Uno sguardo sotto la superficie
- Lello1957
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Uno sguardo sotto la superficie
Vorrei iniziare con l'arrivo della bella stagione, a scrivere qualche piccolo articolo su quello che c'è sotto le nostre barche, inteso come ambiente marino, per far conoscere anche a chi non pratica immersioni quello che c'è fin da pochi metri e magari fargli venire la voglia di mettere pinne e maschera ed andare ad esplorare di persona; per chi pratica immersioni sia con ARA che in apnea sono magari cose viste e risapute, ma per chi non lo ha mai fatto potrebbe essere interessante. Cominciamo dal pescetto più comune che incontriamo fin dai primi metri sott'acqua, l'Apogon detto anche Re di Triglie:
Apogon (Re di Triglie)
L'Apogon, che viene chiamato anche Re di triglie, ci ricorda vagamente, per colore forma e dimensione, il classico pesce rosso che si tiene in casa (anche se con questo non ha niente in comune...).
L'Apogon imberbis, come viene scientificamente definito, è un pesce molto discreto e riservato, tanto riservato e tanto discreto che quasi sempre passa del tutto inosservato! E già, infatti questo pescetto è praticamente presente in tutte le immersioni che facciamo, eppure molto spesso non viene notato affatto dai subacquei. Per osservarlo basta dare un'occhiata nelle spaccature o negli anfratti in ombra, in quanto preferisce rimanere al riparo dalla luce diretta.
Possiamo trovarlo sia da solo che, più spesso, in compagnia di esemplari della sua specie e a voltre anche in compagnia di altri pesci con cui condivide tranquillamente lo spazio. Se ci immergiamo di notte invece possiamo incontrarlo che và in giro a caccia di piccoli crostacei od altri alimenti.
In estate si riproduce e le uova vengono "covate" dal maschio che le tiene in bocca. Purtroppo non è facile osservare l'apogon maschio con le uova in bocca perché, pur essendo un pesce tranquillo che tende a non scappare, quando si sente osservato, come fanno anche molti altri pesci, si gira e mostra la parte posteriore impedendoci così di osservare la sua bocca.
Questi articoli non vogliono essere dei trattati di biologia marina, ma solo delle piccole schede conoscitive, quindi si accettano volentieri integrazioni e ulteriori foto da parte di tutti.
Apogon (Re di Triglie)
L'Apogon, che viene chiamato anche Re di triglie, ci ricorda vagamente, per colore forma e dimensione, il classico pesce rosso che si tiene in casa (anche se con questo non ha niente in comune...).
L'Apogon imberbis, come viene scientificamente definito, è un pesce molto discreto e riservato, tanto riservato e tanto discreto che quasi sempre passa del tutto inosservato! E già, infatti questo pescetto è praticamente presente in tutte le immersioni che facciamo, eppure molto spesso non viene notato affatto dai subacquei. Per osservarlo basta dare un'occhiata nelle spaccature o negli anfratti in ombra, in quanto preferisce rimanere al riparo dalla luce diretta.
Possiamo trovarlo sia da solo che, più spesso, in compagnia di esemplari della sua specie e a voltre anche in compagnia di altri pesci con cui condivide tranquillamente lo spazio. Se ci immergiamo di notte invece possiamo incontrarlo che và in giro a caccia di piccoli crostacei od altri alimenti.
In estate si riproduce e le uova vengono "covate" dal maschio che le tiene in bocca. Purtroppo non è facile osservare l'apogon maschio con le uova in bocca perché, pur essendo un pesce tranquillo che tende a non scappare, quando si sente osservato, come fanno anche molti altri pesci, si gira e mostra la parte posteriore impedendoci così di osservare la sua bocca.
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Lionello
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Re: Uno sguardo sotto la superficie
........interessante......credo che questo post catturerà molte attenzioni....grande Lello.
- Lello1957
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Re: Uno sguardo sotto la superficie
Oggi parliamo un pò del Polpo.
Questo vivace mollusco non ha certamente bisogno di presentazione, tutti conoscono il polpo, anche se a volte ne storpiano il nome in "polipo", che è invece un animale molto, ma molto più piccolo......
Il polpo lo possiamo incontrare in tutte le nostre immersioni, sia sui fondali rocciosi, che è l'habitat da lui preferito, sia anche sui fondali sabbiosi o tra le poseidonie. Benché il suo nome scientifico Octopus vulgaris lascerebbe intendere che è molto comune, in effetti non è proprio così; o meglio, non è più così. Infatti, a differenza di alcuni anni fà, ora non è molto frequente incontrarlo sott'acqua, inoltre la sua grande abilità nel mimitizzarsi contribuisce a rendere il suo avvistamento ancor più difficoltoso.
In tarda primavera o inizio estate comincia la stagione riproduttiva dei polpi. In questo periodo abbiamo l'opportunità di incontrare grossi esemplari che vengono in pochi metri di fondo proprio per la riproduzione. Quando ciò capita, è interessante osservare il loro rituale di corteggiamento che a volte sfocia in cruenti combattimenti fra maschi.
Dopo l'accoppiamento, la femmina depone le uova depositandole sulla volta della sua tana dentro la quale si rinchiude fino alla schiusa. Durante questo periodo la femmina del polpo non abbandona mai la tana neanche per mangiare e la si può intravedere mentre, utilizzando il sifone, smuove l'acqua intorno alle uova. Come hanno dimostrato diversi studi, il polpo è molto intelligente e, probabilmente, è questo il motivo che spinge i subacquei a pensare che sia divertente giocare un po' con lui, ma non è detto che lui la pensi allo stesso modo. Quindi, evitiamo di prenderlo o toccarlo sia quando lo incontriamo fuori tana che quando lo scorgiamo rintanato nel suo buco al riparo del muro da lui costrutito con sassi e conchiglie e, sopratutto, non disturbiamo le femmine con le uova. Quando lo incontriamo, limitiamoci semplicemente ad osservare questo fantastico animale.
Questo vivace mollusco non ha certamente bisogno di presentazione, tutti conoscono il polpo, anche se a volte ne storpiano il nome in "polipo", che è invece un animale molto, ma molto più piccolo......
Il polpo lo possiamo incontrare in tutte le nostre immersioni, sia sui fondali rocciosi, che è l'habitat da lui preferito, sia anche sui fondali sabbiosi o tra le poseidonie. Benché il suo nome scientifico Octopus vulgaris lascerebbe intendere che è molto comune, in effetti non è proprio così; o meglio, non è più così. Infatti, a differenza di alcuni anni fà, ora non è molto frequente incontrarlo sott'acqua, inoltre la sua grande abilità nel mimitizzarsi contribuisce a rendere il suo avvistamento ancor più difficoltoso.
In tarda primavera o inizio estate comincia la stagione riproduttiva dei polpi. In questo periodo abbiamo l'opportunità di incontrare grossi esemplari che vengono in pochi metri di fondo proprio per la riproduzione. Quando ciò capita, è interessante osservare il loro rituale di corteggiamento che a volte sfocia in cruenti combattimenti fra maschi.
Dopo l'accoppiamento, la femmina depone le uova depositandole sulla volta della sua tana dentro la quale si rinchiude fino alla schiusa. Durante questo periodo la femmina del polpo non abbandona mai la tana neanche per mangiare e la si può intravedere mentre, utilizzando il sifone, smuove l'acqua intorno alle uova. Come hanno dimostrato diversi studi, il polpo è molto intelligente e, probabilmente, è questo il motivo che spinge i subacquei a pensare che sia divertente giocare un po' con lui, ma non è detto che lui la pensi allo stesso modo. Quindi, evitiamo di prenderlo o toccarlo sia quando lo incontriamo fuori tana che quando lo scorgiamo rintanato nel suo buco al riparo del muro da lui costrutito con sassi e conchiglie e, sopratutto, non disturbiamo le femmine con le uova. Quando lo incontriamo, limitiamoci semplicemente ad osservare questo fantastico animale.
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Lionello
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Re: Uno sguardo sotto la superficie
Molto, molto, molto interessante e bello.
Continua se puoi.
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Re: Uno sguardo sotto la superficie
Che spettacolo
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Lionello
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Re: Uno sguardo sotto la superficie
Porpessa,uno spettacolo per davvero,non è la femmina del polpo,è una razza particolare di "octapodi",commestibile,con tentacoli lunghissimi ed è molto tenera.Lello1957 ha scritto:Che spettacolo
Augusto,il Mare è uno solo!!!!
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Re: Uno sguardo sotto la superficie
lello aveva cominciato così bene...Kraken ha scritto:Porpessa,uno spettacolo per davvero,non è la femmina del polpo,è una razza particolare di "octapodi",commestibile,con tentacoli lunghissimi ed è molto tenera.Lello1957 ha scritto:Che spettacolo
kraken spero che "tenera" indichi il fatto che sia dolce e affettuosa e non il grado di masticabilità...
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Re: Uno sguardo sotto la superficie
Ma si è così,hai interpretato male il mio pensiero,sono molto affettuose,dolci no,vivono in mare e pertanto sono salate naturalmente.Cleopatra ha scritto:lello aveva cominciato così bene...Kraken ha scritto:Porpessa,uno spettacolo per davvero,non è la femmina del polpo,è una razza particolare di "octapodi",commestibile,con tentacoli lunghissimi ed è molto tenera.Lello1957 ha scritto:Che spettacolo
kraken spero che "tenera" indichi il fatto che sia dolce e affettuosa e non il grado di masticabilità...
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Re: Uno sguardo sotto la superficie
e bravo lello: così impariamo meglio a conoscere la fauna marina fuori dall'abitat noto ai più: il ristorante!
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Re: Uno sguardo sotto la superficie
lello aveva cominciato così bene...
kraken spero che "tenera" indichi il fatto che sia dolce e affettuosa e non il grado di masticabilità... [/quote]
Ma si è così,hai interpretato male il mio pensiero,sono molto affettuose,dolci no,vivono in mare e pertanto sono salate naturalmente. [/quote]
ehehehe.... Kraken occhio... mi sa che tu rischi la pinnata in testa da quelle grazione pinne munite di appuntiti tacchi!
kraken spero che "tenera" indichi il fatto che sia dolce e affettuosa e non il grado di masticabilità... [/quote]
Ma si è così,hai interpretato male il mio pensiero,sono molto affettuose,dolci no,vivono in mare e pertanto sono salate naturalmente. [/quote]
ehehehe.... Kraken occhio... mi sa che tu rischi la pinnata in testa da quelle grazione pinne munite di appuntiti tacchi!
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Re: Uno sguardo sotto la superficie
Kraken, ti 'onvien con Cleo di mangia' i dolci,
magri pollo bollito con le patate lesse,
ma non toccare, per favore, i polpi,
e tantomeno, se le trovi, le polpesse.
magri pollo bollito con le patate lesse,
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Re: Uno sguardo sotto la superficie
Qualcosa mi dice che devo Il mio amore per gli abitanti del mare non è ben visto
Augusto,il Mare è uno solo!!!!
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Re: Uno sguardo sotto la superficie
eheheh.... l'augusto che insidia le polpesse.... scappa scappa... ;-)
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Re: Uno sguardo sotto la superficie
Visto come è andata a finire con il polpo, proviamo a parlare di un'altro animale subacqueo che non è facile vedere nelle immersioni in basso fondale, ma che in alcune zone si comincia a vedere anche intorno ai 15 - 20 mt (se non è passato Augusto); parliamo oggi dell'aragosta:
L’aragosta (Palinurus elephas) è un crostaceo di medie dimensioni, di lunghezza variabile tra i 20 e i 50 cm, che può pesare fino ad 8 kg. È’ rivestita da una corazza resistente, di colore generalmente rosso con sfumature sul viola.
La corazza è divisa in due diversi parti: il carapace, cioè la parte anteriore, che è particolarmente sviluppata, similmente a quella del granchio. In questo tratto della corazza, l’aragosta è coperta da spine e le sfumature diventano più tendenti al blu.
Il carapace è a sua volta suddiviso in cefalotorace e addome (formato da sei sezioni mobili), rispettivamente la parte anteriore e quella posteriore. Nella parte posteriore si trova invece la coda a ventaglio, che si apre quando l’aragosta deve spostarsi nuotando, rigorosamente all’indietro (come i gamberi).
Differentemente da altri crostacei, l’aragosta non ha le chele; ha però due lunghe antenne gialle-rosse utilizzate sia come organi di senso che come mezzo di difesa. Alla base di queste si trovano acuminate spine, e fino alla bocca è rivestita da appendici pelifere che, insieme alle antenne, formano l’apparato tattile.
L’aragosta è un animale sedentario che vive in grandi gruppi, sul fondale marino, preferibilmente roccioso o algoso, a circa 150 m di profondità; essa si nutre di altri animali marini come gamberetti, spugne o anellidi, ma anche di alghe e plancton.
La riproduzione avviene a fine estate e in inverno nascono le larve che raggiungono subito i fondali che le ospiteranno per il resto della loro vita.
L’aragosta è diffusa nel mar Mediterraneo e nell'oceano Atlantico orientale. Vive nei fondali rocciosi dai 20 m fino ai 150 m di profondità.
Durante tutta la sua vita non smette mai di crescere, ed è un animale piuttosto longevo, può infatti vivere anche fino a 70 anni.
Noi subacquei sportivi e fotosub, amiamo ammirare tutti gli abitanti del mare, in special modo tutti quelli che sono stati per anni cacciati indiscriminatamente, per cui siamo favorevoli alla loro salvaguardia e non vorremmo vedere queste cose , vero Kraken???
Hahahahahahahaha
L’aragosta (Palinurus elephas) è un crostaceo di medie dimensioni, di lunghezza variabile tra i 20 e i 50 cm, che può pesare fino ad 8 kg. È’ rivestita da una corazza resistente, di colore generalmente rosso con sfumature sul viola.
La corazza è divisa in due diversi parti: il carapace, cioè la parte anteriore, che è particolarmente sviluppata, similmente a quella del granchio. In questo tratto della corazza, l’aragosta è coperta da spine e le sfumature diventano più tendenti al blu.
Il carapace è a sua volta suddiviso in cefalotorace e addome (formato da sei sezioni mobili), rispettivamente la parte anteriore e quella posteriore. Nella parte posteriore si trova invece la coda a ventaglio, che si apre quando l’aragosta deve spostarsi nuotando, rigorosamente all’indietro (come i gamberi).
Differentemente da altri crostacei, l’aragosta non ha le chele; ha però due lunghe antenne gialle-rosse utilizzate sia come organi di senso che come mezzo di difesa. Alla base di queste si trovano acuminate spine, e fino alla bocca è rivestita da appendici pelifere che, insieme alle antenne, formano l’apparato tattile.
L’aragosta è un animale sedentario che vive in grandi gruppi, sul fondale marino, preferibilmente roccioso o algoso, a circa 150 m di profondità; essa si nutre di altri animali marini come gamberetti, spugne o anellidi, ma anche di alghe e plancton.
La riproduzione avviene a fine estate e in inverno nascono le larve che raggiungono subito i fondali che le ospiteranno per il resto della loro vita.
L’aragosta è diffusa nel mar Mediterraneo e nell'oceano Atlantico orientale. Vive nei fondali rocciosi dai 20 m fino ai 150 m di profondità.
Durante tutta la sua vita non smette mai di crescere, ed è un animale piuttosto longevo, può infatti vivere anche fino a 70 anni.
Noi subacquei sportivi e fotosub, amiamo ammirare tutti gli abitanti del mare, in special modo tutti quelli che sono stati per anni cacciati indiscriminatamente, per cui siamo favorevoli alla loro salvaguardia e non vorremmo vedere queste cose , vero Kraken???
Hahahahahahahaha
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Re: Uno sguardo sotto la superficie
Ma non hai detto come si fà per prenderle con le mani,ma solo per accarezzarle:Sfuttando la loro curiosità,basta mettere una mano aperta davanti alla tana,si vedranno avvicinarsi timidamente alla mano,poi poggeranno le antenne e poi verranno ancora più avanti,basterà prenderle con l'altra mano attenzione se sono grosse a non stringerle sulla parte del corpo,quando si richiudono sono capaci di far molto male.
Augusto,il Mare è uno solo!!!!