Comunque CUV46 da come parli sembri una persona con una profonda conoscenza nautica , perchè non ti presenti nell'apposita sezione e ci parli della tua Primatist 30 , come è motorizzata con i Volvo 200 o i 175 ?! E un modo per scambiarci opinioni.....Ciao!

Ma non sono molto il tipo da presentazioni, comunque quel 30 è un po' particolare, è una delle prima, quindi 3 vetri separati, plancetta in legno, èrese d'aria 2 separate dalla scritta abbate, ho montato diverse motorizzazioni, prima benzina, 2x330 mercruiser, ma è una barca che ha bisogno di peso a poppa, allo 450 BPM Vulcano, divertente, ma poco gestibili per usarla nel classico diporto, e infine 2x200 Volvo, la barca esce bene, ha buone velocità e bassa manutenzione!

CUV46 ha scritto:

coma66 ha scritto:-Se è per questo, tra le primissime cìera anche la SILPA........

Chi sa che cosa era?

Pecco sulla SILPA, non riesco nemmeno a trovare info!

Sociaetà Italiana Lavorazione Plastiche ed Affini, poi diventata Comar produttore delle mitiche barche a vela Comet in origine disegnate da Finot....

CUV46 ha scritto:

coma66 ha scritto:-Se è per questo, tra le primissime cìera anche la SILPA........

Chi sa che cosa era?

Pecco sulla SILPA, non riesco nemmeno a trovare info!

Non dar retta a COMA66 vuole far credere che ------------------------------------------------, invece...............................................
Mi intrometto per colmare delle vs. lacune storiche si chiamava: SIPLA di Forlì faceva delle ottime barche poi...... divenne COMAR ecc. ecc.
Faceva anche delle ottime barche a motore con una carena innovativa e che sembra ora qualcuno voglia riproporre.
Ma putroppo nessuno è profeta in patria, per cui di un passato glorioso resta solo un nome pasticciato.

SIPLA o SILPA?

La Comar con oltre 5.000 barche costruite è uno dei principali Cantieri nel mondo della vela. Fondata nel 1961 a Forlì con il nome di Sipla, è stata una delle prime aziende italiane ad utilizzare la vetroresina per la produzione di serie. La prima imbarcazione prodotta è stato un Flying Junior e successivamente, nel 1968 con il Meteor, di Van de Stadt, una barca veloce ed abitabile, la Sipla pone materialmente le basi della nautica popolare in Italia. Il Meteor è stato riconosciuto monotipo nel 1984, ed attualmente è ancora in produzione. La rivoluzione vera però la Sipla è arrivata con una barca che ha segnato una tappa fondamentale nella nautica internazionale: il Comet 910. Disegnato da Van de Stadt e da un giovanissimo Finot, il Comet 910 era così innovativo e performante che non solo piacque moltissimo per le sue linee, ma anche perché, appena varata, ha vinto la Middle Sea Race del 1971. Il successo commerciale è stato enorme e duraturo, la barca è rimasta in produzione per circa venti anni, dal 1971 al 1991, ed è stata prodotta in quasi cinquecento esemplari. Grazie ad essa, il Cantiere ha potuto costruire nuovi stabilimenti, i più moderni dell'epoca, e porre le basi per la successiva crescita e con l’occasione ha cambiato la ragione sociale, passando da Sipla all’attuale Comar (Costruzioni Marittime). A seguito del trionfo del Comet 910, Comar e Finot si sono uniti per costituire un binomio di eclatante successo, dal quale sono nate barche innovative e di grandi prestazioni, che hanno continuato ad avere un successo commerciale senza precedenti: con esse, la Comar ha dato il via in Italia all'era industriale per la nautica a vela. Il ricordo va al Comet 801, o ai Comet 11, 13 e 14, barche caratterizzate da scelte inedite ed innovative anche per gli interni, dove il quadrato era spostato all'estrema poppa. All'esterno, questi modelli evidenziavano un'aria di famiglia con linee senza tempo. In acqua, erano barche rapide e molto comode, gli interni erano curati e spaziosi, con attrezzature di coperta, per l'epoca estremamente ardite come l’ avvolgifiocco, il rollaranda o le manovre rinviate in pozzetto, soluzione fino a quel momento adottata esclusivamente nelle barche da regata. Negli anni Ottanta, la Comar affianca a Finot un altro grande progettista: Andrea Vallicelli. Nascono barche ancora più eleganti e veloci, estremamente moderne e di qualità, fattore fondamentale per mantenere una posizione primaria nel mercato. Molti armatori scelgono di partecipare con i loro Comet strettamente di serie alle regate di quel periodo, facendo quasi man bassa della maggior parte dei premi: dalle regate di circolo, ai Campionati invernali, alle regate d'altura, come la Rimini- Corfù- Rimini, o la Giraglia. I nuovi Comet 1050 e 375 di Finot, 420 di Vallicelli e 460 ancora di Finot, pur trovando una concorrenza agguerrita, per il successo che riscuotono, giungono ad essere un punto di riferimento. Comar diventa il più grande produttore italiano di barche a vela ed esporta all'estero buona parte della produzione. Alla fine degli anni Ottanta, l'Azienda è in piena espansione, il suo stabilimento di produzione occupa un'area di 43.000 mq., di cui 16.000 al coperto, produce 145 barche con 160 dipendenti e ha un fatturato di 25 miliardi di lire. Nel 1989, fatto eloquente, il Comet 333 viene scelto come barca del primo Giro d'Italia a Vela. Negli anni Novanta viene dato l'avvio a un radicale cambio di politica produttiva, si comincia con l'adozione di nuove tecniche di lavorazione: il sandwich di balsa e di termanto, la laminazione sottovuoto e nuovi modelli: il Genesi, da tredici metri, nelle tre versioni Crociera, Regata e Sport e il Phoenix, da quindici metri, nuova ammiraglia del Cantiere. La Comar si cimenta anche nella produzione di one-off da regata, come ad esempio il classe libera "Stradivaria", disegnato da Vallicelli, che vince per ben quattro volte la Centomiglia del Garda. Nel 1996 la Comar viene rilevata dalla Media Ship di Roma, una delle più importanti società di broker per l’usato a vela in Italia, e la nuova dirigenza, come scelta aziendale ha puntato direttamente a quel settore del mercato nautico, dove più si sente l’esigenza e la ricerca di un prodotto personalizzato e di qualità, che non abbia quell'aria "usa e getta", spesso dominante nelle barche prodotte in catena di montaggio. La Comar si è così dedicata all'ideazione ed alla produzione di una gamma di modelli che si possano porre in tutti i settori come esempio di qualità e di tecnologia. L’inizio del nuovo millennio ha visto nascere, seguendo i dettami di questa filosofia, un 51’ disegnato dallo Studio Vallicelli, proposto in 3 versioni CC, Dh e Sport, quest’ultima ha avuto un successo d’immagine tale da far nascere, a grande richiesta, il 45’ Sport e, prossimamente, molto altro. Quanta navigazione da quel primo Flying Junior ai sandwich in sottovuoto delle attuali costruzioni! Da un'epoca pionieristica all'era tecnologica. Ma lo spirito, il gusto del lavoro, la ricerca di una qualità di sostanza rimangono gli stessi dell'inizio. Cambiate le persone e gli obiettivi, la Comar è rimasta sempre la stessa
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Un po' di storia!

CUV46 ha scritto:SIPLA o SILPA?

Supposto? Supposta?
Io ti do la dritta poi a te la scelta.
Vedo che hai rimediato in calcio d'angolo.

SIPLA

CUV46 ha scritto:SIPLA

Comunque come già detto facevano anche barche a motore.

OT
Evitiamo di inserire links ! Per il semplice motivo che oggi esiste, e domani no! Quindi,se in futuro un utente va a documentarsi su questo topic e clicca sul link potrebbe non esistere piu',vanificando di fatto la vostra conversazione,e rendendo inutile questo topic.
Per sopperire a cio' e' sufficiente fare un copia/incolla di quello che ci interessa e postarlo, evitando ovviamente la pubblicita'.....
Fine OT

Pardon, volevo risparmiare spazio! Di questi tempi!!

dopo circa 60 ore di navigazione con il mio Dhea 32 posso senz'altro dire con assoluta franchezza che questa barca naviga molto bene, contrariamente a quanto affermato da qualcuno non sbatte affatto,anzi la sua morbidezza in navigazione è il suo miglior pregio. Barca molto asciutta, ho affrontato anche un rientro da Ponza molto impegnativo, ma mi sono sempre sentito in assoluta sicurezza, questa sensazione di sicurezza non l'avvertivo neanche con il mio gommone (BWA850), è vero che è leggermente sbandata a destra ma ho rimediato facilmente spostando due batterie dall'altro lato. I miei motori sono 2 volkswagen 265cv, mi danno un grande senso di affidabilita' , molto silenziosi con fumo zero, Facendo un primo bilancio non può essere che molto positivo.

dai posta un paio di foto!!.....sei di Roma?!

si vivo a Roma

postaci le foto....è gratis...