Oggi vorrei raccontare la storia di una barca che può considerarsi un pezzo di storia della marineria italianae che mi ha regalato l'opportunità di vera un'esperienza di crescita professionale importante. Si tratta de :"La Spina 12 m S.I."
Nel 1928 l’aristocratico genovese, Franco Spinola, ammiraglio, amante del mare e della vela, fa progettare e costruire La Spina, primo yacht italiano della classe internazionale dei 12 metri. Il disegno è di Vincenzo Vittorio Baglietto che la costruì presso il proprio cantiere a Varazze. Il disegno è concepito secondo la seconda regola dei Stazza Internazionale ed è tra i più belli dell’epoca: 21,47 metri di lunghezza fuori tutto (LOA), solo 13,87 metri al galleggiamento (LWL), 3,90 al baglio massimo e 2,62 di pescaggio, il tutto spinto da 173 metri quadri di vela.
La vela italiana non è tuttavia ancora in condizioni di accogliere la sfida lanciata da Spinola e lo yacht sarà presto trasformato in cruiser. Nel 1938 è acquistato da un facoltoso nobile bolognese che, in compagnia di una affascinante scozzese, salpa per una lunga crociera nel Mediterraneo, ospitando a bordo la società esclusiva, colta e mondana del tempo.
A questa crociera seguirà un’altra nel 1948, nel mondo profondamente mutato del dopoguerra, per passare poi diverse mani fino a rimanere abbandonata nel porto di Malaga fino al 2005. Qui viene recuperata dall’armatore Federico Cuomo che, con intelligenza e passione, l’affida alle cure del laboratorio di restauro Peninsula Navis di Sorrento che l’ha riportata ai fasti originali con un magistrale restauro filologico, degno di un autentico capolavoro museale. Così, giovedì 24 aprile del 2008, dopo settantanove anni, La Spina, accompagnata dalla fanfara, è tornata in acqua presso il Reale Yacht Club Canottieri Savoia di Napoli, per partecipare, non più a regate, ma a prestigiosi raduni di barche d’epoca.
Ora direte "e quindi? tu cosa c'entri?"
Ebbene all'epoca facevo parte del team che si occupò del restauro, in qualità di capocantiere......
La Spina 12 m S.I.
- vincenzo7823
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La Spina 12 m S.I.
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- mikke
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Re: La Spina 12 m S.I.
Scusami per la domanda ignorante.
Considerando solo le parti in legno qual'e' la percentuale di fasciame che è stato sostituito completamente?
Michele
- vincenzo7823
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Re: La Spina 12 m S.I.
Molto poco, qualche ordinata e qualche corso di fasciame....purtroppo per quanto si voglia fare un restauro filologico, non si può trascurare la sicurezza. Mentre gli interni sono tutti originali e restaurati con le tecniche dell'epoca
- mikke
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Re: La Spina 12 m S.I.
Ma che essenze di legno sono?
A vederla nella foto ( che poi la foto rende quel che rende) sembra che gran parte del fasciame sia tutto marcio. Mi spiego e dico un'altra cretinata.
Il legname/fasciame della carena era integro internamente ed è bastata una carteggiata superficiale per farlo rivivere
A vederla nella foto ( che poi la foto rende quel che rende) sembra che gran parte del fasciame sia tutto marcio. Mi spiego e dico un'altra cretinata.
Il legname/fasciame della carena era integro internamente ed è bastata una carteggiata superficiale per farlo rivivere
Michele
- vincenzo7823
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Re: La Spina 12 m S.I.
Allora;
Chiglia, ruota di prua e dritto di poppa : Iroko
Ordinate : Rovere
Fasciame, trincarini, capo di banda, boccaporte e tughe : Mogano "Kaja"
Struttura della coperta (bagli) : Douglass
Coperta (doghe) : Sitka spruce
Alberatura : Sitka spruce
Chiglia, ruota di prua e dritto di poppa sono state totalmente sostituite
Le ordinate sono state sostituite per il 70% del totale
Il fasciame, solo 2 o 3 corsi per lato è rimasto originale, il resto tutto sostituito e fissato tramite chiodatura passante ribadita in rame ( circa 8000 ribattini)
La coperta ( bagli e doghe) sono stati ricostruiti ex novo
Tughe e boccaporte, venne recuperata soltanto la ferramenta in ottone
L'alberatura è stata rifatta completamente, in quanto la barca da sloop, nel corso degli anni fu riarmata a ketch bermudiano, con l'aggiunta di un albero, per riportare il piano velico all'originale, venne necessario ricostruire l'albero ( 28,70 MT.) rispettando il regolamento delle costruzioni da regata dei 12 metri stazza internazionale.
Tutti gli interni (in mogano e acero stile "liberty) furono reecuperati e restaurati nella loro totalità.
Per completezza : ruota di timone, bussola e sistema di frenelli per l'azionamento del timone, sono gli originali dell'epoca.
Chiglia, ruota di prua e dritto di poppa : Iroko
Ordinate : Rovere
Fasciame, trincarini, capo di banda, boccaporte e tughe : Mogano "Kaja"
Struttura della coperta (bagli) : Douglass
Coperta (doghe) : Sitka spruce
Alberatura : Sitka spruce
Chiglia, ruota di prua e dritto di poppa sono state totalmente sostituite
Le ordinate sono state sostituite per il 70% del totale
Il fasciame, solo 2 o 3 corsi per lato è rimasto originale, il resto tutto sostituito e fissato tramite chiodatura passante ribadita in rame ( circa 8000 ribattini)
La coperta ( bagli e doghe) sono stati ricostruiti ex novo
Tughe e boccaporte, venne recuperata soltanto la ferramenta in ottone
L'alberatura è stata rifatta completamente, in quanto la barca da sloop, nel corso degli anni fu riarmata a ketch bermudiano, con l'aggiunta di un albero, per riportare il piano velico all'originale, venne necessario ricostruire l'albero ( 28,70 MT.) rispettando il regolamento delle costruzioni da regata dei 12 metri stazza internazionale.
Tutti gli interni (in mogano e acero stile "liberty) furono reecuperati e restaurati nella loro totalità.
Per completezza : ruota di timone, bussola e sistema di frenelli per l'azionamento del timone, sono gli originali dell'epoca.
- teoteo
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Re: La Spina 12 m S.I.
Inchino di ammirazione!
Inviato dal mio SM-N960F utilizzando Tapatalk
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IMHO (a mio modesto parere)
- vincenzo7823
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Re: La Spina 12 m S.I.
Ti ringrazio @teoteo!!!!
P.S. Ho dimenticato di dire che la barca è costruita secondo l'ordine di un' ordinata e due flessibili, per cui aggiungo che le essenze usate per la realizzazione dei flessibili sono il frassino e l'acacia, ovviamente piegati a vapore
P.S. Ho dimenticato di dire che la barca è costruita secondo l'ordine di un' ordinata e due flessibili, per cui aggiungo che le essenze usate per la realizzazione dei flessibili sono il frassino e l'acacia, ovviamente piegati a vapore