Pratico da molti anni la pesca in mare dalla barca, passando per la pesca con galleggiante ai saraghi occhiate e orate, traina costiera, traina ai dentici e con il vivo, drifting ai tonni, palamite, lampughe etc., bolentino di profondità a occhioni, gallinelle, naselli, pesca ai cefalopodi nelle stagioni adatte, principalmente seppie, - ma - la mia grandissima passione è la pesca a bolentino di medio fondale.
La mia preda preferita è il parago (come chiamano qui da noi in Toscana il pagellus eritrinus) ma non disdegno certamente le tanute, i saraghi, i prai - purchè siano pesci di taglia.
Penso che tanti tra voi pratichino questo tipo di pesca.
Nonostante le mie tante primavere, e le oltre mille e più uscite di pesca, tenendomi costantemente aggiornato sulle nuove tecniche ed attrezzature, penso si abbia sempre da imparare qualcosa.
Non so se succede anche a voi che le certezze su una posta, su un'esca, su un terminale, su un'attrezzatura, cadano pietosamente confontandovi, magari con l'ultimo arrivato, (che fino ad ieri ti ha chiesto di tutto) e che ha avuto un'intuizione geniale.
I miei posti più frequentati sono: un raggio di 30 mg. da Livorno e un raggio di 20 mg. da S.Teresa di Gallura (nel periodo estivo).
Approfitto di questo forum per uno scambio di opinioni con gli appassionati di questa divertente tecnica.
BRUNO 21

è possibile che nessuno di questo forum pratichi questo tipo di pesca?
a quanto mi risulta è il più praticato in Italia.
gli argomenti sicuramente non mancano ad iniziare dall'ancoraggio, la preparazione dei finali, la scelta degli ami, dei fili, le eshe, la canne e la loro azione, i mulinelli, i piombi. .

bruno21 ha scritto:è possibile che nessuno di questo forum pratichi questo tipo di pesca?
a quanto mi risulta è il più praticato in Italia.
gli argomenti sicuramente non mancano ad iniziare dall'ancoraggio, la preparazione dei finali, la scelta degli ami, dei fili, le eshe, la canne e la loro azione, i mulinelli, i piombi. .

No Bruno,non è che a nessuno piace o che nessuno la pratichi è che in questo periodo ci sono altri pensieri per la testa,vedi festività natalizie e vacanze sulla neve.Io la pratico ma non molto spesso preferisco la traina ed il drifting ma non mi dispiacerebbe qualche scambio d'opinione.Appena ho un pò di tempo scrivo qualcosa sull'argomento.Se puoi comincia a parlarne e posta qualche foto.

No Bruno,non è che a nessuno piace o che nessuno la pratichi è che in questo periodo ci sono altri pensieri per la testa,vedi festività natalizie e vacanze sulla neve.Io la pratico ma non molto spesso preferisco la traina ed il drifting ma non mi dispiacerebbe qualche scambio d'opinione.Appena ho un pò di tempo scrivo qualcosa sull'argomento.Se puoi comincia a parlarne e posta qualche foto. [/quote]
Ti ringrazio, perchè pensavo che a nessuno interessasse parlare di questa pesca, semplice all'apparenza, se rivolta a prede piccole, ma, molto tecnica alla ricerca di soggetti di taglia.
Comincio a scrivere qualcosa sull'argomento, mentre, per le foto devo ritrovarle e farle digitalizzare. (la fotocamera digitale ho iniziata ad usarla da poco tempo).
MULTIFIBRE O NYLON PER IL MULINELLO?
Come in tutte le cose ci sono vantaggi e svantaggi, proviamo ad elencarli-
Vantaggio del multifibre sul nylon:
Assenza assoluta di allungamento- quindi migliore percezione delle toccate, specialmente quelle lievi, caratteristiche delle grosse prede.
Prontezza nelle ferrate.
Diametro ridotto rispetto ai carichi di rottura del nylon -di conseguenza minore resistenza alla corrente che ci permette di pescare più vicini alla barca utilizzando ridotte grammature, essenziali per grosse prede sospettose.
Svantaggi del multifibre sul nylon:
L'assenza di elesticità - solo in parte ammortizzata dalla flessione della canna e dalla frizione del mulinello, con conseguente allargamento della ferita di incoccio e slamatura della preda.
Difficoltà di sciogliere eventuali nodi che casualmente si creano nel multifibre.
Costo - notevolmente superiore a quello del nylon, specialmente se si usano multifibre a sezione circolare (non schiacciata che in brevissimo tempo si attorciglia diminuendo di molto il carico di rottura).
E allora?
Io mi comporto così: imbobino il multifibre nel mulinello, ed annodo a questo, una coda di circa 10 metri di nylon con un buon coefficiente di allungamento, ma, con carico di rottura inferiore a quello del multifibre, in modo, che in qualsiasi afferro sul fondo, si perda eventualmente lo spezzone del nylon e si salvi interamente il multifibre.
Dopo un anno di uso, oppure quando si intrevede sul multifibre un degradamento (pelucchio) occorrerà rigirare il multifibre su un'altra bobina in modo che la parte pescante diventi dormiente e viceversa.

Ciao Bruno,come te anche io faccio uso del multifibre,ho attrezzato tutte le canne con un moschettone e girello finale,sia per la traina che per il bolentino.Pertanto ho tutti i terminali già pronti,in nailon e che sostituisco alla bisogna.purtroppo come dici tu se si attorciglia c'è poco da fare conviene abbandonare canna e mulinello momentaneamente e passare ad una di riserva e poi con calma sbrogliarle.Mi sto trovando molto bene con gli ami autoferranti li utilizzo ormai per qualunque tipo di pesca.

ben fatto Augusto-Kraken.
Ritengo, dopo moltissime prove, che, sia per il bolentino (per il deep fishing addirittura obbligatorio) sia per la traina, i vantaggi dell'uso del multifibre siano indiscutibili.
Altro discorso invece per il drifting al tonno ed il light drifting, tecniche nelle quali il m.fibre è assolutamente sconsigliabile.
Per gli ami autoferranti li ho usati nella pesca ai tonni, dimostrandosi insostituibili, così pure nella traina con il vivo io uso due tipi di ami: il trainante un 4/0 a gambo medio, mentre per il ferrante un 6/0, autoferrante appunto.
Approfitto per farti due domande: ma te li usi anche per il bolentino di medio fondale? Onestamente non li ho mai presi inconsiderazione per un diffcile innesco dell'esca.
E poi, quale tipo di traina pratichi? con esca viva? (suppongo di sì) e quale tecnica? Piombo guardiano, affondatore, monel?
Mi sembra, ma non sono sicuro, ho letto in qualche tua risposta che hai preso una ricciola (non una riccioletta) con l'artificiale?
Io al massimo, con l'artificiale la ricciola più grossa è stata di appena due/tre chili, puntualmente rilasciata.
Fammi sapere, fammi.
Un salutone.

bruno21 ha scritto:ben fatto Augusto-Kraken.
Ritengo, dopo moltissime prove, che, sia per il bolentino (per il deep fishing addirittura obbligatorio) sia per la traina, i vantaggi dell'uso del multifibre siano indiscutibili.
Altro discorso invece per il drifting al tonno ed il light drifting, tecniche nelle quali il m.fibre è assolutamente sconsigliabile.
Per gli ami autoferranti li ho usati nella pesca ai tonni, dimostrandosi insostituibili, così pure nella traina con il vivo io uso due tipi di ami: il trainante un 4/0 a gambo medio, mentre per il ferrante un 6/0, autoferrante appunto.
Approfitto per farti due domande: ma te li usi anche per il bolentino di medio fondale? Onestamente non li ho mai presi inconsiderazione per un diffcile innesco dell'esca.
E poi, quale tipo di traina pratichi? con esca viva? (suppongo di sì) e quale tecnica? Piombo guardiano, affondatore, monel?
Mi sembra, ma non sono sicuro, ho letto in qualche tua risposta che hai preso una ricciola (non una riccioletta) con l'artificiale?
Io al massimo, con l'artificiale la ricciola più grossa è stata di appena due/tre chili, puntualmente rilasciata.
Fammi sapere, fammi.
Un salutone.

scusa il ritardo,per la traina col vivo,purtroppo non la pratico da diverso tempo a parte qualche sporadica uscita ospite d'amici.Per gli ami auto ferranti li sto sostituendo con quasi tutti gli altri e li uso ovunque senza problemi,a parte quelli microscopici che non cambio ancora per problemi d'innesco.Per le misure degl'ami non le ricordo ho una cassettina piena tutti mischiati e li utiliozzo a seconda del caso.

Parlare di bolentino di mezzo fondale per noi di Trieste è ridicolo considerato il fatto che la massima profondità del nostro golfo è di 24 metri .Comunque è un tipo di pesca che pratico sempre di stagione, Da barca, con amo sul fondo e piombo scorrevole. destinatari di tali attenzioni sono orate, pagelli, e saraghi.Uso terminali da 0,25 e ami variegati. Alcuni mesi fa una delle poche orate di taglia che girano da queste parti mi ha letteralmente aperto uno jaguar nr3.Al che sono andato su ami più importanti. Sbagliando però.........
Pesco con bibi. rimini , cozze. Il rendimento migliore però( ed è tutta un altra marcia) con le corbole vive.
Quanto alla traina mi diletto con tentativi vari. Per lo più con affondatore e cucchiaino.Ultimamente sto tentando un tipo di pesca alternativa. Da fermo mi lascio andare in corrente. Con esca viva, perlopiù seppia aggangiata a due ami.La lascio vagare sotto la barca tenendola a qualche metro dal fondo.Non ho preso nulla al momento.............lunedi( per mia imperizia o forse troppa precipitazione ) ho perso un branzino di 6/7 kg al momento di tirarlo in barca............

furiots ha scritto:Parlare di bolentino di mezzo fondale per noi di Trieste è ridicolo considerato il fatto che la massima profondità del nostro golfo è di 24 metri .Comunque è un tipo di pesca che pratico sempre di stagione, Da barca, con amo sul fondo e piombo scorrevole. destinatari di tali attenzioni sono orate, pagelli, e saraghi.Uso terminali da 0,25 e ami variegati. Alcuni mesi fa una delle poche orate di taglia che girano da queste parti mi ha letteralmente aperto uno jaguar nr3.Al che sono andato su ami più importanti. Sbagliando però.........
Pesco con bibi. rimini , cozze. Il rendimento migliore però( ed è tutta un altra marcia) con le corbole vive.
Quanto alla traina mi diletto con tentativi vari. Per lo più con affondatore e cucchiaino.Ultimamente sto tentando un tipo di pesca alternativa. Da fermo mi lascio andare in corrente. Con esca viva, perlopiù seppia aggangiata a due ami.La lascio vagare sotto la barca tenendola a qualche metro dal fondo.Non ho preso nulla al momento.............lunedi( per mia imperizia o forse troppa precipitazione ) ho perso un branzino di 6/7 kg al momento di tirarlo in barca............

Corbole??????????? cosa sono???


Colgo l'occasione per porgere i miei migliori auguri a te ed a tutti i componenti del forum


Ciao


Carlo

la corbola è un piccolo crostaceo che vive in fondi sabbiosi o fanghosi. Si cattura con la bassa marea inserendo sul fondo un forcone e scuotendo sinchè non sale in superficie.Guarda in rete Carlo. Troverai numerosi riferimenti. Imbattibile per la pesca di orate, pagelli e saraghi. Ottima anche se innescata su palamiti. Ricambio gli auguri

furiots ha scritto:Parlare di bolentino di mezzo fondale per noi di Trieste è ridicolo considerato il fatto che la massima profondità del nostro golfo è di 24 metri .Comunque è un tipo di pesca che pratico sempre di stagione, Da barca, con amo sul fondo e piombo scorrevole. destinatari di tali attenzioni sono orate, pagelli, e saraghi.Uso terminali da 0,25 e ami variegati. Alcuni mesi fa una delle poche orate di taglia che girano da queste parti mi ha letteralmente aperto uno jaguar nr3.Al che sono andato su ami più importanti. Sbagliando però.........
Pesco con bibi. rimini , cozze. Il rendimento migliore però( ed è tutta un altra marcia) con le corbole vive.
Quanto alla traina mi diletto con tentativi vari. Per lo più con affondatore e cucchiaino.Ultimamente sto tentando un tipo di pesca alternativa. Da fermo mi lascio andare in corrente. Con esca viva, perlopiù seppia aggangiata a due ami.La lascio vagare sotto la barca tenendola a qualche metro dal fondo.Non ho preso nulla al momento.............lunedi( per mia imperizia o forse troppa precipitazione ) ho perso un branzino di 6/7 kg al momento di tirarlo in barca............

Effettivamente, parlare di bolentino di medio fondale in Adriatico è davvero inappropriato.
Ho pescato in queste acque diversi anni fa, partendo, se non sbaglio, da Porto Barricata.
Facemmo diverse miglia per arrivare su una "posta" di pesca che i locali chiamavano tenùe.
Innescando tocchetti di gambero, cannolicchi e striscie di calamaro, catturammo doversi merluzzetti, qualche pagello, e qualche scorfano rosso, ma nessuno di taglia apprezzabile.
Le esche che usi te, sono rivolte invece, alla cattura di pesci di taglia (e fai bene).
Se puoi reperire o catturare le seppie vive, prova a trainarle anzichè pescare a scarroccio, ispezionerai tratti più ampi con notevole possibilità di avere più mangiate.
La traina puoi farla col sistema del piombo guardiano, purchè la tua barca ti permetta di navigare ad 1 max 1,5 nodi.
Per la spigolona, non rammaricarti troppo, sarà stata sicuramente una bella lotta, e, questa volta ha vinto lei.
Approfitto per farti tanti auguri per un sereno Natale.
BRUNO 21

furiots ha scritto:la corbola è un piccolo crostaceo che vive in fondi sabbiosi o fanghosi. Si cattura con la bassa marea inserendo sul fondo un forcone e scuotendo sinchè non sale in superficie.Guarda in rete Carlo. Troverai numerosi riferimenti. Imbattibile per la pesca di orate, pagelli e saraghi. Ottima anche se innescata su palamiti. Ricambio gli auguri

Dovrebbe essere un similare dei nostri "Rancioni"

furiots ha scritto:la corbola è un piccolo crostaceo che vive in fondi sabbiosi o fanghosi. Si cattura con la bassa marea inserendo sul fondo un forcone e scuotendo sinchè non sale in superficie.Guarda in rete Carlo. Troverai numerosi riferimenti. Imbattibile per la pesca di orate, pagelli e saraghi. Ottima anche se innescata su palamiti. Ricambio gli auguri

Da noi si chiamano RUFOLE.

Ciao a tutti io e la mia ciurma peschiamo in adriatico aGrado x la precisione Orate e Branzini a go go esche bibi vermi cozze paguri i fondali sono insignificanti alle volte si pesca in un metro oratone bellissime,vorrei se possibile informazioni x catturare cefali vivi da usare come esca.

enrico ha scritto:Ciao a tutti io e la mia ciurma peschiamo in adriatico aGrado x la precisione Orate e Branzini a go go esche bibi vermi cozze paguri i fondali sono insignificanti alle volte si pesca in un metro oratone bellissime,vorrei se possibile informazioni x catturare cefali vivi da usare come esca.

Avevo iniziato ad insidiare i cefali in porto, per utilizzarli come esca viva, come avevo visto fare ad alcuni romani, e, cioè, canna fissa di 4 metri, galleggiante a boetta sferica, 2 metri di fondo, terminale dello 0,20, amo del 10, piombatura scalata, esca: pastella.
Fatto stà che con quel sistema non sapevo mai quando ferrare ed i risultati erano veramente scarsi.
Ho invece cabiato sistema ed i risultati non sono davvero mancati.
Canna bolognese di 5 metri, mulinello caricato con nylon dello 0,16, galleggiante affusolato da 2/3 grammi, terminale di 2 metri in fluorocarbon 0,12 piombatura scalata con il primo piombino a circa 30 cm. dall'amo, amo n° 14 a gambo lungo nichelato, esca: tremolina o coreano.
Pastura di richiamo: bianca, a base di formaggio.
Taro con i piombini il galleggiante facendo rimanere fuori solo l'asta.
Preparo la pastura, bagnandola con acqua del porto, abbastanza duretta.
Misuro il fondo e mi rialzo di circa 1 metro, ed inizio a pescare, gettando in acqua ad intervalli regolari, palle di pastura della grandezza di una prugna.
In questo modo, appena il galleggiante (sensibilissimo) affonda, ferro con decisione e poi lavoro di frizione per guadinare il pesce.
Se vengo disturbato dai pescetti in prossimità del fondo, abbasso il galleggiante per dare meno fondo.