Conservare le esche

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bruno21
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Conservare le esche

Messaggio da bruno21 »

A parte i vermi, eccellente esca per tanti tipi di pesca, spesso ricorriamo all'uso di esche congelate per la facile reperibilità e per la semplicità di averle sempre a disposizione.
Così, sarde, calamari, gamberi di ogni tipo, mazzancolle, possiamo sempre averle a portata di mano nel nostro congelatore.
Spesso però le confezioni vanno di molto oltre il fabbisogno giornaliero, ed il riportare quelle avanzate ne compromettono l'integrità oltrechè l'odore che sprigionano male si confà con gli altri prodotti che vengono riposti nel congelatore.
Spesso decidiamo di gettarle a mare invece di riportarle per non incorrere nelle giuste ire domestiche.
Per risolvere tutti questi problemi, assieme ad un amico, abbiamo messo a punto un sistema praticissimo che desidero illustrarvi.
A parte le sarde che vanno trattate in altra maniera, per tutte le altre esche ci comportiamo così.
Abbiamo acquistato in un magazzino destinato agli alimentaristi, alcune scatole in plastica trasparente con coperchio incorporato di diverse dimensioni.
Sono quelle scatole nelle quali vengono sistemate nelle botteghe le acciughe marinate, per esempio, oppure le salse, i ceci precotti, insomma penso abbiate capito di cosa sto parlando.
Queste scatole oltre che di diverse dimensioni sono anche di diverse forme, le più adatte sono quelle rettangolari.
Per i gamberi utilizzo quelle di piccolo formato, dove metto 150 grammi di esca, per i calamari il formato sarà più allungato conterrà circa 300 grammi di calamari atlantici, secondo me i migliori in assoluto sia per la pezzatura, per lo spessore del manto, ma, soprattutto, per la loro morbilità ineguagliabile.
Si procede così, si mettono nel frigo delle bottiglie di plastica che hanno contenuto l’acqua minerale, riempite con l’acqua del sindaco.
In questo modo ci troveremo ad avere acqua molto vicina al punto di congelamento.
Si mette nel contenitore di plastica l’esca nella quantità gia detta e si finisce di riempire con l’acqua gelida.
Si chiude ermeticamente e si ripone nel congelatore.
Quando andiamo a pescare si preleva le scatole di esca che pensiamo siano sufficienti, abbondando un po’ e si mettono all’ultimo momento all’interno del contenitore termico portaesche.
Tra gli strati di scatole si mettono dei condensatori termici (mattoncini di ghiaccio) anche sopra l’ultimo strato.
Durante il viaggio di trasferimento dalla banchina fino al posto di pesca, si preleva un contenitore di esca e si mette a scongelare nel fondo di un secchio, lasciandola dentro la propria scatola e se il caso velocizzando lo scioglimento immettendo nel secchio stesso un po’ di acqua di mare.
Arrivati sul posto di pesca l’esca sarà pronta e già a disposizione per essere innescata.
Poi, a secondo del consumo, dovuto alle beccate delle prede, preleveremo via via i contenitori necessari scongelandomi più o meno velocemente come vorrete.
Bisogna curare ogni accesso al contenitore termico spostando i mattoncini e rimettendoli al loro posto in modo che le scatole siano sempre coperte di ghiaccioli.
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Manuela
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Re: Conservare le esche

Messaggio da Manuela »

Ciao Bruno!
L'idea dei contenitori per alimenti con all'interno mi sembra ottima. Io ho un freezer in barca, quindi li metterei direttamente qui.
Ti posso fare una domanda?
Siccome a volte non posso uscirema ho qualche ora di tempo, mi sto divertendo a pescare in porto. Copiando quello che fa qualcuno, stacco le cozze attaccate alle banchine galleggianti, tolgo loro il guscio e le innesco (si dice così?). Ho preso ben poco, ma qualcuno tira fuori belle spigole, oratine, sparlotte, naselli etcc..
Che esche potrei comprare? Le larve di mosca? Oppure i gamberetti? Potrei lasciarle tutti in freezer in barca come hai detto tu.
I signori che pescano con me mi hanno detto che gli ami che uso sono troppo grandi, ma io voglio prendere cose grandi!
Qualche consiglio?
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Re: Conservare le esche

Messaggio da bruno21 »

Manuela ha scritto:Ciao Bruno!
L'idea dei contenitori per alimenti con all'interno mi sembra ottima. Io ho un freezer in barca, quindi li metterei direttamente qui.
Ti posso fare una domanda?
Siccome a volte non posso uscirema ho qualche ora di tempo, mi sto divertendo a pescare in porto. Copiando quello che fa qualcuno, stacco le cozze attaccate alle banchine galleggianti, tolgo loro il guscio e le innesco (si dice così?). Ho preso ben poco, ma qualcuno tira fuori belle spigole, oratine, sparlotte, naselli etcc..
Che esche potrei comprare? Le larve di mosca? Oppure i gamberetti? Potrei lasciarle tutti in freezer in barca come hai detto tu.
I signori che pescano con me mi hanno detto che gli ami che uso sono troppo grandi, ma io voglio prendere cose grandi!
Qualche consiglio?
Manuela, mi stupisci, anche te provi con le lenze? Benissimo, ci terrei a darti qualche consiglio, però ne debbo sapere di più.
Anzitutto se hai un minumo di attrezzatura e se ce l'hai qual'è? (canna mulinello, nylon, galleggianti, piombini) ami di qule numero sono?
A quale profondità stai pescando in porto? C'è corrente o l'acqua è perfettamente ferma? l'acqua è chiara oppure no? Quali pesci vorresti insidiare? Potresti o vorresti pescare anche di notte? ( è un po' più facile).
Insomma ho bisogno di saperne di più, parlami di tutto più che puoi meglio è.
Per i gamberi se hai il freezer va benissimo, i bigattini no per carità, messi in freezer muoiono.
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Re: Conservare le esche

Messaggio da gio72 »

.......qundo peschiamo orate, sgombri,cefali o branzini.ecc...e consigliato pasturare sempre???
Potresti spiegare meglio questa operazione Bruno ....grazie....ciao.
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Manuela
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Re: Conservare le esche

Messaggio da Manuela »

@Bruno21
Veramente ho pescato anche in passato, a bolentino, dalla barca. In genere dopo le immersioni, piuttosto che tornare a terra mi divertivo con i miei compagni.
Da due anni, d'inverno, sono uscita spesso a fare calamari e seppie con esche tipo questa:
532
Diciamo che non ho fatto stragi, però qualcosina è salita a bordo! Uscivo prima del tramonto e rientravo verso l'una, se beccavano, altrimenti a volte non ho preso proprio nulla e sono rientrata in porto molto prima.
Appena l'acqua rinfresca un pò, sicuramente uscirò a fare questo tipo di pesca. Vanno bene fondali misti (sabbia, scogli e posidonie) dai 12 ai 20 metri, a scarroccio? Meglio al tramonto e al buio?

Per quanto riguarda la pesca in porto, invece, posso dirti che la profondità va da 2 a 5 metri. Mediamente l'acqua non è chiara (a seconda del vento che tira), il fondo è melmoso, ma c'è molto ricambio, e quindi corrente, perchè all'interno del porto c'è il riversamento di un sistema di canali di acqua dolce (le saline di Cagliari).
Diciamo che, con un altro tipo di pesca, se prendevo un pesce di un chilo o meno, era un fallimento totale, quindi mi piacerebbe prendere bestioni. Non mi interessa tanto cosa, ma devono essere grandi. Se pesco medagliette mi viene la tristezza!!
In porto prendono saraghetti, spigole, orate, muggini (quelli di profondità, mentre quelli che vivono in superficie non sono buoni), naselli, occhiate, etc..
L'altro pomeriggio ho agganciato un bel muggine serio, ma, arrivato in superficie, mi si è sganciato dall'amo. Non ti dico che cosa mi è uscito dalla bocca...
E c'erano pure dei miei vicini di barca che mi dicevano: aspetta che prendiamo il coppo, stai calma! Io invece, ho cercato di strappare e lui mi è scappato! :muro :muro
Ecco che cosa ho, ma posso comprare tutto quello che mi dici tu.
Lenze:
535

536

537

Ami, che, dicono i signori che pescano in porto, sono troppo grandi:
545544543542539

Ho pure questo da vertical, assieme a tutta l'attrezzatura, ma non ho mai preso nulla! Solo male al braccio per 3 giorni...
541

Poi ho un sacco di questi cosini:
540
e anche moschettoncini di tutte le dimensioni.

Ecco qui, infine, la mia cassetta:
546
Ho due canne da pesca di quelle economicissime fatte in Cina.

Grazie Bruno!
:smt058 :smt058 :smt058 :smt058 :smt058
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Re: Conservare le esche

Messaggio da bruno21 »

gio72 ha scritto:.......qundo peschiamo orate, sgombri,cefali o branzini.ecc...e consigliato pasturare sempre???
Potresti spiegare meglio questa operazione Bruno ....grazie....ciao.
Perchè pasturiamo? Operazione essenziale in moltissimi tipi di pesca.
Fai conto di andare al bar a fare colazione in una città sconosciuta.
In un bar vedi arrivare continuamente vassoi di pasticceria fresca e fumante, il bar è pieno di clienti che si litigano i cornetti che stanno arrivando, mentre nel bar vicino non c'è un'anima.
Sicuramente ti metti in fila cercando anche te di arraffare un bel cornetto fumante.
Ecco più o meno è quello che succede pasturando, metti il pesce in condizione di venire a fare colazione da te che servi continuamente i bomboloni più buoni e più ripieni di crema.
Attenzione però durante questa operazione a non strafare, a non lasciarsi prendere la mano pasturando eccessivamente, ad esempio gettando manciate di sarda tritata tutta assieme, i pesci seguirebbero questo ben di dio allontanandosi dalla nostra barca.
La pasturazione va dosata cercando di creare una scia omogenea senza eccessi ma anche senza lunghe interruzioni.
Il pesce, stimolato da questo richiamo risale la scia portandosi a tiro di canna, e, dietro a lui altri pesci seguiranno l'esempio del primo.
Ogni pesce e ogni luogo di pesca richiede però un tipo di pasturazione diversa.
I pezzi di sardina gettati in superficie a filo di corrente vanno bene in genere per il pesce azzurro, dal tonno allo sgombro, ma con questo sistema porteremo a tiro di canna anche le occhiate, le lampughe, i sugarelli.
Utilizzando sempre la medesiam esca, ma pasturando sul fondo col pasturatore a sgancio (che ho già pubblicato) interesseremo anche le orate e le tanute.
Se invece peschiamo solo ad orate, quindi sul fondo, la pasturazione con i mitili, costante e continua, molto produttiva se i mitili vengono schiacciati con lo schiaccianoci prima di essere gettati in acqua, ancora meglio.
Per i muggini invece, è bene usare le apposite pasture che si trovano in commercio addizionandole con pane grattato in ragione del 50%.
Ne facciamo delle pallette della grossezza di una pallina da ping pong e le gettiamo in acqua a intervalli abbastnza lunghi (pesca nei porti).
Per i branzini l'esca che ritengo più attirante è il bigattino. la pasturazione avviene gettando in acqua sopra il galleggiante piccole manciate di vermi ad intervalli non lunghissimi.
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Re: Conservare le esche

Messaggio da bruno21 »

@ Manuela.
Vedo che hai un po' di cose che servono un po' a tutto e un po' a niente, vediamo di organizzarci.

Cominciamo con una pesca semplicissima, molto divertente ed attuale: andiamo a seppie.
Sicuramente come mi hai detto, hai vicino una spiaggia di sabbia, se c'è qualche scoglio sparso ancora meglio, la cosa negativa è la posidonia, scansala.
La stagione delle seppie va da ottobra fino a dicembre per cui sicuramente troverai giornate adatte, con brezza di terra, sole, mare quasi calmo, acque trasparenti.
Gli orari vanno bene tutti dall'alba al tramonto, di notte le cose si complicano.
Attrezzatura:-
Due canne telescopiche da mt. 2/2,50 con cimino in fibra di vetro piena, altri cimini non vanno bene.
Due mulinelli in plastica di pochissimo prezzo del numero 3.000 caricati con nylon dello 0,30 super economico di colore neutro.
Una serie di piombi (prendine cinque per tipo da 20/30/40 grammi) con girella incorporata, vanno bene di qualsiasi forma.
Girelle con moschettoni del numero 14, una confezione da venti.
Non dovresti spendere oltre i 50 euro per tutto quanto.
Gli artificiali.
Vanno bene i gamberoni come quelli che hai messo in foto, misura 2,5, colori: Arancio, rosso, verde, fucsia, rosa, azzurro, nero.
Preparazione della lenza.
Monta i mulinelli e passa il nylon attraverso gli anelli.
A circa 60 cntimetri dal fondo della lenza lega un moschettone con girella, poi alla fine della lenza un altro moschettone.
Sei pronta vai a pescare.
Quando arrivi nella zona di pesca prescelta, vai verso terra, inizia sul fondale di 2 metri, la brezza ti porterà verso il largo.
Metti la barca con un lato al vento e prepara le canne.
Inizia con i piombi da 20 grammi che metterai nel moscettone più in alto, mente in quello a fine lenza metti un artificiale, inizia con un arancione ed un rosa.
Fai toccare il fondo al piombo e poi lascia aperto l'archetto finchè la barca non si è allontanata una decina di metri.
Chiudi l'archetto e stringi la frizione, non serve a niente la frizione in questa pesca.
Vedrtai i cimini delle canne curvarsi e raddrizzarsi a causa del fondo corrugato, non sono le seppie.
Presta molta attenzione, quando invece il cimino si curva e rimane in quella posizione, la nostra amica sta predando l'artificiale, solleva la canna e sentirai un appesantimento più o meno rilevante a secondo la taglia della seppia.
Dai una bella ferrata, sollevando la canna, in modo che gli spilli penetrino nei tentacoli.
recupera con calma, senza forzare ma senza allentare il recupero.
Solleva la seppia dall'acqua e mettila in un secchio con due dita di acqua che avrai preparato in precedenza.
Prendi l'artificiale (non toccare la seppia che morde) e gira gli spilli verso l'alto, la nostra amica è così liberata.
Rimetti tutto in acqua e continua a pescare.
Se vedi che i colori vengono ignorati, cambiali, il verde al posto del rosa, l'azzurro al posto dell'arancio e così via.
Prova il nero a volte è micidiale e a volte viene ignorato, io pesco con quattro canne per gestire meglio i colori.
Dimenticavo, le canne vanno appoggiate con il calcio nel pozzetto, non nel portacanne, lavorano meglio.
Parleremo poi delle altre pesche, comincia con questa.
Una giornata discreta da una cinquantina di seppie, una giornata ottima un centinaio, poi ci sono le giornate no, ma una ventina dovresti comunque prenderle.
Quando arrivi sugli 8/10 metri di fondo, appesantisci la zavorra togliendo i 20 grammi e mettendone 30 o 40.
Dai lenza perchè l'esca deve lavorare sul fondo senza se e senza ma.
Da noi oltre i 12 metri non prendiamo niente, in Sardegna non so.
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Re: Conservare le esche

Messaggio da Manuela »

Grande Bruno! :clap :clap :clap
Mi sono già stampata tutto quello che hai scritto, così domani mattina vado direttamente con quello nel negozio di pesca!
Per quanto riguarda gli artificiali per le seppie (per i calamari è la stessa cosa?) ne ho già di tutti i colori, tranne il nero.
Non vedo l'ora di provare!! Se pesco qualcosa, posto le foto, ovviamente! Magari apro un post solo sulla pesca di molluschi, perchè mi sa che qua sono OT.
Grazie!!
:smt039
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Re: Conservare le esche

Messaggio da bruno21 »

Provo a scrivere per la terza volta, c'è qualcosa che non funziona, speriamo bene.
Per le seppie usa i gamberoni come quello arancio che hai postato, misura 2,5, c'è scritta sul piombo, costo 1 / 1,5 euro.
Per i calamari il sistemadi pesca è tutt'altro che non strascicare sulla sabbia.
Gli artificiali adatti sono piccolissimi minnow (pescini) da applicare sulla lenza in numero di cinque, molto piccoli e haimè anche costosi.
Va costruito un apposito finale con piombo terminale e gli artificiali calettati sopra.
Ne parleremo poi, intanto fai qualche bella pescata di seppie e pubblicala.
Chiedi al negoziante se il tempo delle seppie coincide con quello della mia zona, ottobre dicembre, penso di si ma non ne sono sicurissimo.
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Re: Conservare le esche

Messaggio da Manuela »

Ok Bruno!
Domani mattina, prima di entrare in ufficio, vado in un negozio di pesca e mi organizzo!
Per ora provo a pescare qualche seppia.
:smt023 :smt023
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Re: Conservare le esche

Messaggio da gio72 »

.......grazie Bruno.....ciao.
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Re: Conservare le esche

Messaggio da bruno21 »

gio72 ha scritto:.......grazie Bruno.....ciao.
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