La Digital Selective Calling [DSC] nell’impiego in VHF

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renzo

La Digital Selective Calling [DSC] nell’impiego in VHF

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Generalità

La DSC è la tecnica sulla quale si basano le comunicazioni terrestri del sistema GMDSS. Ugualmente tale tecnica viene utilizzata nelle apparecchiature VHF - in classe D, MF ed MF/HF- in classe E - installate a bordo del naviglio che non risulta soggetto alla Convenzione SOLAS’74/88 [da diporto ed a quello da pesca abilitato ad operare entro 40mg dalla costa nazionale].

In estrema sintesi si può affermare che la DSC è un sistema automatico di chiamata che permette di chiamare una o più stazioni desiderate senza che le altre stazioni in ascolto siano interessate. Per capire meglio il concetto è sufficiente pensare alle modalità di una chiamata effettuata in radiotelefonia in VHF:
  • § sul ch. 16, canale di soccorso e chiamata, si effettua la chiamata in chiaro alla stazione con cui si desidera comunicare;
    § tutte le stazioni in ascolto su tale canale riceveranno la chiamata [stazioni radio costiere, capitanerie di porto ed unità in navigazione nell’area di copertura della stazione che ha eseguito la chiamata];
    § solo quella a cui è diretta la chiamata dovrà rispondere.

Diversamente con la DSC la chiamata verrà indirizzata e ricevuta esclusivamente dalla stazione desiderata senza che le altre stazioni vengano interessate, similarmente ad una chiamata con il cellulare. Nel nostro caso il numero del “cellulare dell’utente” è costituito dal numero assegnato alla singola stazione radioelettrica che vogliamo contattare e che viene definito MMSI [Maritime Mobile Service Identities].

Nelle chiamate con DSC, determinate informazioni [MMSI, posizione dell’unità, ora, tipologia della chiamata, etc.] vengono impostate dall’operatore oppure acquisite automaticamente dall’apparecchiatura stessa e quindi inviate ad un codificatore che le converte in una serie di impulsi a due diversi valori di frequenza che vanno a modulare il segnale emesso dal nostro trasmettitore.
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Parimenti, in ricezione, il segnale a RF ricevuto viene, dopo una serie di processi, portato ad un decodificatore la cui uscita è collegata al display dell’apparecchio stesso sul quale sarà possibile leggere tutte le informazioni a noi destinate.
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MMSI

Come detto ad ogni singola stazione radioelettrica viene assegnato un codice [MMSI] che risulta composto da 9 cifre, le prime tre delle quali [MID – Marittime Identification Digits] indicano la nazionalità di appartenenza della unità su cui è installata la stazione radioelettrica. Il MID assegnato all’Italia risulta 247 che ritroveremo quindi all’inizio di ogni MMSI assegnato alle unità di bandiera italiana. Nel caso in cui si tratti di una stazione radio costiera l’MMSI sarà sempre composto da 9 cifre ma il MID sarà preceduto da 00. Per l’Italia abbiamo solo due MMSI di stazioni costiere:


002470001 per la stazione radio costiera di Roma e tutte quelle da essa controllate [tutte le stazioni radio costiere presenti nel Nord e centro Italia sino a Roma];
002470002 per la stazione radio costiera di Palermo e tutte quelle da essa controllate [tutte le stazioni radio costiere presenti nel Centro e Sud Italia non controllate da Roma].

Specifiche tecniche della DSC

Come detto ogni carattere trasmesso è costituito da dieci impulsi (elementi o bits) che si diversificano per la frequenza loro assegnata : i bits a frequenza più alta si definiscono B (Space) mentre quelli a frequenza più bassa Y (Mark). In VHF la differenza in frequenza tra i B ed Y risulta di 800Hz.
Sempre in VHF tali impulsi modulano in fase [G2B] con una velocità di 1200 Bd la sub portante del canale assegnato [ch.70 – freq. 156,525 MHz] con uno spostamento di frequenza che avviene tra 1300Hz [Y] e 2100Hz . La durata della chiamata in VHF varia da 0,45 a 0,63 secondi in funzione del tipo di chiamata effettuato.
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È interessante sottolineare che la DSC dispone di un sistema di rilevazione di errore finalizzata ad evitare la ricezione di dati non corretti. In pratica ogni carattere viene trasmesso due volte ed inoltre nella trasmissione dei dieci bits di ogni singolo carattere i primi sette contengono l’informazione mentre gli ultimi tre bits indicano, in forma binaria, il numero degli elementi B contenuti nell’informazione.

È utile infine notare che i treni di chiamata in DSC vengono automaticamente ripetuti in successione per 5 volte in modo tale da assicurare la perfetta ricezione della chiamata anche in presenza di altre chiamate in aria.


Tipi di chiamate con tecnica DSC

Con la DSC si possono effettuarsi chiamate dei seguenti tipi:

a) a tutte le stazioni indirizzata a tutte le stazioni in ascolto.
b) di gruppo indirizzata ad un gruppo di stazioni [ad es. ad unità di una stessa compagnia amatoriale, ad unità della stessa nazionalità, etc.];
c) per area indirizzata a tutte le unità che si trovano all’interno di un’area geografica definita [tale tipologia di chiamata non risulta disponibile impiegando apparati VHF in classe D comunemente utilizzate a bordo delle unità da diporto e da pesca];
d) individuale indirizzata ad una singola stazione;

Le chiamate in argomento possono essere impiegate per le seguenti categorie di comunicazioni:

1) chiamate, messaggi e traffico di soccorso;
2) comunicazioni di urgenza;
3) comunicazioni di sicurezza;
4) comunicazioni commerciali;
5) comunicazioni di routine.


Dati trasmessi nelle chiamate DSC

In tutte le tipologie di chiamate con tecniche DSC vengono sempre trasmessi alcuni dati della stazione che effettua la chiamata:

  • § qualifica della chiamata [Distress, Urgency, Safety, Routine];
    § proprio MMSI;
    § propria posizione [qualora l’apparato rtx sia interfacciato ad un GPS]. Nel caso l’apparato non disponga di tale informazione è possibile inserire manualmente tale dato;
    § ora.


Nelle chiamate indirizzate ad una singola stazione [chiamata individuale] l’operatore dovrà inserire l’MMSI della stazione chiamata ed il canale su cui si desidera comunicare successivamente in radiotelefonia.

Nelle chiamate Distress [a tutte le stazioni] è possibile indicare, qualora ce ne sia il tempo, anche la natura del sinistro in maniera tale da permettere alle autorità preposte alle operazioni di SAR [Search and Rescue] di gestire gli interventi per l’effettiva necessità dichiarata. Nel caso non sia possibile inserire questo dato, la natura del soccorso nella chiamata di Distress sarà di tipo generico e non definito [undesignated distress]. La chiamata di soccorso in DSC viene continuamente ripetuta automaticamente dopo un intervallo compreso tra 3m e 30s e 4m e 30s sino a che non giunge una accusa di ricevuto in DSC da parte di un’altra stazione, oppure in seguito all’intervento dell’operatore. Nel periodo che intercorre tra due chiamate, l’apparato si predispone automaticamente sul canale 16 per l’espletamento del traffico di soccorso in radiotelefonia.
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Abilitazioni per l’impiego degli apparati con DSC

Attualmente esistono a livello internazionale due titoli di abilitazione per l’uso degli apparati destinati alle unità soggette alla convenzione SOLAS ‘74/88 come emendata:

a) G.O.C. General Operator’s Certificate;
b) R.O.C. Restricted Operator’s Certificate.

Per il personale imbarcato su unità che non risultano soggette alla Convenzione SOLAS la comunità europea ha istituito ulteriori due certificati:

d) L.R.C. Long Range Certificate ;
e) S.R.C. Short Range Certificate.

Infine nel nostro paese sono stati istituiti altri due titoli destinati al solo personale imbarcato sulle unità da pesca abilitate alla pesca costiera ravvicinata entro 40mg dalla costa:

f) certificato limitato di operatore VHF-RTF/DSC ed EPIRB;
g) certificato limitato di operatore MF-RTF/DSC, di classe E, ed EPIRB.

I proprietari di unità da diporto che intendono installare apparati VHF, MF oppure MF/HF, INMARSAT (B, C ed F) che utilizzano le tecniche previste nel GMDSS devono essere in possesso di uno dei titoli riportati alle voci a), b), c) e d) in funzione delle apparecchiature radio installate a bordo. Non è quindi possibile oggigiorno ricorrere a titoli simili a quelli istituiti in Italia per il settore pesca.
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