La Spina 12 m S.I.
Inviato: 20 dic 2023, 18:16
Oggi vorrei raccontare la storia di una barca che può considerarsi un pezzo di storia della marineria italianae che mi ha regalato l'opportunità di vera un'esperienza di crescita professionale importante. Si tratta de :"La Spina 12 m S.I."
Nel 1928 l’aristocratico genovese, Franco Spinola, ammiraglio, amante del mare e della vela, fa progettare e costruire La Spina, primo yacht italiano della classe internazionale dei 12 metri. Il disegno è di Vincenzo Vittorio Baglietto che la costruì presso il proprio cantiere a Varazze. Il disegno è concepito secondo la seconda regola dei Stazza Internazionale ed è tra i più belli dell’epoca: 21,47 metri di lunghezza fuori tutto (LOA), solo 13,87 metri al galleggiamento (LWL), 3,90 al baglio massimo e 2,62 di pescaggio, il tutto spinto da 173 metri quadri di vela.
La vela italiana non è tuttavia ancora in condizioni di accogliere la sfida lanciata da Spinola e lo yacht sarà presto trasformato in cruiser. Nel 1938 è acquistato da un facoltoso nobile bolognese che, in compagnia di una affascinante scozzese, salpa per una lunga crociera nel Mediterraneo, ospitando a bordo la società esclusiva, colta e mondana del tempo.
A questa crociera seguirà un’altra nel 1948, nel mondo profondamente mutato del dopoguerra, per passare poi diverse mani fino a rimanere abbandonata nel porto di Malaga fino al 2005. Qui viene recuperata dall’armatore Federico Cuomo che, con intelligenza e passione, l’affida alle cure del laboratorio di restauro Peninsula Navis di Sorrento che l’ha riportata ai fasti originali con un magistrale restauro filologico, degno di un autentico capolavoro museale. Così, giovedì 24 aprile del 2008, dopo settantanove anni, La Spina, accompagnata dalla fanfara, è tornata in acqua presso il Reale Yacht Club Canottieri Savoia di Napoli, per partecipare, non più a regate, ma a prestigiosi raduni di barche d’epoca.
Ora direte "e quindi? tu cosa c'entri?"
Ebbene all'epoca facevo parte del team che si occupò del restauro, in qualità di capocantiere......
Nel 1928 l’aristocratico genovese, Franco Spinola, ammiraglio, amante del mare e della vela, fa progettare e costruire La Spina, primo yacht italiano della classe internazionale dei 12 metri. Il disegno è di Vincenzo Vittorio Baglietto che la costruì presso il proprio cantiere a Varazze. Il disegno è concepito secondo la seconda regola dei Stazza Internazionale ed è tra i più belli dell’epoca: 21,47 metri di lunghezza fuori tutto (LOA), solo 13,87 metri al galleggiamento (LWL), 3,90 al baglio massimo e 2,62 di pescaggio, il tutto spinto da 173 metri quadri di vela.
La vela italiana non è tuttavia ancora in condizioni di accogliere la sfida lanciata da Spinola e lo yacht sarà presto trasformato in cruiser. Nel 1938 è acquistato da un facoltoso nobile bolognese che, in compagnia di una affascinante scozzese, salpa per una lunga crociera nel Mediterraneo, ospitando a bordo la società esclusiva, colta e mondana del tempo.
A questa crociera seguirà un’altra nel 1948, nel mondo profondamente mutato del dopoguerra, per passare poi diverse mani fino a rimanere abbandonata nel porto di Malaga fino al 2005. Qui viene recuperata dall’armatore Federico Cuomo che, con intelligenza e passione, l’affida alle cure del laboratorio di restauro Peninsula Navis di Sorrento che l’ha riportata ai fasti originali con un magistrale restauro filologico, degno di un autentico capolavoro museale. Così, giovedì 24 aprile del 2008, dopo settantanove anni, La Spina, accompagnata dalla fanfara, è tornata in acqua presso il Reale Yacht Club Canottieri Savoia di Napoli, per partecipare, non più a regate, ma a prestigiosi raduni di barche d’epoca.
Ora direte "e quindi? tu cosa c'entri?"
Ebbene all'epoca facevo parte del team che si occupò del restauro, in qualità di capocantiere......