Prua appuntita, squadrata o... una via di mezzo?
Inviato: 06 mar 2018, 18:28
Fu la Bat il primo costruttore di battelli pneumatici che nel lontano '85 introdusse per prima la prua squadrata.
Nel mercato avido di novità di quei tempi, tale innovazione fece immediatamente presa sull'utenza decretandone un successo che indusse l'intera concorrenza ad uniformarsi a tale tendenza e che persiste tutt'ora.
Oltre ad una migliore estetica, si è guadagnato anche un maggiore spazio interno proprio nella zona - la prora - che prima era talmente sacrificato da renderlo inutilizzabile. Finalmente ora si può utilizzare quella maggiore superficie per accogliere un pozzetto ove stivare l'àncora con la sua cima, mentre sulla sommità è stato possibile realizzare un musone in VTR armato di bitte comode per gli ancoraggi e ormeggi oltre che agevolare la risalita quando la prora è rivolta verso la banchina.
Ma non sono tutti positivi i risvolti della suddetta innovazione talvolta enfatizzata da alcuni costruttori con dei traversi talvolta larghi quasi quanto lo stesso specchio di poppa.
Proviamo ora a mettere a confronto una prora squadrata ed una appuntita.
In navigazione
In condizioni gravose di navigazione nei settori di prora l'intera superficie prodiera diviene opera viva col traverso di prora che si trova ad impattare le onde di petto ostacolando l'avanzamento. Inoltre questa situazione tenderà a sollevarla sulle creste accentuando l'appruamento, mentre invece una prora appuntita tenderà a fendere l'onda mantenendo un assetto migliore del battello sia pure esponendosi a maggiori ingressi di acqua a bordo.
Per contro, nelle navigazioni nei settori di poppa, una prora squadrata disporrà di un maggiore volume d'aria del quale giovarsi per sollevarsi scongiurando i pericolosi impuntamenti negli incavi delle onde che possono invece verificarsi con una prora appuntita.
Coi mari formati le andature principali sono quelle nei due masconi e nei due giardinetti impattando le onde a 45º. Specie con prore eccessivamente squadrate i masconi tendono a perdere le loro angolazioni ottimali (cioè assumono un'angolazione più piatta) rendendo tali andature meno efficaci e più dure negli impatti.
L'unica soluzione che personalmente preferisco, è quella di adottare una via di mezzo. Mantenere una forma della prora moderatamente larga per usufruire dei maggiori spazi all'interno, ma adottare una forma rotonda del suo apice: in questo modo vengono attenuati buona parte degli inconvenienti sopra descritti. Da ex grafico professionista aggiungo che anche dal lato estetico si ottiene così un miglioramento che meglio si armonizza con le forme stesse prevalenti del gommone.
Mi risulta che ancora pochi costruttori adottano detta forma, anche se alcuni musoni con l'àncora fissata a sbalzo dal loro interno, si avvicinano già alla forma ideale della prora che ho immaginato.
Che ne pensate?
Nel mercato avido di novità di quei tempi, tale innovazione fece immediatamente presa sull'utenza decretandone un successo che indusse l'intera concorrenza ad uniformarsi a tale tendenza e che persiste tutt'ora.
Oltre ad una migliore estetica, si è guadagnato anche un maggiore spazio interno proprio nella zona - la prora - che prima era talmente sacrificato da renderlo inutilizzabile. Finalmente ora si può utilizzare quella maggiore superficie per accogliere un pozzetto ove stivare l'àncora con la sua cima, mentre sulla sommità è stato possibile realizzare un musone in VTR armato di bitte comode per gli ancoraggi e ormeggi oltre che agevolare la risalita quando la prora è rivolta verso la banchina.
Ma non sono tutti positivi i risvolti della suddetta innovazione talvolta enfatizzata da alcuni costruttori con dei traversi talvolta larghi quasi quanto lo stesso specchio di poppa.
Proviamo ora a mettere a confronto una prora squadrata ed una appuntita.
In navigazione
In condizioni gravose di navigazione nei settori di prora l'intera superficie prodiera diviene opera viva col traverso di prora che si trova ad impattare le onde di petto ostacolando l'avanzamento. Inoltre questa situazione tenderà a sollevarla sulle creste accentuando l'appruamento, mentre invece una prora appuntita tenderà a fendere l'onda mantenendo un assetto migliore del battello sia pure esponendosi a maggiori ingressi di acqua a bordo.
Per contro, nelle navigazioni nei settori di poppa, una prora squadrata disporrà di un maggiore volume d'aria del quale giovarsi per sollevarsi scongiurando i pericolosi impuntamenti negli incavi delle onde che possono invece verificarsi con una prora appuntita.
Coi mari formati le andature principali sono quelle nei due masconi e nei due giardinetti impattando le onde a 45º. Specie con prore eccessivamente squadrate i masconi tendono a perdere le loro angolazioni ottimali (cioè assumono un'angolazione più piatta) rendendo tali andature meno efficaci e più dure negli impatti.
L'unica soluzione che personalmente preferisco, è quella di adottare una via di mezzo. Mantenere una forma della prora moderatamente larga per usufruire dei maggiori spazi all'interno, ma adottare una forma rotonda del suo apice: in questo modo vengono attenuati buona parte degli inconvenienti sopra descritti. Da ex grafico professionista aggiungo che anche dal lato estetico si ottiene così un miglioramento che meglio si armonizza con le forme stesse prevalenti del gommone.
Mi risulta che ancora pochi costruttori adottano detta forma, anche se alcuni musoni con l'àncora fissata a sbalzo dal loro interno, si avvicinano già alla forma ideale della prora che ho immaginato.
Che ne pensate?