Carissima Manuela,non è a te che che mi rivolgo in particolare ma è a tutti noi in generale,e scusatemi se faccio il fratello o lo zio,ma ne ho viste tante. Vedi per pochi di noi può sembrare quasi normale forzare l'immersione se non si è nelle condizioni fisiche buone o accettabili.Quando ho il raffreddore,non posso fermare un cantire con tanta gente,sono obbligato a farlo ed a forzare ma,quì, non possiamo dare un cattivo esempio teorico, a chi comincia ad immergersi per le prime volte.Sarebbe come spiegare la teoria della sbandata controllata o la derapata a dei freschi patentati d'auto o di moto e poi senza sapere se hanno capito lasciarli al loro destino.Perchè,quì sono in molti a leggerci,anche chi non è iscritto.Spero che tu mi abbia capito.Manuela ha scritto:Quali cose, scusa, Kraken?Kraken ha scritto:Voi siete matti da legare!!!!!!!Queste cose lasciatele fare a chi deve immergersi per lavoro,p' campà!!! Voi vi immergete per puro divertimento e non dovete rischiare
A chi ti stai riferendo?
Tecniche di compensazione
- Kraken
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Re: Tecniche di compensazione
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Re: Tecniche di compensazione
Si, adesso che lo hai spiegato ho capito!
Ciao!
Manuela
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Re: Tecniche di compensazione
No caro Kraken, non sono d'accordo c'è molta differenza tra chi ci lavora sott'acqua ( e ci campa) e chi lo fa per passione, anche se in modo "impegnativo", a nessuno che fa un'immersione con un compito ben preciso da svolgere e che condiziona il lavoro di una intera squadra e magari di una intera giornata di cantiere si sognerebbe di levarsi la maschera o addormentarsi in decompressione. Sono lussi o follie che non ci possiamo permettere e che manuela non me ne voglia.....Kraken ha scritto:Voi siete matti da legare!!!!!!!Queste cose lasciatele fare a chi deve immergersi per lavoro,p' campà!!! Voi vi immergete per puro divertimento e non dovete rischiare
ma questo è il mio pensiero
cleo
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Re: Tecniche di compensazione
E perchè dovrei, Cleopatra?!?Cleopatra ha scritto:No caro Kraken, non sono d'accordo c'è molta differenza tra chi ci lavora sott'acqua ( e ci campa) e chi lo fa per passione, anche se in modo "impegnativo", a nessuno che fa un'immersione con un compito ben preciso da svolgere e che condiziona il lavoro di una intera squadra e magari di una intera giornata di cantiere si sognerebbe di levarsi la maschera o addormentarsi in decompressione. Sono lussi o follie che non ci possiamo permettere e che manuela non me ne voglia.....Kraken ha scritto:Voi siete matti da legare!!!!!!!Queste cose lasciatele fare a chi deve immergersi per lavoro,p' campà!!! Voi vi immergete per puro divertimento e non dovete rischiare
ma questo è il mio pensiero
cleo
Anzi!!
Pensa che mi sono pure riletta quello che ho scritto e con un po’ di intuizione, forse, ho capito che cosa Kraken intendesse.
Certo non credo si riferisse a immergere la faccia senza maschera dal gommone come tecnica di rilassamento e concentrazione, non mi sembra un brutto esempio teorico. Al massimo a qualcuno può non fare nulla, ma non comporta alcun rischio.
Non ho nemmeno scritto di immergersi col raffreddore, se poi Kraken lo deve fare perché lo pagano è un altro discorso.
Senza invidia…. Anche perché mi bastano e avanzano i mie problemi di compensazione senza il raffreddore!
Consigliare di controllare la respirazione mi sembra solo che un ottimo consiglio, soprattutto per i neofiti, che riescono a finire una bombola da 18 caricata a 220 in un fondale di 18 metri in 15 minuti!!! Incredibile!!!!!!!
Ecco! Magari dare per buona la tecnica di sniffare violentemente l’acqua dal naso senza sapere che può dar tanto fastidio fino quasi a far venire i conati di vomito, può non essere prudente, ma non credo, dando un consiglio del genere, di “lasciarli al loro destino”. Io lo faccio perché ho dei problemi seri, ma non lo consiglierei come tecnica di compensazione tradizionale.
Levarsi la maschera in profondità? Beh! Mi pare che anche durante il corso del primo livello insegnino a svuotare la maschera facendola togliere completamente. Se uno non è in grado di farlo dopo un corso, gli consiglio un ottimo corso di uncineto…
Che poi per qualcuno sia anche un piacere levarsi la maschera in decompressione o in discesa, non è un consiglio, ma un dato di fatto!
Forse Kraken si riferiva all’“addormentarsi durante la decompressione”: in effetti non è un gran consiglio! Lì gli do ragione! Anche se non è che uno scende in acqua per sperimentare volutamente la siesta dopo l’immersione…
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Re: Tecniche di compensazione
insomma se dovessi ricominciare a fare apnea devo ricordare di non addormentarmi sott'acqua .
ok terrò presente
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Re: Tecniche di compensazione
sandro006 ha scritto:insomma se dovessi ricominciare a fare apnea devo ricordare di non addormentarmi sott'acqua .
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Re: Tecniche di compensazione
sandro006 ha scritto:insomma se dovessi ricominciare a fare apnea devo ricordare di non addormentarmi sott'acqua .
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effettivamente questo è uno dei fondamentali per chi scende in apnea.....
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Re: Tecniche di compensazione
Personalmente ho tolto con naturalezza la maschera a -25 per pulirla internamente, ma parlo di una persona che ha fatto un corso di quasi sei mesi e che è stato abituato a fare questa operazione durante il corso. Non invito nessuno a farlo se non è preparato, ma lo invito a provarlo all'acqua bassa perchè nella vita non si può mai sapere.
Da altre parti ho scritto di un mio amico che con un blocco erogatore è riuscito a salire a pallone da -35 senza farsi scoppiare i polmoni e che portato in camera iperbarica ha solamente sopportato una lieve paralisi che nel temppo ha perfettamento recuperato tanto è vero che continua ad immergersi. Certo non consiglio a tutti di provarci ma consiglio di fare un corso con risalita senza erogatore per capire come scaricarsi della sovrapressione, sempre perchè nella vita non si può mai sapere.
Da altre parti ho scritto di un mio amico che con un blocco erogatore è riuscito a salire a pallone da -35 senza farsi scoppiare i polmoni e che portato in camera iperbarica ha solamente sopportato una lieve paralisi che nel temppo ha perfettamento recuperato tanto è vero che continua ad immergersi. Certo non consiglio a tutti di provarci ma consiglio di fare un corso con risalita senza erogatore per capire come scaricarsi della sovrapressione, sempre perchè nella vita non si può mai sapere.
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Re: Tecniche di compensazione
Non ricordo quale didattica e a quale livello, ma lo insegnano anche ai corsi il dosaggio di espirazione durante una risalita d'emergenza senza erogatore e come evitare la sovra distensione polmonare.Zorro ha scritto:Personalmente ho tolto con naturalezza la maschera a -25 per pulirla internamente, ma parlo di una persona che ha fatto un corso di quasi sei mesi e che è stato abituato a fare questa operazione durante il corso. Non invito nessuno a farlo se non è preparato, ma lo invito a provarlo all'acqua bassa perchè nella vita non si può mai sapere.
Da altre parti ho scritto di un mio amico che con un blocco erogatore è riuscito a salire a pallone da -35 senza farsi scoppiare i polmoni e che portato in camera iperbarica ha solamente sopportato una lieve paralisi che nel temppo ha perfettamento recuperato tanto è vero che continua ad immergersi. Certo non consiglio a tutti di provarci ma consiglio di fare un corso con risalita senza erogatore per capire come scaricarsi della sovrapressione, sempre perchè nella vita non si può mai sapere.
Gli erogatori di oggi, comunque, se c'è un problema, vanno quasi sempre in erogazione continua. Forse il tuo amico ha avuto un problema alla rubinetteria. A me una volta e' successo che una scaglia di ruggine della bombola si fosse incastrato tra la rubinetteria e il primo stadio. Risultato: non mi arrivava più aria. Per fortuna, ci ho pensato, e con la poca aria che avevo nei polmoni ho espirato forte sul primo stadio. Hai voglia ad avere 2 secondi stadi se to succede una cosa del genere....,
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Re: Tecniche di compensazione
Il tuo amico e' stato fortunato. Non c'è da scherzare con le pallonate. Il problema non e' tanto utilizzare l'aria che si ha nei polmoni che, salendo, comunque aumenta di volume per la diminuzione di pressione (quindi in un immersione ad una profondità "normale" dovrebbe bastare). Il problema vero e' quanto uno e' rimasto sotto e quindi quanto ha accumulato azoto. A qualcun'altro non e' andata bene come al tuo amico, ma lui ha fatto bene a continuare ad immergersi....Zorro ha scritto:Personalmente ho tolto con naturalezza la maschera a -25 per pulirla internamente, ma parlo di una persona che ha fatto un corso di quasi sei mesi e che è stato abituato a fare questa operazione durante il corso. Non invito nessuno a farlo se non è preparato, ma lo invito a provarlo all'acqua bassa perchè nella vita non si può mai sapere.
Da altre parti ho scritto di un mio amico che con un blocco erogatore è riuscito a salire a pallone da -35 senza farsi scoppiare i polmoni e che portato in camera iperbarica ha solamente sopportato una lieve paralisi che nel temppo ha perfettamento recuperato tanto è vero che continua ad immergersi. Certo non consiglio a tutti di provarci ma consiglio di fare un corso con risalita senza erogatore per capire come scaricarsi della sovrapressione, sempre perchè nella vita non si può mai sapere.
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Re: Tecniche di compensazione
Ho conosciuto dei giovanotti che ,per allenarsi ad una gara d'apnea,avevano pensato bene di mettere sul fondo a -15 un mono con erogatore,scendevano respiravano trattenevano il respiro ,per prolungare l'apnea e poi risalivano,poi qualcosa andò storto e uno di loro fece una risalita trattenendo il respiro.Sovraddistensione polmonare,così si chiama quel che gli capitò,praticamente i polmoni si gonfiarono oltre misura quasi a scoppiare.Se ne salvano pochi in casi del genere,un giovanotto in questione fù uno di questi.Non è andato più sott'acqua,neanche in apnea.Non fatelo mai ,mai respirare dalle bombole e poi risalire trattenendo il respiro anche a pochi mt di profondità è MOLTO RISCHIOSO.In risalita,se ipoteticamente non avete più aria nella bombola,e non avete nessuno che vi assiste,ricordate di risalire con la bocca aperta e facendo uscire l'aria che espandendosi vi gonfia i polmoni.E se avete azoto accumulato pazienza,quello è un problema che sorge fuori dall'acqua.A tutto c'è rimedio,anche a quello.
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Re: Tecniche di compensazione
Togliere la maschera sott'acqua è un esercizio a cui bisogna abituarsi ed allenarsi anche,e per chi non è abituato ,l'impatto con l'acqua fredda sul viso è tremendo da far perdere la testa.Può capitare di urtare da qualche parte,con la testa,facendo scappare la maschera o che qualcuno vi urti con le pinne inavvertitamente,non bisogna scomporsi,basta rimettere la maschera e espellere aria dal naso tenendola premuta con un dito sulla parte superiore,si svuoterà immediatamente.
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Re: Tecniche di compensazione
Kraken!
Secondo me e' più pericolosa un'EGA di una sovradistensione.
Ovviamente non sono un fisiologo iperbarico, e quindi e' solo un mio modesto parere.
Con una sovradistensione, anche grave, prendi una penna o una fiocina e, se uno lo sa fare e ha le palle di farlo (io non lo saprei fare), fa un buco permettendo all'aria che c'e' tra polmone e pleura di uscire. Non sono i polmoni che si gonfiano.
Certo! Questa e' davvero una manovra limite da fare in casi estremi, ma con un'embolia gassoso-arteriosa la vedo più in salita.
Purtroppo, a volte, non c'è rimedio...
Secondo me e' più pericolosa un'EGA di una sovradistensione.
Ovviamente non sono un fisiologo iperbarico, e quindi e' solo un mio modesto parere.
Con una sovradistensione, anche grave, prendi una penna o una fiocina e, se uno lo sa fare e ha le palle di farlo (io non lo saprei fare), fa un buco permettendo all'aria che c'e' tra polmone e pleura di uscire. Non sono i polmoni che si gonfiano.
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Re: Tecniche di compensazione
giusto per proseguire con i bei discorsi...
un amico è riuscito a prendersi una sovraddistensione polmonare ... in apnea!!! con lacerazione che lo ha tenuto fermo per 6 mesi e ancora non siè ripreso.
sembra assurdo ma secondo il medico iperbarico il problema è stata la presenza di catarro nei bronchi che non ha permesso un rilascio dell'aria adeguato o qualcosa di simile.
quindi anche per gli apneisti occhio ad immergersi con problemi respiratori
un amico è riuscito a prendersi una sovraddistensione polmonare ... in apnea!!! con lacerazione che lo ha tenuto fermo per 6 mesi e ancora non siè ripreso.
sembra assurdo ma secondo il medico iperbarico il problema è stata la presenza di catarro nei bronchi che non ha permesso un rilascio dell'aria adeguato o qualcosa di simile.
quindi anche per gli apneisti occhio ad immergersi con problemi respiratori
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Re: Tecniche di compensazione
Concordo con te ma forse non sono stato chiaro,mi spiace,purtroppo prima si risolve il problema della mancanza d'aria,se sei solo in acqua e poi quello dell'azoto.Manuela ha scritto:Kraken!
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