Non l'ho detto per non far venire cattivi pensieri a chi non vorrebbe solo accarezzarle . Guardare e non toccareKraken ha scritto:Ma non hai detto come si fà per prenderle con le mani,ma solo per accarezzarle:Sfuttando la loro curiosità,basta mettere una mano aperta davanti alla tana,si vedranno avvicinarsi timidamente alla mano,poi poggeranno le antenne e poi verranno ancora più avanti,basterà prenderle con l'altra mano attenzione se sono grosse a non stringerle sulla parte del corpo,quando si richiudono sono capaci di far molto male.
Uno sguardo sotto la superficie
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Re: Uno sguardo sotto la superficie
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Re: Uno sguardo sotto la superficie
in messico ne ho viste una quantità infinita a 2 metri d'acqua, meravigliose!
ho minacciato tutti i compagni di viaggio che già erano con la forchetta in mano e ho salvato molte ... antenne
@ overmax e bruno 21 non capisco queste basse insinuazioni anch'io sono "tenera" come una polpessa...
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Re: Uno sguardo sotto la superficie
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Re: Uno sguardo sotto la superficie
oh... Cleo...! mica lo metto in dubbio! ci mancherebbe.... mi era sembrato di veder volare una pinna con tacco nella direzione del kraken.... ma mi sarà sbagliato eh...Cleopatra ha scritto:in messico ne ho viste una quantità infinita a 2 metri d'acqua, meravigliose!
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Re: Uno sguardo sotto la superficie
beh se avesse finalità educative o dissuasive potrebbe anche volare... sul testone di kraken
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Re: Uno sguardo sotto la superficie
Ma questa è una congiura, Se v'incontro sott'acqua,mi vendico
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Re: Uno sguardo sotto la superficie
Parliamo oggi di un'altro pesciolino che incontriamo fin dai primi metri quando mettiamo la testa sott'acqua; la castagnola (Chromis chromis) da non confondere con i dolci di carnevale.
Ha corpo ovale, alto e compresso lateralmente, coperto di squame ctenoidi molto grandi. La linea laterale, con 18-19 squame, segue il profilo del dorso fino all'estremità della pinna dorsale, dove si interrompe; poi riprende più in basso, al centro del peduncolo codale. L'opercolo è rivestito di quattro serie di squame e ha una spina, non molto forte, all'angolo postero-superiore. Il preopercolo è leggermente seghettato all'angolo e al margine inferiore. L'occhio è rotondo e relativamente grande.
La bocca è piccola, tagliata obliquamente e con muso protrattile. In ambedue le mascelle vi sono piccolissimi denti conici collocati in quattro serie.
Ha una sola pinna dorsale, che nella prima parte ha raggi 14 raggi spinosi; la seconda parte (10-11 raggi molli) è più alta e a forma di lobo tondeggiante, ma è meno lunga. L'anale (2 raggi spinosi e 10-12 molli) è lunga circa un terzo della dorsale, ma è un poco più bassa. La caudale è molto forcuta e con lobi appuntiti. Le pettorali (17 raggi) sono ampie, lunghe e di forma spatolata. Le ventrali hanno 1 raggio spinoso, seguito da 5 molli, di cui il primo è prolungato e terminante a punta.La colorazione è castagno scuro o caffè nel dorso e sui bordi delle scaglie, che sono più chiare al centro, in modo da far apparire il pesce come striato longitudinalmente. Allo stato giovanile ha una colorazione intensamente azzurra, quasi luminescente.
Ha abitudini quasi pelagiche, ma staziona in branchi numerosi e a mezz'acqua vicino alla costa. Frequenta numeroso, anche, le acque dei porti e i massi frangiflutti. Si lascia avvicinare dai subacquei e, presa confidenza, li segue nel nuoto.
Gli stadi giovanili si ritrovano ammassati in vicinanza delle scogliere in zone d'ombra, all'ingresso delle grotte o delle cavità delle rocce o tra le praterie di posidonia. La riproduzione avviene nei mesi da giugno a luglio. Le uova hanno un filamento adesivo col quale vengono fissate sulle rocce ed il tempo di incubazione è di poco superiore ai tre giorni, periodo in cui vengono accudite e difese dai maschi. Si nutre di organismi dello zooplancton e di altri piccoli invertebrati.
Comune lungo le coste italiane, meno nell'Adriatico
Ha corpo ovale, alto e compresso lateralmente, coperto di squame ctenoidi molto grandi. La linea laterale, con 18-19 squame, segue il profilo del dorso fino all'estremità della pinna dorsale, dove si interrompe; poi riprende più in basso, al centro del peduncolo codale. L'opercolo è rivestito di quattro serie di squame e ha una spina, non molto forte, all'angolo postero-superiore. Il preopercolo è leggermente seghettato all'angolo e al margine inferiore. L'occhio è rotondo e relativamente grande.
La bocca è piccola, tagliata obliquamente e con muso protrattile. In ambedue le mascelle vi sono piccolissimi denti conici collocati in quattro serie.
Ha una sola pinna dorsale, che nella prima parte ha raggi 14 raggi spinosi; la seconda parte (10-11 raggi molli) è più alta e a forma di lobo tondeggiante, ma è meno lunga. L'anale (2 raggi spinosi e 10-12 molli) è lunga circa un terzo della dorsale, ma è un poco più bassa. La caudale è molto forcuta e con lobi appuntiti. Le pettorali (17 raggi) sono ampie, lunghe e di forma spatolata. Le ventrali hanno 1 raggio spinoso, seguito da 5 molli, di cui il primo è prolungato e terminante a punta.La colorazione è castagno scuro o caffè nel dorso e sui bordi delle scaglie, che sono più chiare al centro, in modo da far apparire il pesce come striato longitudinalmente. Allo stato giovanile ha una colorazione intensamente azzurra, quasi luminescente.
Ha abitudini quasi pelagiche, ma staziona in branchi numerosi e a mezz'acqua vicino alla costa. Frequenta numeroso, anche, le acque dei porti e i massi frangiflutti. Si lascia avvicinare dai subacquei e, presa confidenza, li segue nel nuoto.
Gli stadi giovanili si ritrovano ammassati in vicinanza delle scogliere in zone d'ombra, all'ingresso delle grotte o delle cavità delle rocce o tra le praterie di posidonia. La riproduzione avviene nei mesi da giugno a luglio. Le uova hanno un filamento adesivo col quale vengono fissate sulle rocce ed il tempo di incubazione è di poco superiore ai tre giorni, periodo in cui vengono accudite e difese dai maschi. Si nutre di organismi dello zooplancton e di altri piccoli invertebrati.
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Lionello
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Re: Uno sguardo sotto la superficie
Importante non prenderle per le antenne resteranno in mano, ma chi si accontenta solo di queste può andar bene bene per entrambi.Kraken ha scritto:Ma non hai detto come si fà per prenderle con le mani,ma solo per accarezzarle:Sfuttando la loro curiosità,basta mettere una mano aperta davanti alla tana,si vedranno avvicinarsi timidamente alla mano,poi poggeranno le antenne e poi verranno ancora più avanti,basterà prenderle con l'altra mano attenzione se sono grosse a non stringerle sulla parte del corpo,quando si richiudono sono capaci di far molto male.
Se invece le prendete per le antenne, perchè non vogliono salire sulla mano, basta spingerle indietro verso la tana e loro per reazione vengono subito fuori. Importante non è solo stringerle sulla testa ma stringerle con forza, una aragosta di due Kg. ha una forza potente e se si è delicati si libera e qualcuno nel tentativo di riprenderla a volo si fa male o alla Schettino l'aragosta gli dice: ti faccio mooolto male.
Una cosa importante l'aragosta fà, come anche granchi e gamberi, la muta cioè cambia corazza quando le cibarie di Pasqua gli hanno fatto aumentare la TEGLIA.
Da ragazzo studente di Biologia e non acora animalista avevo preso una decina di aragoste, la più piccola di circa un Kg. avevo deciso di metterla in un grande acquario che avevo a casa dei miei genitori vivevo con loro- Detto fatto nel pomeriggio la metto in acquario, la notte dovendo andare al bagno passo dal corridoio accendento la luce e distrattamente guardo nell'acquario, ritorno a letto e guardando il soffitto penso ma era uno o due, no sicuramente una gli occhi col sonno mi hano tradito, il dubbio mi rimane e non mi fà prender sonno alla fine mi decido mi rialzo vado in corridoio e..............................vedo due aragoste mi avvicino e..............l'aragosta aveva fatto la muta e la vecchia corazza (leggermente più trasparente ma non troppo) completa di antenne giaceva sul fondo in posizione simile a quella dell'aragosta.
Per i polpi un'altra avventura, ero con le bombole in giro sotto quando vedo un piccolo polpo, sono avvezzo a prenderli con le mani lo piglio era piccolissimo per metterlo in acquario, ma non avevo con me un contenitore nel pensare cosa fare lui disperatamente cercava di squagliarsela e io me lo passavo da una mano a l'altra. a un certo punto me lo sono trovato sul dorso della mano sinistra, non sapendo cosa fare ho provato ad accarezzarlo con un dito sopra gli occhi lui si è raggomitolato e calmato ed è rimasto lì durante l'immersione ogni tanto lo guardavo e con l'indice gli grattavo la testa come un cane, la mano la muovevo tranquillamente ma lui li non si schiodava ne si spostava, alla fine mi sono commosso e a fine immersione l'ho liberato usando l'altra mano con fatica non si voleva staccare dalla sinistra. Da all'ora non prendo più polipetti da fare alla brace che sono squisiti ma solo quelli grossi.
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Re: Uno sguardo sotto la superficie
Confermi quello che un mio amico d'infanzia, ma non sub, mi ha raccontato ed io stentavo a credergli- L'anno scorso è stato ospite di un suo amico proprietario di un albergo sulla costa in Brasile e mi ha raccontato che una delle ultime sere erano andati di notte in acqua a caccia di aragoste ad altezza d'uomo con delle reti prendendone diverse e grosse e onestamente mi ripeto stentavo a credergli. A questo punto il suo racconto di non pescatore è vero al 100%-Cleopatra ha scritto:in messico ne ho viste una quantità infinita a 2 metri d'acqua, meravigliose!
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@ overmax e bruno 21 non capisco queste basse insinuazioni anch'io sono "tenera" come una polpessa...
Penso all'invidia di Krachen per queste pescate e mi immagino una scena con Krachen che ci prova, con le aragoste, e tu che con il mono bombola gli dai in testa, con tanta abbondanza le pinnate sulla testa non lo fermerebbero.
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Re: Uno sguardo sotto la superficie
aragoste messicane in 2 metri d'acqua
rimaste tutte rigorosamente VIVE !!!!!Non hai i permessi necessari per visualizzare i file allegati in questo messaggio.
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Re: Uno sguardo sotto la superficie
Ma quando le hai cucinate,erano ancora vive????
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Re: Uno sguardo sotto la superficie
Tantissimi anni fa' alcuni pescatori di professione,sostenevano che le "Castagnole" si nutrivano di escrementi biologici.... forse dicevano stupidaggini...Lello1957 ha scritto: Si nutre di organismi dello zooplancton e di altri piccoli invertebrati.
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Re: Uno sguardo sotto la superficie
Bellissime foto.
Io pensavo che le aragoste si trovassero molto più profonde.
Fino a - 3 ci arrivo anch'io.
Io pensavo che le aragoste si trovassero molto più profonde.
Fino a - 3 ci arrivo anch'io.
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Re: Uno sguardo sotto la superficie
Guarda che da noi ricordo solo una piccolissima quasi un gambero a -15 trent'anni fà dopo di che da -30/-35 in poi scordatele a -3.bruno21 ha scritto:Bellissime foto.
Io pensavo che le aragoste si trovassero molto più profonde.
Fino a - 3 ci arrivo anch'io.
Per quelle devi andare in Brasile o Messico.