Simbor ha scritto:..... ma si presume che il DSC serva davvero SOLO in caso di grave evento e "castrarne" l'uso mi sembra una cosa folle....
Spero che, come nel caso dell'EPIRB, venga riveduta la cosa e l'MMSI rilasciato ad ogni richiedente, altrimenti a che serve ???
Il paradosso è superficialmente leggibile:
" ho il mezzo per comunicare tempestivamente la mia posizione prima che affondi, ma non va perchè non m'è stato dato il codice....
Caro Simbor, permettimi di partire da "lontano".
Credo che l'italia sia uno dei pochi paesi civili che rilascia il titolo di abilitazione all'uso di una stazione radioelettrica a bordo senza alcun esame a fronte della sola dichiarazione di essere a conoscenza delle norme che regolano il servizio mobile marittimo. In tanti anni di lavoro (di cui 13 quale operatore RT/RTF di stazione costiera) ne ho sentite di tutti i colori, da scrivere un libro.
Per quanto riguarda l'uso del DSC, e cmq non è solo questo, oggi non ci sono alternative all'esame perchè, io credo fortunatamente visto l'esperienza del cert.limitato di RTF, ce lo impongono norme extranazionali.
Dal 2003 l'uso di VHF con DSC ed EPIRB è stato imposto (con deroghe annuali sino al 31.12.2008) anche alle unità da pesca di stazza superiore alle 3tsl in navigazione in aree di mare A1, A1+A2 , cmq non oltre 40mg dalla costa nazionale.
Per questa marineria l'amministrazione italiana (min. comunicazioni e min. trasporti) si sono inventati un certificato decisamente ridotto con un esame teorico e pratico molto abbordabile.
Anche se l'ambito è diverso ed i problemi di riconoscimento dei titoli da parte degli altri stati sarebbero maggiori, il mio auspicio è che questo percorso si possa estendere anche ai proprietari di unità da diporto.
Per rispondere alle tue osservazioni ti porto la mia esperienza con i pescatori del veneto:
dal 2005 faccio gli esami a questa particolare utenza che segue dei brevi corsi di preparazione organizzati dalle associazioni e/o cooperative. Gli esami si sono sempre tenuti a bordo di un peschereccio oppure presso una cooperativa dove erano stati approntati un paio di VHF ed una EPIRB.
L'inizio è stato drammatico per il completo disinteresse e criticità dimostrata dai pescatori. Viaggiavamo su una media del 70-75% di bocciati. Poi, piano piano, c'è stata una presa di coscienza generale che, per certi versi, mi ha stupito. I bocciati ci sono ancora, ma parliamo di una esigua minoranza. In senso generale c'è stata una presa di coscienza della reale capacità del sistema GMDSS e dei suoi derivati che li ha colpiti. Probabilmente anche esperienze dirette dell'uso dell'EPIRB e del VHF hanno determinato il cambiamento del loro atteggiamento iniziale.
Tutto questo per dire che non si può ricondurre il problema al solo "ho il mezzo per comunicare tempestivamente la mia posizione prima che affondi, ma non va perchè non m'è stato dato il codice....".
Credo che ci dovrebbe essere una convergenza sia da parte dell'amministrazione, con un nuovo titolo per il solo diporto, sia da parte dei proprietari di unità da diporto con un atteggiamento diverso a questo problema ed alla sicurezza in generale.
Ti porto solo un esempio per chiarire che un cattivo uso del DSC può davvero annullare il buono che porta questa nuova tecnica: il comandante di una unità decide di inviare una richiesta di soccorso e quindi pigia il bottoncino rosso. Parte la chiamata di soccorso che verrà ripetuta ogni 4-4,5minuti sino a che funzionerà il VHF . Se l'operatore che ha ricevuto la richiesta di soccorso dà l'ACK (il ricevuto) perchè sul display del suo VHF appare anche questa funzione e poi non sà più cosa fare per gestire il soccorso, la chiamata da parte dell'unità in pericolo cessa e non verrà più ripetuta.
So bene che ci sono molti se e ma, ma inizialmente con i pescatori succedeva molto spesso in sede di esami questa evenienza.
Per questo, ribadisco, mi auguro che al più presto si decida di istituire qualcosa di più semplice del ROC o del SRC ma cmq sempre e solo con esame.
Scusa se sono stato prolisso.
Ciao.
renzo