IL GALLEGGIANTE: come sceglierlo?
Inviato: 08 mar 2015, 18:28
IL GALLEGGIANTE: come sceglierlo?
Entrando in qualsiasi negozio di pesca, non possiamo fare a meno di essere attratti ed affascinati dai colori e dalle forme più comuni e più insolite di questi indispensabili accessori per le tecniche di pesca che ne richiedono l’uso.
La scelta non deve essere assolutamente casuale e neppure deve essere condizionata dalle tinte più o meno sgargianti, vediamo insieme, secondo l’uso al quale il galleggiante è destinato, come sceglierlo ed il perché di questa scelta.
La prima cosa della quale dobbiamo tenere conto è la profondità alla quale vogliamo fare scendere e far lavorare la nostra esca, se la profondità è uguale o superiore alla lunghezza della nostra canna, decurtando la lunghezza di un metro, è obbligo rivolgere la nostra ricerca sui galleggianti chiamati scorrevoli.
Perché detrarre un metro dalla lunghezza della canna?
Consideriamo di pescare con una canna di 6 metri su un fondale di 6 metri e vogliamo far viaggiare la nostra esca sul fondo, naturalmente dovremo piazzare il galleggiante a 6 metri dall’amo.
In caso di una preda importante, ci troveremo in grande imbarazzo per il recupero, dovuto alla piegatura della canna, nonostante il galleggiante si trovi in pericoloso contatto con l’anello apicale, la nostra preda non aggallerà facilmente.
Come scegliere tra i galleggianti scorrevoli, quello più adatto?
Lasciamo perdere i colori che hanno un’importanza quasi nulla e guardiamo invece le cose essenziali, prima di tutto, come e da dove passerà il nylon.
Alcuni di questi galleggianti sono dotati di una specie di anellino in acciaio armonico fissato sul corpo del galleggiante e un altro simile a questo, posto al termine dell’asticella inferiore (deriva) .
Altri tipi simili con l’anello superiore fissato sulla coroncina di rinforzo dell’astina superiore.
No, questi due tipi non vanno assolutamente bene, in caso di una ferrata violenta, l’anellino superiore si staccherà rovinando il galleggiante.
Il tipo di scorrevole che fa al nostro caso è quello che possiede un tubetto di diametro piccolissimo che attraverserà il corpo del galleggiante per tutta la lunghezza, l’astina di deriva sarà in acciaio inox e porterà al suo apice l’anellino inferiore, l’astina superiore sarà intercambiabile e di diametro di mm. 4,5 per essere ben visibile anche a notevole distanza.
L’intercambiabilità ci permetterà di utilizzare astine di diversa lunghezza e di diverso colore: rosso, giallo, nero e utilizzeremo quello più adatto a seconda della luce e del colore del mare.
Su ogni galleggiante è impressa normalmente la sua portata che verrà scelta tenendo conto della profondità e della corrente presente sul luogo di pesca, quindi dai 3 grammi ai 12 grammi dovranno far parte del nostro bagaglio.
Continua.
Entrando in qualsiasi negozio di pesca, non possiamo fare a meno di essere attratti ed affascinati dai colori e dalle forme più comuni e più insolite di questi indispensabili accessori per le tecniche di pesca che ne richiedono l’uso.
La scelta non deve essere assolutamente casuale e neppure deve essere condizionata dalle tinte più o meno sgargianti, vediamo insieme, secondo l’uso al quale il galleggiante è destinato, come sceglierlo ed il perché di questa scelta.
La prima cosa della quale dobbiamo tenere conto è la profondità alla quale vogliamo fare scendere e far lavorare la nostra esca, se la profondità è uguale o superiore alla lunghezza della nostra canna, decurtando la lunghezza di un metro, è obbligo rivolgere la nostra ricerca sui galleggianti chiamati scorrevoli.
Perché detrarre un metro dalla lunghezza della canna?
Consideriamo di pescare con una canna di 6 metri su un fondale di 6 metri e vogliamo far viaggiare la nostra esca sul fondo, naturalmente dovremo piazzare il galleggiante a 6 metri dall’amo.
In caso di una preda importante, ci troveremo in grande imbarazzo per il recupero, dovuto alla piegatura della canna, nonostante il galleggiante si trovi in pericoloso contatto con l’anello apicale, la nostra preda non aggallerà facilmente.
Come scegliere tra i galleggianti scorrevoli, quello più adatto?
Lasciamo perdere i colori che hanno un’importanza quasi nulla e guardiamo invece le cose essenziali, prima di tutto, come e da dove passerà il nylon.
Alcuni di questi galleggianti sono dotati di una specie di anellino in acciaio armonico fissato sul corpo del galleggiante e un altro simile a questo, posto al termine dell’asticella inferiore (deriva) .
Altri tipi simili con l’anello superiore fissato sulla coroncina di rinforzo dell’astina superiore.
No, questi due tipi non vanno assolutamente bene, in caso di una ferrata violenta, l’anellino superiore si staccherà rovinando il galleggiante.
Il tipo di scorrevole che fa al nostro caso è quello che possiede un tubetto di diametro piccolissimo che attraverserà il corpo del galleggiante per tutta la lunghezza, l’astina di deriva sarà in acciaio inox e porterà al suo apice l’anellino inferiore, l’astina superiore sarà intercambiabile e di diametro di mm. 4,5 per essere ben visibile anche a notevole distanza.
L’intercambiabilità ci permetterà di utilizzare astine di diversa lunghezza e di diverso colore: rosso, giallo, nero e utilizzeremo quello più adatto a seconda della luce e del colore del mare.
Su ogni galleggiante è impressa normalmente la sua portata che verrà scelta tenendo conto della profondità e della corrente presente sul luogo di pesca, quindi dai 3 grammi ai 12 grammi dovranno far parte del nostro bagaglio.
Continua.