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Esca, effetto elica: come limitarlo?

Inviato: 24 lug 2014, 18:53
da bruno21
Quale sia il tipo di pesca praticato questo problema si presenta più o meno costantemente e cercare di ridurlo non è semplice, in quanto comporterebbe un utilizzo abbastanza anomalo e poco invitante delle esche che metteremo in pesca.
Prendiamo quale esempio due sistemi di pesca, forse i più praticati, cioè la pesca con il galleggiante con canna bolognese ed il bolentino di medio fondale.

Nella pesca con il galleggiante, l'esca più comunemente utilizzata è il bigattino, se provate ad innescare un solo bigattino trapassandolo per tutta la sua lunghezza dentro l'amo, l'effetto elica che si verifica durante il recupero sarà molto ma molto modesto, ma le catture, con un innesco del genere saranno veramente scarse.
Se a questo primo bigattino, ne aggiungiamo un altro appena appuntato, bello scodinzolante in acqua, vedremo per incanto più interesse da parte degli amici pinnuti, ma, al tempo stesso, durante il recupero l'effetto elica sarà molto più importante e se non ricorressimo a determinati accorgimenti il finale si avvolgerebbe inestricabilmente.
Una girella posta tra la lenza ed il terminale sarà assolutamente indispensabile, se la girella anziché semplice fosse a catena doppia o meglio tripla (cioè a tre snodi sul solio asse) l'effetto elica sarebbe annullato anche in presenza di un terminale sottile come uno 0,10 o uno 0,12 e di un recupero molto distante.

Nella pesca a bolentino, la cosa è ancor più accentuata dato il numero dei braccioli e conseguentemente delle esche, ma non solo, anche le esche saranno più corpose e lunghe ed il fenomeno elica si verificherà sia nella discesa delle esche sul fondo sia in quella di recupero.
L'esca che risente in maniera limitata questo effetto è il gambero se correttamente innescato, ma con le strisce di calamaro o di totano, con i cappellotti e con le seppioline se non interveniamo adeguatamente ci ritroveremo in qualche caso a non pescare, cioè, le nostre esche quando raggiungeranno il fondo saranno tutte aggrovigliate verso l'alto al corpo di lenza ed i pesci, anche i più facili, si guarderanno bene dall'assaggiarle.

Tempo addietro pubblicai dettagliatamente il modo di costruirsi dei terminali a girare, erano dei terminali incollati tra una serie di perline atte ad assorbire le rotazioni dell'esca, ma questo accorgimento non è del tutto sufficiente a garantire il perfetto funzionamento se non teniamo in debita considerazione alcuni importanti fattori, cioè, la lunghezza dei braccioli ed il loro diametro.
Tempo fa, non ricordo su quale forum, un amico pescatore mi scrisse che aveva costruito i terminali perfettamente identici a quelli che avevo descritto, ma, che si trovava ripetutamente con il problema dei grovigli.
Gli chiesi di saperne di più e lui mi raccontò che pescava con braccioli dello 0,20 lunghi un metro, aveva provato con braccioli più corti e di diametro più consistente, ma le prede scarseggiavano per cui aveva deciso di pescare in quel modo.
Gli spiegai che a tutto c'è un limite, personalmente, con i braccioli di un metro di lunghezza non scendo mai sotto un diametro dello 0,28, però, gli illustrai anche che a tutto c'è rimedio ed un' alternativa, se doveva pescare in quel modo il terminale doveva essere costruito in maniera diversa e gli dissi come.
Nella costruzione del terminale, doveva soltanto sostituire, al momento dell'infilaggio, la perlina a quattro fori con una girella del n° 18.
E' vero, gli dissi, che il bracciolo lo avrebbe dovuto legare alla girella, e che il terminale una volta utilizzato, al termine della pescata doveva essere immediatamente sciacquato in acqua dolce, o meglio sostituito, ma è anche vero che la capacità di assorbimento di rotazione di una girella è di decine di volte superiore a quello di una perlina a quattro fori.
La cosa ebbe successo, tanto che lo stesso mi scrisse più e più volte ringraziandomi per i consigli.

Attenzione quindi ad adottare tutte le precauzioni per limitare al massimo questo effetto deleterio che potrebbe compromettere una bella giornata di pesca.

Re: Esca, effetto elica: come limitarlo?

Inviato: 24 lug 2014, 23:16
da rupertone
È sempre un piacere leggerti!!! :smt029
Sentiamo i "pescatori" del forum :smt023

Re: Esca, effetto elica: come limitarlo?

Inviato: 25 lug 2014, 08:02
da chris
Grazie Bruno tra qualche gg. Metterò in pratica i tuoi segreti!