Dentici & Ricciole a Lavezzi

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bruno21
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Dentici & Ricciole a Lavezzi

Messaggio da bruno21 »

Ricciole & Dentici a Lavezzi

La gustosissima coppa di gelato alla frutta era ormai agli sgoccioli quando Sandrino si avvicinò al tavolo dove sedevamo mia moglie ed io.
Lo invitai a sedere e chiamai nuovamente il proprietario del bar, l’amico Andrea, per la nuova ordinazione.
Ne approfittai per aggiungere al gelato alle creme di Sandrino due bicchierini di mirto ghiacciato Zedda Piras per me e la mia consorte.
Domattina, mi disse Sandro, sono libero da impegni e mi farebbe piacere fare una bella trainata insieme a te, potresti approfittare per testare quelle canne 20/30 libbre che mi hai fatto vedere ieri.
Per i mulinelli, aggiunse, preferisco i miei, così se sei d’accordo porta solo le canne, il resto è già a bordo.
Per il giorno successivo avevo già programmato un’uscita con la mia barca alla spiaggia rosa di Budelli, per cui guardai mia moglie con aria interrogativa, una strizzata d’occhio da parte sua e un lieve assenso con la testa mi fecero capire che l’impegno poteva essere rimandato.

Non si era ancora spenta l’ultima stella del cielo, che eravamo già usciti dal porto dirigendoci verso la Mormorata, sapevamo bene che in questo periodo dell’anno, qualche calamaro e qualche sugarello lo avremmo rimediato sicuramente.
Durante il trasferimento preparai le quattro canne così armate: due con gli artificiali da calamari e due con i Sabiki per i sugarelli.
Riempii la vasca del vivo con l’acqua di mare e misi in funzione la pompa di ricircolo, ecco eravamo pronti ed eravamo anche arrivati.
Calammo subito i piccoli gamberoni per calamari, la pescata partì bene perché in men che non si dica quattro bei calamari nuotavano nella vasca.
Proseguimmo e in capo ad un’ora avevamo cinque calamari e quattro sugarelli, senzo porre tempo in mezzo, partimmo per la nostra meta di pesca, la mitica secca di Lavezzi.

Attenzione, non confondiamo questa secca a circa un miglio dall’isola, con la più famosa secca delle cernie, meta di sub provenienti da tutto il mondo, questa secca è segnalata da un fanale notturno che indica il fondale libero per poter proseguire tranquillamente il percorso attraverso le Bocche, verso la Maddalena.
Il fondale roccioso che si solleva di una ventina di metri da un fondo sabbioso, raggiunge la sua vetta a -45, scendendo gradualmente ai - 70 sulla sabbia.
Questa formazione rocciosa è l’habitat ideale per i grossi dentici che qui cacciano, mimetizzati nel fondo, tutto il pesce azzurro pelagico che qui si raduna massicciamente.
Così pure le ricciole che seguendo la mangianza si trovano spesso a gironzolare attorno a questa secca.

Nel viaggio verso la secca iniziai a montare le canne con i mulinelli di Sandro, legai le girelle ed i terminali in fluorocarbon dello 0,60, armate con un amo fisso ed uno scorrevole del numero 5/0.
Preparai i piombi guardiani di 700 grammi con uno spezzone in nylon 0,30 lungo un metro e mezzo e il moschettone per l’aggancio alla girella.
Non appena arrivati, innescai su ogni canna un vivace calamaro, quello più piccolo lo calai sul fondo alla ricerca di qualche dentice, mentre il più grosso lo calai circa a metà acqua in cerca di una ricciola.

Sandro mise in funzione il dispositivo trolling valve che permetteva al suo Shamrock di navigare attorno ad un nodo, permettemdo alle nostre esche di muoversi e nuotare liberamente senza apparire agli occhi dei pesci come esche trainate.
Non eravamo i primi ad essere arrivati, già tre barche, che ben conoscevo, erano già in pesca.
Presi il telefonino e cominciai a chiamare i vari capitani per sapere come stava andando la giornata.
Era già stata catturata una ricciola ed un dentice praio, mentre un’altra barca in pesca stava facendo il drifting ai tonni, per cui ci pregarono di non avvicinarci troppo a loro e soprattutto non interferire con la scia delle loro sarde, naturalmente ci guardammo bene, durante la trainata di incrociarli o disturbarli.

Fummo d’accordo anche di impostare tutta la pesca nella parte orientale della secca che sapevamo un po’ carente di dentici ma abbastanza frequentata dalle ricciole.

La canna di sinistra, quella sul fondo, ebbe un piccolo sussulto che non passò inosservato ai miei occhi, sollevai la canna in attesa di una mangiata più decisa che non arrivò.
Abbassai la canna rialzandola velocemente per far vivacizzare il calamaro ma non successe niente.
Iniziai il recupero per sincerarmi di quanto era successo e per vedere in quali condizioni fosse il calamaro.
Ero intento a quella operazione, quando volsi lo sguardo sull’altra canna, quella dei destra a mezz’acqua.
Era piegata, molto piegata ed il mulinello aveva iniziato a cantare ininterrottamente, con la sua nota alta e stridula, sicuramente una ricciola aveva abboccato e che ricciola.
Sandro aveva seguito tutto ed era già nel pozzetto mi strappò di mano la canna che stavo recuperando e l’attimo dopo, liberato da quella incombenza, avevo già innestato il calcio di quella con il pesce nel bicchiere del pancerino.
A la canna lavora perfettamente.jpg
La prima fuga deve essere contrastata pochissimo, il pesce è in possesso di tutta la sua forza e la sua vitalità, basta un piccolo errore per perdere il contatto, quindi calma, calma, calma.
B il recupero continua.jpg
Sandro nel frattempo aveva riposto l’altra canna ed era nuovamente ai comandi.
Iniziò ad accompagnare il mio recupero mettendomi sempre in condizione di combattere il pesce al traverso, leggermente verso poppa, ma, soprattutto, alla distanza giusta per prevenire qualsiasi mossa.
C comincia a cedere.jpg
D si sta avvicinando alla barca.jpg
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Re: Dentici & Riccile a Lavezzi

Messaggio da Openboat »

:smt103 :smt103 :smt103
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bruno21
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Re: Dentici & Ricciole a Lavezzi

Messaggio da bruno21 »

Scusatemi, mi ero dimenticato di mettere in calce: Continua...naturalmente.
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Re: Dentici & Ricciole a Lavezzi

Messaggio da Maestral8 »

:pop :pop :pop ci piace continua....
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Re: Dentici & Ricciole a Lavezzi

Messaggio da duchessa »

:smt026 :smt026 :smt026 :pop :pop :pop
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Siamo invicibili !!!
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Re: Dentici & Ricciole a Lavezzi

Messaggio da Kraken »

Dai Bruno facci sognare :smt038 :smt038 :smt038 :pop :pop :pop :pop :pop
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Re: Dentici & Ricciole a Lavezzi

Messaggio da bruno21 »

Per fortuna perchè la battaglia fu veramente tosta, il pesce tentò di tutto pur
di mettermi in difficoltà e liberarsi, si tuffava verso il fondo cercando di
strusciare sulle rocce e rompere il nylon, oppure nuotava velocemente verso la
barca nel tentativo di far toccare alla lenza la carena o le eliche.
Nonostante non fossi un novellino, l’aiuto dello skipper fu basilare,
lavorando di timone e manetta del gas mi aiutava a prevenire e contrastare
tutte quelle mosse astute che solo un pesce molto smaliziato e di
molti chili poteva possedere.
Tra Sandro e me c'era un dialogo continuo fatto di accelera, rallenta, vira destra; non
avevo mai lottato con una ricciola così grossa e così combattiva.
Avvertivo che il pesce molto lentamente stava cedendo, ma anche io non
scherzavo.
Era passata più di mezz’ora dal momento della ferrata, le braccia quasi non le
sentivo più e anche la schiena cominciava a dare segnali di stanchezza,
continuavo imperterrito e niente al mondo mi avrebbe fatto desistere e tanto
meno passare la canna a Sandro,questo oltre a non essere assolutamente sportivo non è
corretto nei confronti dell’avversario, lui non ha un amico ad aiutarlo e
neppure un’attrezzatura come ho io, solo la sua forza e l’astuzia sono le sue
armi.
Nonostante volessi quel pesce con tutto me stesso, avrei preferito mille volte
perderlo se non fossi stato in grado di concludere da solo il combattimento.
Ogni fuga ed ogni affondata erano ora molto più brevi, dissi a Sandro di
fermare la barca e mettere la fiancata dalla quale combattevo sopravento, provai
a sollevarla e lei docilmente rispose portandosi quasi a fior d'acqua e mostrandomi
tutta la sua mole, era una ricciola meravigliosa.
Riaffondò di qualche metro ed io l’accompagnai con la canna senza forzare, poi si girò su un fianco e venne a galla, cominciai a tirarla verso di me, tenendo sempre la canna in alto, senza frenare ulteriormente il mulinello e feci molto bene, leggermente riossigenata dal trascinamento, volle darmi un’ultima emozione, improvvisamente si girò e con un gran colpo di coda provò a riguadagnare il fondo, fece solo qualche metro per poi riemergere, la sua grande bocca si spalancò, era vinta.
La mia grande avversaria venne abilmente raffiata e tirata a bordo.

Chiesi a Sandro di mettermi ai comandi per riprendere fiato, a far prendere a lui il posto nel pozzetto, ma non ci fu niente da fare per convincerlo, Bruno, mi disse, non sai quanto mi sono divertito nel vederti con quel bestione in canna, oltretutto sto preparando un reportage fotografico per la mia prossima enciclopedia della pesca e mi farebbe piacere continuare così, dai, rimetti in pesca le canne, la giornata si mette bene.
Stavo risistemando l'attrezzatura quando la barca di Gianfranco si avvicinò facendoci cenno di fermarci.
Aveva a bordo due amici, uno dei quali era vittima del mal di mare e per questo doveva rientrare in porto, ci chiese se potevamo imbarcare l'altro suo amico Luigi che ben conoscevamo per essere un valente motorista, cosa che facemmo con piacere.
Rimisi in pesca le canne come avevo fatto in precedenza e la pesca continuò.
Non trascorse mezz'ora che la canna a fondo mi avvertì che un pesce era interessato al calamaro, sfilai la canna dal portcanne e aspettai che lo avesse bene in bocca, la piegatura della canna mi segnalò quando fosse stato il momento e ferrai con decisione.
Dall'altro lato una serie di testate seguite da una lunga fuga tolsero ogni dubbio sul goloso cliente, era un dentice, sicuramente un dentice.
Alla prima fuga ne seguirono altre sempre più brevi, dopo neppure dieci minuti il dentice si dibatteva tra le maglie del grosso retino.
Erano quasi le tredici e stavamo preparandoci a rientrare, quando ripartì la canna sul fondo, questa volta non ci fu bisogno di ferrare, il dentice era già ben allamato, passai la canna a Luigi per dovere di ospitalità e lui non si fece pregare, lavorò il pesce a mestiere e anche questo, dopo una decina di minuti, era al guadino.
In porto pesammo le nostre prede, la ricciola era quasi trenta chili.
A meravigliosa 1.jpg
B bello anche il denticiotto 2.jpg
C Alla pesatura 3.jpg
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Re: Dentici & Ricciole a Lavezzi

Messaggio da bebo »

mammamia Bruno!!!!! Sono sicuro che se un giorno dovessi avere il piacere di allamare una bestiola del genere non ricorderei una mazza di quanto in quel momento sia successo, tu porti pure il conto delle ripartenze!!! :inchino :inchino :inchino :smt038 :smt038
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Re: Dentici & Ricciole a Lavezzi

Messaggio da Openboat »

......Mah...tutta questa manfrina per un tal pesciolino ???..... :smt009 :smt009 :smt009









...MI FAI VENIRE UN NERVOSO !!!!..... :smt102
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Re: Dentici & Ricciole a Lavezzi

Messaggio da bruno21 »

bebo ha scritto:mammamia Bruno!!!!! Sono sicuro che se un giorno dovessi avere il piacere di allamare una bestiola del genere non ricorderei una mazza di quanto in quel momento sia successo, tu porti pure il conto delle ripartenze!!! :inchino :inchino :inchino :smt038 :smt038
Se facessi come me Bebo, che tengo un diario delle uscite di pesca con le fasi salienti, ti ricorderesti anche dopo tanti anni. :smt058
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Re: Dentici & Ricciole a Lavezzi

Messaggio da bruno21 »

Openboat ha scritto:......Mah...tutta questa manfrina per un tal pesciolino ???..... :smt009 :smt009 :smt009









...MI FAI VENIRE UN NERVOSO !!!!..... :smt102

Ne ho prese anche di più grosse di ricciole.....peccato però, solo in sogno!!! :smt015 :smt015
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Re: Dentici & Ricciole a Lavezzi

Messaggio da duchessa »

Neppure immaginavo esistessero ricciole così grandi ......... ;)
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Re: R: Dentici & Ricciole a Lavezzi

Messaggio da Lello1957 »

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