Documenti nell'acquisto di una imbarcazione usata

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baolian

Documenti nell'acquisto di una imbarcazione usata

Messaggio da baolian »

Sono mesi che ripeto a me stesso tutti i buoni motivi per cui non dovrei comprare una barca, ma anche questa volta finirò per non darmi retta! :sneaky
Così nei prossimi giorni andrò a vedere quella che forse sarà la mia prima barca: un aquamar 28.5 del 2005 con due mercruiser 4.3 mpi. :smt026

So bene che non è un cantiere blasonato, ma ne avevo vista una uguale in un viaggio alle Eolie ed è scattata la "simpatia" per questa barca :smt055

Per beneficiare dell'iva ridotta, il proprietario ha stipulato un leasing e l'ha immatricolata.

In caso di acquisto, qual è la prassi burocratico-documentale (per un natante da quello che ne so è poco più che una stretta di mano, ma per un'imbarcazione...), anche considerando che probabilmente subentrerò al leasing?

In alternativa può essere conveniente estinguere il tutto anticipatamente (è possibile con un leasing?) e disimmatricolare la barca?
Mi dite costi, vantaggi e svantaggi in un caso o nell'altro?

Se vi va, elencatemi anche una serie di buoni motivi per cui, secondo voi, non dovrei comprare una barca, così potrò non dare retta anche a voi! :scappa

Grazie! :smt023
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sgucci99
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Re: Documenti nell'acquisto di una imbarcazione usata

Messaggio da sgucci99 »

ma perche' vuoi disimmatricolare la barca ?
arcwalter
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Re: Documenti nell'acquisto di una imbarcazione usata

Messaggio da arcwalter »

Scusate se mi intrometto, ma fiscalmente è meglio. (non controlli e verifiche)
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MareAmico
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Re: Documenti nell'acquisto di una imbarcazione usata

Messaggio da MareAmico »

Ciao;
PERSONALMENTE cercherei di estinguere il prima possibile e di togliere dai registri la targa dell'imbarcazione; per far ciò devi passare dalla categoria imbarcazione a categoria natante. Nel mantenere la licenza ((che non è soggetta a visti annuali nè periodici ma da rinnovare nei casi di modifiche caratteristiche dello scafo, di cambio del nome, dell'ufficio d'iscrizione, del motore installato e della navigazione autorizzata)) l'imbarcazione andrà a collocarsi in un realtivo regime giuridico e soggetta a "maggior" spese (eseguire il certificato di sicurezza ogni 8 anni o 10 anni, dipende dall'unità se Ce oppure no e dalla categoria). Cancellandola dai registri e nel caso di navigazione entro le 12 miglia avresti anche meno documenti da portare a bordo; in questo caso dovresti solo tenere a bordo l'estratto del R.I.D. rilasciato dall'ex ufficio di iscrizione dal quale risulta che l'unità era abilitata alla navigazione senza alcun limite, faresti a meno della licenza di navigazione con relativo certificato di sicurezza, tabelle di deviazione (6 miglia dalla costa) e i documenti di riconoscimento delle persone a bordo. Ti ho risposto a freddo e inoltre non ho mai avuto un imbarcazione iscritta nei registri; ti ho dato il mio parere ma di sicuro qualche utente saprà risponderti meglio e correggere le mie castronate; nel frattempo ti auguro una buona giornata. Buon mare
Mario
baolian

Re: Documenti nell'acquisto di una imbarcazione usata

Messaggio da baolian »

Prima di tutto grazie per le risposte! :inchino
In effetti, visto che per il momento non ho intenzione di navigare oltre il limite delle 12 miglia, lasciare immatricolata la barca non mi servirebbe.

Il dubbio l'ho riguardo al leasing e la conseguente agevolazione dell'iva.
A parte che vorrei sapere se sia possibile estinguerlo anticipatamente, ma il problema più grande è per l'iva agevolata.

Mi risulta che l'agenzia dell'entrate stia facendo verifiche per vedere se effettivamente l'imbarcazione sia stata usata per recarsi all'estero, e se il proprietario non è in grado di dimostrarlo (non fa più fede la preventiva dichiarazione) si proceda al recupero retroattivo dell'agevolazione.

Il leasing è quasi al termine, non vorrei trovarmi a dover pagare anche l'iva dei canoni già pagati (i motori hanno 40 ore in 4 anni, dubito che la barca sia andata all'estero!) o comunque spese extra (multe, maggiorazioni dei canoni residui od altro) rispetto al prezzo di acquisto.
Come funziona in questi casi? :smt100
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MareAmico
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Re: Documenti nell'acquisto di una imbarcazione usata

Messaggio da MareAmico »

Ciao;
dunque; io sono gia confusionario di mio ma spero di chiarirti le idee; ipoteticamente scrivendo, metti caso che ti vendo la mia imbarcazione che ha ancora un anno di leasing; tu acquisti la mia barca, avrai sempre l'iva agevolata e il pagamento del leasing fino allo scadere normale oppure lo puoi riscattare subito e amen...OCCHIO però al riscatto finale, documentati bene perchè non tutte le società di leasing hanno gli stessi parametri (non si parla di auto) e potresti pentirtene....io come intestatario del contratto potrei chiederti una piccola somma (la differenza tra valore della barca e rata del leasing oppure per la sola cessazione del contratto..nessuno regala niente). Per quanto riguarda la tua paura di pagare l'iva di canoni passati toglitela!!!; se il proprietario ha pagato (altrimenti sarebbe a piedi da un pezzo) le precedenti rate, queste includono sia il prezzo normale del leasing sia l'iva...come il mutuo della casa, quindi non dovresti trovarti brutte sorprese in questo senso... mi permetto di ricordarti che in giro ci sono tanti ruffiani e con questo non faccio di tutta l'erba un fascio e non discuto la buona fede del signore che ti vuol vendere l'imbarcazione. L'agenzia delle entrate fa controlli se un imbarcazione sia stata usata all'estero?!?! Sarei curioso di sapere come???? giusto per tenersi sempre informati....
Riassumendo.... --puoi estinguere subito il leasing..attenzione al riscatto finale; controlla bene cosa dice il contratto--
--le rate del leasing includono l'iva..se le ha pagate ha pagato anche l'iva--

mi sono perso qualcosa? dubbi? Comq confido negli altri utenti che di sicuro avranno avuto più esperienze delle mie; spero di essere corretto se ho detto castronate, aiuta a crescere e a capire.........buona serata.
Mario
baolian

Re: Documenti nell'acquisto di una imbarcazione usata

Messaggio da baolian »

MareAmico ha scritto:Ciao;
Per quanto riguarda la tua paura di pagare l'iva di canoni passati toglitela!!!; se il proprietario ha pagato (altrimenti sarebbe a piedi da un pezzo) le precedenti rate, queste includono sia il prezzo normale del leasing sia l'iva...come il mutuo della casa, quindi non dovresti trovarti brutte sorprese in questo senso...
E' vero che l'iva il precedente proprietario l'ha pagata, ma al 12% anzichè al 20% benficiando dell'iva agevolata.

Il problema è stato sollevato anche su alcune riviste di settore, cito ad esempio "nautica":
“Per gli armatori che sottoscrivono
nuovi contratti di leasing, ormai non vi sono
rischi, sempre che portino la barca all’estero per il periodo
dichiarato
, perché le agenzie hanno preso nota e
si attengono strettamente alla normativa. Per quanto
riguarda il passato, di fronte a un recupero fiscale tutto
da dimostrare caso per caso, si mettono in discussione
le vendite degli ultimi cinque anni col leasing italiano
.
Anche quelle fatte a stranieri che tengono la barca in
Italia e ora saranno costretti a portare l’unità in altre
acque per una parte dell’anno. Speriamo non si dia luogo
a procedere, altrimenti tutti dovranno esibire le ricevute
delle spese d’ormeggio sostenute nei porti esteri
.
Sul leasing francese non c’è potere, ma si aspetta bellicosamente
il momento del riscatto e il passaggio sotto
bandiera italiana, se mai avverrà, per trovare inadempienze.
In pratica l'agenzia delle entrate potrebbe richiedere alla società di leasing di pagare anche l'altro 8% se l'utilizzatore non è in grado di dimostrare una permanenza al di fuori delle acque territoriali in una certa misura (ad esempio esibendo ricevute di pagamento di ormeggi all'estero).
La società di leasing a quel punto può richiedere agli utilizzatori, spesso indifferentemente sia al "vecchio" cedente che al "nuovo" cessionario (perchè in molti contratti di leasing sono responsabili in solido), la restituzione di quanto pagato a titolo di risarcimento.
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coma66
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Re: Documenti nell'acquisto di una imbarcazione usata

Messaggio da coma66 »

Allora la questione leasing: l'escamotage del leasing francese, italiano, si basa su un concetto europeo dell'iva che si ritiene strettamente legata all'uso del bene nel territorio della comunità.
I francesi si sono inventati l'idea ch piu è grande la barca piu possibilità ci sono che faccia navigazioni di altura e quindi stazionamenti all'estero ed in acque internazionali.
Da cio si è partiti per trovare una scusa per stabilire per CONVENZIONE quanto tampo una barca stia fuori dal territorio nazionale europeo e di coseguenza, proprio in virtù del legame Iva territorialità, la percentuale di iva da ridurre.
Siccome nessuno puo impedire ad un cittadino comunitario di acquistare un bene ed immatricolarlo in un paese comunitario, è chiaro che tutti hanno cominciato a comprare con leasing francese.
Lo stato italiano era impotente dinanzi a questo proprio in virtù delle leggi comunitarie, era ad un bivio o perdeva tutta l'iva di tutte le berche nuove acquistate, o ne perdeve solo un pò adeguandosi al meccanismo francese.
Il GOVERNO scelse la seconda e fece pure meglio, rese la cosa piu conveniente dei francesi, con convenzioni a maggior favore, ed il risultato fu clamoroso: un boom di nautica che è durato 10anni.
Oggi qualche direttore di uffici IVA si è svegliato ed ha deciso di rimettere in discussione quanto, non il diportista ha stabilito, ma una convenzione del governo nazionale, che ha passato le forche caudine di diverse legislazioni di diverso colore.
Come finirà? All'italiana, tanto rumore, polveroni, ricorsi e fine di tutto a tarallucci e vino, nel frattempo si sarà fatto un bel pò di terrorismo commerciale e si saranno persi dei bei soldi.
E intanto ieri mi hanno riferito che presso il mio club nautico, c'era la finanza che stava prendendo nota delle barche.
Di che poi...visto che sono tutte immatricolate...
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Luki
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Re: Documenti nell'acquisto di una imbarcazione usata

Messaggio da Luki »

per fare chiarezza ed evitare ogni forma di terrorismo psicologico e senza addentrarsi in una noiosa discussione su contratti di godimento e contratti traslativi, per come definiti dalla Corte di Cassazione, il problema che può riguardare noi umani e che l'Agenzia dell'entrate ha emanato una nota interna per i propri uffici per delineare i criteri a cui attenersi in fase di accertamento: per procedere a contestazioni il contratto deve avere una durata inferiore ai 48 mesi e l'importo del maxicanone iniziale deve essere superiore al 40%: mancando questi due requisiti non si procede ad alcun accertamento.
Riguardo all'estinzione anticipata del leasing considera che sull'importo residuo andrai a pagare l'iva al 20%.
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coma66
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Re: Documenti nell'acquisto di una imbarcazione usata

Messaggio da coma66 »

Il problema è che uno si attiene alla normativa vigente al momento, nello spirito con cui è stata scritta.
All'epoca, non erano pochi i politici ed amministratori che si vantavano di avere di fatto ridotto l'iva sulle barche...
Oggi il furbastro dirigente di un ente dello stato ha avuto la brillante idea di fare il castigamatti, rendendo di fatto retroattiva la norma che prevede il dimostrare lo stazionamento all'estero del natante.
E' e si rivelerà una grossa cazzata, perche se poco poco iniziano sul serio a fare ciò, si inizierà una class-action con risultati che si possono immaginare, giudici di pace intasati, ricorsi, insomma un casino.
Io sono dell'idea che personaggi del genere vadano FUCILATI. altrimenti, una volta cacciati da quell'incarico ce li ritroveremo in un altro ufficio a dirigere altre cose, magari senza competenza alcuna, ma con la solita collaudata capacità di fare danni e rompere i c*****ni al prossimo.


P.S: Io ho sempre ritenuto il leasing uno strumento inopportuno per acquistare un bene di lusso quale è la barca, infatti le mie, le ho pagate sempre in contanti con assegnno ed intestate a me e mia moglie. Cio non toglie che un cittadino abbia il diritto di approfittare delle occasioni legittime della vita, quando ce ne è l'opportunità.
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baolian

Re: Documenti nell'acquisto di una imbarcazione usata

Messaggio da baolian »

Luki ha scritto:per fare chiarezza ed evitare ogni forma di terrorismo psicologico e senza addentrarsi in una noiosa discussione su contratti di godimento e contratti traslativi, per come definiti dalla Corte di Cassazione, il problema che può riguardare noi umani e che l'Agenzia dell'entrate ha emanato una nota interna per i propri uffici per delineare i criteri a cui attenersi in fase di accertamento: per procedere a contestazioni il contratto deve avere una durata inferiore ai 48 mesi e l'importo del maxicanone iniziale deve essere superiore al 40%: mancando questi due requisiti non si procede ad alcun accertamento.
OK, grazie! Quindi dovrei verificare qual è stato il piano di leasing.
Se invece il leasing fosse Francese quali sono i rischi (dall'articolo non è chiaro)?
Luki ha scritto:Riguardo all'estinzione anticipata del leasing considera che sull'importo residuo andrai a pagare l'iva al 20%.
Se i costi sono solo quelli non dovrebbe essere un grosso problema: da quanto ho capito restano solo una dozzina di rate da 5/600 euro l'una, anche pagando l'iva al 20% anzichè al 12% sarebbero solo circa 500 euro in più.

Più che altro sto valutando di proporre al venditore (ammesso che la barca sia veramente nelle condizioni "eccellenti" decantate) di estinguere lui il leasing ed effettuare il riscatto a suo nome e poi disimmatricolare la barca. Così sono sicuro che nessuno possa avanzare pretese nei miei confronti.
Se gli sta bene concludiamo e gli firmo un assegno unico per l'intero importo, altrimenti passo ad altro.

In questo caso tra le parti basterebbe una scrittura privata, vero (a quel punto si tratterebbe di un natante)?
Se poi volessi reimmatricolare la barca a mio nome sarebbe sufficiente a dimostrarne la proprietà?
coma66 ha scritto:Il problema è che uno si attiene alla normativa vigente al momento, nello spirito con cui è stata scritta.
All'epoca, non erano pochi i politici ed amministratori che si vantavano di avere di fatto ridotto l'iva sulle barche...
Oggi il furbastro dirigente di un ente dello stato ha avuto la brillante idea di fare il castigamatti, rendendo di fatto retroattiva la norma che prevede il dimostrare lo stazionamento all'estero del natante.
E' e si rivelerà una grossa cazzata, perche se poco poco iniziano sul serio a fare ciò, si inizierà una class-action con risultati che si possono immaginare, giudici di pace intasati, ricorsi, insomma un casino.
Io sono dell'idea che personaggi del genere vadano FUCILATI. altrimenti, una volta cacciati da quell'incarico ce li ritroveremo in un altro ufficio a dirigere altre cose, magari senza competenza alcuna, ma con la solita collaudata capacità di fare danni e rompere i c*****ni al prossimo.


P.S: Io ho sempre ritenuto il leasing uno strumento inopportuno per acquistare un bene di lusso quale è la barca, infatti le mie, le ho pagate sempre in contanti con assegnno ed intestate a me e mia moglie. Cio non toglie che un cittadino abbia il diritto di approfittare delle occasioni legittime della vita, quando ce ne è l'opportunità.
:bow

Purtroppo, soprattutto in materia fiscale, siamo soggetti ad un ginepraio di norme la cui interpretazione ed i metodi di applicazione sono spesso incomprensibili.
Non devo comprare un mega-yacht con i soldi di un conto segreto in Svizzera... mi stanno facendo passare la voglia... :muro
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