Tecniche di compensazione

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Lello1957
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Re: Tecniche di compensazione

Messaggio da Lello1957 »

Attenzione, cerchiamo di fare il punto della situazione non facendo del terrorismo inopportuno; la subacquea come tutti gli sport estremi ha il suo fattore di pericolosità, ma fortunatamente rispetto all'alto numero di praticanti, gli incidenti "gravi" sono relativamente pochi. Io naturalmente da istruttore subacqueo, sconsiglio a tutti di agire da autodidatti, ma di seguire uno dei tantissimi corsi delle molteplici agenzie didattiche che ci sono in Italia. Ogni corso, anche il più sintetico, tratta l'emergenza subacquea sia per evitarla che gestirla, e bisogna ribadire per tutti coloro che si avvicinano a questa bellissima attività, che basta osservare pochissime regole base ed avere il massimo rispetto per l'ambiente in cui andiamo, per godere in assoluta sicurezza delle bellezze che ci offre. Le attrezzature oramai sono sicure al 99% e per cercare di evitare quel rimanente 1% dobbiamo curarle e controllarle come viene insegnato durante i corsi; per il resto come dice Kraken, allenamento ed ancora allenamento, senza mai rischiare ricordandosi che la nostra è subacquea ricreativa, quindi nel caso di condizioni fisiche o meteo marine non ottimali, meglio evitare l'immersione e magari farsi una bella mangiata tra amici o un bel giro in barca.
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Re: Tecniche di compensazione

Messaggio da Kraken »

Pienamente d'accordo con te,mai autodidatta,seguire i corsi fatti da persone preparate e allenarsi,a mettere in pratica la teoria con persone più esperte.Quando ho iniziato ad andare sott'acqua non esistevano i corsi e neanche gli istruttori,potrei dire ,bei tempi,invece NO,so cosa significa andare sott'acqua da ignoranti e impreparati e pertanto : CORSI SUB, CORSI SUB e CORSI SUB!!!!! :smt039 :smt039 :smt039 :smt039
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Re: Tecniche di compensazione

Messaggio da Lello1957 »

Kraken ha scritto:Pienamente d'accordo con te,mai autodidatta,seguire i corsi fatti da persone preparate e allenarsi,a mettere in pratica la teoria con persone più esperte.Quando ho iniziato ad andare sott'acqua non esistevano i corsi e neanche gli istruttori,potrei dire ,bei tempi,invece NO,so cosa significa andare sott'acqua da ignoranti e impreparati e pertanto : CORSI SUB, CORSI SUB e CORSI SUB!!!!! :smt039 :smt039 :smt039 :smt039

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Re: Tecniche di compensazione

Messaggio da Manuela »

Kraken ha scritto:Ho conosciuto dei giovanotti che ,per allenarsi ad una gara d'apnea,avevano pensato bene di mettere sul fondo a -15 un mono con erogatore,scendevano respiravano trattenevano il respiro ,per prolungare l'apnea e poi risalivano,poi qualcosa andò storto e uno di loro fece una risalita trattenendo il respiro.Sovraddistensione polmonare,così si chiama quel che gli capitò,praticamente i polmoni si gonfiarono oltre misura quasi a scoppiare.Se ne salvano pochi in casi del genere,un giovanotto in questione fù uno di questi.Non è andato più sott'acqua,neanche in apnea.Non fatelo mai :smt018 :smt018 :smt018 :smt018 :smt018 ,mai respirare dalle bombole e poi risalire trattenendo il respiro anche a pochi mt di profondità è MOLTO RISCHIOSO.In risalita,se ipoteticamente non avete più aria nella bombola,e non avete nessuno che vi assiste,ricordate di risalire con la bocca aperta e facendo uscire l'aria che espandendosi vi gonfia i polmoni.E se avete azoto accumulato pazienza,quello è un problema che sorge fuori dall'acqua.A tutto c'è rimedio,anche a quello. :smt039 :smt039 :smt039 :smt039
Scusami tu Kraken, ho capito male io.
Pensavo avessi detto che se uno non espira in risalita gli si gonfiano i polmoni fino quasi a scoppiare e se ha azoto accumulato pazienza, tanto e' tutto risolvibile.
Perché se hai detto così, io non sono d'accordo.
Tutto qui!
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Re: Tecniche di compensazione

Messaggio da Manuela »

Lello1957 ha scritto:Attenzione, cerchiamo di fare il punto della situazione non facendo del terrorismo inopportuno; la subacquea come tutti gli sport estremi ha il suo fattore di pericolosità, ma fortunatamente rispetto all'alto numero di praticanti, gli incidenti "gravi" sono relativamente pochi. Io naturalmente da istruttore subacqueo, sconsiglio a tutti di agire da autodidatti, ma di seguire uno dei tantissimi corsi delle molteplici agenzie didattiche che ci sono in Italia. Ogni corso, anche il più sintetico, tratta l'emergenza subacquea sia per evitarla che gestirla, e bisogna ribadire per tutti coloro che si avvicinano a questa bellissima attività, che basta osservare pochissime regole base ed avere il massimo rispetto per l'ambiente in cui andiamo, per godere in assoluta sicurezza delle bellezze che ci offre. Le attrezzature oramai sono sicure al 99% e per cercare di evitare quel rimanente 1% dobbiamo curarle e controllarle come viene insegnato durante i corsi; per il resto come dice Kraken, allenamento ed ancora allenamento, senza mai rischiare ricordandosi che la nostra è subacquea ricreativa, quindi nel caso di condizioni fisiche o meteo marine non ottimali, meglio evitare l'immersione e magari farsi una bella mangiata tra amici o un bel giro in barca.
Scusa se mi permetto, Lello!
Vorrei dire 2 cose su quello che hai scritto. Prima di tutto non credo che la subacquea sia un'attivita' estrema, ma dipende dal livello a cui uno la pratica. E certamente NON sto parlando di livello di brevetto che uno ha!
Anche uno che va a correre può farlo a livelli estremi se si allena tutti i giorni per 10 ore.
Non sono nemmeno molto convinta che TUTTI i corsi base di tutte le didattiche preparino adeguatamente un sub ad affrontare un'immersione in sicurezza al 100%. E non sono neanche d'accordo col fatto che uno, col semplice fatto di aver pagato l'iscrizione al corso, abbia diritto al brevetto, come invece succede. Se non si e' portati, pace! Niente brevetto!
Sull'attrezzatura, come ho detto anche parlando dell'erogatore che se ha un problema va quasi sempre in erogazione continua, sono d'accordo con te. Le case costruttrici hanno raggiunto livelli di tecnologia altissimi.
E anche sul fatto che a volte e' meglio rinunciare ad una immersione a causa delle condizioni meteo e delle condizioni fisiche individuali come stanchezza o disidratazione.
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Re: Tecniche di compensazione

Messaggio da Lello1957 »

Manuela ha scritto:Scusa se mi permetto, Lello!
Vorrei dire 2 cose su quello che hai scritto. Prima di tutto non credo che la subacquea sia un'attivita' estrema, ma dipende dal livello a cui uno la pratica. E certamente NON sto parlando di livello di brevetto che uno ha!
Anche uno che va a correre può farlo a livelli estremi se si allena tutti i giorni per 10 ore.
Non sono nemmeno molto convinta che TUTTI i corsi base di tutte le didattiche preparino adeguatamente un sub ad affrontare un'immersione in sicurezza al 100%. E non sono neanche d'accordo col fatto che uno, col semplice fatto di aver pagato l'iscrizione al corso, abbia diritto al brevetto, come invece succede. Se non si e' portati, pace! Niente brevetto!
Sull'attrezzatura, come ho detto anche parlando dell'erogatore che se ha un problema va quasi sempre in erogazione continua, sono d'accordo con te. Le case costruttrici hanno raggiunto livelli di tecnologia altissimi.
E anche sul fatto che a volte e' meglio rinunciare ad una immersione a causa delle condizioni meteo e delle condizioni fisiche individuali come stanchezza o disidratazione.
Manu non parliamo di casi estremi, quando parlo di corsi chiaramente parlo di un corso serio, anche fatto in 5 moduli base come può essere un corso base PADI che tu tanto critichi; come ti ho detto su un'altro post, io ho fatto tutta la trafila FIPS fino al terzo grado con corsi di sei mesi dove ti spaccavano le c.... con l'acquaticità, ho fatto corsi FIAS ed ANIS per poi diventare istruttore di 3 didattiche commerciali dove sono arrivato a fare l'evaluetor (praticamente brevettavo istruttori) e ti posso assicurare che attenendosi agli standard minimi, vengono garantiti alti livelli di sicurezza, poi chiaramente come in tutte le cose, ci sono gli estremi dove ci sono istruttori che purtroppo pur di prendere due denari, non fanno il loro dovere a scapito degli allievi, ma questo succede in tutte le didattiche, ed io ne ho conosciuti tanti.
Per quanto riguarda l'appellativo estremo, mi riferisco ad un'attività che non si svolge nel tuo ambiente naturale, che ha i suoi rischi seppur controllabili e che richiede accortezze e attrezzature che non sono comuni.
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Re: Tecniche di compensazione

Messaggio da Zorro »

Manuela ha scritto:
Lello1957 ha scritto:Attenzione, cerchiamo di fare il punto della situazione non facendo del terrorismo inopportuno; la subacquea come tutti gli sport estremi ha il suo fattore di pericolosità, ma fortunatamente rispetto all'alto numero di praticanti, gli incidenti "gravi" sono relativamente pochi. Io naturalmente da istruttore subacqueo, sconsiglio a tutti di agire da autodidatti, ma di seguire uno dei tantissimi corsi delle molteplici agenzie didattiche che ci sono in Italia. Ogni corso, anche il più sintetico, tratta l'emergenza subacquea sia per evitarla che gestirla, e bisogna ribadire per tutti coloro che si avvicinano a questa bellissima attività, che basta osservare pochissime regole base ed avere il massimo rispetto per l'ambiente in cui andiamo, per godere in assoluta sicurezza delle bellezze che ci offre. Le attrezzature oramai sono sicure al 99% e per cercare di evitare quel rimanente 1% dobbiamo curarle e controllarle come viene insegnato durante i corsi; per il resto come dice Kraken, allenamento ed ancora allenamento, senza mai rischiare ricordandosi che la nostra è subacquea ricreativa, quindi nel caso di condizioni fisiche o meteo marine non ottimali, meglio evitare l'immersione e magari farsi una bella mangiata tra amici o un bel giro in barca.
Scusa se mi permetto, Lello!
Vorrei dire 2 cose su quello che hai scritto. Prima di tutto non credo che la subacquea sia un'attivita' estrema, ma dipende dal livello a cui uno la pratica. E certamente NON sto parlando di livello di brevetto che uno ha!
Anche uno che va a correre può farlo a livelli estremi se si allena tutti i giorni per 10 ore.
Non sono nemmeno molto convinta che TUTTI i corsi base di tutte le didattiche preparino adeguatamente un sub ad affrontare un'immersione in sicurezza al 100%. E non sono neanche d'accordo col fatto che uno, col semplice fatto di aver pagato l'iscrizione al corso, abbia diritto al brevetto, come invece succede. Se non si e' portati, pace! Niente brevetto!
Sull'attrezzatura, come ho detto anche parlando dell'erogatore che se ha un problema va quasi sempre in erogazione continua, sono d'accordo con te. Le case costruttrici hanno raggiunto livelli di tecnologia altissimi.
E anche sul fatto che a volte e' meglio rinunciare ad una immersione a causa delle condizioni meteo e delle condizioni fisiche individuali come stanchezza o disidratazione.
Vado di fretta perche ho un esame endoscopico da fare alle 8, ma pure quello ci ho ragionato quasi due mesi se farlo............................. con calma risponderò a tutti dando ragione ad alcuni per le loro idee. :smt039 :smt039 :smt039 :smt039 :smt039 :smt039 :smt039 :smt039
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Re: Tecniche di compensazione

Messaggio da Manuela »

Anche io avrei avuto bisogno di un paio di mesi per racimolare il coraggio e farlo....
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Re: Tecniche di compensazione

Messaggio da Zorro »

Manuela ha scritto:Anche io avrei avuto bisogno di un paio di mesi per racimolare il coraggio e farlo....
Volendo lavorare subito dopo ho chiesto di farlo senza calmanti, risultato,................. mi sono innervosito, avevo anche la prima allergia da polline, ho tossito e mi sono graffiato la gola sanguinando.
Sconsiglio quindi di fare la mia esperienza.

Vengo ora alla risposta
L'ho gia detto, ho visto gente esperta morire solo perchè non si sentiva in forma e sono andati lo stesso sotto contando sull'esperienza. Una persona che non c'è più tanti anni fà si fece la terza bombola perchè ....... col ricavato si voleva pagare la rata della macchina una FIAT e ha lasciato moglie e due figli.
Quindi regola prima, che quando non applico dopo mi rodono le pa@@e, se non ci si sente in forma o la giornata comincia male meglio non fare immersioni o addirittura non scedere proprio alla barca se noi poi si cambia idea. :clap :clap :clap :clap :clap :clap :clap
Regola due non farsi influenzare da denaro o fattori esterni che ci possono portare anche fuori dai limiti di tempo o di aria. :smt018 :smt018 :smt018
Regola tre, come già detto anche da altri, fare un buon corso e controllare sempre l'attrezzatura. :smt023 :smt023 :smt023 :smt023
Per ultimo ripassare praticamente ogni tanto le nozioni di sopravvivenza apprese nei corsi affinchè in fase di emergenza tutto diventi automatico e non dover prima pensare: Adesso cosa devo fare... :idea: :idea: :idea: :idea:, a si questo? :idea: :idea: :idea: :idea:
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Re: Tecniche di compensazione

Messaggio da Lello1957 »

Scusa Zorro, semplice curiosità, tu che lavoro fai, e perchè hai dovuto fare questo esame endoscopico? :smt017 :smt017 :smt017 :smt017
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Re: Tecniche di compensazione

Messaggio da Zorro »

Lello1957 ha scritto:Scusa Zorro, semplice curiosità, tu che lavoro fai, e perchè hai dovuto fare questo esame endoscopico? :smt017 :smt017 :smt017 :smt017
Sono un libero professionista, quindi se mi fermo non devo chiederlo a nessuno ma solo a me stesso, quindi non mi dò il permesso. :cry: :cry: :cry: :cry: :cry: :cry:
L'esame serve per il reflusso esofageo che la notte ti fa rigurgitare l'acido dello stomaco e che se non curato può portare problemi alla trachea-oppure come nel mio caso dare un dolore toracico simil-anginoso, che può indurre erroneamente a sospettare un infarto del miocardio, che il cardiologo escludeva. :smt023 :smt023 :smt023 :smt023 :smt023
Spero di aver soddisfatto la tua curiosità, per l'esame consigliavo di non farlo senza tranquillanti non di non farlo- :smt039 :smt039 :smt039 :smt039
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Re: Tecniche di compensazione

Messaggio da Lello1957 »

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