Traina col vivo

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lisca
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Traina col vivo

Messaggio da lisca »

Sabato mattina sveglia alle 5 per la solita uscita a traina col vivo. Sono in barca prima delle 6 e, dopo aver disceso il Magra, sono in foce verso le 6,10 e quindi prua verso l‚Äôisola del Tino per procurare i sugarelli per esca. Arrivato nel punto prestabilito l‚Äôeco mi segnala presenza di minutaglia sotto la barca, dal fondo alla mezz‚Äôacqua, preparo una cannetta leggera col sabiki e, appena calato le abboccate sono pressochè immediate, recupero 4 ‚Äì 5 sugarelli per ogni calata e, in meno di un quarto d‚Äôora ho gi‡† la vasca del vivo piena di esche. A questo punto prua verso Riomaggiore, sulla batimetrica dei 30 mt, calando come al solito 2 canne col piombo guardiano, una a fondo ed una a mezz‚Äôacqua sulla linea del termoclino, sperando di incontrare qualche dentice o qualche ricciola. La giornata è stupenda, sole caldissimo e mare un olio, almeno fino verso le 11, quando purtroppo barche di tutti i tipi e lunghezze cominciano la corsa agli ormeggi in cale, calette e spiaggette, dove è doveroso arrivare a manetta, creando cosÏ un fastidioso moto ondoso in tutte le direzioni che interrompe la bellissima calma piatta di poco prima. Sempre fiducioso nelle mie esche continuo a trainare, ma purtoppo o i pesci non ci sono o proprio non ne vogliono sapere.
Nel frattempo si sono fatte le 15, e, cosÏ all‚Äôimprovviso, si alza un vento teso che impedisce di governare la barca alla velocit‡† di un nodo. Nonostante sia in giro ormai da parecchie ore e non abbia ancora visto una mazza, non ho voglia di rientrare, anche perchè© quando sono da solo sulla mia barca in mezzo al mare sto da favola, lontano da tutto e da tutti, quando gli unici rumori che sento sono il motore al minimo e lo sciacquio dell‚Äôacqua sullo scafo, perci?? decido di passare nel canale tra Portovenere e la Palmaria e trainare a ridosso di quest‚Äôultima al riparo dal vento. Essendo dentro al golfo di La Spezia so che purtroppo gli unici pesci che possono attaccare le mie esche vive sono i serra, ma non ho alternative perchè© con questo vento è l‚Äôunico posto dove posso trainare riuscendo a governare decentemente la barca.
Ricalo in acqua le esche e, dopo neanche dieci minuti parte la canna più a galla : un serra di piccole dimensioni, sul Kilo e mezzo, dopo essersi esibito in un paio di salti fuor d‚Äôacqua, viene a bordo. Sto per innescare un altro sugarello quando parte improvvisamente anche la canna a fondo, mollo esca e ami nella vasca del vivo e provvedo a salpare la seconda preda, fratello gemello del primo. Anche questo pare che abbia l‚Äôargento vivo addosso, durante il recupero passa più tempo saltando che nuotando ma, alla fine anche lui è a pagliolo. Innesco entrambe le canne e le calo, sempre una a fondo ed una appena affondata di un paio di metri, quel tanto che basta per evitare che qualche coglione che mi attraversa la scia mi tagli il filo. Trascorrono si e no una decina di minuti che parte violentemente la canna a galla e, mentre sto recuperando il solito serra che fa le capriole, ecco che parte anche la canna a fondo: purtroppo essendo solo in barca non posso che continuare il recupero del primo pesce e, appena terminato, constatare che l‚Äôaltro si è pappato met?† del sugarello lasciandomi la met?† con la coda ancora attaccata all‚Äôamo. Altri due nuovi sugarelli innescati e di nuovo in pesca, intanto un‚Äôocchiata all‚Äôorologio e sono gi‡† le 17, il tempo è proprio volato, cosÏ decido di pescare altri 10 minuti e rientrare. Ancora una volta il cicalino del mulinello della canna più a fondo si mette ad urlare, prendo la canna in mano, ferro ma‚Ķ. niente, cedo un po‚Äô di filo e abbasso il cimino della canna verso l‚Äôacqua per dare l‚Äôidea che il sugarello mutilato rallenti la sua corsa, poi rialzo il cimino simulando uno scatto in avanti ed ecco, un nuovo attacco all‚Äôesca, nuova ferrata e ‚Ķsi, questa volta c‚Äôè. Questo tira un po‚Äô di più dei precedenti, ma soprattutto salta anche lui in continuazione, un breve recupero, un colpo di raffio e anche questo è a pagliolo. A questo punto rendo la libert‡† ai sugarelli che ho ancora nella vasca del vivo, ripongo l‚Äôattrezzatura e mi dirigo verso la darsena, pensando che dopotutto mi sono goduto una splendida giornata estiva e mi sono proprio divertito, e anche se i serra non hanno le carni pregiate di dentici e ricciole, fatti al cartoccio sulla griglia non sono affatto male. Infatti la domenica a mezzogiorno li abbiamo fatti in darsena ed hanno riscosso un buon successo, anche perchè© nonostante i molti pescatori che hanno la barca l?¨ di racconti di grandi pescate tanti, ma pesci veri ..........
Simbor

Messaggio da Simbor »

:smt029 :smt029 :smt029

Ottimo reportage.....
quel che si suol dire, raccontare bene le cose...

Bravo Lisca........ :smt023 :smt023 :smt023 :smt023 :smt023
Lorelay

Messaggio da Lorelay »

D'ora in avanti ti chiamer?? Eminguen detto il Lisca; sai Robi mentre leggevo mi sentivo in barca con te, mi rivedevo come lo scorso anno quando ti è scappato quel frigorifero , ti ricodi come ti incazzasti? Bella giornata nonostante tutto
Ciao amico, buona navigazione e in :cu alla balena.
:mat
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