Di tutte le forme e dimensioni, ma più che dimensioni di pesi diversi, sono presenti in tutti i negozi di pesca.
Sembrano quasi usciti dalla mente di uno strano scultore che si è sbizzarrito a plasmarli nelle differenti forme geometriche.
No amici pescatori, non è così.
Non voglio con questo dire che tutte quelle forme siano indispensabili, però molte di queste hanno una loro finalità peculiare, frutto di studio e di esperienze alle quali possiamo attingere a piene mani, spendendo pochi euro.
Cominciamo a ragionarci un po’ sopra e vediamo quali faranno al caso nostro e quale sarà il loro utilizzo.
Cominciamo stasera a parlare di quelli più comuni: i piombini spaccati.
Questi piombini di forma sferica, hanno esattamente al centro un’incisione che permette di poterli inserire lungo il nylon e bloccarli poi nel punto desiderato.
Questo tipo di zavorra è stato realizzata per la pesca con il galleggiante, in modo che, calettando i piombini nella lunghezza della lenza il peso di questi porti il galleggiante a disporsi perpendicolarmente alla superficie affondando quel tanto sufficiente a far si che il pesce, durante l’abboccata, non avverta, o ne avverta pochissimo la resistenza.
I piombini non andranno assolutamente disposti alla rinfusa, ma dovranno essere disposti in maniera logica e funzionale.
Ogni pescatore ha un suo sistema io uso il sistema classico, con i piombi più grandi vicino al galleggiante e poi scendendo verso l’amo, sempre più piccoli, fino a tarare il galleggiante per l’affondamento necessario.
Più il galleggiante (compatibilmente con le onde) rimane immerso, più saranno “franche” le abboccate dei pesci, anche quelli più grossi e sospettosi verranno ingannati.
Sul terminale i piombini non andranno messi, sia per non indebolirlo, se sottile, sia perché perdendolo per un eventuale aggancio sul fondo, basterà sostituirlo senza intervenire sulla piombatura.

Continua.

sapresti consigliarmi un tipo intercambiabile per la traina?

sandro006 ha scritto:sapresti consigliarmi un tipo intercambiabile per la traina?

Artificiali o vivo?

bruno21 ha scritto:

sandro006 ha scritto:sapresti consigliarmi un tipo intercambiabile per la traina?

Artificiali o vivo?

artificiali

sandro006 ha scritto:

bruno21 ha scritto:

sandro006 ha scritto:sapresti consigliarmi un tipo intercambiabile per la traina?

Artificiali o vivo?

artificiali

Esistono dei piombi che hanno due cappucci di plastica all'estremità, basta inserire questi due cappucci nella lenza, prima di legare l'artificiale, e potrai mettere e cambiare una vasta gamma di piombi, e, sopratutto potrai spostarli lungo la lenza a tuo piacimento.
Personalmente, quando pescavo con i Rapala (ma l'ho fatto solo per una stagione, anni fa) impiegavo i piombi a tortiglione e anche con questi mi trovavo benissimo.

L'applicazione di questi piombi sulla lenza, va fatta correttamente e stringendoli con una pinzetta e non con i denti come vedo fare spesso.
Prima di tutto mettersi del piombo in bocca non è certamente una cosa igienica, secondariamente, durante l'operazione di fissaggio si usano gli incisivi che potrebbero spezzarsi, terza cosa durante il serraggio fatto con i denti si potrebbe danneggiare la lenza, quindi piccole pinze ed il gioco è fatto.
Ci sono in commercio dei cilindretti calibrati ed incisi, gli styl, che sostituiscono i piombini sferici, ma che trovano la loro applicazione nella pesca in acque dolci, dove l'equilibratura e la taratura di un galleggiante, debbono essere perfette.
Questi piombi vanno serrati con la sua pinza apposita, costano dieci volte i piombini, forse di più, insomma, lasciateli a chi pesca nei fiumi o nei laghi.
Torniamo alle nostre simpatiche sferette incise.
Queste si trovano confezionate in contenitori cilindrici, molto schiacciati, e divisi in vari scomparti chiusi.
Ruotando il coperchio, si ha la possibilità di accedere ad ogni scompartimento, prelevare i piombini necessari e richiuderlo subito dopo.
In corrispondenza degli scompartimenti, nella parte superiore del coperchio, è stampigliato il N° al quale il piombino si riferisce, il diametro ed il peso.
Quando peschiamo in mare con i galleggianti dovremo avere uno o più contenitori che partendo dal piccolo 0,10 grammi, finiscono fino a 1,5 grammi.

Continua

bruno21 ha scritto:L'applicazione di questi piombi sulla lenza, va fatta correttamente e stringendoli con una pinzetta e non con i denti come vedo fare spesso.
Prima di tutto mettersi del piombo in bocca non è certamente una cosa igienica, secondariamente, durante l'operazione di fissaggio si usano gli incisivi che potrebbero spezzarsi, terza cosa durante il serraggio fatto con i denti si potrebbe danneggiare la lenza, quindi piccole pinze ed il gioco è fatto.

Quotone!!
Anche se piu' di una volta l'ho fatto anch'io...

Openboat ha scritto:

bruno21 ha scritto:L'applicazione di questi piombi sulla lenza, va fatta correttamente e stringendoli con una pinzetta e non con i denti come vedo fare spesso.
Prima di tutto mettersi del piombo in bocca non è certamente una cosa igienica, secondariamente, durante l'operazione di fissaggio si usano gli incisivi che potrebbero spezzarsi, terza cosa durante il serraggio fatto con i denti si potrebbe danneggiare la lenza, quindi piccole pinze ed il gioco è fatto.

Quotone!!
Anche se piu' di una volta l'ho fatto anch'io...

Piccolo contributo amatoriale: anni fà ( ex pescatore d'acqua dolce) per evitare di indebolire il filo da pesca fissandoci i piombi spaccati usavo del filo di piombo che arrotolavo sullo stelo dell'amo, oviamente l'amo scompariva nell'esca.

I contributi e le esperienze sono graditissimi.

Finiamo stasera l'argomento sui piombini "spaccati"
Fate attenzione quando comprate le confezioni di queste indispensabili zavorre, che questi siano del tipo di piombo dolce o doux, più facile a stringersi senza intccare la lenza.
Personalmente io uso un tipo che porta stampigliato: super doux moyen, sono eccezionali.
Pescando con il galleggiante, la taratura dello stesso richiede un minimo di attenzione allo stato del mare.
Se questo è liscio o appena increspato, taro il peso mezzo grammo meno della portata del galleggiante. Ad esempio se porta 8 grammi, metto 7,5 grammi di piombo, scalati, come ho già detto.
Se il mare invece è abbastanza mosso, un grammo meno.
Per togliere l'evenuale piombo in eccedenza messo per errore o perchè il galleggiante porta meno di quello dichiarato, si provvede mediante una pinzetta leva-piombi di produzione Stonfo, che si trova in vendita a pochi euro in tutti i negozi di pesca.
La prossima volta parleremo dei piombi più adatti per il bolentino.

contunua

Se c'è una cosa pericolosa, è proprio quella di far rotolare il piombo nel fondo della barca.
Specialmente quando, nonostante le avverse condizioni, siamo voluti uscire egualmente per dare sfogo alla nostra passione e le catture si susseguono a ritmo elevato.
Nella fretta di ritornare in pesca, il piombo appoggiato sul fondo rotola mettendo in trazione il bracciolo proprio quando avevamo l'amo tra le dita e..zac questo si pianterà nella mano ben oltre l'ardiglione provocandoci oltre al dolore il problema di estrarlo e rovinandoci la giornata e tutto questo perchè non avevamo scelto il piombo giusto.
Più che il piombo è grosso e maggiore sarà la possibilità che questo accada.
La forma migliore sarebbe quindi quella di un cubo o un parallelepipedo per cui appoggiandolo sul pagliolo non rotolerebbe quale fosse il rollio.
Questa forma però sarebbe poco adatta al momento del recupero data la resistenza che questa forma farebbe nell'acqua durante il sollevamento.
Il piombo studiato per il bolentino ha ovviato anche a questo, infatti si compone di una base cubica o parallelepipeda con sormontata una piccola piramide.
Proprio in cima a questa piramide è sistemato l’anello che ci permetterà di agganciarlo al nostro terminale.
Fate attenzione proprio a questo anello, perché ho visto recentemente che i costruttori hanno sostituito il filo di rame con una coppiglia penso sia di inox; niente di strano direte, cosa vuoi che sia, rame, inox, in mare vanno bene ugualmente.
Nossignori, il problema non è nel metallo, il problema è nel diametro di questo anello.
In fondo al nostro terminale noi metteremo un moschettone piccolo di costo minimo perché purtroppo qualche terminale rimarrà sul fondo ad ogni uscita.
Se fate come il sottoscritto, cioè io non chiudo il moschettone, ma mi limito a piegare il filo di aggancio con una pinzetta.
Al momento dell’aggancio, tirando la lenza con le mani, molte volte il filo del moschettone si raddrizza lasciando sul fondo solo il piombo e recuperando il terminale.

Continua