Probabilmente a quasi tutti voi amici appassionati di lunga data sarà capitato - a seguito dell'ennesima visita di un salone nautico o un cantiere - di aver individuato finalmente il Rib ideale che soddisfa le proprie aspettative, ma... spesso accade che ci sia sempre un particolare che "stona" con la nostra visione del Rib ideale che vorremmo avere su misura per noi, e così si finisce per esclamare: "io l'avrei preferito così"... "peccato che qui manca"... "qui sarebbe opportuno fare una modifica", ecc. ecc.

Chi mi conosce nel forum sa del mio grande amore per l'N-Zo fin dal suo esordio nel 2008 al punto di averlo inserito nel mio profilo (barando!) nonostante non si sono ancora concretizzate le condizioni per possederlo.
Questo straordinario progetto, con quel cavallino pronunciato capace di "inghiottire" una cabina così spaziosa per un Rib di appena 7m mantenendo una forma marina tanto pura, è tutt'ora valido tant'è che alcuni concorrenti l'anno scopiazzato facendolo proprio.
E tuttavia a distanza di 9 anni le tecniche e i materiali di costruzione degli scafi hanno conosciuto un notevole progresso evolutivo soprattutto nei rapporti peso/robustezza con l'adozione delle vetroresine a insufflazione, le mescole in carbonio fino alle recenti costruzioni nel superleggero alluminio.

A ben guardare l'N-Zo cabin pesa a vuoto quasi 15q.li: un peso davvero eccessivo per un 7m che si ripercuote su motorizzazioni e consumi (250-300hp) e la movimentazione su strada che necessita la patente BE.
Questi ed altri particolari mi hanno indotto ad immaginarlo con una adeguata cura dimagrante entro gli 8-10q.li, pur mantenendo +/- la stessa misura.

Ecco come vorrei fosse fatto il mio Rib Eta Beta La forma esterna la manterrei invariata con tre sole varianti:
1) il diametro 65cm dei tubolari a poppa li ridurrei a 60 sempre mantenendo rastremato il suo diametro verso prora: lo scopo è quello di armonizzare meglio le nuove proporzioni.
2) la larghezza da gonfio la porterei a 290cm anziché 325: il baglio interno si ridurrà così a 205cm, sufficienti per disegnare un layout di coperta spazioso e razionale;
3) nella parte terminale della carena a poppa monterei due flaps mobili di grande superficie (come presenti in alcune barche americane): lo scopo è quello di governare il battello per equilibrare il suo assetto con qualsiasi mare.
Vediamo ora come immagino il layout interno ed esterno del battello modificato.

Salpaancora elettrico con l'occhio di cubía
Non rinuncerei alla comodità del salpaancora elettrico con l'occhio di cubía come per l'N-Zo originale col gavoncino a prora estrema ove si raccoglierà la catena.

La cabina
Dato lo sviluppo della cabina necessariamente più ristretta a prora, io prevederei di posizionare le due persone con la testa rivolta verso poppa: in questo modo si potrà sfruttare la maggiore larghezza della cabina in corrispondenza delle spalle anche se l'accesso e l'uscita dai letti comporterà una più scomoda rotazione del corpo a 180º. Nel caso si pernotti in solitario si potrà dormire nella più comoda posizione con la testa verso prora.
L'altezza della cabina sopra i letti sarà di circa 150cm. Rispetto al piano più basso del ballatoio, il piano dei letti, incluso i materassi spessi almeno 10cm., sarà di 50cm. Da seduti sul letto coi piedi in appoggio sul ballatoio, la testa si posizionerà a 10-15 cm. dal soffitto.
Il ballatoio si trova sotto il piano inclinato della consolle di guida all'esterno e dunque lo spazio disponibile in altezza andrà da 150cm alla fine dei letti a 175cm nella parete esterna.
Prevedo ancora un piccolo bagnetto (larghezza 55cm.) con la porta che si apre completamente sul ballatoio.
Dalla parte opposta del bagno ci sono due alzi per l'uscita/entrata sul ponte.
Naturalmente sopra la cabina all'esterno è disponibile un vasto prendisole per due persone. La consolle di guida
La postazione di guida, a due posti, è sopraelevata da una pedana per ampliare l'angolo della visuale.
Il pilota si posiziona a centro barca col co-pilota alla sua destra.
Sotto la seduta c'è la cucinetta con lavello frigo e piano cottura.
Sedute all'esterno
Il giro poltrone all'esterno riprende quello a "U" dell'N-Zo 6,80 per un totale di 7 posti a sedere.
Sotto di esse ci sono altrettanti gavoni.
È disponibile un passaggio a poppa sempre aperto.
Le poltrone con le spalle ai tubolari, li sormontano per una ventina di cm. sagomandosi su di essi. Lo scopo è quello di aumentare lo spazio sul ponte per accogliere un bel tavolo smontabile per tutti i 7 commensali.
Inoltre sarà lo stesso tavolo, posizionato a filo delle sedute, a realizzare un piano 160-220 in grado di accogliere una bella tenda Quechua 2 posti per la notte.
Un'altra tenda uguale si potrà montarla sul piano prendisole di prora. In questo modo si realizzano ben 6 posti letto di cui 2 fissi all'interno della cabina.

Fuoribordo 200hp su braket integrato allo scafo
Le pareti laterali dello scafo si ricurvano a poppa fino a realizzare il supporto del cavalletto del fuoribordo largo 40cm.
Le pareti restanti chiudono la scatola del braket integrato allo scafo coi 4 martinetti che comandano i 2 flaps i quali si raccolgono in alto fino ad allinearsi alla base del cavalletto del fuoribordo (vedi Fig. 1).
In questo modo i pesi complessivi del fuoribordo+braket+flaps alleggeriscono sensibilmente il peso a poppa estrema spostando il baricentro più verso prora consentendo così planate più rapide e a velocità inferiori.

Fuoribordo ausiliario 20hp
I movimenti di sterzata del 200hp si possono trasmettere al 20hp ausiliario fissato su di una staffa alla sua destra.

Spiagga di poppa di grande superficie
La spiaggetta di poppa si estende fino a metà del 200hp. Resta libero lo spazio vuoto sagomato per consentirgli di ribaltarsi in "tilt".
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Naturalmente sono graditi commenti e suggerimenti per apportare eventuali migliorie alle innovazioni elencate.

Mi stuzzica un interrogativo: ma quanto costerebbe realizzare ex-novo in esemplare unico un battello così?