Tonno rosso, parliamone un po'
- Stefanino
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Re: Tonno rosso, parliamone un po'
Mi dispiace per questa tua considerazione Stefanino, ho solo detto quello che penso, e non capisco il riferimento della volpe con l'uva, se ti riferisci alla barca e/o alla capacita finanziaria hai proprio toppato, ma .....sorvoliamo[/quote]
anzi faro di piu metto una bella EMOTICON e dimmi se non e bella
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- oldjhon
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Re: Tonno rosso, parliamone un po'
Mi scuso con gli amici per l'OT
Certo Stefanino che non faccio di tutta erba un fascio e chiedo scusa per essermi espresso male e frainteso.
La mia passione per la pesca è cominciata a circa 6 anni(53 anni fa) pescando trote(quelle vere) nel torrente che scorreva a 20 metri dalla casa in cui sono nato a Gualdo Tadino, ho proseguito nelle acque del Tevere, che scorre vicino a casa mia, pescando barbi,lasce,cavedani,anguille etcc.., nel frattempo con la prima barca iniziai la pesca in mare a metà degli anni 60 alternandola durante l'autunno e inverno nelle acque del Trasimno a pesca di meravigliosi lucci e persici reali, ora pesco solo in mare da metà degli anni 70, se mi chiedi se rispetto la regola dei 5 kg ti rispondo di no in quanto li supero quasi sempre ma le mie uscite in mare durante l'estate si contano solo con 2 mani e quindi non credo di arrecare danni se ne pesco qualcosa in più di 5, ho avuto anche l'esperienza della pesca al tonno che però non mi ha contagiato, ma quando a metà degli anni 80 c'era gente e cioè quei presunti pescatori a cui mi riferivo che crearono la pesca business del tonno rosso allora mi arrabbiai di brutto, vedevo rientrare barche con anche più di 1 tonno e sapevo di aerei per il Giappone che trasportavano più tonni che passeggeri ed in banchina sentivi discorsi del tipo "ieri c'ho fatto più di un milione.
Ecco perchè sono un po arrabbiato, certo ho anche amici in banchina che sono bravissime persone che rispettano le regole, ma ne conosco molti altri, e sono la maggioranza, che sbarcano il tonno in spiaggia senza adempiere alle regole della legge che in questo caso è molto importante e non come pescare 6/7 kg anziche 5. Inoltre anche la pratica del rilascio non la vedo di buon occhio, vorrei che ci si mettesse nei panni di un tonno che dopo 40 minuti di combattimento arriva esausto vicino la barca e poi lo lasci andar via con tanto acido lattico versato, quel tonno non è che ha modo di passare in farmacia a prendersi una cura ricostituente, ma detto questo.... per me Stefanino è tutto ok
Chiedo ancora scusa per l'O T
Certo Stefanino che non faccio di tutta erba un fascio e chiedo scusa per essermi espresso male e frainteso.
La mia passione per la pesca è cominciata a circa 6 anni(53 anni fa) pescando trote(quelle vere) nel torrente che scorreva a 20 metri dalla casa in cui sono nato a Gualdo Tadino, ho proseguito nelle acque del Tevere, che scorre vicino a casa mia, pescando barbi,lasce,cavedani,anguille etcc.., nel frattempo con la prima barca iniziai la pesca in mare a metà degli anni 60 alternandola durante l'autunno e inverno nelle acque del Trasimno a pesca di meravigliosi lucci e persici reali, ora pesco solo in mare da metà degli anni 70, se mi chiedi se rispetto la regola dei 5 kg ti rispondo di no in quanto li supero quasi sempre ma le mie uscite in mare durante l'estate si contano solo con 2 mani e quindi non credo di arrecare danni se ne pesco qualcosa in più di 5, ho avuto anche l'esperienza della pesca al tonno che però non mi ha contagiato, ma quando a metà degli anni 80 c'era gente e cioè quei presunti pescatori a cui mi riferivo che crearono la pesca business del tonno rosso allora mi arrabbiai di brutto, vedevo rientrare barche con anche più di 1 tonno e sapevo di aerei per il Giappone che trasportavano più tonni che passeggeri ed in banchina sentivi discorsi del tipo "ieri c'ho fatto più di un milione.
Ecco perchè sono un po arrabbiato, certo ho anche amici in banchina che sono bravissime persone che rispettano le regole, ma ne conosco molti altri, e sono la maggioranza, che sbarcano il tonno in spiaggia senza adempiere alle regole della legge che in questo caso è molto importante e non come pescare 6/7 kg anziche 5. Inoltre anche la pratica del rilascio non la vedo di buon occhio, vorrei che ci si mettesse nei panni di un tonno che dopo 40 minuti di combattimento arriva esausto vicino la barca e poi lo lasci andar via con tanto acido lattico versato, quel tonno non è che ha modo di passare in farmacia a prendersi una cura ricostituente, ma detto questo.... per me Stefanino è tutto ok
Chiedo ancora scusa per l'O T
Gianni
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Re: Tonno rosso, parliamone un po'
riflettendoci sopra la generazione prima di noi giovanila prendeva cosi sul venale e vero pero che vedo sempre piu la sportivita anche lanno scorso di tutti i tonni che sono stati presi da miei amici se ne sono mangiati uno il resto e rilascio anche a pesca aperta anche perche dove li metti se non li vendi il mare li mantiene meglio
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Re: Tonno rosso, parliamone un po'
Ciao Filippo grandissimo trainista
La notizia l'ho letta su fb pochissimi giorni fa e pubblicata da Riccardo Fanelli che l'aveva ripresa da un quotidiano, non so quale, il "riconoscimento" era stato effettuato da una guardia forestale, ti puoi immaginare i commenti, del tonno però non c'era una foto per cui....[/quote]
Ciao Bruno,credo di aver letto anch'io qualcosa scritto da Ct Uncino,pero'
mi sa che si è creata confusione e non so da parte di chi.
Un paio di mesi fa' nel web ho trovato questo http://www.videolina.it/view/servizi/20438.html
come si può vedere risalente a settembre dello scorso anno,bene,da allora ne parlano in moooolti forum tanto che qualcuno è andato anche oltre fino cercando di sentire i diretti interessati.
Non commento il video perchè non voglio annoiare nessuno ma due elementi per i meno avvezzi:
non è un yellow fin,
si poteva catturare stando alla data del video precedente al 15/10,essendo bluefin tuna,
ma non credo pesasse più di 30 kg,quindi cattura
.......anzi se si guarda bene catture illegali.
....... in questo video c'è la flagranza del reato ed ignoranza verso questa specie ittica da parte di chi dovrebbe far rispettare la regole giuste o meno che siano.
Non a caso sta sollevando animate polemiche soprattutto dai più appassionati della pesca al rosso.
Se non potevo pubblicare il link chiedo scusa agli amministratori .
La notizia l'ho letta su fb pochissimi giorni fa e pubblicata da Riccardo Fanelli che l'aveva ripresa da un quotidiano, non so quale, il "riconoscimento" era stato effettuato da una guardia forestale, ti puoi immaginare i commenti, del tonno però non c'era una foto per cui....[/quote]
Ciao Bruno,credo di aver letto anch'io qualcosa scritto da Ct Uncino,pero'
mi sa che si è creata confusione e non so da parte di chi.
Un paio di mesi fa' nel web ho trovato questo http://www.videolina.it/view/servizi/20438.html
come si può vedere risalente a settembre dello scorso anno,bene,da allora ne parlano in moooolti forum tanto che qualcuno è andato anche oltre fino cercando di sentire i diretti interessati.
Non commento il video perchè non voglio annoiare nessuno ma due elementi per i meno avvezzi:
non è un yellow fin,
si poteva catturare stando alla data del video precedente al 15/10,essendo bluefin tuna,
ma non credo pesasse più di 30 kg,quindi cattura
.......anzi se si guarda bene catture illegali.
....... in questo video c'è la flagranza del reato ed ignoranza verso questa specie ittica da parte di chi dovrebbe far rispettare la regole giuste o meno che siano.
Non a caso sta sollevando animate polemiche soprattutto dai più appassionati della pesca al rosso.
Se non potevo pubblicare il link chiedo scusa agli amministratori .
Ciao, Filippo.
- Stefanino
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Re: Tonno rosso, parliamone un po'
a scanso di equivoci la foto con il gatto e un ingrandimentu di una una foto repertorio apoggiata sul tavolo e fotografata col telefono
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Re: Tonno rosso, parliamone un po'
meglio andar per vongole
>Non tirano molto ma non ti illumini..........
Attraverso il grande oceano Pacifico, i grossi tonni pinna blu hanno trasportato le contaminazioni radioattive generate da alcune piante del Giappone danneggiate dalle radiazioni nucleari fino alle coste degli Stati Uniti, lontane ben 6.000 miglia. E’ la prima volta che una migrazione così grande di pesci trasporta delle radiazioni a una distanza tanto grande.
LA RADIOATTIVITA’ - “Siamo francamente sorpresi” ha detto Nicholas Fisher, uno dei ricercatori che ha riportato la scoperta nel verbale della National Academy of Sciences. I livelli di cesio radioattivo erano dieci volte superiori all’ammontare di quelli rilevati nei tonni della costa californiana l’anno scorso. Ad ogni modo, ciò è ancora molto lontano dai limiti del commestibile stabiliti dai governi di USA e Giappone. Precedentemente, furono trovati pesci più piccoli e plancton con elevati livelli di radiazioni nelle acque giapponesi dopo un terremoto di magnitudo 9 nel marzo 2011, innescato dallo tsunami che danneggiò gravemente i reattori di Fukushima. Ma gli scienziati non si aspettavano il soffermarsi della radioattività sui pesci di grossa taglia che si spostano in diverse acque del mondo perché queste razze di pesci teoricamente hanno la possibilità di metabolizzare ed espellere le sostanze radioattive.
LA RESPONSABILITA’ DI FUKUSHIMA - Uno dei pesci più larghi e veloci, il tonno pinna blu del Pacifico può crescere fino a tre metri e pesare circa cinquecento kg. Depongono le uova sulla costa giapponese e poi in branco nuotano ad est a velocità davvero elevata, raggiungendo le acque della California e la punta di Baia California in Messico. Cinque mesi dopo il disastro di Fukushima, Fisher della Stony Brook University di New York coadiuvato da un team decide di testare i tonni pinna blu del Pacifico che erano stati presi nella costa di San Diego. Con gran sorpresa, i campioni prelevati dai quindici tonni catturati contenevano livelli di due sostanze radioattive, il cesio 134 e il cesio 137, molto più alti rispetto a quelli catturati in precedenza. Per escludere la possibilità che le radiazioni fossero state trasportate dalle correnti oceaniche o depositate nel mare tramite l’atmosfera, il team analizzò anche i tonni pinna gialla, trovati nella zona più esterna del Pacifico e i pinna blu migrati nella California del Sud prima della crisi nucleare. Non trovarono tracce di cesio 134 e solo livelli irrisori di cesio 137, residui dei test nucleari del 1960.
C’E’ UN RISCHIO ANCHE PER ALTRI PESCI - I risultati “sono inequivocabili. La fonte era Fukushima” disse Ben Buesselor dell’Istituto oceanografico di Woods Hole, che però non ha avuto ruolo nella ricerca. I tonni hanno assorbito il cesio radioattivo nuotando in acque contaminate, hanno spiegato gli scienziati, e ovviamente nutrendosi di prede contaminate. Poiché si sono cibati di queste prede durante la crescita, il loro metabolismo non è stato capace di espellere le sostanze. “E’ un grande oceano. Nuotarvi attraverso e trattenere ancora questi radionuclidi è davvero affascinante” ha dichiarato Fisher. I tonni pinna blu in Giappone sono molto preziosi, perché una sottile fetta della tenera carne rossa utilizzata per preparare il sushi può essere venduta per circa 25 euro a pezzo nei migliori ristoranti di Tokyo. Il vero test di come la radioattività affligge i tonni ci sarà quest’estate, quando i ricercatori ripeteranno gli studi con un numero più elevato di campioni. I tonni arrivati l’anno scorso sono stati esposti alle radiazioni per circa un mese, mentre quelli che verranno adesso hanno nuotato nelle acque radioattive per un periodo molto più lungo. Ora che gli scienziati sanno che i tonni pinna blu possono trasportare le radiazioni, vogliono anche tracciare i movimenti di altre specie migratorie, come le tartarughe marine, gli squali e gli uccelli marini.
>Non tirano molto ma non ti illumini..........
Attraverso il grande oceano Pacifico, i grossi tonni pinna blu hanno trasportato le contaminazioni radioattive generate da alcune piante del Giappone danneggiate dalle radiazioni nucleari fino alle coste degli Stati Uniti, lontane ben 6.000 miglia. E’ la prima volta che una migrazione così grande di pesci trasporta delle radiazioni a una distanza tanto grande.
LA RADIOATTIVITA’ - “Siamo francamente sorpresi” ha detto Nicholas Fisher, uno dei ricercatori che ha riportato la scoperta nel verbale della National Academy of Sciences. I livelli di cesio radioattivo erano dieci volte superiori all’ammontare di quelli rilevati nei tonni della costa californiana l’anno scorso. Ad ogni modo, ciò è ancora molto lontano dai limiti del commestibile stabiliti dai governi di USA e Giappone. Precedentemente, furono trovati pesci più piccoli e plancton con elevati livelli di radiazioni nelle acque giapponesi dopo un terremoto di magnitudo 9 nel marzo 2011, innescato dallo tsunami che danneggiò gravemente i reattori di Fukushima. Ma gli scienziati non si aspettavano il soffermarsi della radioattività sui pesci di grossa taglia che si spostano in diverse acque del mondo perché queste razze di pesci teoricamente hanno la possibilità di metabolizzare ed espellere le sostanze radioattive.
LA RESPONSABILITA’ DI FUKUSHIMA - Uno dei pesci più larghi e veloci, il tonno pinna blu del Pacifico può crescere fino a tre metri e pesare circa cinquecento kg. Depongono le uova sulla costa giapponese e poi in branco nuotano ad est a velocità davvero elevata, raggiungendo le acque della California e la punta di Baia California in Messico. Cinque mesi dopo il disastro di Fukushima, Fisher della Stony Brook University di New York coadiuvato da un team decide di testare i tonni pinna blu del Pacifico che erano stati presi nella costa di San Diego. Con gran sorpresa, i campioni prelevati dai quindici tonni catturati contenevano livelli di due sostanze radioattive, il cesio 134 e il cesio 137, molto più alti rispetto a quelli catturati in precedenza. Per escludere la possibilità che le radiazioni fossero state trasportate dalle correnti oceaniche o depositate nel mare tramite l’atmosfera, il team analizzò anche i tonni pinna gialla, trovati nella zona più esterna del Pacifico e i pinna blu migrati nella California del Sud prima della crisi nucleare. Non trovarono tracce di cesio 134 e solo livelli irrisori di cesio 137, residui dei test nucleari del 1960.
C’E’ UN RISCHIO ANCHE PER ALTRI PESCI - I risultati “sono inequivocabili. La fonte era Fukushima” disse Ben Buesselor dell’Istituto oceanografico di Woods Hole, che però non ha avuto ruolo nella ricerca. I tonni hanno assorbito il cesio radioattivo nuotando in acque contaminate, hanno spiegato gli scienziati, e ovviamente nutrendosi di prede contaminate. Poiché si sono cibati di queste prede durante la crescita, il loro metabolismo non è stato capace di espellere le sostanze. “E’ un grande oceano. Nuotarvi attraverso e trattenere ancora questi radionuclidi è davvero affascinante” ha dichiarato Fisher. I tonni pinna blu in Giappone sono molto preziosi, perché una sottile fetta della tenera carne rossa utilizzata per preparare il sushi può essere venduta per circa 25 euro a pezzo nei migliori ristoranti di Tokyo. Il vero test di come la radioattività affligge i tonni ci sarà quest’estate, quando i ricercatori ripeteranno gli studi con un numero più elevato di campioni. I tonni arrivati l’anno scorso sono stati esposti alle radiazioni per circa un mese, mentre quelli che verranno adesso hanno nuotato nelle acque radioattive per un periodo molto più lungo. Ora che gli scienziati sanno che i tonni pinna blu possono trasportare le radiazioni, vogliono anche tracciare i movimenti di altre specie migratorie, come le tartarughe marine, gli squali e gli uccelli marini.
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Re: Tonno rosso, parliamone un po'
Scusami Filippo, leggo solo adesso.
Sicuramente è come dici te, l'equivoco, se di questo si può parlare, è stato pilotato, ma non vale la pena di spendere altra parole.
Si trattava proprio di un articolo di capitan hook, alias Riccardo Fanelli che è notoriamente un buontempone oltre ad essere la migliore "canna" italiana.
Non so se hai visto recentemente è stato a pescare anche i "corrazzieri".
Questa estate quando lo incontrerò a S. Teresa gli chiederò se vuole iscriversi al nostro forum, sarebbe un bel successo.
Leggo anche quello che Furio ha riportato, suppongo da un quotidiano, e non posso che rabbrividire al pensiero che anche i nostri tonni possano contaminarsi.
Sicuramente è come dici te, l'equivoco, se di questo si può parlare, è stato pilotato, ma non vale la pena di spendere altra parole.
Si trattava proprio di un articolo di capitan hook, alias Riccardo Fanelli che è notoriamente un buontempone oltre ad essere la migliore "canna" italiana.
Non so se hai visto recentemente è stato a pescare anche i "corrazzieri".
Questa estate quando lo incontrerò a S. Teresa gli chiederò se vuole iscriversi al nostro forum, sarebbe un bel successo.
Leggo anche quello che Furio ha riportato, suppongo da un quotidiano, e non posso che rabbrividire al pensiero che anche i nostri tonni possano contaminarsi.
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Re: Tonno rosso, parliamone un po'
Girovagando per il web alla ricerca di notizie sui tonni sono incappato in questo forum...
Io l'anno scorso ho preso esattamente 98 tonni,di tutte le misure,non sto certo a misurarli e di sicuro non li rilascio,mai fatto.
Pero' tranquilli,ero in regola perchè erano tutti pinna gialla.
eh eh...
Io l'anno scorso ho preso esattamente 98 tonni,di tutte le misure,non sto certo a misurarli e di sicuro non li rilascio,mai fatto.
Pero' tranquilli,ero in regola perchè erano tutti pinna gialla.
eh eh...
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Re: Tonno rosso, parliamone un po'
Menagramo, sei simpaticissimo si capisce dal tuo primo post, però, ci faresti molto piacere se ti presentassi nell'apposita sezione, come buona usanza del nostro forum.menagramo ha scritto:Girovagando per il web alla ricerca di notizie sui tonni sono incappato in questo forum...
Io l'anno scorso ho preso esattamente 98 tonni,di tutte le misure,non sto certo a misurarli e di sicuro non li rilascio,mai fatto.
Pero' tranquilli,ero in regola perchè erano tutti pinna gialla.
eh eh...
Sono sicuro che molti terrebbero a darti il benvenuto e te potrai, nella presentazione, parlarci un po' di te.
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Re: Tonno rosso, parliamone un po'
chè spettacolo! ma è vero che la griglia non è come la piasta ???menagramo ha scritto:Girovagando per il web alla ricerca di notizie sui tonni sono incappato in questo forum...
Io l'anno scorso ho preso esattamente 98 tonni,di tutte le misure,non sto certo a misurarli e di sicuro non li rilascio,mai fatto.
Pero' tranquilli,ero in regola perchè erano tutti pinna gialla.
eh eh...
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Re: Tonno rosso, parliamone un po'
Figurati,la "piasta" è sempre la piasta,pero' la griglia ha un quel nonsochè....
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Re: Tonno rosso, parliamone un po'
scusate volevo dire che se viene cucinato sulla piastra non viene così stopposo come sulla grigliamenagramo ha scritto:Figurati,la "piasta" è sempre la piasta,pero' la griglia ha un quel nonsochè....
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Re: Tonno rosso, parliamone un po'
Il tonno lo devi cuocere il meno possibile,una scottata per lato e via.
Se lo fai sulla griglia non deve essere molto calda e sopratutto deve rimanere crudo dentro,altrimenti viene stopposo.
Se lo fai sulla griglia non deve essere molto calda e sopratutto deve rimanere crudo dentro,altrimenti viene stopposo.
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Re: Tonno rosso, parliamone un po'
menagramo ha scritto:Girovagando per il web alla ricerca di notizie sui tonni sono incappato in questo forum...
Io l'anno scorso ho preso esattamente 98 tonni,di tutte le misure,non sto certo a misurarli e di sicuro non li rilascio,mai fatto.
Pero' tranquilli,ero in regola perchè erano tutti pinna gialla.
eh eh...
Ciao,benvenuto,mi piacerebbe sapere da dove scrivi,o meglio, in quale parte del mediterraneo riesci a trovare e pescare i pinna gialla.
Ciao, Filippo.