Loro si riproducono in estate.

Il genere Chelon ha un solo rappresentante: il labrosus, chiamato comunemente muggine Bosega.
Si di
B chelon_labrosus03.jpg
stingue per la caratteristica del labbro superiore molto pronunciata, e l’osso mascellare ben visibile anche a bocca chiusa.
Si adatta talmente bene in acqua dolce che lo possiamo trovare numeroso nel lago di Paola nel Lazio.

Finalmente siamo in fondo, ma che sudata, l’Oedalechius è il nostro rappresentante più piccolo e si chiama Labeo, si proprio così, ha il labbro superiore veramente esagerato, non potete confonderlo con altri di noi, purtroppo però la sua lunghezza massima è di appena 20 centimetri, però è l’unico rappresentante dei cefali che vive perennemente in mare e si riproduce, beato lui, in piena estate.

Credo che siamo il pesce di mare più insidiato e ricercato, viviamo dappertutto in branchi molto numerosi, siamo molto robusti e sopportiamo anche livelli alti di inquinamento, colonizziamo tutti i porti, e, se in questi ci sono scarichi fognari, lì siamo presenti massicciamente.
Ci nutriamo di tutto, dai rifiuti organici, ai vermi ai crostacei, insomma farei prima a dirvi di quello che non mangiamo piuttosto del contrario.
A causa di questo, i colleghi che frequentano i porti o i fiumi inquinati hanno carni decisamente scadenti e spesso immangiabili con sapore di idrocarburi e anche di peggio.

La nostra carne invece, per noi che viviamo in mare ed in acque pulite, è gradevolissima e molto apprezzata, sul mercato spunta prezzi interessanti data l’altissima qualità.

Oltre alla carne, quello che fa di noi una celebrità nel campo alimentare, sono le nostre uova.
Dalle nostre uova opportunamente trattate, si ricava infatti la bottarga, quella più famosa più costosa e più buona.
Per questa e per la nostra carne siamo oggetto di allevamenti intensivi nelle lagune costiere.

La pesca viene praticata quasi esclusivamente con il galleggiante, innescando soprattutto pastella della quale ogni pescatore che si rispetti ha una sua ricetta segreta.
Anche il fiocco di midolla di pane ed i vermi hanno per noi un grande fascino e non possiamo resistere dal mangiarli.
Siamo specialisti nello sbocconcellare l’esca e mangiarcela senza pagare dazio.

Non appena allamati scateniamo una lotta fatta di fughe e di affondate rendendoci così anche un pesce molto divertente e sportivo.

Ogni paese rivierasco ha la propria ricetta per cucinarli per cui girando su e giù per l’Italia potrete gustarli in mille modi diversi, così anche per la squisita bottarga.
Non hai i permessi necessari per visualizzare i file allegati in questo messaggio.
il mare è specchio del cielo
Rispondi