Tecniche di compensazione
Inviato: 18 apr 2012, 15:03
Apro questo nuovo argomento perchè forse non tutti sanno che vi sono varie metodologie di compensazione, tutte valide ed efficaci, ognuna con pregi e difetti, la perfetta esecuzione di ognuna aumenta notevolmente la nostra capacità di immersione.
Manovra di VALSALVA che consiste nella classica occlusione delle narici e insufflazione di aria nelle stesse fino a sentire i classici schiocchi dei timpani che indicano inesorabilmente l'equilibrio tra l'interno del nostro orecchio e la pressione esterna (tecnica che personalmente indico a chi si avvicina al mare perchè di facile esecuzione) il suo limite sta nell'impossibilità di eseguirla a grosse profondità a causa della pressione esterna.
Manovra di MARCANTE ODAGLIA consistente nel comprimere l'aria delle vie aree delle narici con la lingua (si riesce a farla premendo la lingua verso gli incisivi), non è di facile esecuzione bisogna prenderci mano (o piuttosto la lingua), ma una volta che si impara ha l'agevolazione che non si consuma praticamente ossigeno per eseguire la compensazione grazie alla quasi inattività muscolare.
Con molto allenamento e tanta abitudine si riesce alla fine a compensare anche semplicemente muovendo il capo a destra e/o sinistra (come quando facciamo scrocchiare le ossa del collo).
Per la compensazione in apnea sarà sufficiente eseguirla nella discesa anche se, consiglio personale, prima di intraprendere la respirazione di preparazione compensate le orecchie già a pelo d'acqua (le manovre successive risulteranno molto più agevoli ed in caso di ostruzione delle vie aeree per raffreddori ecc. lo saprete prima di effettuare la capovolta) per quanto riguarda la risalita tutto si equilibrerà naturalmente con l'espulsione naturale dell'aria.
Per quanto concerne la compensazione con gli autorespiratori diventa tutto un pò più semplice perchè si ha tutto il tempo per eseguire le manovre con calma.
Esiste infine la compensazione della maschera che consiste nell'insufflare aria dalle narici all'interno della maschera per evitare che si schiacci sul viso provocando anche molto dolore, la quantità la imparerete con il tempo, ma nel caso di aspetto sul fondo, cercate di mantenere sempre una certa pressione sulla maschera al fine di evitare che le bolle d'aria fuoriescano dalla stessa spaventanto inutilmente i pesci.
Manovra di VALSALVA che consiste nella classica occlusione delle narici e insufflazione di aria nelle stesse fino a sentire i classici schiocchi dei timpani che indicano inesorabilmente l'equilibrio tra l'interno del nostro orecchio e la pressione esterna (tecnica che personalmente indico a chi si avvicina al mare perchè di facile esecuzione) il suo limite sta nell'impossibilità di eseguirla a grosse profondità a causa della pressione esterna.
Manovra di MARCANTE ODAGLIA consistente nel comprimere l'aria delle vie aree delle narici con la lingua (si riesce a farla premendo la lingua verso gli incisivi), non è di facile esecuzione bisogna prenderci mano (o piuttosto la lingua), ma una volta che si impara ha l'agevolazione che non si consuma praticamente ossigeno per eseguire la compensazione grazie alla quasi inattività muscolare.
Con molto allenamento e tanta abitudine si riesce alla fine a compensare anche semplicemente muovendo il capo a destra e/o sinistra (come quando facciamo scrocchiare le ossa del collo).
Per la compensazione in apnea sarà sufficiente eseguirla nella discesa anche se, consiglio personale, prima di intraprendere la respirazione di preparazione compensate le orecchie già a pelo d'acqua (le manovre successive risulteranno molto più agevoli ed in caso di ostruzione delle vie aeree per raffreddori ecc. lo saprete prima di effettuare la capovolta) per quanto riguarda la risalita tutto si equilibrerà naturalmente con l'espulsione naturale dell'aria.
Per quanto concerne la compensazione con gli autorespiratori diventa tutto un pò più semplice perchè si ha tutto il tempo per eseguire le manovre con calma.
Esiste infine la compensazione della maschera che consiste nell'insufflare aria dalle narici all'interno della maschera per evitare che si schiacci sul viso provocando anche molto dolore, la quantità la imparerete con il tempo, ma nel caso di aspetto sul fondo, cercate di mantenere sempre una certa pressione sulla maschera al fine di evitare che le bolle d'aria fuoriescano dalla stessa spaventanto inutilmente i pesci.