TERMINALI SUPERTECNICI per bolentino
Inviato: 13 feb 2013, 22:24
Terminali supertecnici
E’ il tempo di dedicarci a completare la nostra attrezzatura, per la pesca a bolentino, dedicandoci alla preparazione dei calamenti di ultima generazione.
Si tratta di terminali completamente incollati, senza nessun nodo, per la cui preparazione, non semplicissima, occorre anzitutto costruirsi un telaio apposito.
Con questo telaio potrete costruirvi solo ed esclusivamente finali a tre braccioli per braccioli da 40 centimetri.
Purtroppo non avremo bisogno solo di questi per avere una gamma completa di calamenti per tutte le pesche che andremo praticare.
Nello specifico dovremo costruirci altri due telai, uno per calamenti sempre a tre braccioli da 60 centimetri e un altro per calamenti a due braccioli da 90 centimetri/ 100 centimetri.
Sulla base del disegno che vi allego, con i parametri di questo, non sarà difficile ricavare le dimensioni degli altri due telai.
Non vi fotografo il mio per non confondervi le idee, in quanto si tratta di un telaio telescopico di alluminio, adatto a qualsiasi tipo di calamento, ma davvero di difficile esecuzione a meno che non si disponga di un’attrezzata officina.
Nel disegno che vedete ho messo tre file di chiodi, ma voi mettendoli un po’ più fitti e tagliando il telaio un po’ più largo ne potete mettere di più per fare più calamenti insieme.
Nel mio ad esempio ne faccio 11 per volta.
Ma andiamo per ordine.
TELAIO- in qualunque negozio di “fai da te” fatevi tagliare un multistrati da 15 mm. Di dimensione cm. 170 x 30.
Arrivati a casa fate un segno a 5 cm. Dai bordi e piantate i chiodi, in 30 centimetri potrete tranquillamente piantarne 6 per parte.
ATTENZIONE – anche se siete come il mio povero zio che in due mesi a forza di prestiti inchiodò tutta Montecatini, fate come vi suggerisco.
Terminali supertecnici
Ma andiamo per ordine.
TELAIO- in qualunque negozio di “fai da te” fatevi tagliare un multistrati da 15 mm. Di dimensione cm. 170 x 30.
Arrivati a casa fate un segno a 5 cm. Dai bordi e piantate i chiodi, in 30 centimetri potrete tranquillamente piantarne 6 per parte.
ATTENZIONE – anche se siete come il mio povero zio che in due mesi a forza di prestiti inchiodò tutta Montecatini, fate come vi suggerisco.
Segnate con un lapis sulla riga a 5 centimetri i punti dove volete piantare i chiodi, che siano a specchio da una parte all'altra.
Prendete il trapano con una punta da un millimetro e mezzo e forate.
Vedrete che i chiodi che pianterete saranno belli diritti, se lo fate senza forare farete un pasticcio.
La lunghezza dei chiodi dovrà essere di 4 cm. in modo che a lavoro finito sporgano ci circa 2,5 centimetri.
Il diametro ha poca importanza, usate le bullette normali purche siano trattate in colore oro o argento o viola ha poca importanza, ma non debbono arrugginire...uomo avvisato...
Tracciamo ora sulla nostra tavoletta alle distanze che vi ho segnato, le righe che vedete in foto.
Ecco il telaio è pronto.
PREPARAZIONE DEI CALAMENTI CON LE PERLINE- Procuriamoci del nylon dello 0,35 che ci servirà per le nostre travi.
Il nylon che trovate nei negozi di pesca a prezzi altissimi per la tenuta al nodo, per la poca o tanta elasticità, per l'elevato carico di rottura, per la ricchissima confezione multicolore, lasciatelo sullo scaffale.
Il nylon che serve a noi deve avere una caratteristica soltanto, anzi due: essere di colore neutro e costare quattro palanche.
PASSIAMO ALLE PERLINE - Parliamo della perlina che chiamo PG.
Questa perlina deve avere un foro grande perchè il nylon dello 0,35 ci deve passare tre volte.
Fate come volete, potete compare le prline nel negozio di pesca e pagarle a peso d'oro, oppure come faccio io andare in una merceria, fare la prova finchè non troviamo quella col foro adatto e con un paio di euro acquistarne una quantità industriale.
La perlina che chiamo PP.
Questa invece deve avere il foro suffciente per far passare il nylon dello 0,35 e magari anche dello 0,50, cioè il foro non deve essere precisissimo perchè....perchè ve lo spiego poi, ma fidatevi è così.
Anche queste potete comprarle a peso d'oro o meno come pare a voi.
La perlina che chiamo P4.
Qui non c'è niente daffà' le Stonfo vi attendono al varco, e le trovate solo nei negozi di pesca.
Stampato sulla confezione, viene indicato dal costruttore il diametro massimo sia della trave che del bracciolo, la trave lo sappiamo è di 0,35 per cui prendetene un tipo adatto al trave dello 0,40, per il bracciolo invece, al massimo usaremo uno 0,30 per cui i fori uguali andranno benissimo.
Non fate caso alla P4 che c'è in foto, è grossa esagerata ma l'ho messa soltanto per la fotografia, appunto.
INFILIAMO LE PERLINE NEL NYLON - Vanno fatte tante serie di perline come si vedono in foto e come vi riassumo perchè sono un bel rompicoglioni, dicevo tante serie di perline, pari ai calamenti che si vogliono realizzare.
ATTENZIONE - La perlina PG con la quale inizia e si conclude il calamento, va raddoppiata quando si fanno più serie di calamenti, una va in cime ed una va infondo.
Ovvia, iniziamo a fare le collanine.
Una PG - 2PP - 1P4 - 4PP - 1 P4 - 4 PP - 1 P4 - 2 PP una PG proseguiamo le seconda serie.....UNA PG - 2PP -1 P4 ecc.
A furia di tutte queste PP mi scappa una cosa che non posso mandare a fare a nessuno, bisogna che ci vada io, ciao!!!
E’ il tempo di dedicarci a completare la nostra attrezzatura, per la pesca a bolentino, dedicandoci alla preparazione dei calamenti di ultima generazione.
Si tratta di terminali completamente incollati, senza nessun nodo, per la cui preparazione, non semplicissima, occorre anzitutto costruirsi un telaio apposito.
Con questo telaio potrete costruirvi solo ed esclusivamente finali a tre braccioli per braccioli da 40 centimetri.
Purtroppo non avremo bisogno solo di questi per avere una gamma completa di calamenti per tutte le pesche che andremo praticare.
Nello specifico dovremo costruirci altri due telai, uno per calamenti sempre a tre braccioli da 60 centimetri e un altro per calamenti a due braccioli da 90 centimetri/ 100 centimetri.
Sulla base del disegno che vi allego, con i parametri di questo, non sarà difficile ricavare le dimensioni degli altri due telai.
Non vi fotografo il mio per non confondervi le idee, in quanto si tratta di un telaio telescopico di alluminio, adatto a qualsiasi tipo di calamento, ma davvero di difficile esecuzione a meno che non si disponga di un’attrezzata officina.
Nel disegno che vedete ho messo tre file di chiodi, ma voi mettendoli un po’ più fitti e tagliando il telaio un po’ più largo ne potete mettere di più per fare più calamenti insieme.
Nel mio ad esempio ne faccio 11 per volta.
Ma andiamo per ordine.
TELAIO- in qualunque negozio di “fai da te” fatevi tagliare un multistrati da 15 mm. Di dimensione cm. 170 x 30.
Arrivati a casa fate un segno a 5 cm. Dai bordi e piantate i chiodi, in 30 centimetri potrete tranquillamente piantarne 6 per parte.
ATTENZIONE – anche se siete come il mio povero zio che in due mesi a forza di prestiti inchiodò tutta Montecatini, fate come vi suggerisco.
Terminali supertecnici
Ma andiamo per ordine.
TELAIO- in qualunque negozio di “fai da te” fatevi tagliare un multistrati da 15 mm. Di dimensione cm. 170 x 30.
Arrivati a casa fate un segno a 5 cm. Dai bordi e piantate i chiodi, in 30 centimetri potrete tranquillamente piantarne 6 per parte.
ATTENZIONE – anche se siete come il mio povero zio che in due mesi a forza di prestiti inchiodò tutta Montecatini, fate come vi suggerisco.
Segnate con un lapis sulla riga a 5 centimetri i punti dove volete piantare i chiodi, che siano a specchio da una parte all'altra.
Prendete il trapano con una punta da un millimetro e mezzo e forate.
Vedrete che i chiodi che pianterete saranno belli diritti, se lo fate senza forare farete un pasticcio.
La lunghezza dei chiodi dovrà essere di 4 cm. in modo che a lavoro finito sporgano ci circa 2,5 centimetri.
Il diametro ha poca importanza, usate le bullette normali purche siano trattate in colore oro o argento o viola ha poca importanza, ma non debbono arrugginire...uomo avvisato...
Tracciamo ora sulla nostra tavoletta alle distanze che vi ho segnato, le righe che vedete in foto.
Ecco il telaio è pronto.
PREPARAZIONE DEI CALAMENTI CON LE PERLINE- Procuriamoci del nylon dello 0,35 che ci servirà per le nostre travi.
Il nylon che trovate nei negozi di pesca a prezzi altissimi per la tenuta al nodo, per la poca o tanta elasticità, per l'elevato carico di rottura, per la ricchissima confezione multicolore, lasciatelo sullo scaffale.
Il nylon che serve a noi deve avere una caratteristica soltanto, anzi due: essere di colore neutro e costare quattro palanche.
PASSIAMO ALLE PERLINE - Parliamo della perlina che chiamo PG.
Questa perlina deve avere un foro grande perchè il nylon dello 0,35 ci deve passare tre volte.
Fate come volete, potete compare le prline nel negozio di pesca e pagarle a peso d'oro, oppure come faccio io andare in una merceria, fare la prova finchè non troviamo quella col foro adatto e con un paio di euro acquistarne una quantità industriale.
La perlina che chiamo PP.
Questa invece deve avere il foro suffciente per far passare il nylon dello 0,35 e magari anche dello 0,50, cioè il foro non deve essere precisissimo perchè....perchè ve lo spiego poi, ma fidatevi è così.
Anche queste potete comprarle a peso d'oro o meno come pare a voi.
La perlina che chiamo P4.
Qui non c'è niente daffà' le Stonfo vi attendono al varco, e le trovate solo nei negozi di pesca.
Stampato sulla confezione, viene indicato dal costruttore il diametro massimo sia della trave che del bracciolo, la trave lo sappiamo è di 0,35 per cui prendetene un tipo adatto al trave dello 0,40, per il bracciolo invece, al massimo usaremo uno 0,30 per cui i fori uguali andranno benissimo.
Non fate caso alla P4 che c'è in foto, è grossa esagerata ma l'ho messa soltanto per la fotografia, appunto.
INFILIAMO LE PERLINE NEL NYLON - Vanno fatte tante serie di perline come si vedono in foto e come vi riassumo perchè sono un bel rompicoglioni, dicevo tante serie di perline, pari ai calamenti che si vogliono realizzare.
ATTENZIONE - La perlina PG con la quale inizia e si conclude il calamento, va raddoppiata quando si fanno più serie di calamenti, una va in cime ed una va infondo.
Ovvia, iniziamo a fare le collanine.
Una PG - 2PP - 1P4 - 4PP - 1 P4 - 4 PP - 1 P4 - 2 PP una PG proseguiamo le seconda serie.....UNA PG - 2PP -1 P4 ecc.
A furia di tutte queste PP mi scappa una cosa che non posso mandare a fare a nessuno, bisogna che ci vada io, ciao!!!