Scusa ma leggo solo ora questa risposta.ciungetto ha scritto:la formula è molto generica e costituisce la base per affrontare l'inizio di una scelta alla quale seguirà un inizio di progetto.sgucci99 ha scritto:Magari la formula fosse mia !! La si trova su tutti i testi di ingegneria navale.
Del resto se applicata al tuo esempio da' esattamente le velocita' che citi, quindi funziona.
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il coefficiente già da solo generalizza la formula in quanto ammette una differenza del 45 % sul risultato.
la formula, poi, si riferisce alle navi non intese come imbarcazioni oltre i 24 mt ma come imbarcazioni la cui sezione trasversale di opera viva è per oltre i 2/3 costituita dalle stesso rettangolo con gli angoli inferiori arrotondati.
ormai sono troppi i progressi fatti nello studio dei bulbi prodieri, delle eliche, del comportamento molecolare dell'acqua durante lo scorrere sulla carena, del tipo di pittura ecc per continuare a rendere assoluta quella formula.
certo negli anni 60 quando le navi erano progettate a mano era un dato di fatto che il mercantile navigava a 7-10 kn e solo con studi, idee, aumento di potenza lo potevi portare a 13-14 (navi bananiere o frigo) altrimenti oltre alla potenza dovevi aumentare anche la lunghezza.
poi qualcuno ha iniziato a capire che tagliando l'acqua con la prua a coltello questa restava "attaccata" alla carena mentre se si fosse "rotta" in modo diverso si sarebbero formati flussi-riflussi-turbolenze che comunque avrebbero "staccato" l'acqua dalla carena diminuendo la resistenza: i calcoli erano facilitati dai primi calcolatori e la semplice introduzione dei bulbi portò a velocità di 20-22 kn (portacontainer) senza dover mettere potenze tipo le passeggeri.
nelle nostre misure di barche direi che basta un semplice flap od una appendice sistemata in modo-maniera giusta per stravolgere la formula.
Hai perfettamente ragione, oggi sono stati fatti degli studi per permettere di superare la velocita' data da quelle formula.
Ma questi studi hanno portato appunto a modificare ad es. la forma della sezione poppiera aggiungendo pattini di sostentamento o flap o altro per evitare l'inevitabile appoppamento alla velocita' critica.
Cosi' facendo pero' non si parla piu' di regime dislocante puro, ma appunto di semidislocante o semiplanante, ecco perche' la formula viene stravolta, perche si applica solo per il dislocamento.
Non appena la barca non e' piu' dentro l'acqua ma ci vola sopra planando il problema della lunghezza d'onda non esiste piu' e la formula non e' piu' applicabile.
Basti dare un occhiata alle velocita' delle barche a vela, rigorosamente dislocanti per verificare che parliamo di 8-9 Kn (se va bene) per lunghezze di 40-50 piedi, quindi in accordo alla formula.
Il portacontainer di 20-22 Kn cui ti riferisci, quanto e' lungo ?
Il Titanic del '21 (880 piedi) aveva 23 Kn di velocita' massima.
In conclusione e' chiaro che per le nostre misure il dislocante non esiste, e non avrebbe neanche senso;
La mia era solo una provocazione, e voleva evidenziare il fatto che se ha senso parlare di dilsocamento solo per certe lunghezze (escludendo il semidislocante che e' una categoria a parte), a meno di non accontentarsi di andature tipiche della vela.
Questo puo' anche dare il piacere della navigazione rilassante, ma alla fine e' questione di scelte personali.