Il vettino della canna n° 3, si piegò leggermente e rimase piegato, mentre quelli delle altre canne continuavano a piegarsi e raddrizzarsi per la currogosità del fondo.
Impugnai la canna e sollevandola leggermente sentii il peso della seppia dall’altro capo della lenza.
Ferrai con decisione e forza e iniziai il recupero, lentamente, dopo pochi secondi lei apparve in superficie, sputò un po’ d’acqua, nell’estremo tentativo di liberarsi dagli aghi dell’artificiale, la sollevai e la depositai nel secchio dove ad attenderla c’erano altre sue colleghe, con la mano presi l’artificiale facendo bene attenzione di non toccarla, sapendo che mi avrebbe ripagato con una spruzzata d’inchiostro, girai l’artificiale a coda in su e la seppia si liberò immediatamente dagli aghi.
Rimisi in pesca la canna ma con la coda dell’occhio vidi che sulla n° 1 ce n’era già un’altra in attesa.

Questa è in sintesi il sistema di pesca per le seppie che io estendo anche agli amici polpi usando esattamente la stessa tecnica ed attrezzatura, limitandomi, per loro alla sostituzione del piombo in quanto, mentre la seppia viene insidiata sul fondo sabbioso, il polpo è più facile trovarlo su fondo misto scoglioso, per cui i piombi si differenziano per la loro forma.

Ma procediamo con ordine ad elencare l’attrezzatura necessaria.
Come avete potuto leggere, per praticare questa pesca occorrono più canne, personalmente ne uso 4, non è che se peschiamo con una sola canna i carabinieri ci arrestino, è solo che una sola canna vuol dire una sola esca, ma più che una sola esca vuol dire un solo colore dell’artificiale, ed è qui che ti volevo.
Saranno trenta anni che faccio questa pesca e dovrei capirci qualcosina sui colori in base agli orari, alla trasparenza delle acqua, ai venti dominanti.
Se volete salgo in cattedra e vi dico: al mattino, acqua trasparenti e sole: Verde, oppure al mattino acque leggermente velate e nuvoloso: Rosso.
Se volete lo faccio, ma vi assicuro, nonostante la puntigliosità con la quale per anni ho catalogato ogni giornata e ogni preferenza di colore, alla fine mi sono arreso con un bel niente di fatto.
Anzi, vi dirò di più, ogni anno alcune aziende leader (e ladre) del settore immettono sul mercato nuove tonalità, anche miste, non so per quale ragione ma questi colori normalmente hanno successo.
Io considero le nostre amiche al pari delle nostre signore, passano davanti alle vetrine e si soffermano attratte come falene alla luce, davanti ai modelli di alcuni tizi, che haimè tutti ben conosciamo e che si chiamano Valentino, Dolce e Gabbana, Ferrè, Dior, gli altri negozi quelli con gli abiti a buon mercato, per lo più, non vengono degnati di uno sguardo.

Purtroppo questo succede anche con le seppie, ci sono artificiali che costano da uno a due euro, di marche nostrali, con una vasta gamma di colori, non è che con questi qualche seppia non si prenda, ma se paragonate a quelle che si catturano con gli artificiali della Yamashita e You zuri, la differenza, purtroppo è sostanziale.
La differenza sta appunto che questi ultimi vestono (credo) con capi firmati dei suddetti stilisti, visto quello che li fanno pagare.

Via ritorniamo agli attrezzi di base e meno male che qui le esigenze sono completamente diverse.

LE CANNE – vanno bene le telescopiche di normale fibra di vetro, con lunghezza da cm. 200/230 centimetri, purchè abbiano il cimino in fibra di vetro piena.
Io le comprai al tempo che c’erano ancora le lire, pagandole 8 mila lire ciascuna, ora al massimo dovrebbero costare sui 10 euro.
Quelle che ho in dotazione erano della Carson e si chiamavano weekend.

I MULINELLI – vanno benissimo i modelli 2000 o 3000 tutti in plastica, con bobina unica, la frizione viene tenuta serrata per cui com’è e dov’è va bene.
Li potete trovare ai supermercati a prezzi che se non state attenti ve li tirano dietro.

IL NYLON PER CARICARLI – Personalmente uso del nylon scadentissimo dello 0,35 basta che sia di colore neutro.

I PIOMBI – per le seppie uso piombi piatti a goccia, armati di girella, normalmente si trovano in colore azzurro plastificato, da 20/30/40 grammi e ne ho una discreta scorta.
Per i polpi uso quelli che chiamano ballerine e che sono composti da un tubetto flessibile di colore verde con applicato il piombo cilindrico terminale infilato a forza nel tubetto.
Questo ha la caratteristica di non impigliarsi facilmente sul fondo, i pesi che uso vanno da 40 fino ad 80 grammi.

GIRELLE CON MOSCHETTONE – del n° 14 sono il completamento di questa elementare attrezzatura.

ARTIFICIALI – ne abbiamo parlato, la misura che va bene per le seppie e che io uso anche per i polpi per non averne delle montagne è il numero 2,5. Grammi? Non l’ho mai capito se questa misura si riferisce al peso, quello che posso dirvi è che si riferisce alla taglia giusta: 2 e mezzo.

Continua

@Bruno
quando ti leggo mi rendo conto che sugli argomenti da te esposti,io sono fuori come un "balcone" !!! e me ne vergogno un po' ....


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Sono io che vi ringrazio per permettermi di pubblicare alcune marche di prodotti per la pesca, sapete bene che faccio questo unicamente al solo scopo di indirizzare chi eventualmente fosse interessato verso le giuste attrezzature sia per la qualità, sia per il prezzo.
Cerco sempre anche di comunicare i prezzi in modo che ognuno si possa regolare secondo il proprio portafogli come pure di lasciare perdere l'acquisto qualora il prezzo richiesto fosse superiore a quello che è il prezzo normale.

.....che dire.. ..Bruno. ...grande. ....ciao.

Vediamo anzitutto come preparare la semplicissima armatura e se avete la compiacenza di seguirmi un attimo illustrerò perchè è consigliabile eseguirla così.
Abbiamo appurato che le canne da usare in questa pesca debbono essere alcune e non una soltanto, il costo è veramente risibile in base alla resa in fatto di catture.
Pensate che un polpo da un chilo vi ripagherebbe del costo di una canna e mulinello.
La preparazione dei terminali andrà eseguita a casa, con calma, poi le canne verranno chiuse e protette con i salva apicali, per aprirle all'occrrenza.
Le variabili sono due: il peso del piombo e l'artificiale, ragion per cui dovranno essere usati due moschettoni si da permetterne la sostituzione in modo rapido.
Iniziamo a preparare la canna.
Passiamo il nylon attraverso TUTTI gli anelli della canna.
Prendiamo una girella col moschettone ed infiliamola nel nylon.
Infiliamo ora una perlina non tanto piccola in modo che l'anello della girella-moschettone non possa scavalcarla.
A valle della perlona facciamo un nodo di stopper utilizzando uno spezzone del nylon del mulinello.
Fatto?
Prendiamo la seconda girella con moschettone e leghiamola, questa si, in fondo alla lenza.
Finita l'operazione ci troveremo ad avere una girella-moschettone fissa in fondo alla lenza ed una scorrevole che grazie al nodino di stopper possiamo far scorrere a nostro piacimento.
Nelle foto che allego si vede la montatura stesa pronta per la pesca e la canna chiusa con le girelle all'apicale.

Continua.

Parliamo ora della pesca vera e propria.
Condizioni essenziali: acque limpide, brezza.
Se le acque non sono trasparenti la pesca purtroppo è compromessa, come pure se non c'è un po' di brezza e la barca resta immobile o peggio comincia a girare su se stessa è un bel casino.
La luce del sole è un'amica in quanto le nostre prede vedranno l'esca da più distante, però nelle belle giornate luminose il calasole a volte si rivela micidiale.

Questa pesca viene fatta a scarroccio, con la barca libera, senza ancora.
Io butto a mare un pedagno legato ad una cima unicamnet per salvaguardarmi da eventuali reti di posta che mi farebbero perdere in caso di incontro (e mi è successo) tutti gli artificiali che ho in pesca.
Col pedagno che tengo molto corto, questo si infila nella rete e ferma la barca, recupero le canne, libero il pedagno, faccio una decina di metri e rimetto tutto in pesca senza nessuna perdita (dolorosa).

Per le seppie il fondo ideale è quello sabbioso, per me che ho la barca a Livorno, quando esco dal porto mi dirigo verso Marina di Pisa, normalmente pesco davanti il casermone di Tirrenia ma molto buono è anche davanti ai primi bagni di Marina, per esempio davanti al bagno Hoasis è ottimo, ma più o meno è buono tutto illitorale.
Questa pesca inizia a settembre per finire a febbraio.

Col medesimo sistema, tranne il piombo pesco anche i polpi, allora vado sul misto, fuori del porto davanti le ex colonie, anche la foce dello scolmatore, tutti posti eccezionali, qui bisogna usare artificiali da un euro perchè è facile perderli.

Non ci sono profondità buone o poco buone, bisogna fare così, avviciniamoci a riva se c'è la brezza di terra e iniziamo a pescare sui tre metri, facendo attenziona a quali profondità quel giorno le seppie aggrediscono l'artificiale, poi regoliamoci di conseguenza.

Solito discorso per i polpi che si pescano invece tutto l'anno.

Arrivati sul posto, giriamo un fianco della barca a vento, mettiamo in pesca la prima canna e quando il piobo tocca il fondo, cediamo ancora una decina di metri di nylon.
Mettiamo in pesca la seconda e a questa diamo sette otto metri di nylon.
Alla terza cinque metri ed alla quarta solo un paio di metri, non si impiglieranno mai tra loro.
Quando la seppia o il polpo preda l'artifciale, il cimino della canna si piega e rimane piegato.
Solleviamo la canna e ferriamo a bestia, poi iniziamo lentamente il recupero.
Io non uso mai il guadino neppure se ho un polpo da un chilo attaccato al gamberone, però molti li guadinano ed hanno ragione.

E' vero , i posti citati " sarebbero " molto buoni se 1) per le seppie non ci fossero, dal Calabrone a Marina , migliaia di nasse che fanno stragi esagerate e sono messe anche da quei Bagnini che in qualche modo dovrebbero proteggere il litorale ed invece qualcuno di notte , pesca anche con la sciabica.
2) per i polpi stessa sinfonia ,anzi peggio . La penuria di pesce ha dirottato molti pescatori verso questo tipo di attività .Specie durante l'estate soprattutto d'agosto e settembre nel fazzoletto di mare che va dall'imboccatura del porto alle colonie , ci sono mattina e pomeriggio decine e decine di barche con una media di 2 persone a barca . La zona è disseminata di palamiti , con le inevitabili discussioni che lo scarroccio della barca comporta e ciliegina sulla torta sempre nello stesso specchio di mare calano le reti molti pescatori professionisti.

Sono arrivate, finalmente sono arrivate anche quest'anno.
Non ho niente da aggiungere a quello che ho scritto tranne che quest'anno Yamashita ha fatto una serie di artificiali colore fucsia che si sono rivelati molto catturanti.

Grandissimo Bruno, grazie per tutte le indicazioni!
Arrivate anche nella mia zona, purtroppo il mare però non è dei migliori.....
Ho un dubbio, parli di ferrare a bestia, io invece quasi non ferro perchè mi è successo più volte di rompere il tentacolo della seppia e trovarmene un mozzicone.

Come hai detto tu, yamashita ha una marcia in più!

crigrazzi ha scritto:Grandissimo Bruno, grazie per tutte le indicazioni!
Arrivate anche nella mia zona, purtroppo il mare però non è dei migliori.....
Ho un dubbio, parli di ferrare a bestia, io invece quasi non ferro perchè mi è successo più volte di rompere il tentacolo della seppia e trovarmene un mozzicone.

Come hai detto tu, yamashita ha una marcia in più!

Sai bene che la seppia sta rosicando il dorso dell'artificiale e lo ha avvinghiato con i suoi tentacoli, la ferrata serve per far scivolare la seppia dal dorso ed infilzarla più profondamente possibile con la coroncina di aghi in coda al gamberone.
Considera che io pesco con una cannetta di 1,80 mt. per cui nonostante la ferrata il sollevamento dell'artificiale è molto limitato, altra cosa è pescare con canne più lunghe.